
Da un materiale di migliaia di pagine e di oltre cento conversazioni, è stata ricavata una scelta, distribuita tematicamente in varie sezioni: le origini di Kapuscinski, le ragioni che lo hanno portato a scegliere la professione di reporter, il suo approccio alla materia, la sua visione del mestiere, il modo di scrivere, gli stili adottati, le tematiche dei singoli libri, la profonda trasformazione del mestiere di reporter rispetto all'epoca in cui non imperversavano i media. Questo libro è un'occasione per comprendere i ferri del mestiere di un grande reporter e il modo di adoperarli sia dal punto di vista tecnico che morale. Per conoscere la profonda etica umana e ontologica di un uomo cresciuto nella miseria più nera che nel suo lavoro mette al primo posto la comprensione e il rispetto per le sofferenze degli altri. Dietro alla professionalità di Kapuscinski sta infatti qualcosa di molto speciale, di mite e nello stesso tempo durissimo: la vocazione.
Il titolo "Autoritratto nello studio" un tema iconografico familiare alla storia della pittura - va qui inteso alla lettera: il libro è un autoritratto, ma soltanto nella misura in cui il lettore potrà alla fine decifrarne i tratti attraverso il paziente scrutinio delle immagini, delle fotografie, degli oggetti, dei quadri presenti negli studi in cui l'autore ha lavorato e tuttora lavora. La scommessa di Agamben è, cioè, quella di riuscire a parlare di sé soltanto e unicamente parlando di altri: i poeti, i filosofi, i pittori, i musicisti, gli amici, le passioni insomma gli incontri e gli scontri che hanno deciso della sua formazione e hanno nutrito e ancora nutrono in vario modo e misura la sua propria scrittura, da Heidegger a Elsa Morante, da Melville a Walter Benjamin, da Caproni a Giovanni Urbani. Per questo del libro sono parte integrale le immagini che, come in quei rebus in cui varie figure accostate l'una all'altra ne disegnano una diversa e più grande, si compongono alla fine col testo in uno dei più insoliti autoritratti che un autore abbia lasciato di sé: non un'autobiografia, ma una fedelissima e intemporale autoeterografia.
Willy Pasini ci aiuta in questo libro a capire meglio che cosa sia davvero l'autostima: come nasce, da cosa viene influenzata, quali sono le persone e le situazioni che possono rafforzarla o, al contrario, incrinarla. E analizzando numerosi casi, con particolare attenzione al mondo femminile, ci fornisce preziose indicazioni su come coltivare l'autostima e su come migliorarla. Perché la fiducia e il rispetto di sé sono la base essenziale su cui costruire la propria felicità.
Settecentounomila280 è il numero di ore che passiamo con noi stessi, considerando una vita media di 80 anni. Accettazione e rifiuto, gioia e tristezza, impegno e ritiro, senso di crescita e ripiegamento, ricerca di equilibrio e molto altro è quanto possiamo concederci, con ampio margine di scelta eccetto... fuggire da se stessi. Come gestire le proprie emozioni al fine di costruire autostima? Cosa motiva alcuni a non credere in sé? Perché alcuni più di altri stanno bene con se stessi e pensano di valere? Come reagire agli insuccessi e alle sfide? Quali atteggiamenti adottare per mantenere e accrescere una visione positiva che porta a piacersi e a volersi bene?
Il volume è diviso in 6 capitoli e analizza le varie componenti dell’autostima: fiducia in sé e nelle proprie capacità, sicurezza, conoscenza di se, senso di appartenenza a una comunità-gruppo-società, senso dei propri limiti e delle proprie risorse, consapevolezza e acquisizione di competenze e i meccanismi di un suo sano ed equilibrato sviluppo.
L’equipe del CHU Saint-Justine lavora in stretta collaborazione con l’esperienza clinica ospedaliera ed ha come obiettivi il miglioramento della salute dei bambini, degli adolescenti e della madri del Québec. è molto chiara la loro visione e missione: “Un Québec dove i bambini, gli adolescenti e le madri abbiano e mantengano uno dei migliori livelli di salute e sanità mondiali”.
Danielle Laporte è psicologo clinico.
Germain Duclos è psicopedagogista e ortopedagogista.
Il libro analizza ciascuna delle fasi classiche in cui è suddiviso lo sviluppo del bambino da 0 a 6 anni: nel bebè (da 0 a 9 mesi); nel bambino “esploratore” (da 9 a 18 mesi); nel bambino “decisionista” (da 18 a 36 mesi); e negli anni “magici” (da 36 mesi a 6 anni).
