
Sono molti i “primati”, forse poco noti, del pontificato di Paolo VI, con iniziative che anticipano e prefigurano quelle compiute dai suoi successori: il primo Papa a recarsi pellegrino nella Terra di Gesù; il primo a parlare dal podio delle Nazioni Unite e del Consiglio ecumenico delle Chiese; il primo a lasciare il Vaticano per visitare i poveri del mondo. Fu il Papa di gesti singolari e innovativi, come la rinuncia alla tiara per sensibilizzare Chiesa e mondo nei confronti dei Paesi poveri; la ritrattazione delle millenarie scomuniche tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, siglata dagli storici abbracci con il patriarca Atenagora; le celebrazioni della notte di Natale tra gli operai dell’Italsider di Taranto e gli alluvionati di Firenze. In questo saggio dal taglio divulgativo l’autore ripercorre i più significativi gesti profetici con cui Paolo VI cercò di mostrare il nuovo volto della Chiesa disegnato dal Concilio Vaticano II.
Prudenza, giustizia, fortezza, temperanza: sono le quattro virtù cardinali. Vale la pena di parlarne ancora? Gli autori di questo libretto sono convinti di sì, anche grazie al taglio particolare delle loro riflessioni, che coniuga psicologia e spiritualità. Come i punti cardinali sulla bussola aiutano a discernere la direzione da prendere (e quelle da evitare), così queste virtù, e la riflessione millenaria che la sapienza umana ha condensato in esse, suggeriscono attitudini, pensieri, comportamenti in grado di guidarci verso la “vita buona”, che è anche bella.
«Imparare a sorridere» è dovere di tutti, è un dovere per tutta la vita. In questo breve saggio l’autore ci offre il suo originale punto di vista sulla ripercussione che un sorriso può avere nella vita professionale, familiare e sociale e l’effetto positivo che produce in ognuno di noi, a qualsiasi età. Il lettore troverà molti motivi per sorridere e per contagiare con il sorriso chi vive con lui.
Secondo volume di una collana per leggere il Vangelo con i bambini, dedicata alla parabola del Padre misericordioso (Lc 15, 11-32).
Dodici domande, inviate per posta elettronica, a quindici monasteri femminili di clausura sparsi per l’Italia: con questa mossa discreta ha preso il via l’esplorazione di una realtà poco conosciuta dai più, inclusi molti cattolici praticanti: la vita “oltre le grate”. In questa sorta di “parlatorio digitale” ascoltiamo voci di donne che si sono ritirate dal mondo, ma non sono certo fuggite. Come afferma una di loro, « la clausura, apparentemente, è una separazione dal mondo, ma in verità è un “rientro” in esso in maniera diversa e più vera, come il cuore, che esternamente non si vede, ma è essenziale perché l’organismo viva ». Pagina dopo pagina scopriamo che in queste “case del silenzio”, « con i piedi ben piantati sui pavimenti delle celle, del coro, del refettorio e di ogni altro ambiente, ci s’impegna giorno e notte per la “manutenzione” di un ponte di preghiera, d’intercessione, gettato fra l’umanità e il Regno dei Cieli » (dalla Prefazione di Marco Beck).
Il volume ripercorre brevemente la storia della spiritualità dalle origini del cristianesimo ai giorni nostri, soffermandosi sui personaggi più rilevanti e sul contributo da essi offerto alla vita di fede del proprio tempo.
Una raccolta di litanie al Signore e ai Santi.
Gli schemi presenti nel sussidio:
Litanie allo Spirito Santo
Litanie al Bambino Gesù di Praga
Litanie al Santissimo Nome di Gesù
Litanie al Preziosissimo Sangue
Litanie alla Santissima Eucaristia
Litanie al Sacro Cuore di Gesù
Litanie al Volto Santo
Litanie alla Divina Tenerezza
Litanie alla Divina Misericordia
Litanie alla Santa Famiglia
Litanie ai santi Angeli
Litanie dei Santi
Litanie a san Giuseppe
Litanie a sant’Anna
Litanie a san Giovanni Battista
Litanie a san Benedetto
Litanie a san Francesco
Litanie a sant’Antonio
Litanie a santa Rita
Litanie a santa Faustina
Litanie a san Padre Pio
Litanie per i malati
Litanie dell’umiltà
Litanie del pentimento
Litanie per chiedere l’amore di Dio
Litanie per i defunti
Una preghiera adatta a tutti, quella delle cinque dita, che papa Francesco consigliava già quando era vescovo di Buenos Aires. Un libricino, illustrato a colori, con le spiegazioni per ogni dito della mano e le Litanie alla Divina Tenerezza.
Si può amare la Chiesa, soprattutto quando è scossa da discordie e veleni e il suo volto è sfigurato dal peccato? È questa la Sposa che Cristo ama, al punto da aver dato la vita per essa? Siamo nel cuore del mysterium Ecclesiae, su cui l’autore riflette ponendosi alla scuola del Concilio Vaticano II e di due grandi testimoni della fede: sant’Ambrogio e papa Paolo VI. La Chiesa – ammonisce il cardinale Tettamanzi – sarà capace di annunciare in maniera incisiva il Vangelo solo se tutti i suoi membri sapranno recuperare uno sguardo di fede che superi «la meschinità o la deformità di visioni e interpretazioni prevalentemente umane, se non persino mondane».
La storia della pecorella ritrovata si svolge nel deserto di Giuda, dove era molto difficile per i pastori trovare dei prati verdi nei quali portare le greggi. Dovevano camminare a lungo su sentieri scoscesi e pieni di pericoli, ma quando trovavano un pascolo… che gioia! Si domandi ai bimbi se sanno come è fatto il deserto e si dedichi un piccolo spazio alla sua descrizione. Cosa fa il pastore, in quell’immenso deserto di Giuda, al calar della sera quando si accorge di aver perso una pecora? La gente di quel tempo sapeva cosa suggeriva di fare il “buon senso” e cioè di non andare a cercarla. Ma Gesù li stupisce raccontando una storia a sorpresa...