
Anche quest'anno il cardinale Angelo Scola scrive i suoi tradizionali auguri per il Natale alle famiglie. La Lettera alle famiglie si intitola Un bambino è nato per noi e nella parte centrale riporta una citazione del cardinale Giovanni Battista Montini, poi papa Paolo VI e Beato il 19 ottobre: "Dio è venuto per noi, non contro di noi". E Scola aggiunge: "La buona notizia che anche quest'anno, attraverso i miei sacerdoti o i loro collaboratori, desidero portarvi è questa: l'uomo non deve più cercare Dio a tentoni, perché Dio ha cercato lui. Ha colmato la distanza e ed è venuto tra noi". Con la lettera natalizia, infine, il cardinale Scola lancia alle famiglie un invito: "A Natale, ospitando nelle nostre case qualcuno dei suoi "piccoli" - penso agli anziani, a coloro che sono abbandonati o lontani dalla loro terra, ai più poveri...-, avremo la gioia di ospitare fisicamente Lui".
Chi attraversa l'esperienza della separazione vive sovente un passaggio doloroso che investe e destabilizza tutte le relazioni, anche quella con il Signore. Come può la comunità cristiana favorire la ripresa di una nuova vita, capace di integrare alla luce della fede il lutto e il desiderio di una esistenza rinnovata? La Diocesi di Milano propone il percorso degli Spazi di incontro nella fede, luoghi di preghiera e condivisione a partire dalla Parola di Dio e di scambio fraterno. Dopo alcuni anni di esperienza nei diversi gruppi attivi in Diocesi il Gruppo Acor, che coordina questa attenzione pastorale, ha raccolto e ordinato le tracce degli otto incontri del primo anno "Il vangelo della misericordia" (il percorso prevede tre anni) facendone un agile sussidio che può essere utilizzato sia come guida per incontri di gruppo sia per la meditazione personale. Ogni incontro offre un salmo, un testo evangelico, una traccia per la meditazione e una testimonianza. Le schede degli incontri sono corredate da una breve antologia di testi magisteriali e di riflessione teologica che aiutano a conoscere la posizione della Chiesa in merito alle situazioni matrimoniali cosiddette "irregolari".
Parabole e miracoli, parole e opere con cui Gesù mostrò la sua potenza nell'amore, lo stesso amore del Padre suo e nostro. Dopo le "sette" parabole dello scorso anno ecco "sette" miracoli che accompagneranno il cammino dei gruppi familiari per imparare a vederli, sentirli e gustarli nella nostra miracolosa quotidianità. Perché il suo Regno è presente proprio così, nelle pieghe dei nostri giorni, e le allarga dolcemente e le trasforma in piccole culle in cui il bene infinito si fa piccolo e riempie di sé l'intera esistenza, mia, tua, dei nostri cari, della Chiesa, di tutta l'umanità. Miracoli di bene, miracoli di piccole cose dalla grande ricchezza di cui fare tesoro, bisogni soddisfatti che generano fede, speranza, carità... tutto il bene possibile in un frammento di vita umana, questo è il Regno di Dio. Il testo è articolato in sette schede per sette incontri, più uno di verifica e una breve introduzione alla lettura dei miracoli di Gesù. Ogni scheda prevede materiale per l'animazione delle attività dei figli. Il metodo di lavoro è quello della "lectio del noi".
Realizzare "comunità educanti" in grado di accompagnare in particolare i più piccoli durante i primi anni di formazione cristiana, quelli scanditi da sacramenti della Riconciliazione, Prima Comunione e Cresima. Questo è il senso della Nota Pastorale del cardinale Angelo Scola, diffusa ben prima del tradizionale 8 settembre per dare modo ai sacerdoti e a chi opera in parrocchia di leggerla durante l'estate così da essere operativi alla ripresa della vita delle comunità. Nel testo, il Cardinale parte dalla constatazione che le "oggettive difficoltà" che incontra la Chiesa nel suo compito evangelizzatore dipendono dal "contesto di frammentazione in cui viviamo". Al di là della dedizione encomiabile di decine di migliaia di educatori il ragazzo sente il catechismo come una sorta di doposcuola che lo porterà al traguardo della Confermazione, giocoforza inteso dalla maggioranza con il termine di un percorso. Da qui l'emorragia che è sotto i nostri occhi. In questo modo, si fa sempre più forte la tentazione di rinunciare a educare e di abbandonarsi all'individualismo". Per l'Arcivescovo "la proposta educativa consiste dunque nell'offrire un incontro effettivo con Gesù, per imparare a seguirLo attraverso "la creazione di comunità educanti" in cui "l'incontro con Gesù venga vissuto e praticato effettivamente come principio d'unità dell'io e della realtà"...
