
Spesso si considera la scienza il regno della certezza e della verità. Invece, il dubbio e l’errore sono fondamentali per il progresso del sapere in ogni settore. In questo libro troveremo storie affascinanti di chimica, biologia, medicina e soprattutto di fisica, dal punto di vista di chi sbaglia. Scoprire che anche i grandi della scienza hanno sbagliato sarà una iniezione di ottimismo. Non si tollera, non si riconosce, non si perdona, ma non si può evitare. È l’errore, prezioso compagno di quel meraviglioso errare che è la vita. Un viaggio sorprendente tra memorabili incidenti di percorso della scienza: sbagliare non solo è umano ma spesso è anche molto utile!
In un'epoca di pervasiva rivoluzione digitale, la democrazia occidentale vacilla. I meccanismi di rappresentanza sono messi in crisi da nuovi poteri, mentre un'architettura digitale onnipresente rischia di generare un ambiente di suggestione permanente che addormenta le coscienze. Attraverso i contributi di filosofi, teologi e scienziati, questo volume esplora le molteplici sfaccettature della crisi attuale: dai populismi all'autoritarismo digitale, dall'impatto delle neuroscienze sulle scelte politiche alla necessità di riscoprire un «senso del limite». La crisi della democrazia occidentale non si ferma alla diagnosi, ma delinea una via per il futuro. Una via in cui l'Europa, forte delle sue radici umanistiche e cristiane, può giocare un ruolo decisivo nella costruzione di una civiltà dell'amore e della pace. Una lettura essenziale per comprendere le sfide del presente e partecipare attivamente alla costruzione di un domani più giusto e autenticamente democratico.
Per oltre 20 anni Luciano Regolo ha condotto ricerche su Casa Savoia e ora riporta in libreria, interamente rivista e arricchita, la biografia della Regina Elena. Il libro contiene numerosi inediti e si fonda su fonti di prima mano, consultate col permesso della famiglia reale, come un epistolario di Elena, autografi di Vittorio Emanuele III, l’Archivio Olivieri, segretario della Regina, e l’Archivio Jaccarino, le testimonianze di Nicola Romanoff e di Simeone di Bulgaria. Ne risulta un ritratto particolareggiato della seconda sovrana d’Italia, di cui si sottolinea l’anima montenegrina. Dall’infanzia a Cettigne nel calore della famiglia Petrovich Njegosh alla giovinezza a Pietroburgo dove fu corteggiata dal futuro presidente della Finlandia Mannerheim e candidata alle nozze con lo zar Nicola II. L’incontro con Vittorio Emanuele avvenne a Venezia nel 1895 e tra i due si instaurò un’intesa fra le più riuscite nella storia delle dinastie reali europee. Aneddoti brillanti, nuove rivelazioni sulla vita privata e pubblica, le passioni per la musica, la poesia, la medicina, ma anche la cucina, la pesca e la fotografia, l’infaticabile impegno nel sociale e il sostegno allo sviluppo della sanità ci restituiscono l’immagine di una donna vitale, intelligente e curiosa, madre e regina consapevole e premurosa. Ma rivivono in queste pagine anche i rapporti con i protagonisti di un’epoca: Mussolini, Hitler, o don Orione e il futuro papa Giovanni XXIII. L’autore danza magistralmente tra vita pubblica e il dietro le quinte confermandosi giornalista e ricercatore caparbio col rigore dello storico e la freschezza del narratore. Prefazione di Francesco Perfetti. Introduzione di Simeone di Sassonia Coburgo-Gotha.
