
Il libro non vuole narrare la vita di Gesù, bensì proporre una riflessione, personale ma non intimistica, sul Gesù Cristo della fede e della storia, riflessione condotta sul filo della ragione che cerca e domanda, e della fede che illumina: le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione del vero. Ne risulta un racconto partecipe e appassionato, che medita sulla persona di Cristo nel suo rapporto, con il Padre e lo Spirito, e che rivisita le azioni, i gesti; i miracoli, i tratti intimi e affascinanti della persona di Cristo che sono raccontati nei Vangeli. Nel convincimento che riflettere e meditare su Gesù Cristo sia davvero una delle poche, se non l'unica meditazione che merita di essere riproposta alla propria coscienza e a quella degli altri.
Nella nostra società secolarizzata, un vero e proprio "processo" ha messo sotto accusa l'immagine cristiana di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in cui hanno creduto per secoli milioni di uomini. Ogni indizio, ogni nuova scoperta che lascino supporre di poter rimettere in discussione quella immagine, vengono accolti con interesse e simpatia. Questo volume, attraverso un paziente confronto, attingendo alla letteratura scientifica senza preclusioni di sorta, considerando e in parte accogliendo le opinioni di ogni provenienza, giunge ad alcune conclusioni ragionevolmente sostenute che smentiscono la "condanna capitale" cui troppo frettolosamente giungono molti detrattori che oggi vanno per la maggiore.
Un "classico" della cristologia contemporanea. Dodd, studioso di fama internazionale, in questo suo capolavoro (edito per la prima volta nel 1970) non vuole fare il teologo, ma lo storico che legge il senso dei fatti fino alla soglia del mistero senza negare il soprannaturale, aprendo anzi il discorso all'alta probabilità dell'intervento diretto di Dio nella persona di Gesù. Un libro veramente bello, di una estrema semplicità: l'autore vi sa unire armonicamente la sicurezza di giudizio e la piacevole lettura.
Questo volume fa parte dell'opera "Logos. Corso di studi biblici", i cui testi guidano studenti e lettori attraverso le questioni introduttive e lungo i percorsi dell'esegesi fino alla ricerca del significato permanente e attuale dei testi biblici. Il testo, arricchito nella sua seconda edizione, conduce i lettori a una prima esplorazione dei singoli libri, quindi alla conoscenza dei problemi relativi all'accostamento di alcuni testi più significativi, e infine all'approfondimento del messaggio emergente dai testi profetici.
Quarto volume della collana "Sacra Pagina", un commentario al Nuovo Testamento opera di un gruppo internazionale di biblisti cattolici. Scopo della collana è presentare una solida analisi critica dei testi senza compromettere la sensibilità per il significato religioso. Questo studio si concentra sul progetto narrativo del Quarto Vangelo e analizza l'influenza che la storia in esso narrata ha avuto sui suoi lettori. Concepito per un pubblico che va ben oltre la cerchia di lettori del primo secolo, il Vangelo di Giovanni parla ai cristiani di tutti i tempi e li chiama a operare, una volta per sempre, la più importante scelta di vita.
A partire da una selezione di brani presi dai sinottici e dal Vangelo di Giovanni, Il profumo del Vangelo vuole presentare alcuni incontri tra Gesù e le donne. Alcuni di essi sono caratterizzati, come suggerito dal titolo, dalla presenza del profumo, un elemento carico di connotazioni e ricco di contenuto simbolico che si apre a molteplici interpretazioni a seconda dei contesti. Gli incontri di Gesù con le donne, così come emergono dai Vangeli, sono sempre contraddistinti dalla nobiltà, dalla ricchezza d'animo, dalla prodigalità di cui il profumo è segno immediato. In sei capitoli, l'autrice commenta alcuni incontri di Gesù con le donne, ma non è solo un commento a brani precisi e circostanziati; in queste pagine si avverte la cifra femminile che è riscontrabile nei vangeli, dove accoglienza, disponibilità, ospitalità, bellezza, eleganza, rimandano a categorie che hanno un forte legame con la vita, accolta e custodita dalla donna. Il volume si conclude con un incontro inatteso, quello tra Gesù e la Sophia, una delle personificazioni bibliche più possenti.