Il volume raccoglie alcuni testi in cui è descritta la figura della Vergine e ne è presentato il ruolo accanto al Figlio, il Cristo che ha donato al mondo la salvezza. La traduzione di tre Omelie Cattedrali di Severo d'Antiochia offre ulteriore conferma di quanto la riflessione su Maria sia sempre strettamente connessa con quella su suo figlio. Cristologia, ecclesiologia, insegnamento morale sono posti, tramite la figura di Maria, all'attenzione della comunità cristiana, che ha in lei, la vergine che partorisce l'Emmanuele, un autentico modello di purezza dottrinale e di vita per tutti.
"Ha veramente senso lavorare? Esiste una dignità del lavoro, del lavoratore? È possibile esprimerla nelle strutture normali della vita aziendale? È possibile esprimerla in rapporto alle nuove tecnologie, là dove le cose si svolgono senza problemi drammatici?". Queste e altre sono le domande legate alla tematica del lavoro che, nel corso del suo ministero episcopale, il cardinal Martini si è posto e a cui ha voluto fornire delle risposte. Sono problematiche ancor oggi di grande attualità, considerata la grave crisi economica e sociale che dobbiamo affrontare, come se ci trovassimo nel bel mezzo di una tempesta; ma per non lasciarci sopraffare, ci ricorda Martini, "in tempi difficili come questi che stiamo vivendo [...] mi sembra utile fare un momento di pausa e metterci in ascolto della Parola evangelica". Le riflessioni del cardinale sono introdotte e commentate da due autorevoli esperti dei nostri giorni: don Walter Magnoni, teologo morale e responsabile del Servizio per la pastorale sociale e il di Milano, e il professor Alberto Quadrio Curzio, professore emerito e già Preside di facoltà dell'Università Cattolica, noto economista e collaboratore del cardinal Martini.
La passione, la morte e la risurrezione di Gesù sono il mistero più grande della fede cristiana: è impossibile comprenderle fino in fondo e narrarle compiutamente. Attraverso alcuni "frammenti" del vissuto dei personaggi evangelici (Pietro, Marco, Maria, Giuda, Gesù stesso, ma anche ognuno di noi),si ripercorrono in modo originale i giorni del Triduo pasquale e le passioni umane che l'hanno accompagnato: le pagine ricompongono i frammenti di emozioni e sentimenti per consegnare al lettore l'immagine di un uomo visto nella sua completezza.
Ciò che ha colpito immediatamente di Papa Francesco è stata la profonda umanità, l'empatia che ha saputo instaurare con fedeli e non, e la capacità di dialogare rivolgendosi veramente a tutti. Fin dal primo momento le sue parole si sono dimostrate semplici, efficaci, originali e profonde. Per questo, a un anno dall'inizio del suo pontificato, si è voluto raccogliere una parte del suo già ingente lascito al mondo selezionando alcuni tra i termini da lui pronunciati, accompagnandoli contestualmente ai suoi pensieri. Una scelta difficile, perché nulla di ciò che il Papa ha pronunciato è risultato scontato o banale. La selezione, perfettamente riuscita, offre al lettore la possibilità di accostarsi a ciascuna parola assaporandone a fondo gusto e sapore, nella mente come nel cuore.
Questo il titolo dell'edizione 2014 del tradizionale sussidio per seguire la Via Crucis con il Cardinale Scola. Il sussidio, idoneo anche ad essere utilizzato per le celebrazioni quaresimali del venerdì, accompagna l'itinerario catechetico di Quaresima, che verrà guidato in Duomo dall'Arcivescovo (18, 25 marzo e 1, 8 aprile 2014).
La dimensione contemplativa della vita, la prima lettera pastorale indirizzata alla diocesi di Milano dall'allora arcivescovo Carlo Maria Martini, rivela la mente e il cuore di colui che, per oltre vent'anni, è sato voce autorevole nella Chiesa e nella società, apprezzato sia dai suoi fedeli ambrosiani che, in ogni parte del mondo, da tanti "uomini di buona volontà". Come un vino buono, il testo, a distanza di tempo, mostra sempre più il suo sapore, la sua originalità e la sua profondità. Accompagna, con delicatezza, su strade che aiutano a ritrovare le ragioni più profonde della propria umanità e a non smarrire, giorno dopo giorno, il senso della propria vita. Lo mettono bene in luce i commenti affidati a protagonisti del mondo contemporaneo: il cardinale Angelo Scola, il dottor Giorgio Squinzi e la dottoressa Anna Maria Tarantola. L'introduzione del professor Claudio Stercal, docente alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e già allievo del cardinal Martini, introduce con efficacia ai temi principali della lettera.