
Il terzo tomo del primo volume di quest'opera di James D.G. Dunn si conclude con l'esame delle tradizioni degli eventi che posero fine alla missione di Gesù: il processo, la morte in croce, la risurrezione. Quest'ultima è per Dunn non soltanto l'acme della narrazione evangelica ma anche elemento integrante della figura del Gesù ricordato: se Gesù è il solo grande «presupposto» del cristianesimo, così lo è anche la risurrezione. È con la risurrezione che la storia di Gesù finisce, e in essa si inizia a vdere quello che fu l'effetto più duraturo della missione di Gesù: il Gesù ricordato dal quale è fiorito il cristianesimo.
Il matrimonio nell'insegnamento evangelico.
Non è un commentario in senso stretto, perché non esamina tutto il testo degli Atti, ma fornisce comunque una panoramica generale sul libro biblico per poi concentrarsi sui punti fondamentali della narrazione di Luca, con alcuni interessanti excursus tematici (la dottrina sullo Spirito santo, il ruolo della donna nella Chiesa, in viaggio con Paolo).
Il metodo esegetico-spirituale utilizzato dall’autore riprende i passaggi classici della lectio divina.
I brani scelti – che favoriscono una visione complessiva del libro degli Atti – sono presentati con una spiegazione piana ed essenziale, fruibile anche dal lettore non specialista. Il «Commento»
mira alla comprensione del testo biblico e orienta verso la rilettura della propria vita alla luce della Parola. Ciò è favorito anche da una serie di domande che costituiscono la breve sezione «Domande alla vita e per la vita», posta dopo il commento. A conclusione, la «Preghiera» invita a trasformare in Parola pregata quanto è stato precedentemente letto e approfondito.
Il testo si sviluppa attraverso tre riflessioni sulla passione e morte di Gesù, condotte con uno stile chiaro ed efficace, denso ed affascinante. L’originalità del testo consiste anche nella scelta del percorso che guida le meditazioni e nella capacità di sviscerare il significato dei simboli.
Le tre riflessioni riguardano il racconto dell’istituzione dell’eucaristia, la lavanda dei piedi, e la morte di Gesù.
I Vangeli, con il supporto della Santa Sindone, ci guidano in una ricostruzione logica degli eventi che condussero alla crocifissione, chiarendo le modalità della sua esecuzione e della successiva sepoltura di Nostro Signore Gesù Cristo.
Chi ha la fortuna di avventurarsi in queste pagine, profonde per il loro contenuto ma anche belle per il loro stilo letterario, troverà un'opera originale di grande saggezza spirituale. Fratel MichaelDavide ci offre il regalo di condividere la sua grande cultura biblica, la sua esperienza monastica e la sua abitudine a leggere la Parola di Dio come preghiera e ricerca di una nuova parola. Si inserisce con profondità e competenza nella ricerca ermeneutica e esegetica, ma al tempo stesso, recupera la lettura biblica fatta dagli antichi padri della Chiesa. "L'autore commenta ogni versetto del libro di Rut facendo del testo una sorta di mappa dell'alterità che permette di identificare, riconoscere e accettare cordialmente l'altro come dono e non come minaccia. Nessuno può frenare il vento o attenuare lo Spirito. Oggi il dialogo tra le culture e la comunione tra le religioni è un segno del cammino dello Spirito, lo stesso cammino simbolico che le comunità bibliche raccontano con Noemi e Rut. Questo libro è una vera parabola di amore" (dall'Introduzione di Marcelo Barros).
