
Un'analisi del rapporto padre/figlio nell'adolescenza in un libro scritto a quattro mani e due voci ben distinte. Un padre psicoanalista prende spunto dai racconti del figlio (il quale è nella realtà e nel libro uno scrittore "giovanilista" molto interessante) per commentare i passi più difficili del rapporto. I capitoli saggistici e narrativi si alternano, in un libro-dialogo tutt'altro che tradizionale.
L'intersoggettività descrive le continue interazioni e gli scambi tipicamente umani che si sviluppano fin dai primi giorni di vita, in un processo che conduce alla capacità di comprendere la mente degli altri. Nel capitolo iniziale l'intersoggettività viene affrontata in un'ottica neurobiologica valorizzando il funzionamento cerebrale nel contesto dei comportamenti interattivi, con una particolare attenzione alla funzione dei neuroni specchio. Nei capitoli successivi si analizzano le dinamiche psicologiche materne e paterne che contribuiscono alla nascita della matrice intersoggettiva nel figlio. Queste dinamiche genitoriali vengono approfondite anche alla luce della cogenitorialità, ossia della capacità di entrambi i genitori di sostenersi reciprocamente nell'allevamento del figlio. Infine viene esplorato l'impatto dello stress genitoriale fin dalla gravidanza sullo sviluppo del bambino. Nelle conclusioni si delineano le implicazioni di queste importanti ricerche nella prevenzione e in campo clinico attraverso strategie di sostegno ai genitori e ai bambini in difficoltà.
Trentanove anni dopo la sua morte, avvenuta in Bolivia in circostanze mai del tutto chiarite, il mito del Che è vivo più che mai. Dall'Argentina a Cuba, e poi in Russia, Cina, Algeria, Congo e quindi in Europa, uno dei più grandi specialisti della vita di Ernesto Che Guevara ha incontrato famigliari, amici e compagni di avventura del più celebre mito contemporaneo. Ha raccolto documenti e testimonianze di quelli che l'hanno conosciuto, hanno vissuto con lui, lo hanno amato, e perfino detestato, per scrivere la storia di un uomo. Un uomo bello come un attore del cinema, e asmatico fino all'esasperazione, che è stato medico, padre di cinque figli, guerrigliero in Africa e in America latina, avventuriero, ministro, agente segreto e infine Cristo laico, icona transgenerazionale consacrata all'immortalità. Una biografia che affronta le questioni ancora misteriose della vita e della morte del Che. Una storia per immagini che raccoglie più di 300 straordinarie fotografie, moltissime inedite o poco conosciute, concesse da Aleida, la sua ultima moglie, da sua figlia Celia e da suo figlio Camilo.
Nel contesto di un mondo che evolve verso società 5.0 si va ben oltre il comunicare con media digitali: viene, cioè, guardata l'infosfera (frutto di una Rete sempre più ampia) nella quale siamo immersi e che ci colloca in un sistema in cui la separazione tra fisico e digitale è sempre meno definibile. Quali ricadute - in termine di opportunità e rischi - sulla vita dell'uomo e nella pastorale ordinaria?
Il Rapporto 2017-2018 documenta la situazione dei diritti umani in 159 paesi e territori durante il 2017. Descrive le principali preoccupazioni e richieste di Amnesty International ed è una lettura fondamentale per chi prende decisioni politiche, per gli attivisti e per chiunque sia interessato ai diritti umani.
Durante il 2017, i conflitti, le misure di austerità e le calamità naturali hanno creato condizioni di maggiore povertà e insicurezza per milioni di persone, costrette a scappare dalle loro case e a cercare rifugio altrove, all’interno dei loro paesi od oltre i confini nazionali. La discriminazione è rimasta diffusa in tutte le regioni del mondo e in alcuni casi ha avuto conseguenze mortali per le vittime. I governi di tutti gli schieramenti hanno continuato a reprimere la libertà d’espressione, associazione e riunione, anche minacciando e attaccando giornalisti, difensori dei diritti umani e attivisti per l’ambiente.
Ancora una volta, ovunque nel mondo sono emersi il coraggio e la determinazione di milioni di persone che si sono impegnate contro le ingiustizie, per chiedere che le loro voci fossero ascoltate e i loro diritti rispettati. Queste persone hanno contribuito a ottenere giustizia per i crimini del passato e hanno ricordato giorno dopo giorno alle autorità che dovranno rispondere delle loro azioni. C’è ancora tanto da fare ma i progressi su tematiche come i diritti delle persone Lgbti dimostrano quali risultati possiamo raggiungere quando c’impegniamo a favore dei diritti umani.
Un’analisi approfondita dei principali conflitti in corso, delle violazioni che si consumano nelle diverse regioni, delle sfide e dei successi di attiviste e attivisti per i diritti umani. Il libro mette inoltre in evidenza uno dei temi cruciali del 2018 oltre che del prossimo futuro: la battaglia per l’affermazione dei diritti delle donne. “La situazione dei diritti umani nel mondo” è l’evoluzione del tradizionale Rapporto annuale di Amnesty International. Più agevole e insieme più ricco di dati e di immagini, questo volume è un riferimento indispensabile per attivisti, ricercatori, avvocati, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni, associazioni e per tutte le persone che non si arrendono all’idea che il cambiamento sia impossibile.
