
Prima edizione mondiale, in italiano e in inglese, delle pagine inedite (1921) della Montessori sul peccato originale. - Un testo che, smentendo una errata interpretazione, mostra come per la Montessori la dottrina cristiana del peccato originale non sia in contraddizione con il suo metodo educativo, che ha rivoluzionato il modo di far scuola.
17 ottobre 1998. Jacques Dupuis, gesuita, uno dei teologi più famosi al mondo, professore all’Università Gregoriana di Roma, viene sollevato dall’insegnamento: l’ex Sant’Uffizio lo accusa di «gravi errori, ambiguità dottrinali e opinioni pericolose». Scoppia il «caso-Dupuis», che vede la Congregazione per la dottrina della fede guidata dal cardinal Ratzinger mettere sotto accusa il teologo sostenitore di una visione positiva della pluralità delle fedi. Jacques Dupuis vive sulla propria pelle, fino alle estreme conseguenze (lo stress del processo vaticano gli ha causato scompensi fisici che ne hanno causato la morte), l’anonima durezza dell’inquisizione ecclesiastica: delazioni, indagini segrete, accuse poi ritrattate, terra bruciata intorno, continui sospetti.
Per 36 anni missionario e insegnante in India, consulente della Santa Sede per il dialogo interreligioso, per più di dieci anni docente alla Gregoriana, poco prima di morire padre Dupuis aveva concesso un’ampia intervista al giornalista americano Gerard O’Connell, rimasta finora inedita. In queste pagine egli ricostruisce la sua vicenda biografica ed intellettuale, facendo nomi e cognomi di quanti hanno voluto piegarne – senza successo – la profezia: l’avversione del Vaticano per la sua teologia del pluralismo religioso; le ragioni in base alle quali ne ha confutato le accuse grazie all’appoggio di vari colleghi; il confronto con Ratzinger e i suoi collaboratori (i cardinali Bertone, Amato e altri), tutti incapaci, secondo il teologo belga, di cogliere la verità della sua proposta, che univa l’indefessa fede nell’unicità salvifica di Gesù Cristo all’apertura verso le altre religioni comprese come vie di salvezza.
Si tratta quindi di un libro molto importante che, attingendo a documenti vaticani segreti, racconta le modalità dei processi dottrinali sotto Giovanni Paolo II e il cardinale Joseph Ratzinger, per 25 anni custode dell’ortodossia cattolica e in seguito eletto papa. Leggere queste pagine significa fare i conti con una vicenda non sanata nella chiesa, i cui vertici hanno messo sotto accusa un uomo che amava affermare: «Posso dire in tutta sincerità che Gesù Cristo è stato l’unica passione della mia vita».
«L’ultimo testamento di Jacques Dupuis» Il Regno
«L’opera di Dupuis ha toccato un nervo scoperto» La Lettura – Corriere della Sera
L'originalità del pensiero teologico di von Balthasar poggia certamente sulla singolarità del suo pensiero sul mistero dell'Unitrino, che si inserisce nella grande tradizione teologica del passato ma è in attento ascolto della novità della riflessione filosofica e teologico-trinitaria del Novecento.
La frase di molti sposi in crisi è sempre la stessa: “Ti voglio bene, ma non ti amo!”. È sotto gli occhi di tutti come un sempre maggior numero di coppie giunga a esiti di questo genere. La sfida che il volume affronta consiste nel mostrare come sia possibile ri-innamorarsi, come ciò non sia l’illusione di un sognatore romantico o di gente sprovveduta, ma una via offerta a tutti; basta solo che ci si renda disponibili e si metta in atto il cammino richiesto. Gli otto percorsi proposti si pongono in questo preciso orizzonte: sono vie di rinascita e di riscoperta del mistero delle nozze. I coniugi non si “sposano” solo una volta, ma a ogni stagione della loro vita. La grazia stessa del sacramento vive negli sposi perché essi siano in grado di ri-innamorarsi tutti i giorni della loro vita. Una sfida, questa, che sono chiamati ad affrontare fin dal giorno in cui, mano nella mano, sono usciti dalla chiesa e hanno inaugurato il loro itinerario nuziale.
Dal fenomeno al fondamento indica un percorso ermeneutico utilizzando alcuni tratti della via pulcritudinis e della sapientia cordis come sentiero di accesso al verum e al bonum. L’itinerario traccia un accostamento alla bellezza intelligibile a partire dall’esperienza sensibile, come tentativo di rinvenire il rapporto uomo-mistero. Un luogo emblematico in cui l’eredità della stretta relazione pulchrumpistis-verum è rimasta intatta e genuina dalle sue origini, è rappresentato dalla tradizione benedettina cassinese, ricca di monaci-scienziati che hanno scrutato la realtà nella sua essenza preservando nella storia e nel tempo l’armonioso rapporto tra la fede e la ragione.