George Orwell (1903-1950) non ha certo bisogno di presentazioni. Con La fattoria degli animali e 1984 ha infatti firmato due classici della letteratura del Novecento che seguitano a essere letti e apprezzati in tutto il mondo, Italia compresa. Ne è la riprova l'aggettivo "orwelliano", ormai entrato a far parte del linguaggio comune, che evoca scenari distopici e inquietanti. Tuttavia, come può capitare quando si ha a che fare con autori molto noti, nel corso dei decenni non sono mancate le banalizzazioni della sua opera né le cattive interpretazioni, eludendo così la complessità - e a volte persino la contraddittorietà - di uno scrittore che spese la sua breve vita ad affinare le armi della letteratura per difendere dagli assalti del totalitarismo ciò che gli stava più a cuore, innanzitutto la verità e la libertà. A 75 anni dalla sua scomparsa, il libro di Luca Fumagalli ripercorre la bibliografia di Orwell alla luce delle più recenti acquisizioni, mettendo in evidenza, romanzo dopo romanzo, l'emergere dello "scrittore politico", del socialista anti-ideologico per cui l'unica cosa che contava davvero era la realtà, ossia l'oggettività dei fatti.
Dietro l’apparenza di una relazione si può celare un universo oscuro, fatto di controllo, dipendenza e annientamento psicologico. Questo libro svela con chiarezza e profondità come le dinamiche delle relazioni narcisistiche ricalchino quelle delle sette: un sistema chiuso, manipolatorio e totalizzante, in cui l’altro diventa vittima inconsapevole di un lento, ma costante, processo di plagio emotivo e mentale. Attraverso esempi concreti e riflessioni lucide, l’autrice mette in evidenza i meccanismi psicologici, affettivi e simbolici con cui il narcisista conquista, isola e domina. Un testo necessario che illumina le zone d’ombra della violenza psicologica - ancora troppo spesso invisibile e sottovalutata - offrendo strumenti per riconoscerla e per liberarsene. Un libro per chi desidera comprendere, proteggersi e, soprattutto, ritrovare la propria libertà interiore.
Arrivato alla Casa Bianca Trump non ha offerto alcun messaggio inclusivo; ha soffiato sul fuoco di divisioni politiche, sociali e razziali; ha adottato un linguaggio brutale e neoimperiale; e ha promosso un disegno che scuote l'ordine costituzionale e l'equilibrio tra i poteri. È espressione della polarizzazione degli Stati Uniti o stiamo assistendo a un assalto ai fondamenti della democrazia americana? Donald Trump è presidente degli Stati Uniti, e il mondo si trova a fare i conti di nuovo con la sua ascesa, questa volta meno avventata della prima, più dura e determinata. Il suo arrivo al potere non è solo il risultato di un'elezione, ma di una crisi identitaria che nessuno ha davvero affrontato e che è ora visibile in ogni sua azione, e l'ultimo atto di un processo iniziato da tempo di drastica ridefinizione dell'interesse nazionale americano. Mario Del Pero, uno dei più autorevoli americanisti del nostro tempo, analizza quello che succede oltreoceano. Ogni fase di questa amministrazione chiama in causa la storia: identità, polarizzazione, sistema politico disfunzionale, crisi economica, disuguaglianze e fratture razziali. In questo contesto, Trump non è solo un prodotto della politica statunitense, ma l'acceleratore di un declino che l'America sembra non voler riconoscere.
