Leader carismatico, seduttore privo di scrupoli, stratega lucido e volitivo, Gaio Giulio Cesare è stato al contempo brillante politico e genio militare, protagonista di un'ascesa vertiginosa e di alcune delle più spettacolari vittorie della Storia. Nel corso dei secoli, numerosi sono stati i suoi commentatori e biografi, quasi mai imparziali. In questo libro Adrian Goldsworthy colloca Cesare nel contesto del mondo mediterraneo e della ricca e turbolenta società tardo-repubblicana: dalla difficile esperienza del consolato alla relazione con Cleopatra, dalle campagne in Gallia e Britannia fino all'affermarsi della dittatura. Ricomponendo i pezzi di un grande mosaico, lo storico disegna la figura di un "colosso", un ritratto che ci ricorda perché, dopo più di duemila anni, il nome di Cesare continua a esercitare un fascino assoluto.
Aristocratico e giacobino, erotomane dai risvolti perversi e grande erudito, scrittore condannato dalla censura e filosofo riabilitato dal pensiero novecentesco: esistono molti Sade, e la sua verità più profonda, a due secoli dalla morte, rimane ancora sfuggente. Se la prima rivalutazione critica del divin marchese è inevitabilmente passata attraverso il tema dell'erotismo, resta meno noto - soprattutto in Italia - l'altro Sade, l'autore di testi di carattere polemico, politico e letterario. Questo libro propone tre scritti, che corrispondono a forme letterarie e momenti diversi: al "Dialogo tra un prete e un moribondo", professione di ateismo radicale, seguono il discorso "Idea sulla modalità della sanzione delle leggi" e il saggio "Idea sul romanzo", una ricostruzione dell'origine e della natura del genere romanzesco oltre a una riflessione sul ruolo dello scrittore. Si succedono così il libertino aristocratico che espone con arroganza il suo credo; il citoyen rivoluzionario che esalta la sovranità popolare; e infine il recluso, vittima sia dell'Ancien Regime sia del Terrore, che nella scrittura trova una compensazione e un'ultima speranza di libertà. In appendice, con l'intento di riprendere in considerazione la vicenda biografica di Sade e illuminarne gli sviluppi del pensiero, il volume presenta il testamento redatto nel 1806 e un carteggio relativo alla sua detenzione nell'ospizio per condannati e malati di mente di Charenton. Con un saggio di Maurice Heine.
Questa biografia, ritenuta da molti la migliore tra quelle dedicate a Niccolò Machiavelli, è sorretta dalla solidità del rigore filologico, e affonda le sue radici nell'affinità umana che il biografo avverte con l'oggetto della sua ricerca. Per Roberto Ridolfi si tratta di far rivivere Machiavelli, seguirne i passi e scoprirne, al di là degli stereotipi, l'umanità consumata dal lavoro del tempo, nella convinzione che non si possa scindere il pensiero politico e letterario del Segretario fiorentino dalla sua vicenda personale. Nell'intreccio di erudizione e di empatia che compone questo libro, la passione non ostacola il giudizio critico, ne affina invece la sensibilità. E la profondità dell'interpretazione di Ridolfi - storica, letteraria e psicologica - dipende anche dalla sua scrittura, una prosa dalla risonanza poetica, limpida nella ricchezza espressiva, nella varietà dei ritmi, nella scelta meticolosa della parola esatta. Fondamentale per gli esperti e insostituibile per i lettori, "Vita di Niccolò Machiavelli" viene ora ripubblicato - a sessantanni dalla sua prima uscita - in una edizione definitiva, curata da Giuseppe Cantale, studioso dell'opera di Ridolfi, e introdotta da Maurizio Viroli, tra i maggiori esperti del pensiero machiavelliano.
"Contro gli opposti pessimismi" raccoglie i saggi di Luigi Spaventa pubblicati tra il 2002 e il 2011. Accanto ai fondamenti teorici ed empirici delle sue idee, il grande economista espone con estrema chiarezza le linee guida, i criteri e gli strumenti con cui si sarebbero dovute e potute affrontare le questioni cruciali di fronte alle quali si è trovata e si trova tuttora la politica economica italiana ed europea. Le sue critiche pungenti permettono di maturare una migliore comprensione delle ragioni del declino non solo economico, ma anche sociale e culturale, che affligge il nostro Paese. Sempre accompagnate da proposte concrete e dalla continua ricerca di soluzioni praticabili, le analisi di Spaventa sono vitali per capire le trasformazioni profonde vissute dal capitalismo italiano e le principali sfide che dovremo affrontare nel prossimo futuro.
Nel 1940, Simone Weil scrive al fratello André, una delle menti più geniali della matematica novecentesca, per chiedergli di spiegarle l'argomento e l'importanza delle sue ricerche. André risponde in una lunga e densa lettera, qui per la prima volta in traduzione italiana, dove tenta di ricostruire in maniera accessibile la storia della matematica connessa al tema delle sue ricerche. Scrivendo da studioso, protagonista di primo piano di questa stessa storia, Weil non segue un ordine puramente cronologico, ma l'intreccio che lega in tempi diversi le più importanti svolte concettuali che hanno segnato l'evolversi delle conoscenze matematiche. Dalla lettura delle intense considerazioni di André, rivolte alla sorella amata per quanto incompresa, si osservano in controluce alcuni tratti essenziali del rapporto con Simone, che aiutano a capire meglio la genesi e il senso del percorso intellettuale ed esistenziale dei ' due fratelli. Nel secondo testo, che presenta la traduzione inedita di un testo del 1960, Weil riprende, sviluppandole ulteriormente, alcune riflessioni già presenti nella lettera, cercando di dare una risposta articolata, per quanto non definitiva, alla domanda sull'essenza della matematica.
