
Un commento divulgativo e pastorale che mette a disposizione di tutti il messagio di Matteo. L'autore, sulla base di una rigorosa e solida esegesi, pone il messaggio evangelico alla portata di tutti secondo un metodo di chiarezza, essenzialita e attualizzazione. Dunque, un commento di divulgazione", intesa non come ricerca di metodi nuovi e di nuovi significati, ma neppure soltanto una esemplificazione dei dati scientifici, cosi da metterli a disposizione di una cerchia piu vasta di persone. Molto di piu: uno sforzo per rendere "trasparenti" l'uno all'altra il testo evangelico e la nostra vita. "
Una nuova edizione aggiornata e aumentata del fortunato commento ai Vangeli ad opera di tre noti studiosi italiani. Il merito principale di questo libro consiste nella sintesi, divulgativa ma scientifica, dei commenti che tengono conto di tutte le ricerche esegetiche sinora ristrette a piccoli gruppi di specialisti. La traduzione e originale e il confronto dei testi evangelici con l'intera Bibbia consente di cogliere nella massima ampiezza il messaggio di Gesu. Il testo è corredato di copiose indicazioni bibliografiche, annotazioni, note su temi di particolare attualita e di un ricco indice analitico.
Commento alle Lettere Paoline; un libro di esegesi, accurato, informato e rigoroso, utile a studenti e biblisti, ma anche aperto alle esigenze del respiro dell'anima". " Da questo libro di esegesi emerge tutto il fascino del personaggio" Paolo e soprattutto il contenuto sempre moderno e stimolante del suo insegnamento teologico. Questa nona edizione, arricchita da essenziali aggiornamenti bibliografici, viene pubblicata nell'"anno paolino" indetto da Benedetto XVI per ricordare i duemila anni dalla nascita del grande Apostolo. "
Un saggio per farci 'gustare' il Mistero di Cristo. Un invito a pervenire al 'senso' facendo parlare i propri 'sensi'. L'antica letteratura cristiana sapeva che la conoscenza di Cristo e legata alla sensibilità spirituale. L'autore ci invita ad un'esperienza del genere, ma nel contesto della nostra modernità. Proprio dai bisogni della fame e della sete e dai sensi - dei quali fa parte anche il gusto - prende avvio la sua proposta. La novità e il pregio del saggio stanno in una duplice sfida: per il lettore che deve mobilitare, oltre alla sua intelligenza, anche la propria sensibilità umana e spirituale, mettendo all'opera tutta la sua umanità.
Una rivisitazione della teologia di Matteo attraverso la metafora nuziale messa in luce in tutta la sua ricchezza semantica. Questo libro e' importante non solo per il fascino che il tema sponsale riveste nel Primo e nel Nuovo Testamento, ma soprattutto per i molteplici risvolti e provocazioni che contiene. Meraviglia, infatti, che la prospettiva delle nozze messianiche nel Primo Vangelo sia stata presa cosi poco in considerazione quando, tra i Sinottici, Matteo e' certamente quello che piu' insiste sul simbolo delle nozze escatologiche e sui giorni messianici come giorni del banchetto nuziale. E desta ancora piu' stupore che il tema del Messia sposo, praticamente assente nella letteratura ebraica, non sia stata quasi mai fatto oggetto di ripensamento critico approfondito. L'Autore intraprende, dunque, una strada poco esplorata, e lo fa con la delicatezza e la pacatezza che gli sono proprie.
"In tanti anni sono cambiati gli studi sul vangelo di Marco e, nella misura del possibile, ho cercato di servirmene. Ma, in tanti anni, sono cambiati soprattutto i miei occhi che leggono. Mi pare d'aver capito che l'essenziale non è sempre la ricerca di significati nuovi, ma la penetrazione della bellezza e della profondità di ciò che è detto, che è lì, quasi in superficie, ma di cui bisogna accorgersi. Per accorgersi è necessaria una lettura partecipata e sempre capace di stupirsi. È questo che mi sono proposto nel mio commento. Aggiungo che il mio scopo è di far incontrare la Parola con la vita e la vita con la Parola. È "scontrandosi" con l'esistenza che la Parola svela il suo vero significato".