«Stiamo assistendo all'inizio della fine dello Stato di Israele». Dopo il 7 Ottobre e il genocidio a Gaza, il progetto sionista in Palestina - il tentativo secolare dell'Occidente di imporre uno Stato ebraico in un paese arabo - è destinato a una «disintegrazione inevitabile». È la tesi del celebre storico israeliano Ilan Pappé che, dopo opere considerate pietre miliari nella storiografia del conflitto israelo-palestinese, in questo nuovo volume sposta lo sguardo sul futuro di Israele e della Palestina. Diviso in tre parti, nella prima - Il collasso - Pappé esamina il fallimento del cosiddetto "processo di pace" ed evidenzia le fratture profonde che minacciano la stabilità di Israele: l'ascesa del sionismo religioso, le crescenti divisioni all'interno della società israeliana, l'allontanamento dei giovani ebrei dal sionismo, il sostegno dell'opinione pubblica mondiale alla causa palestinese, la crisi economica e la messa in discussione dell'invincibilità militare di Tel Aviv. Nella seconda parte - La strada per il futuro - l'autore delinea sette mini-rivoluzioni cognitive e politiche necessarie per costruire un avvenire migliore per tutti gli abitanti della Palestina storica: da una nuova strategia per il movimento nazionale palestinese alla giustizia transitoria e riparativa sul modello sudafricano, dal diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi alla ridefinizione dell'identità collettiva ebraica. Nella terza parte - La Palestina del dopo-Israele, anno 2048 - Pappé offre una preziosa visione di speranza e riconciliazione. Immagina un domani in cui le mini-rivoluzioni hanno avuto successo e descrive come potrebbe essere la vita in uno Stato palestinese democratico e decolonizzato, con il ritorno dei rifugiati, la coesistenza di ebrei e palestinesi come cittadini con pari diritti e la guarigione delle ferite del passato. Summa dell'analisi storico-politica di Pappé, "La fine di Israele" è un contributo fondamentale per comprendere l'insostenibilità del progetto sionista e la via possibile per la pace in Palestina.
Così la Prima Musica insegnò a vivere in armonia con la Natura, accogliendone mitemente i doni. La Musica del Disordine rivendicò alla disarmonia dell’umano il diritto di proprietà dei suoni. E la Musica Classica fondò su quel diritto la sua ambizione a fare del mondo un giardino. Possiamo riconoscerci in ognuna di quelle tre visioni - o menzogne. Per quale cammino gli uomini sono arrivati a produrre i capolavori della Musica Classica, e attraverso quali avventure, prodezze ed errori? Usando quali mappe? "In principio era il mistero, e questo dà un senso a tutta la storia. I suoni - erano un mistero." Agli antichi sembravano fuochi fatui, segni del divino, imprendibili e impossibili da classificare; secoli dopo altri pensarono invece a un materiale piuttosto grezzo presente in natura, che gli uomini potevano conquistare, plasmare, usare per pronunciare se stessi. Seguendo questa oscillazione fra armonia del Cosmo e paesaggio degli umani, fra perfezione e caos, Alessandro Baricco racconta in modo inedito, eretico, la conquista dei suoni: una storia europea, di musici europei. Un’impresa epica. Seguito ideale e in maggiore dei suoi Seminari della Tempesta - Quel che stavamo cercando e La Via della Narrazione -, proprio come I barbari e The Game, questa Breve storia eretica della Musica Classica trasforma una materia tradizionalmente colta in un racconto affascinante e comprensibile a tutti. "È una danza - comprenderla significa danzarla."
Sono politici spregiudicati, sono titani della tecnologia. Quasi ovunque hanno spazzato via la vecchia classe politica. Di fronte a loro le élite tradizionali, un tempo forti di regole e istituzioni, si ritrovano disorientate, incapaci di resistere. Non c’è dubbio, è suonata l’ora dei predatori. Da New York al Medio Oriente, dal palazzo dell’Onu all’hotel "Ritz-Carlton" di Riyad, Giuliano da Empoli ci accompagna in una serie di incursioni in territori dove il potere è basato sulla spettacolarizzazione, sull’uso spregiudicato delle informazioni e sulla capacità di generare shock continui. I predatori hanno capito come sfruttare il nuovo ordine globale. E il caos è il loro ambiente naturale. Con il gusto sottile del polemista e la lucidità dell’antropologo, Giuliano da Empoli tratteggia un ritratto fulminante dei leader contemporanei, da Trump a Muhammad bin Salman, consegnandoci un’analisi che non lascia scampo. «Oggi è scoccata l’ora dei predatori e ovunque le cose stanno evolvendo in modo tale che tutto ciò che deve essere deciso lo sarà con il fuoco e con la spada. Questo piccolo libro è il resoconto di quei fatti, scritto dal punto di vista di uno scriba azteco e alla sua maniera, per immagini, più che per concetti, nell’intento di cogliere il soffio di un mondo che sprofonda nell’abisso e la gelida morsa di un altro che prende il suo posto».
