Ironicamente, in un ipotetico dialogo con il poeta, Luciano descriveva Omero come un babilonese, vedente, autore dell'Iliade e dell'Odissea nella loro interezza ed in questa successione. Sebbene bizzarro, si tratta di uno scenario possibile, in quanto per accostarsi al mondo di Omero esistono domande alle quali, allo stato attuale delle nostre conoscenze, non è possibile rispondere, se non in via speculativa e provvisoria. Consapevole di questi limiti, l'autore ha illustrato con questo suo volume quanto potrebbe essere verosimile, probabile, sensatamente ricostruibile, partendo dalla protostoria dei poemi omerici, facendo l'esegesi del testo e ricostruendo la filologia omerica dall'antichità al Medioevo bizantino.
Il volume presenta un'analisi della ricerca scientifica in psicologia (oggetto, metodo, requisiti delle osservazioni, operazioni sui dati osservativi, criteri di validità della ricerca, teorie e livelli di spiegazione) che mette in luce l'esistenza di due psicologie e tre livelli di spiegazione (biologico, psicologico e sociale). Si mostra altresì che, fatti salvi alcuni criteri inderogabili di validità, le due psicologie sono entrambe necessarie, fra loro irriducibili e complementari, e altrettanto vale per i livelli di spiegazione, riconoscendo così alla psicologia lo statuto di "scienza mista".
Questo libro presenta al pubblico italiano tre scritti autobiografici di Greve che si riferiscono al suo esilio, ed in particolare alla vita clandestina condotta nei dintorni di Lucca, alcune lettere di Don Arturo Paoli, che lo aiutò a nascondersi, travestito da frate, nel convento dei Padri Oblati al Volto Santo e una intervista del curatore a Don Arturo, ormai un ultranovantenne che vive in Brasile, dove ha fondato una comunità cristiana ai confini del Paraguay.
L'affermazione planetaria del monopolio angloamericano sembra invitare alla reazione di tipo anticoloniale o antiglobale, alla restaurazione di una primitiva ecologia dei rapporti umani fondata sui sentimenti di appartenenza e diversità. Abitare la provincia di un enorme impero non aiuta a sentirsi cittadini del mondo. I protagonisti di questo libro sono dieci nuclei generativi dell'immaginario nazionale: cucina, moda, opera lirica, cinema, televisione, politica, burocrazia, sport, letteratura per l'infanzia, religione. L'attenzione si rivolge soprattutto alla lingua di una schiera di mediatori culturali che hanno concorso a fornire agli italiani le coordinate per un progetto di destino comune.
Il volume si propone di offrire una chiave di lettura che consenta di far emergere gli aspetti dell'ambiente e del territorio nell'evoluzione storica e in fonti documentarie di diverso tipo. Le trasformazioni intervenute nel tessuto urbano vengono "intercettate" anche attraverso fonti letterarie, fotocartografiche, cinematografiche. A conclusione si indagano le prospettive future di una città che, con l'attuazione del nuovo Piano regolatore generale, si sta adeguando ai canoni della sostenibilità ambientale e va verso un alleggerimento delle sue funzioni di capitale.
Le prospettive di ricerca che mettono a fuoco la definizione dei livelli di pensiero di ordine superiore si sono proposte di evitare analisi riduzionistiche dei processi cognitivi umani. In più di un secolo di ricerca in psicologia solo le concezioni definite o definibili "culturali" oppure "storico-culturali" (Piaget, Vygotskij, Leont'ev, Davydov, Bruner, Cole e altri) sono riuscite a produrre sperimentazioni didattiche innovative. Il libro si rivolge a psicologi e psicopedagogisti, insegnanti, docenti in formazione, studenti dei corsi di Psicologia e dei corsi di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione.
Con l'espressione "nuovi media" ci si riferisce non solo alle tecnologie ma anche ai prodotti e alle pratiche d'uso che si delineano sulla scena mediale sotto la spinta dei processi di informatizzazione e digitalizzazione. Si tratta di un mutamento assai significativo che il dizionario ripercorre attraverso una serie di concetti chiave (come telefonia mobile, motori di ricerca, interattività ecc.) e interpreta collocandolo nel contesto storico e sociale.
In questo testo vengono esaminati gli aspetti linguistici del discorso mediale, utilizzando gli strumenti della linguistica testuale e della pragmatica attraverso i quali è possibile esplicitare la relazione, talvolta trasparente ma più spesso implicita o nascosta, tra scelte linguistiche e significati espressi e comunicati.
Il volume ricostruisce la storia dell'etica da Kant sino alle tendenze attuali della metaetica. Un percorso ambizioso, percorrendo il quale l'autore si cimenta con i grandi della filosofia mondiale degli ultimi due secoli e mezzo, da Kant a Marx e Bentham; da Kierkegaard a Nietzsche; da Croce a Bergson; da Sartre a Freud; da Piaget a Moore.
In che cosa consiste l'empatia? Come si sviluppa? Come può essere misurata? Qual è il suo ruolo nei rapporti interpersonali? L'empatia può facilitare le relazioni con persone di culture diverse? Si può imparare ad essere più empatici? Questo agile volume, integrando teorie classiche e contributi recenti, propone un'analisi critica di questi interrogativi, suggerendo alcuni possibili risvolti operativi.