
Scegliere di leggere il Libro di Giobbe significa scegliere la via del dolore e della protesta. In questo libro biblico sembra che sia stato proprio Dio a indicare la fecondità di questa via così difficile e sofferta. Giobbe si ribella, protesta, si interroga e interroga Dio riguardo al suo operato fino ad accusarlo di ingiustizia. Egli si dichiara innocente e non comprende perciò la logica del comportamento di Dio. Giobbe parla e parla; Dio tace fino alla fine. Ma è il silenzio di Dio a spianare la strada alla fede che genera la speranza. Meditazione dopo meditazione, il lettore può immergersi nel travaglio del discorso degli uomini sul dolore e sul male e così sperimentare la presenza silenziosa e liberatrice di Dio.
Proposta di teatro-canzone. Questo libro nasce dalla suggestione di cogliere, nel libro di Giobbe, i caratteri narrativi e scenici propri della tragedia greca.
Nella Palestina del I secolo, un predicatore ebreo venuto dalla Galilea lanciò un movimento rivoluzionario che proclamava la venuta del Regno di Dio, minacciando così l'ordine costituito dei dominatori romani e della gerarchia religiosa ebraica. Fu arrestato, torturato e ucciso come sovversivo. Alcuni decenni più tardi, i suoi seguaci dissero che era il Figlio di Dio, trasformando un giovane ribelle in un simbolo e ponendo le basi di una religione destinata a diffondersi nel mondo intero. In questa biografia, Reza Aslan mette a confronto i testi evangelici con le numerose fonti dell'epoca, dalle opere dello storico ebreo Giuseppe Flavio ai documenti romani, per raccontare la complessa figura di Gesù: un uomo di pace che esortava i seguaci a prendere la spada, un esorcista e guaritore che si proclamò Re dei Giudei, un messia inconsapevole della sua natura. Così questo libro non solo diventa l'appassionante ricostruzione di una delle epoche più tumultuose e più decisive della storia, ma illustra anche in modo coerente come la Chiesa, a partire dall'apostolo Paolo, abbia plasmato l'essenza della cristianità, oscurando l'uomo vero che era Gesù. "Il che è un peccato. Perché l'unico aspetto che uno studio esauriente sul personaggio di Gesù dovrebbe rivelare è che Gesù di Nazaret, l'uomo, è stato tanto convincente, carismatico ed encomiabile quanto Gesù il Cristo. Una persona, in sostanza, in cui vale davvero la pena credere."
"Perché state a guardare il cielo?": la domanda provocatoria che gli angeli rivolgono ai discepoli dopo l'ascensione di Gesù potrebbe essere posta ancora oggi. Sono infatti moltissimi quelli che pensano di dover trovare Dio nei 'cieli' della preghiera o della liturgia. Ma il cristianesimo non è anzitutto la religione del tempio o del culto. Andare in chiesa è certo importante, ma non basta. Il Dio di Gesù si fa piuttosto trovare nella concretezza delle relazioni umane, in modo speciale nella dedizione a coloro che soffrono. Il biblista Bruno Maggioni, così attento alla lettura esistenziale della Bibbia, ci ricorda questa caratteristica specifica del cristianesimo con un percorso che attraversa l'Antico e il Nuovo Testamento, dalla polemica dei profeti contro il culto ipocrita fino alla inaudita predicazione di Gesù sul sabato e l'uomo, e che ci restituisce il culto biblico e cristiano nella sua verità di spazio privilegiato dell'incontro fra l'uomo e Dio. Un incontro al cui centro sta la Parola che narra e istruisce e che impegna l'uomo in un'assunzione di responsabilità nei confronti della vita e degli altri.