"La Terra in fiamme" rivoluziona il modo in cui abbiamo raccontato finora la storia degli ultimi 500 anni. In questo libro magistrale, lo storico Sunil Amrith intreccia le storie dell’ambiente e degli imperi, del genocidio e dell’ecocidio, di una straordinaria espansione della libertà umana e dei suoi costi planetari. Attingendo a una grande varietà di fonti primarie, fa i conti con le rovine delle miniere d’argento portoghesi in Perù, delle miniere d’oro britanniche in Sudafrica e dell’estrazione petrolifera in Asia centrale. Esplora le ferrovie e le autostrade che hanno portato gli esseri umani in nuovi terreni di battaglia contro sé stessi e contro la natura ostile. Il resoconto di Amrith sui modi in cui la Prima e la Seconda guerra mondiale hanno comportato la mobilitazione massiccia di uomini e di risorse naturali provenienti da tutto il mondo, fornisce un nuovo sguardo essenziale per comprendere la guerra come un irreversibile rimodellamento del pianeta. Allo stesso tempo, questo libro rivela la realtà della migrazione come conseguenza del danno ambientale. La ricerca imperiale e globale del profitto, unita a nuove forme di energia e nuove possibilità di libertà dalla fame e dal disagio, libertà di movimento e di esplorazione, ha portato cambiamenti in ogni angolo della Terra. Amrith racconta, con una prosa splendida e su una tela di grandi dimensioni, un’epopea che cambia la mente, vibrante di storie, personaggi e immagini vivide, in cui l’umanità potrebbe trovare la saggezza collettiva per salvarsi.
Questo testo presenta la Psicoterapia Integrativa, che ha come riferimento il modello elaborato da Richard Erskine. Un approccio clinico che mira, anzitutto, alla comprensione della persona, avendo come base fondamentale l’Analisi Transazionale. L’integrazione consente ai terapeuti di combinare teorie e tecniche di diversi paradigmi clinici (psicodinamico, cognitivo-comportamentale, gestaltico, analitico transazionale ecc.) per creare un trattamento personalizzato e flessibile, adattato alle esigenze specifiche di ogni paziente. La relazione terapeutica è fondamentale a cominciare dall’alleanza terapeutica, la sintonizzazione empatica e il coinvolgimento autentico del terapeuta. L’approccio integrativo si allinea con una visione ecologica e umanistica, considerando l’individuo nel suo contesto di vita e promuovendo la guarigione emotiva, la crescita personale e l’autonomia. Senza dimenticare che l’integrazione favorisce la crescita professionale del terapeuta, anche attraverso un aggiornamento continuo e la capacità di combinare diverse conoscenze.
"Service Learning e cooperazione interculturale. Educare alla cittadinanza globale" è un’opera collettiva, che nasce dalla volontà di promuovere il Service Learning quale dispositivo educativo capace di rispondere alle sfide del mondo contemporaneo. Il volume è frutto della collaborazione tra le Cattedre UNESCO dell’Università degli Studi di Brescia e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Fondazione "Giuseppe Tovini" e numerose realtà del Terzo settore. Al suo interno si trovano riflessioni teoriche, esperienze progettuali e racconti di esperienze reali, che testimoniano come il Service Learning possa generare trasformazioni concrete nelle persone e nei contesti. Il Service Learning si rivela dunque uno strumento efficace per coniugare teoria e prassi, scuola e territorio, studenti e comunità, in una logica di cooperazione, corresponsabilità e giustizia sociale. Destinato principalmente a educatori, insegnanti, studenti e alle comunità locali, gli scritti sono un invito a ripensare la missione educativa come costruzione condivisa di cittadinanza, nella consapevolezza che il cambiamento sociale inizia dall’impegno quotidiano sul territorio attraverso la scuola.