L'esperienza delle relazioni è talmente variegata da risultare irriducibile a un ventaglio delimitato. Le Scritture sacre ne offrono infatti uno spettro magnifico. La persona umana è sempre in relazione, fin dal suo principio: con Dio, con l'altro sesso, con il mondo animale e vegetale. L'intera storia biblica è storia di relazioni. All'interno dell'intreccio umano delle relazioni, nella Bibbia sorge lentamente il profilo di un'umanità sempre in cammino verso il proprio rinnovamento, orientata a un compimento finale. Solo al suo termine giungerà la pienezza della vita. Questa è la promessa di Dio (Mario Cimosa, Giovanni Ferretti, Maurizio Bettini, Anselm Grün, Dina Tufano e Eugenio Garavini, Giovanni Ancona).Dio si pre-mette e si pro-mette all'umanità. Gli esseri umani all'interno di questo orizzonte fanno esperienza di legami che vivono di promesse, di impegni reciproci, che si stabiliscono mediante l'amicizia (Federico Giuntoli, Enrico Berti, Anna Oliverio Ferraris, Paolo Gamberini, Paola Di Nicola, Marisa Cecchetti), soffrono l'amarezza del tradimento (Ortensio da Spinetoli, Deborah D'Agostino, Alessandro Meluzzi, Laura Laurenzi, Giovanni Cesare Pagazzi, Maria Elisabetta Fortunati), sono capaci di offrire e ricevere la correzione (Salvatore Panimolle, Cristina Simonelli, Laura Capantini, Lorenzo Chiarinelli, Giorgio Caniato, Clarisse di Lucca), approfittano pericolosamente dell'altro con l'abuso (Laura Provera, Maria Rita Parsi, Michele Pennisi, Gabriele Ferro, Luigi Ciotti...
Il volume riunisce gli interventi di nove autori sul tema dell'amore come elemento centrale del rapporto con Dio (e quindi anche con gli uomini), oggetto dei Dialoghi di Quaresima 2007, realizzati dalla Chiesa ambrosiana. I relatori esplorano la vicenda di alcune figure bibliche il cui rapporto con Dio è stato intenso e a volte anche drammatico: sono i sedotti da Dio. Tra loro ci sono Mosè, Geremia, Maria di Nazaret e Paolo di Tarso, ma anche profeti e salmisti il cui nome non ci è stato tramandato. Per molti di loro Dio si è fatto riconoscere e poi è sparito, divenendo con ancora più forza l'Atteso. Queste storie bibliche cercano di rispondere alla domanda su quale sia il rapporto tra fede e dato sensibile, assicurando che ogni evento d'amore, anche il più umano, è decretato dal cielo. All'attenzione per il testo biblico si accosta quella per la realtà odierna attraverso l'individuazione di percorsi e significati attuali dei concetti di amore, coppia, famiglia nell'esperienza vissuta degli sposi, dei genitori e dei figli.
Racconta la Bibbia che Aman, primo ministro persiano, una volta appreso che il suo antagonista Mardocheo è ebreo, si adopera affinché, insieme a lui, siano sterminati tutti gli ebrei del regno. Le sorti però si rovesciano e Aman finisce sulla forca che lui stesso aveva fatto predisporre per Mardocheo. La vicenda, narrata nel Libro di Ester, è al centro della festa carnevalesca di Purim, in cui si ricorda la salvezza degli ebrei e la morte di Aman, il ministro che ne aveva progettato lo sterminio. Nella sua congettura, che si basa su un'originale quanto controversa interpretazione del Libro di Ester, Frazer ipotizza che Cristo sia stato ucciso nel corso di una sacra rappresentazione di Purim. Scartare l'ipotesi frazeriana come un esercizio di immaginazione sarebbe facile. Più interessante è seguire Frazer nella convinzione che all'interno della sua congettura su Cristo siano presenti, e possano quindi ricercarsi, "grani di verità". Questo volume introduce un nucleo problematico nello studio dell'intreccio-scontro tra cristianesimo ed ebraismo. Il testo di Frazer è pressoché ignoto, perché non incluso nella versione ridotta del "Ramo d'oro" preparata dall'autore, tradotta in tutte le lingue). Alla "Crocifissione di Cristo" seguono alcune pagine di Edgar Wind, che studia, in relazione con la tesi di Frazer, la raffigurazione di Aman proposta da Michelangelo nella Cappella Sistina, dove Aman è rappresentato crocifisso.
Il libro dei Numeri, a lungo trascurato, è oggi spesso al centro dei dibattiti sul Pentateuco. Lo studio porta a vari livelli il proprio originale contributo alle attuali ricerche. Anzitutto dal punto di vista metodologico, tentando con competenza e destrezza di superare la dicotomia che separa le discipline storiche e quelle esegetiche. Combina poi diversi metodi, utilizzando in prevalenza quello storico-critico, ma anche gli studi linguistici e l’analisi narrativa, facendo dialogare metodi diacronici e sincronici.
Il volume ha inoltre il pregio di essere scritto in uno stile chiaro e piacevole, tale da poter «interessare non solo gli specialisti dell’esegesi del Pentateuco o del libro dei Numeri, bensì tutti coloro che vogliono conoscere meglio un capitolo importante della storia d’Israele e raccogliere ragguagli essenziali sulla missione del sacerdozio e del presbiterato nella comunità postesilica» (dalla Presentazione di J.-L. Ska).