La Bibbia
“Un grande dono per la Chiesa dei nostri tempi”: così monsignor Stanislaw Novak, arcivescovo metropolita di Czestochova, ha accolto la nuova traduzione della Bibbia in lingua polacca in occasione della sua presentazione per l’Anno Paolino, sabato 22 novembre, nel santuario mariano nazionale di Jasna Góra. Chiamata “Bibbia di Czestochowa” o “Bibbia dei Paolini”, per essere stata realizzata dalla Società San Paolo, ha richiesto dodici anni di lavoro e la collaborazione di 90 esperti. È la quinta traduzione nella storia della Chiesa polacca: la prima è stata, nel secolo XVI, la Bibbia di Giacomo Wujek a cui sono seguite, nel secolo scorso, la Bibbia del Millennio (1966) e negli anni 80-90 la Bibbia di Poznan e la Bibbia di Varsavia-Praga.
L’arcidiocesi di Czestochowa è stata particolarmente attiva nelle celebrazioni dell’ Anno Paolino con convegni, mostre, presentazione di libri, spettacoli teatrali in particolare il mese scorso durante la sesta edizione delle “Giornate della cultura cristiana” che hanno visto la mobilitazione di diverse istituzioni culturali e del settimanale cattolico Niedziela.
La Bibbia
“Un grande dono per la Chiesa dei nostri tempi”: così monsignor Stanislaw Novak, arcivescovo metropolita di Czestochova, ha accolto la nuova traduzione della Bibbia in lingua polacca in occasione della sua presentazione per l’Anno Paolino, sabato 22 novembre, nel santuario mariano nazionale di Jasna Góra. Chiamata “Bibbia di Czestochowa” o “Bibbia dei Paolini”, per essere stata realizzata dalla Società San Paolo, ha richiesto dodici anni di lavoro e la collaborazione di 90 esperti. È la quinta traduzione nella storia della Chiesa polacca: la prima è stata, nel secolo XVI, la Bibbia di Giacomo Wujek a cui sono seguite, nel secolo scorso, la Bibbia del Millennio (1966) e negli anni 80-90 la Bibbia di Poznan e la Bibbia di Varsavia-Praga.
L’arcidiocesi di Czestochowa è stata particolarmente attiva nelle celebrazioni dell’ Anno Paolino con convegni, mostre, presentazione di libri, spettacoli teatrali in particolare il mese scorso durante la sesta edizione delle “Giornate della cultura cristiana” che hanno visto la mobilitazione di diverse istituzioni culturali e del settimanale cattolico Niedziela.
La Bibbia
“Un grande dono per la Chiesa dei nostri tempi”: così monsignor Stanislaw Novak, arcivescovo metropolita di Czestochova, ha accolto la nuova traduzione della Bibbia in lingua polacca in occasione della sua presentazione per l’Anno Paolino, sabato 22 novembre, nel santuario mariano nazionale di Jasna Góra. Chiamata “Bibbia di Czestochowa” o “Bibbia dei Paolini”, per essere stata realizzata dalla Società San Paolo, ha richiesto dodici anni di lavoro e la collaborazione di 90 esperti. È la quinta traduzione nella storia della Chiesa polacca: la prima è stata, nel secolo XVI, la Bibbia di Giacomo Wujek a cui sono seguite, nel secolo scorso, la Bibbia del Millennio (1966) e negli anni 80-90 la Bibbia di Poznan e la Bibbia di Varsavia-Praga.
L’arcidiocesi di Czestochowa è stata particolarmente attiva nelle celebrazioni dell’ Anno Paolino con convegni, mostre, presentazione di libri, spettacoli teatrali in particolare il mese scorso durante la sesta edizione delle “Giornate della cultura cristiana” che hanno visto la mobilitazione di diverse istituzioni culturali e del settimanale cattolico Niedziela.
Il cofanetto propone in un unico CD formato MP3 le cinque conferenze del card. Gianfranco Ravasi, già disponibili in audiocassette, che commentano il libro dei Proverbi e il libro del Siracide:
