
A brief historical profile of each Pope, from Saint Peter to Francis, in which attention is focused on the most significant aspects of the Papacy.
Este volumen ofrece una vision concisa de los aspectos más relevantes y incisivos que han determinado la fisonomía del pontificado de cada papa de los Jubileos. El análisis, desde Bonifacio VIII (1300) hasta 2015, sigue el orden cronológico en el que se proclamaron y celebraron los Años Santos. Finalmente, la referencia a algunos detalles que despiertan curiosidad convierte el texto en una herramienta útil para el conocimiento básico y la consulta.
La storia del primo concilio ecumenico è stata spesso raccontata in modo ideologico. Da una parte, c'è chi lo ha visto come un tradimento della semplicità evangelica perpetrato da una Chiesa ormai alleata dell'Impero Romano; dall'altra, chi vi ha letto il trionfo definitivo della verità sull'errore. Questo libro, invece, cerca di andare oltre entrambi i miti - quello negativo e quello positivo - per restituire la realtà viva del cristianesimo del IV secolo e raccontare una vicenda che ha ancora molto da dire. Nicea parla infatti di questioni tuttora attuali, come la data della Pasqua o le parole del Credo che ogni domenica si recitano a Messa. L'autore vuole aiutarci anche a comprendere aspetti fondamentali della Chiesa antica: il rapporto con il potere politico, visto che il concilio fu convocato e gestito da un imperatore, non da un Papa o da un vescovo; la dinamica dello sviluppo dottrinale, perché la controversia iniziata ad Alessandria tra Ario e il suo vescovo Alessandro si trasformò ben presto in una vera e propria "guerra teologica", durata decenni, da cui emerse faticosamente una dottrina condivisa. Soprattutto, il concilio di Nicea riguarda il rapporto tra il mistero di Dio e la cultura umana: il tentativo di ripensare la fede con parole nuove - pur con tutte le tensioni che comporta - continua a interpellare ogni generazione di cristiani, chiamata a tradurre la Parola nelle parole del proprio tempo.
«Fratelli e sorelle, saluto tutti voi, con il cuore colmo di gratitudine, all’inizio del ministero che mi è stato affidato. Scriveva sant’Agostino: “Ci hai fatti per te, [Signore,] e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te”».
Papa Leone XIV ha già tracciato in questo inizio di pontificato le vie maestre ecclesiali e pastorali. Partendo innanzitutto dall'eredità di pensiero e di dottrina del suo padre spirituale, sant'Agostino, e dei due papi che lo hanno preceduto nel ministero petrino: papa Benedetto XVI, per il quale Agostino è stato il primo dei maestri che hanno segnato la sua vita e la sua opera, e papa Francesco, con cui si è posto in una sostanziale linea di continuità su tutti i temi fondamentale della missione della Chiesa. Emerge così un intimo ritratto spirituale del nuovo Papa, segno di speranza per la Chiesa e per il mondo
Il volume raccoglie per la prima volta gli scritti ecclesiologici di Romano Guardini. Pur non essendo un "ecclesiologo di professione", Guardini ha più volte approcciato il mistero della Chiesa, al punto che il saggio "Il senso della Chiesa" - edito per la prima volta nel 1922 - viene spesso considerato il punto di avvio di un'intensa stagione di rinnovamento dell'ecclesiologia cattolica, che avrebbe trovato il suo approdo nel Concilio Vaticano II. Gli scritti ecclesiologici di Guardini si caratterizzano per la sostanziale omogeneità tematica (la Chiesa come prosecuzione dell'opera di Cristo, come incontro tra santità divina e debolezza umana, come garante oggettiva della verità rivelata contro le derive soggettivistiche), per le sue intersezioni con altri ambiti del pensiero guardiniano (la filosofia della persona e della comunità come "realtà viventi"; la reazione all'idealismo e al positivismo; l'interesse per il rinnovamento liturgico), per la sua sintonia con la dottrina del Vaticano II. Finalmente l'edizione completa e critica di questi suoi studi ecclesiologici, che costellano l'intera sua produzione con un tratto di assoluta originalità.
Andrea Tornielli, che dal primo incontro in occasione del conclave del 2005 ha stretto con Bergoglio un legame personale, e che ha deciso di condividere in questo libro i suoi ricordi più intimi e significativi; tasselli preziosi che restituiscono l'immagine inedita di un protagonista del nostro tempo, un uomo che si è speso per tutti noi, chiedendo in cambio null'altro che di pregare per lui.