Il problema della vita intima, dell'amore o degli amori di Gesù verso una donna o altre donne esiste ma è destinato a restare senza risposta, perché poco si può desumere dalle fonti. La tesi di queste pagine, tanto profonde quanto coraggiose, è che lo specifico, la novità assoluta del profeta di Nazaret non è stata quella di aver avuto una moglie, come quasi tutti i profeti d'Israele, ma nell'annuncio di liberazione delle persone, nell'aver aperto le braccia e più ancora il cuore a chiunque fosse in difficoltà e nel bisogno. E se in seguito ad una nuova libera, spassionata ricerca si arrivasse a dimostrare come piuttosto verosimile anche per Gesù un'eventuale scelta matrimoniale, non sarebbe la fine del mondo, né tanto meno del cristianesimo.
Testo latino/italiano del commento di Tommaso d'Aquino al Vangelo di Matteo (capitoli 13-28). Il commento e letterale ed e redatto sulla base delle citazioni dei Padri della Chiesa latini e soprattutto greci. E' uno scritto pensato per i predicatori della Buona Novella. San Tommaso ha voluto fare un commento continuato dei Vangeli. Continuato" nel senso che, citando sempre i pensieri dei Padri della Chiesa, versetto dopo versetto, e concatenandoli tra loro, alla fine risulta come se all'origine vi fosse un unico autore. E' una serie di citazioni, una dietro l'altra, che costituiscono una miniera inesauribile di spiegazioni efficaci per commentare il Vangelo. "
Commento al libro biblico della Genesi, approfondito e allo stesso tempo accessibile anche ai non-specialisti. Libro di buona divulgazione.
Un telo conservato da mille anni nella cattedrale di Oviedo - un pezzo di stoffa di 84x53 cm su cui si possono osservare macchie di sangue e pieghe e su cui sono state rinvenute tracce di sostanze non percepibili a occhio nudo - sarebbe il sudario che ha ricoperto il volto di Gesù Cristo dopo la deposizione. Ma che cosa c'è di vero, oltre la fede e la leggenda popolare? E, soprattutto, quali legami esistono tra il sudario di Oviedo e la Sindone di Torino?
IL LIBRO
Perché nel cristianesimo la sessualità non è un cammino verso il divino come nelle altre religioni? Perché è addirittura considerata un ostacolo, un intralcio a una vita spirituale? Perché questa tradizionale opposizione tra il sesso e la dimensione del sacro? Tutto ciò ha forse a che vedere con il comportamento sessuale di Gesù Cristo o con il modo in cui esso è stato interpretato attraverso i secoli? È immaginabile una relazione sessuale tra Maria Maddalena e Gesù?
Jean-Yves Leloup, studioso del cristianesimo delle origini, legge il Nuovo Testamento e i Vangeli gnostici alla ricerca dell’amore di Cristo per una donna in carne e ossa, senza velleità polemiche, moraleggianti o dogmatiche, e si interroga sul realismo dell’Incarnazione: fino a che punto il Verbo si è fatto carne? Esistono elementi della nostra umanità che sfuggono alla Sua luce e alla Sua tenerezza? Nella convinzione, tratta da san Paolo, che «tutto è puro per i puri», se «il Logos si fa carne» si può allora credere che Cristo non si sia privato dell’amore fisico e anzi attraverso di esso abbia donato all’essere umano «la possibilità di vivere spiritualmente questa dimensione imprescindibile di sé stesso, e forse anche di trasfigurarla, per trovare il Sole dove era stato abituato a vedere solo ombre».
Una vita sessuale trasfigurata, che sia nella vita di coppia o in un celibato volontario e consapevole, non è forse la grande Avventura e Alchimia da riscoprire e rinnovare ogni giorno? Rendere a Dio uno dei doni più grandi fra tutti quelli che ci sono stati fatti? Senza mai smettere di stupircene…
L'AUTORE
JEAN-YVES LELOUP è un prete ortodosso impegnato nella ricerca spirituale, soprattutto attraverso lo studio degli antichi testi del Cristianesimo delle origini. Tra le sue numerose opere, ricordiamo Il Vangelo di Filippo e Il Vangelo di Tommaso, editi dalle Edizioni Appunti di Viaggio, e Il Vangelo di Maria, edito da Servitium.

