
La nostra interiorità è pervasa da un profondo senso di insicurezza e dal pensiero ricorrente di non essere all'altezza: siamo sempre insoddisfatti, viviamo nel giudizio perenne su noi stessi e qualsiasi meta raggiungiamo non è mai abbastanza. Abbiamo paura di parlare davanti agli altri, di esprimere un'opinione, di essere al centro dell'attenzione, per timore di essere giudicati. Questa paura assume mille volti e diventa ansia dell'esame, di sostenere una conversazione, dell'autorità, del fallimento... Eppure non c'è errore più grande di cercare l'autostima fuori di sé, di collegarla ai risultati che otteniamo, all'approvazione degli altri. Perché l'autostima è un cammino verso qualcosa che già è dentro di noi, che "vede" la nostra unicità e giorno dopo giorno la realizza. In questo libro, Raffaele Morelli ci indica la via per superare la nostra paura di non valere abbastanza e per ritrovare la stima di noi stessi. Ognuno dei capitoli rappresenta una lezione e si conclude con un'esperienza pratica. E così, pagina dopo pagina, esercizio dopo esercizio, impareremo a lasciare andare le aspettative che abbiamo su noi stessi, smetteremo di credere alle opinioni dominanti che impongono un ideale di perfezione senza ombre, per rivolgerci invece a quel silenzio interiore che custodisce la nostra unicità e la nostra evoluzione. Basterà modificare ogni giorno per qualche istante il nostro atteggiamento mentale per riuscire finalmente ad avvicinarci al nostro Sé, la cui perdita è la vera causa dei disagi che ci affliggono: "Bastano pochi attimi per cambiare totalmente il modo di vedere noi stessi. Pochi istanti di percezione producono gocce di cambiamento inimmaginabili".
L'avvocato, avevano scritto a suo tempo gli autori di questo libro, è quanto mai necessario. E questa necessità si è sentita fin dall'inizio della storia. Ma, rispetto al secolo scorso, il suo lavoro è profondamente cambiato. Nella relazione con i clienti, nella natura degli spazi fisici della giustizia (i tribunali) e nella ritualità del processo. Ma anche nel reperimento delle fonti e dei casi. L'incontro con le nuove tecnologie, con le norme che cambiano e con l'Intelligenza artificiale ha reso quello dell'avvocato un lavoro ibrido e versatile, nel bene e nel male. Un esempio per tutti: quando si ha a che fare con l'Intelligenza artificiale, chi è che può decidere, che può rappresentare, che può ragionare a favore di qualcun altro se non un essere umano? Fulvio Gianaria e Alberto Mittone delineano in questo libro ciò che sarà dell'avvocato nel futuro: prospettive, problemi, opportunità di una professione la cui necessità oggi, e domani, non verrà meno.
«Assemblando i pezzi del mio racconto, come raccogliendo in un album le istantanee scattate in questi anni, mi accorgo che ho a che fare con tante narrazioni contrastanti, ciascuna contenente uno scampolo di verità. E ho la conferma che i nostri umori e la nostra sorte sono nelle mani dell'informazione». Dal 2008 ogni sera, nel programma Otto e Mezzo, Paolo Pagliaro seleziona e commenta in due minuti un fatto particolarmente rilevante o significativo della giornata. Una sorta di diario pubblico che si interroga sulle grandi e piccole trasformazioni che hanno riguardato l'economia, la comunicazione, le abitudini sociali, la demografia e l'ambiente nel nostro paese. Siamo ricchi o siamo poveri? È vero che il lavoro ci sarebbe per tutti, se solo volessimo? Dove ci sta portando e come si arresta il declino demografico? Ambientalismo significa pale eoliche e pannelli solari, oppure nulla di tutto questo, se il prezzo è una modifica del paesaggio? E quanta parte della nostra vita si sta trasferendo online? Domande che si prestano a innumerevoli esercizi ideologici e che costituiscono altrettanti aspetti controversi, ma essenziali, della nostra autoconsapevolezza di italiani.
Novembre 2010. A Pompei collassa uno degli edifici più celebri, la Schola Armaturarum. La notizia fa il giro del mondo, i media denunciano lo stato di incuria in cui versa il fiore all'occhiello del patrimonio archeologico del nostro Paese. Un episodio drammatico, che però segna una svolta. Da allora, grazie ad anni di intenso lavoro, a Pompei c'è stato un cambiamento netto che ha permesso di mettere in sicurezza la maggior parte delle rovine e riprendere gli interventi di scavo che hanno portato alla luce gli affreschi con l'immagine di Leda e il cigno, gli splendidi mosaici della casa di Orione, il Termopolio e altri incredibili ritrovamenti di quello che Chateaubriand definiva "il più meraviglioso museo della Terra". In questo volume Massimo Osanna - direttore del parco archeologico dal 2016 al 2020 - presenta al grande pubblico i tesori di Pompei e al contempo ci restituisce "il presente di duemila anni fa", facendoci scoprire attraverso reperti e oggetti d'uso la vita quotidiana dei pompeiani fino al momento fatale dell'eruzione del vulcano nel 79 d.C. Un racconto sorprendente, in cui le parole sono accompagnate da immagini inedite, capaci di farci rivivere il tempo di Pompei che si scopre per molti versi così simile al nostro.
