
Veronica Hegarty fa parte di una famiglia cattolica irlandese. Ha un marito, due figlie di otto e sei anni, una madre settantenne e ben otto fra fratelli e sorelle. Quando il corpo di Liam, il fratello che Veronica sente più vicino, viene ritrovato nei pressi di Brighton, la donna vuole, a ogni costo, capire cosa abbia spezzato la vita del fratello più amato. Non basta, dunque, organizzare il funerale e assolvere ai doveri di circostanza di una famiglia tradizionale e molto numerosa. Intraprende così un viaggio nel suo passato e in quello dei suoi cari, andando a fondo delle proprie paure sessuali, delle proprie ossessioni, dei segreti che popolano il suo passato e quello di Liam.
I fregi del Partenone uniscono i destini di due donne straordinarie, vissute a due millenni di distanza l'una dall'altra. Mary Hamilton Nisbet è una giovane nobile scozzese, da poco sposa di Lord Elgin. Da Londra deve trasferirsi a Costantinopoli per seguire il marito appena nominato ambasciatore. Aspasia è coetanea di Mary, ma vive nell'Atene del V secolo a.C. Dapprima schiava di Pericle, finirà per conquistarlo diventandone amante e confidente. Mary e Aspazia utilizzano il loro fascino e la loro astuzia per raggiungere due obiettivi paralleli: portare a Londra i marmi del Partenone la prima, fare in modo che la nuova agorà progettata da Fidia su incarico di Pericle sia terminata, la seconda. Sullo sfondo delle due storie d'amore intense e coinvolgenti, l'affresco storico trascina il lettore nel cuore dell'età napoleonica e del mondo greco antico.
In un volume unico e con testo greco a fronte le tre grandi opere morali di Aristotele: l'Etica Nicomachea, l'Etica Eudemia e la Grande Etica (o Magna Moralia).
Il libro affronta temi di grande attualita': l'identita' dell'Universita'; l'educazione universitaria; la relazione fra l'educazione laica e l'educazione religiosa; il posto delle scienze della religione nel sistema del sapere; il valore della filosofia rispetto alle competenze professionali.
Cinque connotazioni per esprimere i caratteri salienti di una generazione di cui questo libro propone un percorso, una testimonianza. Fortunati, per l'evidente buona sorte toccata; a chi è nato dopo la Seconda Guerra Mondiale, che ha lacerato famiglie, distrutto città, impoverito popoli, immiserito l'umanità e sotterrato cinque milioni di ragazzi in armi. Hanno avuto più affetti, più diritti, più opportunità. Assenti, forse i più, perché inconsapevoli dei doni ricevuti e disinteressati a tutelari salvo che in qualità di consumatori. Coerenti, non pochi, perché al contrario consapevoli dell'investimento fatto dalla storia su di loro e in fondo in battaglia per non tradire. Violenti, troppi per i danni provocati agli altri, perché, tra pentimenti veri e finte persine al mito della rivoluzione è stata fatta violenza, rendendo Sofri un interprete dignitoso. Ambigui, troppi per i danni provocati a se stessi, perché sono riusciti a cucire sul tricolore al posto della croce sabauda il punto di domanda sugli irrisolti dell'Italia contemporanea.
Le nostre decisioni sono davvero libere come ci sembrano? Perché allora la statistica riesce a prevederne le tendenze, la razionalità nascosta che ci sfugge mentre le compiamo? Prendendo spunto da questo apparente paradosso, il Premio Nobel 2005 per l'economia chiarisce, con una serie di esempi tratti dai campi più disparati, come le scelte individuali subiscano l'influenza del sistema sociale, e come d'altro canto contribuiscano a formarlo, dando vita spesso a conseguenze inattese e indesiderabili, che sembrano andare al di là del controllo dei singoli individui. Gli esempi, spesso esilaranti, sono tratti dalla banale quotidianità: le vacanze forzate, il traffico, i colloqui telefonici. La linea telefonica cade: chiama il chiamante o il ricevente? In un cinema o a teatro nessuno tende a sedersi nelle prime file vuote, benché l'audio sia migliore. Perché? Un libro divertente e acuto per comprendere, grazie alla matematica e al sottile umorismo dell'autore, in che modo le infinite scelte dei singoli configurino una tendenza generale.
Con testo tedesco a fronte, il testo costituisce l'opera principale del filosofo e scienziato tedesco Johannes Nikolaus Tetens (1736-1807), e si articolano in quattordici indagini filosofico-psicologiche sull'anima umana e le sue funzioni.
Centro Italia, alla vigilia del secondo conflitto mondiale. La vita di un gruppo di ragazzi e ragazze si trova nel pieno di quella che presto diventerà una guerra civile. Fra loro c'è Stefano Portelli, avvocato di belle speranze con la testa gonfia di utopie innamorato di Eleonora. E c'è la cognata Nina, legata in segreto a Sergio, capo partigiano quasi adolescente. Altre esistenze corrono parallele, incrociandosi poi in maniera imprevista: quella di Alastair Ormiston, pilota inglese della RAF, che adora i libri di Virginia Woolf e sogna il compagno ideale. E quella di Edna, l'amica del cuore che, in una Londra bombardata dai nazisti, scopre se stessa e la felicità. Se queste vite si incroceranno in maniera imprevista, rimescolando le carte della grande Storia, sarà per opera di un destino che le supera, bruciandole in un falò dove tutto si consuma - gioia e dolore insieme.
Amsterdam, 2005: Sophie ha ventun anni quando le viene diagnosticato un cancro al polmone, un cancro raro e aggressivo. La cura: un intero anno di chemioterapia e radioterapia. Per affrontare la situazione, Sophie decide di tenere un diario, in cui annota ansie, paure, sofferenze ma anche (o soprattutto) piccole gioie, il calore della famiglia e degli amici... Soprattutto, però, decide di sfruttare le potenzialità di un supporto essenziale: le parrucche - oggetti che da principio la disgustano e la spaventano, ma che in poco tempo diventano alleati irrinunciabili. Se la caduta dei capelli si è portata via la sua femminilità, la sua personalità, le parrucche gliela restituiscono. Anzi, ogni parrucca ha, a suo modo, una personalità propria. E quindi anche un nome. In base a come si sente o a come ha voglia di sentirsi e di apparire, Sophie sceglie di volta in volta la parrucca da indossare: "Una Sophie insicura e timorosa: Stella." "Una Sophie sensuale: Uma." "Una Sophie sorridente e selvaggia: Sue." e così via... Spesso fantasticando sui fantastici camici bianchi del reparto... Fino a divertirsi, fino a dimenticare la malattia. Fino a guarire.
Si tratta di uno scritto del fondatore della fenomenologia in cui si tenta una teoria linguistica che renda conto dell'oggettività del pensiero e del linguaggio nei loro rapporti con la realtà. Un'opera utile per superare l'annosa contrapposizione tra "analitici" e "continentali" sul versante della svolta linguistica della filosofia del Novecento.