1. La danza della Sapienza nella creazione. «La Sapienza nelle piazze fa udire la sua voce»;
2. La giornata dell'uomo dei Proverbi. «Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre»;
3. Sapienza e Stupidità si confrontano. «Donna irrequieta è follia»;
4. La grande collezione di riflessioni del Siracide. «Mio nonno Gesù fu spinto a scrivere…»;
5. Storia e creazione nel libro del Siracide. «Facciamo l'elogio dei nostri antenati».
GIANFRANCO RAVASI, del clero ambrosiano, biblista di fama internazionale, autore di opere scientifiche e grande divulgatore, dal 2007 è presidente del Pontificio consiglio della cultura e delle Pontificie commissioni per i beni culturali della Chiesa e di archeologia sacra. È stato creato cardinale da Benedetto XVI nel concistoro del 20.11.2010. Predicatore agli esercizi spirituali in Vaticano nel 2013. Noto esegeta, già prefetto della Biblioteca Ambrosiana, è autore tra gli altri di due grandi commenti biblici più volte ristampati (Il libro dei Salmi, 3 voll., EDB, Bologna 1983; Il Cantico dei cantici, EDB, Bologna 1992). Le EDB pubblicano sia le registrazioni, sia le rielaborazioni in volume delle Conversazioni bibliche da lui tenute al Centro culturale S. Fedele di Milano (circa 50 titoli, sull'Antico e sul Nuovo Testamento).
Il cofanetto propone in un unico CD formato MP3 le cinque conferenze del card. Gianfranco Ravasi, già disponibili in audiocassette, che commentano la Lettera agli Ebrei:
1. I molti interrogativi che s'affollano intorno alla «Lettera»;
2. Cristo tra gli angeli: la cornice generale (cc. 1-2);
3. Cristo Sacerdote fedele e misericordioso (cc. 3-5);
4. L'antico sacerdozio e l'autentico sacerdozio di Cristo (cc. 6-10);
5. Fede e amore, le due vie per seguire Cristo (cc. 11-13).
Note sull'autore
GIANFRANCO RAVASI, del clero ambrosiano, biblista di fama internazionale, autore di opere scientifiche e grande divulgatore, dal 2007 è presidente del Pontificio consiglio della cultura e delle Pontificie commissioni per i beni culturali della Chiesa e di archeologia sacra. È stato creato cardinale da Benedetto XVI nel concistoro del 20.11.2010. Predicatore agli esercizi spirituali in Vaticano nel 2013. Noto esegeta, già prefetto della Biblioteca Ambrosiana, è autore tra gli altri di due grandi commenti biblici più volte ristampati (Il libro dei Salmi, 3 voll., EDB, Bologna 1983; Il Cantico dei cantici, EDB, Bologna 1992). Le EDB pubblicano sia le registrazioni, sia le rielaborazioni in volume delle Conversazioni bibliche da lui tenute al Centro culturale S. Fedele di Milano (circa 50 titoli, sull'Antico e sul Nuovo Testamento).
È una traduzione dell’originale ebraico e greco che cerca di avvicinarsi il più possibile al linguaggio di oggi, e che inoltre dispone di un considerevole apparato di mappe, tabelle e indici. Tutto questo, rende questa Bibbia uno strumento catechistico pastorale completo.
Questa edizione della Bibbia di Gerusalemme, presenta un testo con molte revisioni e nuove opzioni testuali. Alcuni libri (Michea, Ecclesiastico, p. es.), sono stati completamente rivisitati. Nell’Antico Testamento c’è un considerevole ritorno al testo ebraico, migliorando le precedenti versioni. Alcuni testi del Nuovo Testamento beneficiano di una nuova traduzione (cfr. p. es. Filippesi 2,6-11). Come conseguenza delle nuove traduzioni, anche le note sono state anche modificate, estese o sostituite. Il volume complessivo delle note è aumentato considerevolmente. Sono state aggiunte nuove ricerche e studi rispetto all’edizione del testo francese del 1973. Anche le nuove introduzioni si riflettono nelle note. Ciò è particolarmente evidente nei libri del Pentateuco. Il Vangelo di Giovanni, mostra una svolta ermeneutica completa, che traspare sia dalle note che dall’introduzione. Diversi libri e raccolte letterarie hanno beneficiato di nuove introduzioni, completamente aggiornate rispetto alla precedente edizione (p. es.: Cantico dei Cantici, Sinottici, Giovanni, Ebrei, ecc.).