
Quest'opera è stata pensata come aiuto all'applicazione pratica delle segnalazioni, emerse nell'insegnamento magisteriale più recente, sull'importanza d'intraprendere un'esegesi complessiva dei testi biblici, tenendo presente la loro natura di scritti divinamente ispirati. Appare, infatti, l'urgenza di servirsi nello studio biblico di un'ermeneutica che tenga presente l'unità della Scrittura e sappia integrare il metodo storico-critico e gli altri metodi razionali in una prospettiva di fede; ermeneutica proclamata con grande accuratezza e sensibilità dalla Costituzione dogmatica Dei Verbum, al n. 12. Il volume intende presentare, attraverso un percorso storico, la varietà di lettura della Scrittura sorta lungo i secoli all'interno della Tradizione della Chiesa. È quindi uno stimolo perché si possa valorizzare in modo rinnovato la ricchezza della parola di Dio ed intraprendere ciò che si potrebbe chiamare una lettura multidimensionale della Bibbia. Quest'ultima, lungi dal diminuire la ricchezza dei testi, è capace di apprezzare la multiforme varietà di sfumature che essi racchiudono, appunto perché parola di Dio per la salvezza di tutti gli uomini.
Rivista dedicata alla storia del cristianesimo e alla storia dell'interpretazione cristiana ed ebraica della Bibbia, dall'antichità ad oggi, tema centrale per le scienze umane e teologiche. "Annali di storia dell'esegesi" riserva sempre più spazio ai temi più attuali della storia del cristianesimo e dei fenomeni religiosi con una prospettiva interdisciplinare, nell'intento di seguire lo sviluppo contemporaneo della riflessione scientifica. Gli articoli sono attenti ai diversi ambiti culturali, dall'esegesi alla storia delle dottrine, dall'antropologia culturale alla letteratura, dalla storia dell'arte all'archeologia. In ogni fascicolo appaiono anche recensioni e rassegne critiche. Ogni anno si pubblicano numeri monografici. La rivista è aperta a una forte collaborazione internazionale come mostra il suo comitato scientifico.
"Il sussidio di Alfa-Omega è attento al testo, alle parole, alle frasi. Non presenta riflessioni teologiche elevate. Accompagna a leggere e a sottolineare, nella lettura, gli elementi che sono più importanti. Dobbiamo ricordarcelo: la lettura, se è fatta con attenzione e con fede, è già una prima forma di preghiera." (dalla Presentazione di mons. L. Monari). Facendo tesoro dell'esperienza di oltre trent'anni a servizio delle Chiese locali in progetti di primo annuncio e a partire da una lettura popolare della Bibbia in piccoli gruppi, il volume presenta un percorso di lettura e di riflessione intorno al Vangelo di Marco. Il testo riflette la dinamica vissuta negli incontri che avvengono nelle case, con animatori che si impegnano ad accompagnare alla scoperta di Gesù, senza farsi maestri ma stimolando una ricerca comune e condivisa. Ciascuna delle venti 'tappe', in cui si snoda la lettura continua di Marco, presenta tre momenti specifici: 'aprire gli occhi' (osservazione del testo), 'svegliare la mente' (interpretazione del testo), 'scrutare il cuore' (applicazione del testo alla vita).
Pubblicato nel 1995 e ristampato nel 2004, il volume si propone come strumento agile, ma nel contempo aggiornato e rigoroso, per una prima conoscenza dell'Antico Testamento. La nuova edizione è stata rielaborata in diverse parti, pur conservando la forma originaria, assai indovinata. L'autore ha proceduto ad ampliare alcuni punti un po' troppo sintetici nella prima versione, specialmente quelli riguardanti i problemi posti dal Pentateuco e dalla letteratura deuteronomistica. I progressi conosciuti dall'esegesi negli ultimi decenni hanno suggerito di riconsiderare le parti dedicate ai libri profetici e sapienziali, con particolare riferimento ai Salmi. La sezione dedicata alla storia d'Israele ha subito anch'essa una rielaborazione. Molta cura è stata dedicata alla bibliografia, con l'intento di offrire titoli in lingua italiana, così da rendere più accessibili i risultati recenti degli studi biblici.
