Il volume rappresenta uno strumento offerto ai tanti enti ecclesiastici che si trovano ad agire in tempi nuovi e di non facile interpretazione, con particolare attenzione alle problematiche connesse alla gestione delle loro opere e del loro patrimonio. I singoli contributi affrontano tematiche unite da un unico filo conduttore: una lettura carismaticamente orientata delle opere e delle attività degli istituti di vita consacrata, sensibile alle peculiarità e alle criticità del momento presente.
Un luogo comune vuole che in Calabria la Storia sia sempre di passaggio. L'idea dell'antologia storica è nata per smentire questo luogo comune. Annibale e Spartaco erano andati in Calabria non di passaggio ma per reclutare ribelli e organizzarsi. Giulia la figlia di Augusto, che può essere considerata la Lady Diana di 2.000 anni fa, fu confinata a Reggio Calabria e là morì a causa dell'Imperatore Tiberio suo ex-marito. Felice Vinci, ribelle alle tesi ortodosse, ci fa conoscere suo nonno, calabrese, che dovette andarsene a causa del terremoto, mentre il brano seguente ci fa incontrare Alarico il Re-Guerriero che saccheggiò Roma dopo 800 anni. Con Gioacchino da Fiore incontreremo un Monaco pensatore, profeta e ribelle e perciò condannato dal Concilio del 1215. Parleremo inoltre di Dan Brown, il Priorato di Sion, il brigante "Re Marcone", Tommaso Campanella, Alexandre Dumas, Re Gioacchino Murat, Mussolini ed infine il campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, do ve nessun prigioniero morì di morte violenta.
Il dibattito sul tema della conciliazione tra fede e ragione è sempre stato particolarmente vivo, soprattutto nel periodo medievale, quando l'intelligibilità della fede rappresentava una vera e propria sfida per l'epistemologia teologica e filosofica. Una voce autorevole è stata quella di Bonaventura da Bagnoregio, che si espresse sulla questione dell'intellectus fidei offrendo riflessioni di estremo interesse, capaci di interrogare e di confrontarsi anche con gli autori più moderni. Marco Arosio esamina e discute le interpretazioni che la storiografia filosofica del XX secolo ha dedicato al pensiero e all'opera di san Bonaventura. Il volume fornisce una panoramica ampia e dettagliata del dibattito novecentesco e offre una rilettura originale del pensiero bonaventuriano.
Gli ultimi cambiamenti normativi sul processo canonico possono suscitare l’interesse degli operatori anche del diritto secolare. L’opera tratta in chiave culturale alcuni aspetti dell’ordinamento processuale della Chiesa, nella convinzione che conoscere la sua ricchezza, e segnalare sue eventuali debolezze, sia d’interesse in un contesto come quello attuale, dove la comunicazione e il confronto tra i vari sistemi giuridici si ritiene generalmente una risorsa che supporta il Diritto nell’adempimento della sua superiore funzione, quale fattore umanizzante dei rapporti interpersonali e sociali.
Perché i percorsi che si rifanno a Maria di Magdala, in partenza non molto diversi rispetto alle genealogie di Pietro o di Paolo o di Giovanni, sono invece, nonostante la loro potente forza ideale e simbolica, successioni con larghi tratti interrotti? Le due autrici collocano in questa prospettiva alcuni tasselli del mosaico, quelli degli scritti più antichi, che le chiese hanno posto a fondamento della fede professata lungo i secoli, cioè i vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, ma anche quelli consegnati nella forma di una "genealogia di Maria" da alcuni scritti databili tra II e IV secolo, fra i quali il brevissimo Vangelo di Maria e il complesso Pistis Sofia, spesso indicati come "apocrifi". Tutto questo attraversa inevitabilmente la realtà delle donne e degli uomini e l'immaginario del maschile e del femminile, nella loro concreta interazione.
L’opera non intende minimamente apparire come un manuale di teologia cristiana dei primi secoli. In essa vengono presentati con semplicità gli scritti dei primi Padri della Chiesa per lettori non necessariamente specializzati. Una guida di facile consultazione, ispirata dalla convinzione che, subito dopo la lettura del Vangelo, sia oggi più che mai utile e doveroso conoscere gli scritti più importanti di quegli uomini che hanno saputo difendere e trasmettere la tradizione apostolica, contribuendo alla maggiore comprensione degli scritti evangelici.
L'opera intende analizzare la problematica dell'abuso sessuale in contesto clericale secondo una prospettiva fenomenologia, cercando di rilevare i vissuti relazionali di minori che hanno subito abusi e che crescendo si sono ritrovati ad avere delle difficoltà nella gestione della propria vita, proponendo un piano di intervento terapeutico per le vittime e definire un piano di prevenzione utile per ridurre il fenomeno.
Le biotecnologie animali e vegetali sono state considerate, sin dal loro esordio, con grande entusiasmo, non solo in quanto aprivano nuove possibilità alla comprensione dei geni, ma anche perché capaci di fornire strumenti per la tutela della salute umana e la salvaguardia dell’ambiente. Nelle prime realizzazioni del mais, si è iniziato a discutere degli eventuali rischi per la salute e per la salvaguardia delle altre coltivazioni e si sono realizzate, come in Europa, le prime direttive regionali e nazionali. Il testo mette in rilievo i seguenti aspetti delle biotecnologie animali e vegetali: storico–scientifico, dove sono esaminate le tappe più importanti dell’ingegneria genetica; antropologico ed etico, con particolare riferimento agli aspetti che sono chiamati in causa nel rapporto uomo–ambiente; giuridico, con particolare attenzione alla normativa sugli alimenti e i mangimi geneticamente modificati e sul brevetto.Daniele Tortoreto è laureato in Giurisprudenza e dottore di ricerca in Bioetica con titolo conseguito presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. È autore di numerosi articoli su biotecnologie, sviluppo sostenibile, etica dell’ambiente e rischio elettromagnetico. Ha partecipato alla preparazione di un cd–rom su Etica e biotecnologie, prodotto da S.T.E.S., Scienziati e Tecnologi per l’Etica dello Sviluppo, Centro di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, F.I.D.A.F., Federazione Italiana Dottori in Agraria e Forestali, Regione Lazio.