Attingendo dalla sua grande esperienza e da ampie conoscenze teoriche e di ricerca, Nancy McWilliams fornisce una nuova prospettiva sulla supervisione psicodinamica. In questo libro molto istruttivo prende in esame il ruolo del supervisore nel promuovere le competenze cliniche del terapeuta, nel fornirgli supporto, nell'aiutarlo a formulare e verificare gli obiettivi del trattamento, nell'offrirgli chiavi di lettura di fronte a problemi etici complessi. Arricchito di suggestivi esempi clinici, il libro prende in esame sia la supervisione individuale sia quella di gruppo, dedicando particolare attenzione alla gestione delle dinamiche personali, degli equilibri di potere e delle varie forme di diversità presenti nella diade di supervisione. A chi fornisce e a chi riceve la supervisione McWilliams insegna a valorizzare questa relazione unica come risorsa di apprendimento e crescita che accompagna per tutta la vita professionale.
Il cuore è un'arpa con tanti suoni e vibrazioni. Il catalogo delle emozioni e dei sentimenti è variegato e ogni tinta ne coglie risvolti specifici. Ogni tonalità emotiva rappresenta codici informativi sui quadri interiori delle persone, che influenzano la salute e il clima relazionale. Questo testo è un viaggio nelle mappe del cuore per decifrarne le stagioni e i percorsi. L'ecologia della salute reclama l'arte di imparare a capire e a governare le energie emotive perché arricchiscano e non deteriorino la vita e la salute. «Ogni emozione che affiora in noi ha il diritto di cittadinanza e la sua presenza può contribuire a comprendere meglio se stessi, gli altri, Dio e il grande mistero di ogni cosa. L'identificazione e l'accettazione di un sentimento tende a diluirlo, alleviarne il peso e a porlo sotto il controllo cognitivo».
In queste pagine scorrono più di vent'anni vissuti nella scuola media Andrea Mandelli di Milano in cui sono presenti i volti di centinaia di ragazzi che insieme al loro professore di matematica hanno riflettuto, pensato, costruito, realizzato opere straordinarie. Leggendo i capitoli di questa narrazione si entra nel mondo delle giornate scolastiche fatte di persone che si incontrano e condividono tempo lavoro, ricerca e scoperta. Si entra anche nel mondo ricco e contraddittorio dei ragazzi nell'età della scuola media e si incontra la loro misteriosa e a volte indecifrabile natura. Ragazzi a volte scontrosi e lontani, spesso problematici e provocatori, alla costante ricerca di sé e del significato del proprio esistere. Questo deve accadere in una scuola: la felicità di conoscere il mondo e se stessi, scoprendo la propria e l'altrui insostituibile unicità.
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2012, "L'uomo senza volto" è forse il più importante, citato, imitato libro su Vladimir Putin, perché Masha Gessen ha compreso da subito la complessità e l'oscurità degli eventi che sono seguiti al crollo dell'URSS, e il ruolo centrale della figura che improvvisamente e sorprendentemente era subentrata a Boris Eltsin. L'imporsi di Putin sulla scena politica, la sua scalata da agente di basso profilo del KGB a presidente della Russia, da ragazzo di provincia a personaggio pubblico dall'immensa popolarità, è una storia che sfida ogni verosimiglianza. Gessen, all'epoca giornalista a Mosca, l'ha vissuta in prima persona, raccogliendo informazioni, sfidando divieti e reticenze, rintracciando fonti autorevoli prima di chiunque altro. A partire da questo lavoro ha scritto un resoconto impegnato e implacabile, che contiene e anticipa gli sviluppi di una concezione del potere e della storia che hanno portato agli eventi del 2022 e al conflitto bellico nel cuore dell'Europa. Come ha scritto Roberto Saviano in una recente intervista, leggendo questo libro si affronta una realtà che forse ci era sfuggita: «Compresi la potenza della sua scrittura, il coraggio di raccontarci con chi esattamente facevamo affari, a chi avevamo appaltato settori strategici della nostra economia». Nelle parole e nell'indagine di Masha Gessen l'ascesa di Putin è un elemento centrale e ancora in divenire della storia europea e mondiale.
Scritto subito dopo la seconda guerra mondiale e pubblicato per la prima volta dalla Libreria Editrice Fiorentina poco dopo il 1950, è il classico di La Pira sulla politica votata alla piena occupazione, secondo le idee dell'economista Keynes e in obbedienza agli imperativi della coscienza ispirata dal vangelo.
A quell’epoca, appena usciti da una guerra devastante, con la disoccupazione alle stelle, l'estremo bisogno di stipendi unito alla capitolazione dell'Italia agli alleati, ci aveva reso doppiamente fragili davanti all'opulenza americana e alla sua economia dei consumi. Ma intendere l'occupazione soprattutto come lavoro salariato, con gli anni ha penalizzato moltissime piccole attività contadine, artigianali e commerciali, tipiche del modo italiano di vivere, gravandole di sospetti, burocrazie e tasse, dando poi alla figura dell'imprenditore il monopolio del lavoro in quanto datore di stipendi.
