
Per cercare di comprendere rettamente le parabole evangeliche è necessario rispondere a tre domande: di che cosa parlano? A chi sono dirette? Come ottengono il loro scopo? Le parabole di Gesù s'interessano dell'agire più che delle idee: si propongono di inculcare negli ascoltatori una condotta da seguire o da non seguire, oppure vogliono render conto di un comportamento di Gesù o di Dio. Le parabole si rivolgono ad ascoltatori con i quali il parabolista, pur trovandosi in disaccordo, vuole evitare una discussione diretta: esse si presentano così come mezzo di dialogo. La forza di persuasione delle parabole è dovuta anzitutto all'esperienza vissuta sulla quale si fondano: esperienza degli ascoltatori, ma anche esperienza personale di Gesù. Per quest'ultima caratteristica, restano una via d'accesso privilegiata alla coscienza che Gesù aveva di se stesso e della sua missione.
Per quanto ardua si presenti l'impresa di una storia della lingua ebraica, l'opera di Saenz-Badillos fornisce un'immagine chiara della lingua nei suoi rapporti con la storia sociale e culturale delle popolazioni ebraiche, riuscendo al tempo stesso a essere una storia degli studi sulla storia dell'ebraico. Estendendosi dagli inizi dell'ebraico fino all'idioma odierno, questa "Storia della lingua ebraica" si rivolge a studiosi e studenti come pure a chi, pur non essendo ebraista, sia interessato alle vicende di una lingua che si è espressa nel grande monumento costituito dagli scritti poi raccolti sotto il nome di Bibbia, e che, dopo la fioritura medievale, ancor oggi continua a dar prova di grande vitalità. Rispetto alle edizioni che l'hanno preceduta, grazie a un'attenta revisione e a un aggiornamento puntuale l'edizione italiana si presenta come la versione aggiornata di uno dei contributi più riusciti alla storia dell'ebraico.
L'autore analizza la Passione di Gesu, vagliando tutte le fonti disponibili.
Gli autori analizzano il messaggio dei testi biblici della creazione.
Un saggio e un manuale su autori, testi, visioni del mondo e teologie
L'evento fondante della morte e risurrezione di Gesù
Le affermazioni del NT su salvezza, condizione umana, politica, vita dopo la morte
L'intento di questo volume è quello di rendere conto delle affermazioni essenziali del Nuovo Testamento.
Vouga si sforza cosí di interpretare i grandi temi biblici, di mostrarne il significato per la comprensione dell'esistenza umana e di sottolinearne l'attualità.
Tralasciando qualsiasi tentativo di armonizzare la diversità teologica degli scritti neotestamentari, la sua presentazione parte viceversa dalla constatazione della pluralità delle interpretazioni sulla vita, la morte e la risurrezione di Gesù, cosí come risultano dall'essenza stessa dell'evangelo.
Gli scritti del Nuovo Testamento, infatti, trasmettono una visione dell'essere umano che, affermandone il riconoscimento incondizionato a prescindere dalle qualità, fonda un universalismo pluralista che vede nella diversità un elemento costitutivo dell'unità.
Scrive l'autore: "Fa bene leggere il Vangelo di Luca. Sempre, ma soprattutto nei giorni tristi, Luca ci viene incontro con il suo volto sereno e chiaro. Con tre doni: medico, amico, storico. Un medico, cioè uno che conosce bene il nostro cuore. Uno che coltiva fino in fondo l'amicizia, come ha fatto con san Paolo, che non era affatto un amico facile. Uno storico accurato, che sa fare ricerche e indagini, prima di scrivere il suo bel testo. Con questo libro desideriamo accompagnare ogni persona, ogni famiglia, ogni gruppo, ogni comunità cristiana nel suo viaggio da Nazaret a Gerusalemme, proprio come Luca accompagnava Gesù nel suo grande viaggio". Il libro è completato da numerosi racconti di Bruno Ferrero, che attualizzano le tematiche e aiutano nella riflessione.
Dio crea nella dolcezza,
perché l'uomo a sua immagine
possa governare il mondo nella dolcezza.