Il Rapporto 2019-2020 è un'analisi approfondita dell'attuale situazione dei diritti umani nel mondo, dei fatti salienti del 2019 - dai conflitti alle crisi dei rifugiati e del clima, fino alla repressione delle libertà individuali - e delle prospettive per il 2020.Il volume contiene panoramiche regionali e schede su una serie di paesi-chiave, tra cui l'Italia, per avere una visione chiara e consapevole del mondo in cui viviamo. Racconta anche i non pochi successi di un movimento globale per i diritti umani sempre più reattivo e forte, del quale attiviste e attivisti di Amnesty International sono protagonisti.Il Rapporto di Amnesty International continua a essere un riferimento indispensabile per ricercatori, avvocati, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni, associazioni, attivisti e per tutte le persone che non si arrendono all'idea che il cambiamento sia impossibile.
Il 2022 ha visto tragedie terribili causate dai conflitti: quelli nuovi, quelli che hanno ripreso vigore e quelli che sono continuati. Alcuni hanno prodotto crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Quando le persone hanno cercato di fuggire da questi conflitti o da altre crisi, alcuni stati non le hanno trattate in modo umano. In tutto il mondo, le autorità hanno continuato a reprimere pesantemente le libertà universali. Nel corso dell'anno, le reazioni internazionali a queste gravi violazioni sono state diverse. Alcune sono state condannate, altre sostenute e molte altre ancora ignorate. Le crisi economiche hanno portato a un aumento vertiginoso dei prezzi di cibo e carburante e a una maggiore pressione sulla sanità e altri servizi sociali. Le persone più emarginate sono state quelle più colpite e le disuguaglianze sono aumentate. Donne, ragazze e persone Lgbti hanno subìto violenza e discriminazione di genere. Tuttavia, i governi non sono riusciti a dare sostegno alle persone la cui situazione è peggiorata. Il Rapporto 2022-2023 di Amnesty International mette in relazione questi temi a livello globale e regionale. Analizza la situazione dei diritti umani nel 2022 in 156 paesi e invita all'azione. Dimostra quali passi i governi e altri possono compiere per affrontare queste sfide e migliorare la vita delle persone in tutto il mondo. Questo rapporto è una lettura essenziale per i leader di governo, per chi prende decisioni politiche, per gli attivisti e per chiunque sia interessato ai diritti umani.
Il Cairo, autunno 1914: l'archeologo Thomas Edward Lawrence entra a lavorare nei servizi d'intelligence britannici. In breve, i comandi militari di stanza in Egitto si accorgono delle sue eccezionali capacità. È l'inizio di una saga che nel giro di qualche anno trasformerà il giovane e sconosciuto sottotenente gallese nell'epica figura di Lawrence d'Arabia. La sua è una missione ai limiti dell'impossibile: avvicinare i capi arabi (a cominciare dall'emiro Feisal) e convincerli a scatenare la guerra per bande contro i turchi nella penisola arabica e nella Mezzaluna fertile. Tra il 1916 e il 1918 la "rivolta nel deserto" si estende a macchia d'olio in tutta l'area, la svolta decisiva che provoca la sconfitta dell'Impero ottomano nel corso del primo conflitto mondiale. Ma Gran Bretagna e Francia, gli imperi coloniali più potenti dell'epoca non puntano affatto all'indipendenza degli arabi. Al contrario, il patto Sykes-Picot (1916) e le conferenze di Sanremo (1920) e del Cairo (1921) assicureranno a Londra e a Parigi nuove forme di dominio politico, militare ed economico. Prende così forma l'"invenzione" del Medio Oriente, ovvero la causa principale del disastro geopolitico a cui assistiamo anche al giorno d'oggi. Grazie ai molti fascicoli raccolti e analizzati negli archivi britannici di Kew Gardens, Amodeo e Cereghino affrontano con stile giornalistico le complesse vicende mediorientali degli anni tra il 1914 e il 1921, e il ruolo non sempre lineare svolto da Lawrence d'Arabia.
Giuseppe Bottai fu tra i pochi leader fascisti ad avere un lucido ed organico progetto politico e a ritenere che tale progetto potesse realizzarsi soltanto dotando il fascismo di un ampio e denso apparato culturale. Il ''cantiere'' di cui in questo volume si parla e' l'Ateneo pisano, che dal 1928 divenne la sede di uno dei piu' interessanti esperimenti della rivoluzione totalitaria propugnata da Bottai: cambiare i canoni dell'economia e della politica tradizionali per realizzare il corporativismo, inteso come dottrina originale in grado di modificare radicalmente la societa' italiana.
Il volume si propone di indagare come le dimensioni che caratterizzano la relazione tra medico e paziente, ossia la fiducia, l'autonomia e la responsabilità, siano interessate dall'introduzione di due nuovi attori tecnologici: la robotica in ambito chirurgico e la cosiddetta intelligenza artificiale nella pratica radiologica. La ricerca connette la prospettiva sociologica con quella giuridico-penale, esplorando anche empiricamente i contesti di cura individuati attraverso un approccio sociotecnico. A partire dai dati empirici, gli autori si interrogano sulle trasformazioni emergenti relative all'interazione uomo-macchina, che mettono in discussione confini e limiti del corpo umano, ridisegnano le configurazioni relazionali tra i professionisti della cura e tra questi e i pazienti, e complicano l'individuazione delle responsabilità per gli eventi infausti. A tale proposito, viene offerta un'attenta disamina delle implicazioni legali riscontrate nel contesto dell'equipe «robotica» e della diagnostica assistita dall'IA, delineando possibili soluzioni utili ad affrontarle efficacemente sia sul piano ricostruttivo che politico-criminale.