La Lettera di Yaaqov/Giacomo, compresa nel Nuovo Testamento fra le sette lettere definite "cattoliche" per la loro destinazione ad un pubblico più vasto di quello a cui si rivolgeva l'epistolario paolino, è stata sin dai tempi più antichi oggetto di dispute circa la sua datazione e la sua paternità. Più recenti studi e nuove scoperte rafforzano le tesi volte ad affermare l'antichità e l'attribuzione a colui che viene espressamente indicato come l?Autore.
Quali sono i principali testi biblici da considerarsi per una consapevole presa di posizioni riguardo all’etica del comportamento e dell’orientamento sessuale? Come vengono utilizzati e come li si dovrebbe utilizzare? Contengono, oggi, un messaggio normativo in proposito? Qual è il posto degli omosessuali nella comunità di fede?
Gli autori – tutti noti studiosi della Bibbia – affrontano con equilibrio questi e altri interrogativi studiando le controverse questioni legate all’etica del comportamento sessuale umano.
Un libro che consente una più profonda comprensione della Bibbia e che si apre alla molteplicità delle voci impegnate in un dibattito biblicamente responsabile e costruttivo rispetto alla sfuggente questione del comportamento e dell’identità sessuale.
Il poema biblico dell’amore e il rapporto tra eros e agape
Una lode alle gioie della sessualità alla luce della volontà di Dio
Il Cantico e l’atteggiamento della chiesa odierna verso i problemi etici del nostro tempo
Fra le pagine austere del libro sacro delle religioni ebraica e cristiana c’è una gemma preziosa dell’antica letteratura erotica: una serie di canti attribuiti al «gran re» Salomone in cui si celebra e si esalta, con assoluta spontaneità e franchezza, l’amore fra un giovane e una ragazza.
Il testo poetico conservato nel canone biblico è chiaramente umano e tuttavia non “profano”: la lode delle gioie della sessualità avviene sempre alla luce della volontà di Dio, come lode della creazione “buona” uscita dalle sue mani.
Scrive Gollwitzer: «Se si tratta effettivamente e semplicemente di amore sessuale umano, la presenza di questo scritto nella Bibbia è una sfida alla chiesa e ai cristiani a stabilire finalmente un rapporto semplice e naturale con il sesso e con l’eros».
Un libro per interrogarsi sull’atteggiamento della chiesa odierna verso i problemi etici del nostro tempo e sul rapporto tra l’eros, ossia l’aspetto creaturale dell’amore, e l’agape, ossia l’amore di Dio che si dona agli esseri umani.
Leo G. Perdue esamina "il libro dei Proverbi" all'interno della tradizione sapienziale non biblica delle civiltà dell'antico Vicino Oriente, che influenzarono direttamente e indirettamente Israele. La letteratura sapienziale biblica e quella non biblica presentano infatti forme letterarie, contesti storico-sociali e tematiche assai simili e di carattere universale, quali il senso della creazione, l'importanza dell'integrità morale, il valore dell'operosità. Raccolta di detti, poemi e princìpi guida che esortano i lettori alla ricerca di ideali elevati - conoscenza, pietà, disciplina, ordine -, "il libro dei Proverbi" fornisce indicazioni su come vivere in armonia con Dio, con gli altri e con se stessi.
L'Evangelo secondo Marco è la narrazione della buona notizia che riguarda Gesù di Nazaret, Messia crocifisso. In che senso la vita di quest'uomo, morto in modo vergognoso, è per noi buona notizia del regno di Dio che si è avvicinato agli uomini? Con un costante riferimento a tale questione fondamentale, l'autore ripercorre l'intero racconto - al quale cerca di dare voce anzitutto attraverso una nuova traduzione - in un commento rigoroso dal punto di vista esegetico, che conduce a un'interpretazione spiritualmente feconda.
Le origini del mondo e dell'umanità sono presentate con la metodologia della "lectio divina" nell'intento di dare una chiave di lettura che permetta di "decifrare" il "progetto teologico" degli antichi racconti biblici.