
I racconti delle origini del mondo abbracciano una realtà universale di cui non vogliono indicare gli inizi cronologici, ma intendono spiegare il significato esistenziale. E così in apertura della Bibbia il popolo d'Israele ha condensato nel libro della Genesi una sua visione della realtà e di se stesso. Il giardino dell'Eden è essenziale non per viverci dentro, ma per esserne espulsi verso paesaggi geografici storicamente percorribili e abitabili. Il tema del rapporto tra i due generi di tempo, quello dei primordi e quello della storia, resta implicito in ognuno dei saggi raccolti nel volume, raggruppati sotto due prospettive diverse. La prima si colloca nell'ambito del tempo storico e valuta la possibilità stessa della sua misurazione. La seconda è dedicata invece al tema delle origini della civiltà in alcune sue espressioni più significative, come la nascita della città ad opera di Caino e la diffusione dei popoli sulla terra.
Nell'Europa del Cinquecento prende forma un sistema politico destinato a durare tre secoli o più. Le guerre d'Italia diventano lotta per l'egemonia sul continente; l'impero di Carlo V, prima potenza mondiale moderna, riesce a contenere la Francia e, con maggior fatica, l'espansione ottomana. La crisi religiosa della Riforma favorisce guerre civili e alimenta le tensioni tra Stati protestanti e cattolici, ma anche le speranze di una Cristianità di nuovo unita, o il desiderio di liberare gli Stati dai legami confessionali. Intanto la diplomazia permanente diviene la normale modalità delle relazioni tra Stati; la gestione di una massa sempre più densa di informazioni e l'emergere di un'amministrazione strettamente collegata alla politica modificano l'esercizio del potere, le esigenze belliche promuovono l'incremento (pur mai uniforme o lineare) della potenza dello Stato. Attento alle peculiarità dei vari Stati, il volume ne individua dei tratti comuni nella concezione patrimoniale del potere, nello sviluppo di una società di corte, nella costruzione sempre precaria di identità collettive, restituendoci gli interrogativi di un'epoca inquieta - come la nostra - per la fragilità della politica.
Nella lunga e complessa trama storica delle tradizioni costituzionali è determinante l'incontro con le tradizioni religiose. Se è noto il percorso che, durante duemila anni, si è sviluppato fra cristianesimo, nelle sue varie denominazioni, e costituzionalismo occidentale, sicuramente meno conosciuta, se non attraverso stereotipi che contribuiscono a renderla oscura, è la storia che si impone da quasi 1400 anni nel contesto culturale islamico. Il volume, che apre la Serie "Religioni e Costituzioni", mette in luce come in realtà i due itinerari si siano intrecciati in modo complesso, con accelerazioni e ritorni, contrasti ma anche reciproche influenze: essi si sono affermati attraverso una storia reale, primariamente ed eminentemente relazionale. Ripercorrerli, nella prospettiva di creare ponti, può portare a scoperte e a sorprendenti analogie che, superando antichi e duraturi stereotipi, possono favorire il dialogo fra queste due grandi aree geopolitiche.
Una nuova storia dell'Inquisizione in Italia dall'istituzione del Sant'Uffizio nel 1543 per opera di papa Paolo III alla fine del XVIII secolo. Le procedure, le vittime, i processi più significativi, il fenomeno della censura e il confronto con l'Inquisizione spagnola vengono ripercorsi in questo libro che non ha mancato di suscitare accesi dibattiti in Italia e all'estero - con particolare attenzione all'ingombrante sistema di comando. Partendo da alcuni casi emblematici, Christopher Black racconta in modo vivace e coinvolgente quale sia stato il ruolo che questa famosa - per alcuni famigerata istituzione ha svolto nella vita religiosa e sociale italiana, sfatando alcuni pregiudizi legati alla "leggenda nera" che ancora circonfonde l'immagine vulgata dell'Inquisizione.
"Un concetto è una qualità della sostanza fonica" (Saussure): è la definizione più rivoluzionaria da Aristotele ai nostri giorni nell'ambito della linguistica, della psicologia, della filosofia; il volume ne spiega il significato e il perché dell'importanza. L'interesse che Saussure continua a suscitare negli studi è testimoniato dal fatto che nell'"International Encyclopedia of Linguistics" - la raccolta più autorevole di articoli nelle discipline linguistiche - rimane tuttora l'autore più citato nelle bibliografie. Il casuale ritrovamento di migliaia di carte di sua mano, avvenuto a Ginevra nel 1996, ha dato inoltre avvio a un imponente lavoro di archiviazione e rilettura della sua opera ancora in corso. Il testo, alla sua terza edizione riveduta e aggiornata, offre una guida rigorosa ed essenziale alla vita e al pensiero linguistico di Saussure, mostrando inoltre, nell'ultimo capitolo, l'attualità della terminologia e dei concetti saussuriani nel contesto degli studi linguistici di questo primo decennio del XXI secolo.