Ma col solo lavoro salariato e senza moltiplicazione dei mestieri, la piena occupazione non è raggiungibile, percio.la povertà, la disoccupazione, insieme all'inquinamento dei beni comuni e delle nuove carenze alimentari hanno imboccato strade impreviste, soggiogate da capitalismi sempre più intensi con relativa divaricazione fra ricchi e poveri. L'enciclica Laudato si di papa Francesco ha manifestato le nuove forme di attesa della-povera gente per rispondere alle quali ritornano in parte attuali le idee di Keynes con il finanziamento pubblico della rinascita di libere attività agricole, artigianali e commerciali per la sovranità alimentare, l'abolizione degli sprechi e la rigenerazione dei beni comuni.
Con il commento del dott. Giuseppe De Rita, presidente del Censis.
"Una volta ho scritto in uno dei miei diari: vorrei passare le dita lungo i contorni di quest'epoca. Poi, d'un tratto, sono stata scaraventata nel bel mezzo di uno dei tanti focolai di umano dolore. E là, sui volti delle persone, su migliaia di gesti, piccoli cambi d’espressione, vite, ho improvvisamente imparato a leggere questo tempo, e molto di più. D’improvviso, era successo: riuscivo con le mie dita a sfiorare i contorni di quest’epoca, e di questa vita".
Etty Hillesum (1914-1943) iniziò a scrivere un diario dopo l'incontro fulminante con lo psicochirologo Julius Spier. Fu lo strumento di scavo interiore che la aiutò ad attraversare i "tempi spaventosi" dell’occupazione nazista a testa alta e a incontrare Dio al fondo della propria anima.
Morì ad Auschwitz dopo aver prestato volontaria assistenza, a Westerbork, agli ebrei in attesa del trasferimento in altri lager.
A partire da quel diario, dalle lettere e da fonti storiche, l'autrice delinea un ritratto sintetico e affascinante di questa donna e invita i lettori a mettersi in discussione. Sulle orme di Etty.
Annalisa Consolo è autrice e sceneggiatrice. Vive a Roma da sempre, a parte una parentesi a Milano — dove ha studiato — e una a Gerusalemme, dove ha lavorato come giornalista. Appassionata di cinema e teatro, adora collezionare boutique blu-ray. Con le Edizioni Ares ha pubblicato il romanzo La cena delle verità (2021) da cui ha tratto anche uno spettacolo teatrale.
Il mutato contesto internazionale, il ruolo di Stati Uniti e Cina, così come l'affermarsi di nuovi attori a ridosso della regione europea e la rinnovata assertività della Russia di Putin, rendono indifferibile proseguire lungo quel percorso, già immaginato da Spinelli, volto a rafforzare le iniziative comuni di difesa europea. Non si tratta di superare gli eserciti nazionali, custodi di tradizioni ed elemento fondante delle identità nazionali. Quello di cui stiamo discutendo è la necessità di rendere strutturali iniziative in materia di difesa e sicurezza comune affinché l'Unione sia in grado di parlare con una voce singola, autorevole e credibile. Prefazione di Maurizio Molinari.
È il 23 maggio 1992 quando, lungo l'autostrada che da Trapani porta a Palermo, la mafia uccide il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani con una carica di cinque quintali di tritolo. Un attentato efferato e vile che scuote l'intero Paese e s'imprime nella memoria collettiva, travolta appena due mesi più tardi dal ripetersi di quel tragico copione in via D'Amelio, quando a perdere la vita sono il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta. Per anni la rabbia e l'indignazione per il sangue sparso dalla mafia erano durate soltanto il tempo dei funerali. Dopo la strage di Capaci, invece, qualcosa cambia. Nel Paese, e soprattutto a Palermo. La rabbia diventa pretesa di giustizia, il lutto necessità di testimonianza. Nessuno può più rimanere indifferente. Né le istituzioni, né i cittadini. È l'inizio di quella metamorfosi culturale, morale e delle coscienze che Giovanni Falcone riteneva indispensabile per poter combattere la mafia su larga scala. Ma non solo: è anche l'inizio del viaggio di una donna che sceglie di tramutare il proprio dolore privato in testimonianza universale. Dalla morte del fratello, infatti, Maria Falcone ha dedicato instancabilmente la sua vita all'affermazione dei valori della legalità e dell'antimafia nella società, e in particolare tra i giovani. Oggi, a trent'anni dalla strage, ricorda il fratello e si racconta: quei terribili giorni, la voglia di reagire, l'instancabile impegno e l'attivismo per promuovere una cultura della legalità. E riflette su come siano cambiati da allora la lotta alla mafia e il nostro Paese. Una testimonianza sincera e tenace che fonde la storia personale con una delle pagine più tragiche della nostra storia recente.