Anno Paolino: passione di Paolo e prime comunità cristiane vengono analizzate in questo agile testo. La passione di Paolo per Cristo, la sua avventura di respiro universale, trovano sostegno nell'amicizia e nella collaborazione di persone fidate come Timoteo e Tito. Lavorare per l'uomo e in rete è il segreto delle prime comunità cristiane.
Traduzione e commento dal Vangelo di Matteo delle Beatitudini 1. Beati i poveri, beati gli afflitti, beati gli affamati... Quelle che dall'uomo comune sono considerate situazioni di sofferenza dalla quali si fa tutto per uscire, vennero in passato indicate come condizioni di grande privilegio nelle quali chi si trovava doveva permanere felice, per assicurarsi la futura celeste ricompensa: perche' di essi e' il regno dei cieli. Tale predicazione era inevitabilmente destinata a fallire. Quanti vivono fuori da situazioni di poverta' e afflizione si guardavano bene dall'entrare in queste categorie di beati, e chi invece si trovava in queste condizioni faceva di tutto per venirne fuori, abbandonando ben volentieri poverta' e beatitudine.
I vangeli sono stati scritti per suscitare la fede in Gesù di Nazaret. Numerosi sono gli interrogativi o i problemi che la lettura di essi comporta; problemi che sorgono anche dall'uso di un linguaggio espressione di una cultura molto diversa dalla nostra. Qui, una serie di riflessioni rivolte ai "non credenti" che tentino un primo approccio ai vangeli e ai "credenti" che desiderino scoprire le ricchezze in essi nascoste.
L'autore presenta la risurrezione di Gesu' attraverso gli occhi dei quattro evangelisti, di cui vengono riportati i relativi racconti seguiti da commento. In modo umile e discreto, quasi invitandoci ad arrestarci alle soglie del mistero, i vangeli parlano della risurrezione di Gesu'. E ne parlano con la preoccupazione di collegare sempre passione e risurrezione, due facce del medesimo evento". Certo, nei racconti della risurrezione gli evangelisti sono piu' attenti agli aspetti teologici dell'evento, anche se ne affermano con energia la "storicita'", e quindi la realta' e la concretezza. Cio' spiega come le primitive comunita' hanno potuto comprendere Gesu' e se stesse partendo dalla fede nella risurrezione. Questa fede modella tutte le manifestazioni dell'esperienza cristiana: il culto, la vita comunitaria, le scelte morali. "
Un libro per una lettura profetica del tempo presente. Il commento di Maggioni - esegeticamente rigoroso e aggiornato, stilisticamente limpido e spigliato - rimuovendo diffidenze, pregiudizi e ostacoli nel lettore, lo mette in grado di recepire il messaggio dell'Apocalisse.
L'Autore punta il dito su Eb 13,13 quale vertice di tutta l'Epistola agli Ebrei, perché le sue sole undici parole ne riprendono in sintesi i temi, i movimenti ideali, e lo scopo. E' il versetto che invita a uscire dal chiuso e a muovere verso il Cristo, il quale patì fuori dalla porta della città. Poiché si deve uscire ''portando il suo obbrobrio'' e cioè la croce, l'uscita è in realtà una sequela, così che l'epistola ha come tema centrale non solo il sacerdozio secondo l'ordine di Melchisedek ma, ancor più, quello della sequela Christi. Giacomo Violi sacerdote dell'arcidiocesi di Modena-Nonantola, ha conseguito il Dottorato in Teologia biblica presso la Pontificia Università Urbaniana. E' professore di Esegesi del Nuovo Testamento e Teologia Biblica presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose Contardo Ferrini di Modena. E' vicedirettore dell'Ufficio Biblico Diocesano e Guida di Terra Santa.