Il senso più profondo dell'asilo-nido è il suo essere luogo di relazioni. Il nido non è la prima scuola del bambino, non è concepito per l'apprendimento precoce né per l'insegnamento in senso formale e tradizionale. Ciò non significa che non si richieda un'alta qualificazione psico-pedagogica degli operatori, anzi, il contrario. Al centro dell'intervento educativo del nido si pone sviluppo di relazioni significative tra adulti e bambino e tra i bambini. Il volume, attraversando le tematiche cruciali del servizio - quali le aspettative e i pregiudizi, l'organizzazione dello spazio, il gioco, l'ambientamento, rapporto con le famiglie - intende porre le emozioni al centro della riflessione e dell'azione educativa. Vengono approfondite le dinamiche emotive dei piccoli, degli educatori e dei genitori. La pedagogia dell'ascolto, degli affetti e delle relazioni viene così a fondare la professionalità e la pratica degli asili-nido.
La prima edizione del "Dizionario di servizio sociale" si è connotata come un punto di riferimento importante per la disciplina, colmando un vuoto da più parti avvertito. Il "Nuovo dizionario di servizio sociale", che esce a distanza di otto anni, non è solo un'edizione aggiornata, ma un testo nuovo arricchito da una sessantina di voci e dalla riscrittura o integrazione di molti temi già presenti, resi più aderenti al contesto attuale. La logica che ha guidato il lavoro è stata quella di affiancare alle voci che fanno parte del bagaglio storico della professione di assistente sociale interventi che contribuiscono a definire alcuni concetti di cui il servizio sociale si avvale, o fenomeni di cui si occupa, ma anche a individuare approcci teorici e operativi più recenti e innovativi. Il comitato scientifico, raccolto intorno all'Associazione italiana docenti di servizio sociale (aidoss), ha lavorato tenendo presenti alcuni assi fondamentali (epistemologia, teoria e metodologia, principi e fondamenti, deontologia, evoluzione storica, politica sociale e sistema organizzativo dei servizi) che costituiscono il corpus del servizio sociale.
L'ornamento, nell'accezione greca di ágalma (ciò che risplende e onora, e perciò glorifica), è stato per oltre un millennio uno dei segni elettivi con i quali la gloria del Dio della Bibbia, imprimendo le figure della santità cristiana, ha disseminato nella storia le sue tracce visibili. Le impronte di gloria (orme divine, reliquie, reliquiari, immagini votive e altre insegne e sostanze cristiche) avrebbero enucleato alcuni tra i più importanti dispositivi rituali che, dalla Tarda Antichità al Rinascimento, attivarono l'efficacia politica dello scambio salvifico. È il regime discorsivo e rituale, qui definito paradigma agalmatico, che istituì e governò l'immaginario economico e religioso dell'Europa cristiana consentendo l'incessante metamorfosi dei beni terreni nei tesori celesti e innescando il sistema retributivo della grazia e del miracolo. Dal XII secolo, l'oro dei santi e l'oro monetale, fino ad allora non separabili perché parte e motore di uno stesso circuito sacrificale, divaricarono per sempre i propri destini. Si avviò così la transizione epocale dal paradigma agalmatico alla modernità economica, dal mondo dell'ornamentum al regime dell'utilitas, dall'era dell'effigie e dell'impronta all'età dell'arte e degli artisti.
Che cos'e e come si compone un testo in italiano? Il manuale risponde muovendosi entro l'orizzonte teorico della linguistica testuale, con uno stile agile indirizzato agli studenti e ai docenti di Linguistica italiana e di Laboratori di scrittura, ma anche a quanti desiderino migliorare le proprie abilità scrittorie e comunicative. L'analisi, la discussione e la riformulazione di testi di ogni tipo e provenienza rivelano che l'universo della scrittura è molto più variegato di quanto la scuola e l'università comunemente riconoscano. Così, il concetto stesso di errore mostra la sua natura relativa, da verificare al vaglio di criteri compositivi come l'occasione comunicativa, gli scopi del testo, la relazione sociale tra gli interlocutori, le aspettative del ricevente. Il volume è completato da un glossario, da esercizi e dal sito scrivereinitaliano.it, nel quale sono disponibili le soluzioni degli esercizi e molti esercizi ulteriori, oltre a numerosi altri spunti di approfondimento e di discussione.
Quali sono, in prospettiva storica, le dinamiche che hanno condotto all'elaborazione della moderna nozione di "buddhismo" favorendone, col tempo, l'introduzione nell'ambito del panorama religioso e dell'immaginario occidentali? Ricco di informazioni, il testo fornisce un'approfondita introduzione ad alcuni concetti chiave della dottrina buddhista e al modo in cui si è diffusa in Asia e in Occidente, offrendo numerosi spunti per ulteriori approfondimenti.