Una raccolta di scritti che costituisce un vero e proprio “lascito” biblico e spirituale: l’autore percorre la Bibbia dalla Genesi all’Apocalisse facendone emergere una sorprendente unità di intenti. Nello scrutare le origini e il fine della storia, come nell’interpretare il legame tra chiesa e popolo di Israele o nel penetrare nel mistero di lode dei salmi, il lettore vede dischiudersi un cammino verso un’etica radicalmente biblica e una nuova comprensione degli enigmi della vita umana.
“Sono lieto di rendere omaggio a un esploratore della Bibbia che si è dedicato in qualità di esegeta di professione – così come io mi ci sono avventurato in qualità di lettore dilettante – a ‘pensare la Bibbia’. È in questa passione che ci siamo incontrati”.
(dalla prefazione di Paul Ricoeur)
Paul Beauchamp (1924-2001), gesuita, è stato uno dei più apprezzati biblisti del secolo scorso, professore di esegesi biblica alla Facoltà teologica Centre Sèvres di Parigi. Negli anni la sua riflessione si è focalizzata sempre più sull’articolazione tra Antico e Nuovo Testamento e sulla dimensione spirituale ed esistenziale della Scrittura.
Ogni uomo,
secondo quanto egli è,
può ritrovare se stesso
nel libro dei Salmi
Chi è il soggetto orante dei Salmi? Quali sono le divisioni del libro, gli stili più caratteristici, le tematiche principali? Dalle risposte a questi interrogativi emerge l’unità del Salterio, la sua coerenza propria, la sua dinamica interna, il suo essere un libro di preghiere e per la preghiera, un “corpo vivente” che conosce tempi e stagioni diverse e scandisce le tappe della vita spirituale.
Alberto Mello (Biella 1951), monaco della Fraternità di Bose a Gerusalemme e biblista, unisce alla conoscenza delle Scritture la passione per la sapienza di Israele. Oltre ad aver curato Un mondo di grazia. Letture dal Midrash sui Salmi, si è recentemente soffermato sui tesori del Salterio in L’amore di Dio nei Salmi. Sempre per Qiqajon ha curato un commentario all’Evangelo secondo Matteo e ha approfondito il messaggio profetico in La passione dei profeti, attingendo alle ricchezze della tradizione ebraica.
Scrive l'autore: "Fa bene leggere il Vangelo di Luca. Sempre, ma soprattutto nei giorni tristi, Luca ci viene incontro con il suo volto sereno e chiaro. Con tre doni: medico, amico, storico. Un medico, cioè uno che conosce bene il nostro cuore. Uno che coltiva fino in fondo l'amicizia, come ha fatto con san Paolo, che non era affatto un amico facile. Uno storico accurato, che sa fare ricerche e indagini, prima di scrivere il suo bel testo...". Il libro è completato da numerosi racconti di Bruno Ferrero, che attualizzano le tematiche e aiutano nella riflessione.
Giuda Iscariota, uno dei Dodici scelto da Gesù, è per antonomasia il traditore, «l’apostolo delle tenebre», personaggio oscuro come buia è la nostra anima quando ne riconosciamo la miseria, anche se «solo accettando di entrare nel buio della propria solitudine, si può, con stupore, ritrovare o scoprire la bellezza della luce».
L’autore ne esplora la complessa figura che non risulta alla fine tanto lontano dalla nostra quotidiana e comune esperienza.
Senza darne un giudizio, ma attraverso la strada della comprensione e dell’interpretazione, il lettore medita sul personaggio biblico, grazie ai passi dei Vangeli e alle riflessioni di Stevan.
Prendendo le mosse da una serie di verbi (generare, vivere, tacere, ascoltare, amare...) nei quali si condensa il contenuto letterale e simbolico della Bibbia ebraica, privilegiando coraggiosamente la lettura dei libri biblici più trascurati e una prospettiva esegetica fuor d'ogni autorevolezza ma attenta ai valori femminili, Elena Loewenthal si concentra su alcune figure archetipiche che contrassegnano i luoghi cruciali del testo sacro. Eva, il serpente e l'inestricabile intreccio di colpa, conoscenza e morte; Sara e l'intervento divino nel concepimento di Isacco; il sacrificio della figlia di Iftach... Un approccio guidato da un contatto stretto con il testo ebraico, forte di una vicinanza appassionata e dal desiderio di condividere queste letture.