Il 21 aprile 2025, alle ore 7.35, papa Francesco ha terminato il suo viaggio su questa terra. Il pontefice arrivato dall'Argentina, eletto a sorpresa il 13 marzo 2013, è stato senz'altro uno di quelli che rimarrà nella storia. Da subito amatissimo, un papa "missionario" che ha sempre guardato agli ultimi, ai poveri, ai deboli: lo dimostra la scelta stessa di assumere, primo papa nella storia, il nome di Francesco, il santo di Assisi. Ha testimoniato vicinanza, prossimità, accoglienza verso tutti. Ha suscitato grande attenzione e simpatia, anche nei lontani dalla fede. È stato al centro di polemiche e critiche, senza che questo lo fermasse nella sua missione di evangelizzazione, giunta fino agli angoli più remoti del mondo. Ha posto al centro del suo ministero la misericordia, la fraternità, la cura per l'ecologia umana, la pace. Oltre a un pontefice fuori dal comune, Jorge Mario Bergoglio era anche una persona speciale, generosa, umile, capace di mettersi in ascolto e di far sentire importante qualsiasi interlocutore avesse di fronte. Le sue parole non erano mai dette con leggerezza, e il suo interesse verso il prossimo era autentico, come possono testimoniare coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo nella sua dimensione privata.
"Papa Leone XIV. Il Papa americano" ripercorre l'ascesa di Robert Francis Prevost, nato nel 1955 a Chicago e diventato il primo pontefice del Nord America. In un momento di grandi trasformazioni globali e tensioni interne alla Chiesa, l'elezione di Prevost ha segnato una svolta storica e simbolica: un Papa che viene da lontano, non solo geograficamente, ma anche per sensibilità culturale e visione pastorale. Un Papa di cui si conosce poco, che ha parlato poco, ma che unisce in sé molte sfaccettature, fin dalla loggia di San Pietro cui si è affacciato l'8 maggio. Statunitense, ha parlato italiano e spagnolo ma non inglese. Ha citato Francesco ma non si è chiamato Francesco. Si è detto successore di Pietro, non di qualche Papa. Ha scelto il nome antico e tradizionale di Leone ma così ha anche richiamato la dottrina sociale della Chiesa. Uomo di curia ma anche pastore. Espressione dell'occidente ma spintosi a lavorare nelle periferie. Nordamericano ma missionario in Sudamerica. Ha iniziato mettendo subito al centro del suo discorso la pace ma ha specificato che è quella di Cristo e non quella retorica. Ha indossato stola e mozzetta, ma con evidente umiltà. Ha sorriso e pianto. Chi è dunque Leone XIV? Attraverso una narrazione coinvolgente e documentata, il saggio ricostruisce le tappe della sua formazione, le esperienze missionarie, il rapporto con le sfide della contemporaneità: dalle disuguaglianze sociali al cambiamento climatico, dalla crisi della fede in Occidente al dialogo interreligioso. Ma, soprattutto, esplora il profilo di un uomo ancora avvolto nel mistero: saprà mediare tenendo unita la Chiesa ma allo stesso tempo coinvolgere il mondo? Prevarrà l'anima del riformatore o quella del custode prudente della tradizione? Sarà un uomo dell'Occidente o un riferimento per i popoli emergenti?
Raccontare la bellezza del diaconato permanente è lo scopo di questa pubblicazione promossa in occasione dei trent'anni dalle prime ordinazioni avvenute in diocesi di Imola. Per secoli il diaconato è stato semplicemente un momento di passaggio in vista del sacerdozio. Richiamandosi ai primi tempi della Chiesa, il Concilio Ecumenico Vaticano II ha voluto restituire alla vocazione diaconale la propria natura specifica, come richiamo al fatto che la vita ha senso se si fa servizio e come "ministero della soglia", punto di uscita della Chiesa nel mondo e punto di ingresso del mondo nella Chiesa in virtù della duplice appartenenza del diacono alla gerarchia e al laicato. Il libro si compone di tre parti. La prima è dedicata alla vocazione al diaconato e ai diversi servizi ai quali sono chiamati i diaconi. La seconda ricostruisce la storia della nascita del diaconato nella diocesi di Imola attraverso le memorie lasciate dai sacerdoti che più da vicino ne favorirono l'istituzione, mentre la terza raccoglie le testimonianze dei delegati vescovili e dei diaconi ordinati. Il volume è arricchito da una riflessione sul diacono «servitore con Cristo, per Cristo e in Cristo», che vive e opera non solo "dentro le mura" della Chiesa, ma immerso nelle varie fasce della società.