Scritto come un dialogo tra l'autore e un interlocutore immaginario, il libro di Laurent Cohen esamina con un linguaggio scorrevole e diretto alcune tra le tematiche più attuali nel campo delle neuroscienze. Articolato in sei parti suddivise in brevi capitoli, il testo non richiede una lettura consequenziale, ma lascia al lettore piena libertà di muoversi tra i molteplici argomenti affrontati. Il funzionamento della memoria e le sue disfunzioni, lo sviluppo cognitivo infantile, l'empatia, la percezione visiva e le illusioni ottiche, il multitasking e le patologie neurologiche sono i temi che permettono a Cohen di offrire un quadro complessivo della vita del cervello. Privo di tecnicismi e rivolto anche a un pubblico non specialista, il saggio è arricchito da numerosi riferimenti alla storia delle neuroscienze e agli esperimenti su cui si fondano le più recenti e affascinanti teorie neurologiche.
Quali sono le finalità e le possibili conseguenze delle azioni di al-Qaida e dello Stato Islamico in Iraq, Siria e Libano? Nel luglio 2014 a Mosul è stata messa in atto la prima espulsione di un'intera comunità cristiana da una terra araba, rendendo concreta la prospettiva di un Medio Oriente senza cristiani, già evocata da decenni di inarrestabile flusso migratorio. Determinati a contrastarlo, i cristiani orientali appaiono a un bivio, lo stesso che li divide dalla fine dell'impero ottomano. Le testimonianze raccolte in questo libro raccontano la devastazione della Siria, dell'Iraq e la destabilizzazione del Libano come capitoli non di una guerra di religione ma di disegni egemonici, a cominciare da quello khomeinista e arrivando fino a quello del sedicente Califfo. Si ricostruisce così il filo di un confronto che si è fatto più radicale davanti alle Primavere arabe, tra chi le ritiene illusioni e davanti all'orrore pensa di affidarsi a nuovi protettori, e chi invece propone la via che, con il concorso di tutte le comunità, pose termine alla guerra civile libanese: la costruzione della comune cittadinanza.
Scritto da uno degli studiosi più attenti alla storia dell'Italia moderna, questo libro è un resoconto meticoloso e documentato degli ultimi venticinque anni di politica nazionale, inseriti nel più ampio contesto degli eventi europei. Attraverso l'analisi dei maggiori protagonisti e dei partiti sorti dalle ceneri della Prima Repubblica, e dei tatticismi e compromessi che hanno caratterizzato la Seconda, Perry Anderson individua i punti nevralgici che hanno gradualmente determinato la crisi economica, politica e sociale che ancora affligge il nostro Paese. L'indagine dell'autore si spinge fino agli ultimi fatti di cronaca politica, in cui tutti i nodi del recente passato stanno venendo drammaticamente al pettine. Conflittualità tra i poteri dello Stato, degradazione del ruolo del Parlamento, personalismo autoritario del premier, inadeguatezza dei piani economici sono solo alcuni dei sintomi più evidenti di una crisi profonda e in apparenza irreversibile. In questa difficile situazione, Matteo Renzi ha buon gioco a presentare il suo governo come l'ultima possibilità di ripresa ma, sostiene Anderson, gli spazi di manovra vanno sempre più riducendosi, mentre il futuro dell'Italia continua a restare pericolosamente incerto.
Restituire alla storia di Francesco d'Assisi la sua assoluta attualità, liberarla dalle preoccupazioni dell'apologetica e dalle letture troppo accomodanti, tornare alla viva voce del Santo e di coloro che ne condivisero e ne raccontarono gli atti. Questo libro si offre come guida alla conoscenza di san Francesco, con un'attenzione particolare verso i lettori giovani e tutti coloro che intendono accostarsi alla sua figura andando oltre gli stereotipi che ne hanno stravolto o addomesticato il pensiero. I curatori propongono una selezione ragionata dei testi indicati tradizionalmente col nome di Fonti, che costituiscono la storiografia francescana delle origini. Nella prima parte del volume, accanto agli scritti di Francesco e alle testimonianze di Giacomo da Vitry, viene presentata integralmente la "Leggenda dei Tre Compagni", considerata la più importante delle biografie "non ufficiali". Nella seconda parte, le parole di Francesco, dei suoi confratelli e dei primi testimoni della sua vita sono invece organizzate per temi: fraternità, libertà, corpo, amicizia, pace, povertà. Così articolate, la vita e l'opera di questo "pellegrino e forestiero" del suo tempo giungono a noi intatte, rivelandocelo come il più sorprendente dei nostri contemporanei.
Questo è un libro libertario ma spietato. Perché per vivere nella libertà, nella vera libertà, occorre essere lucidi, avere uno sguardo critico che non conceda sconti, ma insieme essere capaci di bellezza e tenerezza nei comportamenti. Susanna Schimperna parla di politica, amore, eros, scuola, depressione, disturbi alimentari, solitudine, rabbia, prigioni, animali, verità, tempo. Sempre da una prospettiva sorprendente, che a prima vista sembrerà rivoluzionaria, eccentrica, forse addirittura assurda, ma che poi non si potrà fare a meno di considerare, superati i pregiudizi, per quello che veramente è: sensata. La sensatezza di un pensiero anarchico che, in una società in cui gli individui si sentono sempre più impotenti, è l'unico capace di tracciare una strada che permetta di uscire dal lamento, dall'indignazione sterile e dalle stupidaggini sul pensiero positivo. Una strada che, semplicemente e con fierezza, possiamo chiamare Felicità.