L’equipe del CHU Saint-Justine lavora in stretta collaborazione con l’esperienza clinica ospedaliera ed ha come obiettivi il miglioramento della salute dei bambini, degli adolescenti e della madri del Québec. è molto chiara la loro visione e missione: “Un Québec dove i bambini, gli adolescenti e le madri abbiano e mantengano uno dei migliori livelli di salute e sanità mondiali”.
Danielle Laporte è psicologo clinico.
Germain Duclos è psicopedagogista e ortopedagogista.
Il periodo dai 6 ai 12 anni costituisce una tappa cruciale nello sviluppo dell’autostima. L’immagine di sé che il ragazzo vede crescere si arricchisce, dopo l’aspetto fisico ed emotivo, della dimensione intellettuale, della riflessione che lo porta ad esprimere giudizi e a collaborare nella società.
L’equipe del CHU Saint-Justine lavora in stretta collaborazione con l’esperienza clinica ospedaliera ed ha come obiettivi il miglioramento della salute dei bambini, degli adolescenti e della madri del Québec. è molto chiara la loro visione e missione: “Un Québec dove i bambini, gli adolescenti e le madri abbiano e mantengano uno dei migliori livelli di salute e sanità mondiali”.
Danielle Laporte è psicologo clinico.
Germain Duclos è psicopedagogista e ortopedagogista.
Un manuale destinato a genitori e adolescenti che descrive in modo vivace le quattro componenti essenziali dell’autostima dei bambini e ragazzi (il sentimento della confidenza, la conoscenza di sé, il sentimento dell’appartenenza e il sentimento della competenza) con un capitolo dedicato alla competenza dei genitori. Si tratta di un contributo sicuro per i genitori e gli educatori che vogliono favorire lo sviluppo della stima di sé presso i bambini. Il libro dimostra che l’autostima è l’eredità più preziosa che si possa lasciare ad un bambino. Un regalo meraviglioso che sarà per lui come un passaporto per la vita. In Canada la prima edizione del volume ha venduto 25.000 copie.
Germain Duclos, canadese, è psicoeducatore e ortopedagogista, professore incaricato presso l’Università di Sherbrooke (Quebec) e autore di numerose pubblicazioni su tematiche educative. Le Edizioni San Paolo hanno già pubblicato un’opera di cui è coautore L’autostima degli adolescenti (20062).
Perché un libro sull'autostima? Perché l'autostima può essere appresa e portare notevoli benefici in molti settori della vita. L'autostima, infatti, è alla base dell'autorealizzazione, mentre una bassa autostima è causa di paure e fobie, difficoltà interpersonali e sessuali, ansie e insicurezze, dipendenze dal giudizio altrui e mancata realizzazione delle proprie potenzialità. Un libro per amarci e imparare a stimare le qualità positive che abbiamo ma troppo spesso diamo per scontate.
Questa volta la storia comincia in un bosco, dove la luce dorata e bassa gioca tra i cespugli colorati, e l’aria ormai fresca porta con sé quell’odore inconfondibile di funghi e di terra. In queste pagine incontreremo gli autunni antichi dei pastori e degli dei; quelli medievali di mercanti e contadini, di cavalieri, monaci e pastori; quelli moderni di uomini e donne, ognuno con il suo carico di ricordi, desideri, avventure, conoscenza. Perché l’autunno è un po’ come il tornare a casa quando il viaggio si è compiuto, l’entusiasmo euforico della primavera è ormai lontano, e la serena pienezza dell’estate già alle spalle. Davanti a noi adesso solo lunghi giorni di pioggia e nebbia, animati dai riti della vendemmia, dal vino, e dai frutti tardivi che colorano le mense. Sere di feste e di paure, perché in autunno i morti e i «mostri» sono sempre lì per ritornare. Ma l’autunno più bello è quello intimo e segreto dei ricordi della nostra infanzia, trascorso in qualche bosco ormai lontano, incendiato di foglie rosse e gialle.
Alessandro Vanoli è esperto di storia mediterranea. Tra i suoi libri per il Mulino: «Andare per l’Italia araba» (2014), «Quando guidavano le stelle» (2015), «La Sicilia musulmana» (2016), «L’ignoto davanti a noi (2017)», «La via della seta» (con F. Cardini, 2017) e in questa stessa serie «Inverno» (2018) e «Primavera» (2020).