
Indice: Alle nozze di Cana, l'inizio dei segni; Le discepole: l'inizio di un ethos di reciprocità; La scoperta della stranierità; Una luce nuova su peccato e salvezza; Morte e vita si affrontano; L'unzione di Betania; Le donne nell'ora di Gesù: la fine e l'inizio. Lilia Sebastiani teologa e scrittrice.
Il presente studio di carattere biblico evidenzia come nella pericope di Giovanni 11 la risurrezione di Lazzaro sia un ''segno'' non solo per i testimoni oculari e per i lettori (o ascoltatori) del Vangelo, ma anche per Gesù. Compiendo questo ''segno'' egli stesso riceve una conferma circa la propria missione di dare in dono ai credenti la vita eterna con Dio. Dall'indice: - Prospettiva di lettura di Giovanni 11 - Un segno per credenti e per non credenti - Un segno per Gesù. Franco Manzi ha conseguito il dottorato in scienze bibliche e in teologia nelle Pontificie Facoltà di Roma e il titolo di élève titulaire all'École Biblique di Gerusalemme. È docente di Sacra Scrittura nella Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale.
L'intento di Murphy-O'Connor non è quello di offrire un lavoro scientifico, ma di presentare il quadro vivo di una delle prime comunità cristiane, con la sua vitalità e il suo entusiasmo, con le sue problematicità e le sue improvvise ricadute. Lo spiccato accento spirituale, il ricorso ad esempi tratti dalla realtà e dall'esperienza quotidiana attuale, lo stile brillante e coinvolgente non fanno che riflettere il tono vivace e concitato della Lettera di Paolo, col risultato di metterci quasi naturalmente in sintonia con l'animo e la passione dell'Apostolo''(dalla Prefazione di Luca Pedroli). Jerome Murphy-O'Connor è professore di Nuovo Testamento all'Ecole Biblique di Gerusalemme. Luca Pedroli ha conseguito il Dottorato in Teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana. Per Cittadella Editrice ha pubblicato ''Dal fidanzamento alla nuzialità escatologica''.
Una lettura ermeneutica completa, l'approccio storico critico al Vangelo di Matteo.
Il quarto dei Vangeli canonici si presenta come un'opera estremamente complessa dal punto di vista letterario e contenutistico. Nella lettura e comprensione del testo, gli studiosi si sono soffermati, in particolare, sull'identificazione dell'Autore - è Giovanni, il figlio di Zebedeo e il fratello di Giacomo? -; sull'analisi dello stile (il frequente ricorso al simbolismo, l'attenzione conferita dal narratore alla parola, soprattutto a quella di Gesù, il carattere “intrusivo” del narratore con la funzione di orientare il lettore verso una migliore comprensione, ecc.); sulla relazione del Quarto vangelo con quelli sinottici e con l'Antico Testamento; sulla datazione del testo e suo scopo. Nell'affrontare tutti i più importanti interrogativi sul testo, oltre ad una lettura esegetica l'Autore propone una lettura teologica del Vangelo di Giovanni.
salmi scelti dal primo libro del Salterio
Intorno al 50 d.C. l'apostolo Paolo si reca per la prima volta a Corinto. La missione non sembra ottenere un grande successo, anzi, le continue situazioni di tensione nella comunità - la più turbolenta tra quelle alle quali ha annunciato il vangelo - e con lui, lo obbligano non soltanto a visitarla più volte ma anche a cercare di guidarla a distanza, con lettere, quando è impossibilitato a raggiungerla. Ha inizio così una frequente corrispondenza epistolare che non ha uguali con altre comunità con cui l'Apostolo era in contatto. In questo contesto si inserisce 2 Corinzi. È la più autobiografica delle lettere di Paolo. L'Autore difende il suo ministero dai diversi detrattori: riconciliato con Dio sulla strada di Damasco, è chiamato ora ad annunciare a chiunque il Vangelo. Nello scritto risalta l'io di Paolo con tutti suoi sentimenti e i modi di pensare. Una lettera che volutamente rifiuta lo stile retorico, per essere colloquiale e comunicare al lettore un messaggio di grande attualità: parlando di sé, Paolo delinea il modello da seguire nel ministero per chiunque e in qualsiasi comunità cristiana.
Primo volume di un progetto di collaborazione con la Caritas Italiana per la formazione degli operatori della pastorale della carita'. Con percorsi di lectio divina.
«Sono Io che ti parlo»: sono le parole che Dio rivolge a Mosè nel roseto ardente; e sono le parole che da sempre Dio rivolge all'uomo attraverso la Sacra Scrittura, fonte di luce e di verità per l'umanità di ogni tempo. Il presente volume vuole aiutare il lettore a riscoprire la straordinaria ricchezza della Parola di Dio attraverso il commento dei Padri della Chiesa. «Nelle pagine seguenti vorremmo riportare un po' alla luce lo splendido tesoro della tradizione dei Padri (con qualche breve sconfinamento ad Autori medioevali, ancora così imbevuti della mentalità patristica) circa il loro rapporto con la Sacra Scrittura. Non attraverso uno studio approfondito sull'esegesi patristica, ma più semplicemente lasciando direttamente a loro la parola perché ci dicano cos'è per loro la Scrittura (Parte Prima), come la accostano (Parte Seconda) ed infine come la servono e l'annunciano (Parte Terza)» (dall'Introduzione).
Rivolto ai giovani, il presente volume vuole essere un invito a mettersi "alla scuola di Pietro", per capire cosa c'è dietro alla sua chiamata. Incontrare Pietro è un po' come guardarsi allo specchio. È una persona normalissima, uno di noi, con i suoi problemi, con i suoi dubbi, le sue per-plessità, fedele ed insieme traditore. Come non essere richiamati dall'immagine di Pietro, un uomo alla ricerca, che ha una curiosità interiore, un'ansia dentro che lo spinge a ricer-care fuori di sé, oltre il suo lavoro, che pure ama, qualcosa che non trova nel-la semplice attività quotidiana di pe-scatore? È una traccia offerta a quanti cercano di dare risposta alle domande di senso che il vivere quotidiano pone. Il presente volume è frutto delle catechesi tenute nei campi di formazione per capi scout.