Nell'Ottantesimo della fine della Seconda guerra mondiale, un racconto sulle vicende dei preti uccisi nel dopoguerra nel bolognese, basato su materiali e fonti d'archivio. Le storie dei sacerdoti uccisi sono state spesso narrate in funzione anti-comunista. Questa ricerca ricostruisce il contesto storico in cui le biografie si sono dipanate, utilizzando i documenti disponibili, per mostrare la complessità del periodo ed evitare letture semplificatorie. «La guerra non finisce mai con la firma di un armistizio, come l'odio non termina con la fine della violenza. Spesso, anzi, si radica ancora più profondamente». Così il cardinale Matteo Zuppi nell'omelia in ricordo dei sacerdoti uccisi durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Questo libro, a partire da fonti d'archivio e documenti storici, ricostruisce le vicende di diversi preti uccisi nel dopoguerra nel bolognese, nel contesto di una violenza nata prima della guerra e acuita dal conflitto armato. Un invito a indagare la complessità e a «disarmare i cuori
Questo volume, che ha accompagnato generazioni di lettori, rappresenta non solo un viaggio nella straordinaria vita di San Camillo de Lellis, ma anche un faro di ispirazione per chiunque voglia abbracciare i valori della carità, della compassione e del servizio. La riedizione di quest'opera arriva in un momento significativo: celebriamo non solo l'Anno Giubilare della Chiesa Universale, ma anche il 450° anniversario della conversione di San Camillo. Un momento di grazia che ha segnato una svolta decisiva nella sua vita, portandolo a divenire un autentico "gigante della carità". Questa nuova edizione vuole essere più di un semplice libro: è un invito, un appello accorato a tutti -religiosi, laici, giovani e meno giovani - a rileggere e riscoprire il cuore pulsante dello spirito camilliano. In un mondo frammentato, distratto e spesso indifferente, il messaggio di San Camillo risuona con una forza sorprendente, ricordandoci che la vera grandezza si trova nel servire i più vulnerabili con amore incondizionato. San Camillo non è solo un esempio del passato; è una figura che parla al presente e guida verso il futuro. La sua vita ci insegna che il servizio agli altri non è un'opzione, ma una chiamata. Il suo spirito ci sfida a vivere una "nuova scuola di carità", ancora attuale e necessaria, capace di rispondere alle urgenze dell'umanità moderna: il bisogno di cura, empatia e riconciliazione.
Scrittori, sacerdoti, politici, studiosi, giornalisti e artisti raccontano le proprie conversazioni e interazioni con papa Giovanni Paolo II, testimoniando l'ascendente e la versatilità di un protagonista della storia unico nel suo genere. Un viaggio che prende le mosse dalla Polonia di inizio Novecento per superare le soglie del nuovo millennio, alla scoperta dello straordinario carisma dell'uomo Karol Wojtyla nel percorso che lo ha portato a diventare Giovanni Paolo II. Una preziosa e unica serie di incontri privati con un santo, da cui emerge la personalità irripetibile e trascinante di un personaggio storico capace, prima e dopo la nomina a Pontefice, di cambiare per sempre il mondo in cui Dio lo ha posto. A vent'anni dalla scomparsa del grande papa polacco, proponiamo un prezioso e unico libro di testimonianze di chi ha conosciuto da vicino Karol Wojtyla - Giovanni Paolo II.
Questo libro, originale e sorprendente, rievoca con toni confidenziali il cammino di una vita dedicata allo studio della teologia e al servizio della Chiesa. A partire dalle radici in una famiglia cattolica, nel racconto autobiografico il cardinal Kasper esplora le tappe del proprio itinerario spirituale e intellettuale - un percorso di prima grandezza. Svela l'influenza esercitata da Romano Guardini nella comprensione della cristologia e della liturgia, ripercorre il periodo degli studi e dell'insegnamento universitario, che al giovane teologo hanno consentito di approfondire intellettualmente le radici filosofiche e teologiche della fede, in dialogo con il pensiero moderno e con i dibattiti della seconda metà del Novecento. Non da ultimo, il libro testimonia l'altro versante dell'impegno di Kasper nel servizio pastorale: il prete, il vescovo, il prelato giunto ai vertici della Curia vaticana. Ecco allora emergere, potenti, le esperienze missionarie, la passione per l'ecumenismo, senza dimenticare la dedizione al dialogo con le religioni e in special modo con l'ebraismo. Un'opera che testimonia una vita spesa per il vangelo e invita i lettori a riscoprire la misericordi e la gioia della fede in Cristo.