Fabio Miele si è laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale nel novembre 2001. Ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Ecclesia Mater” della Pontificia Università Lateranense. Nel 2017 ha conseguito il Dottorato in Filosofia presso La Pontificia Università Lateranense. Ha pubblicato La realtà della Chiesa. Il risveglio e la visibilità nel pensiero di Romano Guardini (Gruppo Edicom 2001).
Nato dall’esperienza didattica, il libro propone una prima parte sull’urgenza e la problematicità di un trattato sui fondamenti di morale sociale. Segue la presentazione degli umanesimi e progetti etico-sociali che tendono ad egemonizzare la cultura odierna, e del progetto compatibile con la visione cristiana della persona umana e della società.
Serie terza - Anno cinquantaduesimo - settembre / ottobre 2018
Questo libro ha un obiettivo ambizioso: spazzare via un cristianesimo fatto di riti, dottrine, strutture, che ricopre con la polvere dell'abitudine e dell'incredulità mascherata da religione la memoria viva della parola e dell'azione di Gesù. È ora di chiederci quanto Vangelo ci possiamo permettere nella nostra vita. È ora di chiederci se sia possibile parlare di fede o di religione senza conoscere Gesù. Se sia immaginabile pensare a Dio senza confrontarsi con Lui. Se sia sensato impegnarsi per un mondo migliore senza ascoltare le sue parole. Leggendo il Vangelo noi vediamo un vero uomo, un vero maestro di umanità che continuamente cerca di rivelare il mistero che percepisce dentro e fuori di sé: quello di un Dio che chiama Padre. Per questa sua fede Gesù è morto e risorto. Per questa fede è necessario lottare e testimoniare ancora oggi. Togliendo la polvere che ha ricoperto il volto di Gesù.
Per i cristiani odierni che abitano nelle «terre dell'ombra» del disincanto e del dubbio, il modo principale per tenere vivo il desiderio di continuare a camminare alla sequela del Risorto verso Dio, cioè verso la risurrezione con Cristo e come lui, resta la preghiera. E tra le tante preghiere possibili, i Salmi dell'Antico Testamento hanno, da questo punto di vista, un'elevata fecondità spirituale. Don Manzi, con profondità e competenza, guida il lettore a riscoprire i fondamenti della fede cristiana nella "vita eterna" partendo dall'analisi di alcuni Salmi.
Fin dal suo apparire sulla scena del mondo, l'essere umano è segnato da due bisogni fondamentali cui deve la propria sopravvivenza: l'uno riguarda l'individuo, l'altro la specie. Alimentazione e sessualità interagiscono fra loro secondo natura, cultura e spiritualità, e connotano una vita virtuosa o viziosa (gola e lussuria aprono la serie dei vizi capitali!). Riservando un più ampio spazio al cibo, in questo libro se ne coglie la molteplicità di richiami, dall'opzione vegetariana, illustrata nelle sue motivazioni e nelle diverse modalità proprie delle tradizioni religiose, alla convivialità eucaristica, preludio del banchetto celeste.
Quale rapporto c’è tra esperienza della salvezza in Cristo e convivenza urbana nelle nostre città? Come si assecondano e stimolano reciprocamente? La questione fondamentale qui analizzata è quella posta dall’«abitare» in città. Oggi l’esigenza prioritaria dell’homo urbanus riguarda la qualità della sua sfera relazionale con se stesso, con gli altri, con l’ambiente, con Dio. Inscindibilmente. L’autore riflette sulla proposta «cristiana» in termini di fraternità. Tale fraternità precede, accompagna e oltrepassa ogni strategia politica, ogni comunicazione digitale, ogni transizione economica, ogni differenza sociale. Testimoniare la salvezza dentro le nuove culture urbane significa mostrare che, per realizzare l’utopia di una città «a misura d’uomo», è indispensabile non meno che Dio.
Autore
Duilio ALBARELLO, nato a Mondovì (CN) nel 1968, è presbitero diocesano. Ha conseguito il dottorato in teologia fondamentale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano. Insegna teologia fondamentale e antropologia teologica a Fossano. Inoltre è docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e al biennio di specializzazione in teologia morale a Torino. Tra le sue pubblicazioni: La libertà e l’evento (2008); L’umanità della fede (2011); Nella fede del Figlio (2014), La grazia suppone la cultura (2018).
Saggio sul significato della parola martirio oggi, ed excursus storico e teologico sulla questione del martirio.