Sommario
Presentazione (J.-L. Ska). Prefazione. Introduzione. I. La questione dell’autorità in Israele tra VI e IV sec. a.C. Inquadramento storico. 1. Gerusalemme, Giuda e Babilonia. 2. Gerusalemme, Giuda e la Persia. II. Studio esegetico di Nm 11*; 16. 3. Nm 11*. l’elezione dei settanta anziani. 4. Nm 16. una sfida all’autorità. Conclusione. Bibliografia. Indici
Note sull'autore
Francesco Cocco (1975) è francescano conventuale della provincia di Sardegna. Ha compiuto gli studi filosofico-teologici in Assisi, conclusi con il baccalaureato in teologia (1994-1999); presso il Pontificio Istituto Biblico ha conseguito la licenza (2002) e il dottorato con la presente ricerca.
L’espressione «ama il prossimo tuo come te stesso» attraversa Antico e Nuovo Testamento evidenziando la sua indiscussa centralità nel messaggio cristiano.
Nella trattazione gli autori seguono due strade metodologiche parallele – una teologica e una psicologica –, guidati da un comune interesse: fare chiarezza sulla nota espressione, spesso interpretata in maniera riduttiva e perfino fuorviante. Ad esempio è convinzione comune che l’amore verso di sé sia il punto massimo che la persona può sperimentare, ma spesso l’esperienza fa constatare come esso registri un livello talmente basso da indurre a escludere che possa essere una misura ottimale per amare il prossimo.
I due contributi, nella loro diversità, giungono a una comune conclusione, mostrando non solo la loro compatibilità, ma una vera e propria complementarietà quando sul piano catechetico ed educativo si desidera passare dalla conoscenza all’esperienza, dal sapere all’agire, dal capire al vivere.
Sommario
Prefazione. I. Ama il prossimo tuo come te stesso nella parola di Dio (G. Cirignano). 1. La Torah: il precetto del prossimo accanto all’autopresentazione di Dio. 2. «Ama il prossimo tuo come te stesso» nel Nuovo Testamento. 3. La misura dell’amore nel Nuovo Testamento. II. La misura dell’amore. Aspetti psicologici. (F. Montuschi). Introduzione. 1. Quando il «te stesso» è una misura inaffidabile. 2. La misura in eccesso: l’amore di sé sovradimensionato. 3. Costruire un «se stesso» credibile. 4. Dall’amore di sé all’amore per l’altro: le inesauribili premesse. Indicazioni bibliografiche.
Note sugli autori
Giulio Cirignano è docente di Sacra Scrittura all'Istituto teologico fiorentino e Assistente nazionale dell'Associazione italiana maestri cattolici. Presente con articoli di carattere biblico su pubblicazioni di argomento teologico e pastorale, è coautore, per la parte biblica, di Aa.Vv., Insegnare la religione nella scuola elementare oggi, SEI, Torino 1983 (nuova edizione 1988).
Ferdinando Montuschi è professore ordinario di pedagogia speciale all’Università degli Studi di Roma Tre. Psicologo e psicoterapeuta, si è occupato di problemi di apprendimento, di dinamica di gruppo e del rapporto fra intelligenza e affettività. Con A. Palmonari ha pubblicato Nuovi adolescenti: dalla conoscenza all’incontro, EDB, Bologna 2006.
Insieme i due autori hanno pubblicato presso le EDB La personalità di Paolo. Un approccio psicologico alle lettere Paoline (21999) e Marco. Un Vangelo di paura e di gioia. Esegesi e psicologia di sentimenti contrapposti (2000).
Gesù di Nàzaret è esistito veramente? Di quali documenti disponiamo? I quattro vangeli hanno un fondamento storico? E cosa nascondono gli scritti apocrifi? Gesù ebbe davvero fratelli e sorelle? Si sposò? Conobbe la comunità essena di Qumran? Cos’è il regno di Dio che predicava? E chi erano, nella realtà, i suoi dodici apostoli?
Con instancabile rigore e un linguaggio accessibile a tutti, Armand Puig raccoglie, verifica e ordina gli infiniti indizi che decenni di ricerche hanno portato alla luce. Ne esce un racconto ponderato, storicamente fondato e di straordinaria solidità, che cambierà per sempre il vostro modo di leggere il vangelo.
Armand Puig, nato a La Selva del Camp nel 1953, è professore di Nuovo Testamento presso la Facoltà di Teologia della Catalogna e sacerdote dell’arcidiocesi di Tarragona, dove dirige l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Sant Fructuós. È codirettore del Corpus Biblicum Catalanicum e coordinatore della Bíblia Catalana Interconfessional, nonché autore di numerose opere di esegesi neotestamentaria e di storia medioevale.