
Questa Bibbia è caratterizzata da una traduzione idiomatica, cioè non la semplice trasposizione di ebraico, aramaico e greco in un linguaggio moderno, ma la equivalenza dinamica. Luis Alonso Schökel ha cercato di riprodurre la caratteristica delle lingue antiche in un linguaggio comprensibile al fedele di oggi, soprattutto nei testi narrativi e poetici. Caratteristiche sono le note che rappresentano i due terzi di tutto il testo. Sono state preparate con due obiettivi: esegetico e teologico-pastorale. Mentre l’esegesi permette di capire il significato del testo, l’interpretazione teologico pastorale garantisce una sua concreta attualizzazione. Questa è la traduzione più bella ed elegante della Bibbia in lingua portoghese, contraddistinta da una particolare attenzione per cercare di riprodurre lo stile poetico in cui la Bibbia è stata scritta.
«Perché state a guardare il cielo? (...) Allora tornarono a Gerusalemme (…) assidui e concordi nella preghiera» (Atti 1,11.12.14). L'ascensione al cielo di Gesù svela il mistero dell'uomo. Noi sappiamo da dove viene perché vediamo dove va: viene dal Padre e a lui ritorna. La nostra vita non è sospesa nel nulla: Dio è nostro principio e fine. Con l'ascensione Gesù scompare. Ma non ci lascia orfani. Ci apre la via del ritorno a casa. Per l'evangelista Luca la storia dura due giorni. Il primo inizia con Adamo che fuggì da Dio e termina con Gesù, il nuovo Adamo che torna al Padre. Lui è il Figlio unigenito che, diventato uomo, si è fatto primogenito di molti fratelli. Con lui, dopo lungo travaglio, il capo è uscito alla luce. Il secondo giorno abbraccia il seguito di tutta la storia: è la nascita progressiva del suo corpo, costituito da tutti gli uomini, suoi fratelli. La sua ascensione è un vortice che ci risucchia con lui nella gloria. Luca ripete quattro volte che i discepoli tengono gli occhi fissi al cielo. Guardano lì perché lì sta colui che li ama. Dove è il tesoro, lì è anche il cuore. «Ognuno va dove già sta il suo cuore; se non ha desideri, resta immobile, come un morto. Guardare in alto, verso le stelle, ci orienta sulla terra. Non è cordone ombelicale che lega, ma bussola che fa camminare in libertà» (S. Fausti).
Sommario
1,1-8 Sarete testimoni di me. 1,9-14 Parte prima. 1,9-14 Parte seconda. 1,15-26 Testimone della sua risurrezione. 2,1-13 Furono riempiti tutti di Spirito Santo. 2,14-20 Dio fece Signore e Cristo questo Gesù che voi uccideste. 2,21-36 Dio fece Signore e Cristo questo Gesù che voi uccideste. 2,37-47 I credenti erano insieme. 3,1-10 Ciò che ho ti do. 3,11-26 Nel nome di Gesù inviato per benedire voi allontanando ciascuno dalla sua iniquità. 4,1-12 Questa è la pietra, quella nientificata da voi, i costruttori, che divenne pietra angolare. 4,13-22 È giusto ascoltare voi più che Dio? 4,23-31 Per fare quanto la tua mano e la tua volontà predefinirono che avvenisse. 4,32-37 Tutte quante le cose erano per loro comuni. 5,1-11 Tu non mentisti a uomini, ma a Dio. 5,21-21 Attraverso le mani degli apostoli avvenivano segni e molti prodigi. 5,21b-33 Bisogna obbedire a Dio più che agli uomini. 5,32-42 Che non vi troviate a combattere contro Dio. 6,1-7 Ora noi persevereremo nella preghiera e nel servizio della Parola. 6,8-15 Il suo volto come un volto d'angelo. 7,1-8 Il Dio della gloria apparve al nostro padre Abramo che era in Mesopotamia. 7,8-10 La storia di Giuseppe (prima parte). 7,11-12 La storia di Giuseppe: la fraternità ricostruita (seconda parte). 7,12-13 Giuseppe e il riconoscimento dei fratelli. 7,17-34 Storia di Mosè. 7,35-53 Duri di cervice e incirconcisi di orecchie voi sempre opponeste resistenza allo Spirito Santo come i vostri padri, anche voi. 7,51-60 Testimonianza di Stefano. 8,1b-8 Avvenne una grande persecuzione in quel giorno. 8,9-25 Il tuo argento vada con te in perdizione. 8,26-40 Cosa impedisce che io sia battezzato? 9,1-19a Costui mi è vaso di elezione per portare il mio nome davanti a nazioni e re, e figli d'Israele. 9,19-31 Costui è il Figlio di Dio, costui è il Messia. 9,32-43 Enea, Tabità. alzati!
Note sull'autore
Silvano Fausti, gesuita, è stato docente di Teologia e oggi vive in una comunità di confratelli dediti al servizio della Parola e impegnati nei contesti di emarginazione. Autore di numerose pubblicazioni biblico-teologiche di studio e di divulgazione, con EDB ha pubblicato: Una comunità legge il Vangelo di Luca (112006; nuova edizione 2011); Una comunità legge il Vangelo di Matteo (82007); assieme a T. Beck, U. Benedetti, G. Brambillasca e F. Clerici, Una comunità legge il Vangelo di Marco (72008); Una comunità legge il Vangelo di Giovanni (coedizione Àncora, 2008); Per una lettura laica della Bibbia (2008); Missione: modo di essere Chiesa (2010); I quattro Vangeli (2010); Il dono più grande. Novena di Natale (2012).
Il volume accompagna il lettore a conoscere il profeta Isaia attraverso i testi di cinque conferenze, che ripercorrono il libro biblico dal capitolo 1 al capitolo 53.
Dei libri storici il volume propone: - testo ebraico (per i libri scritti ebraico): testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008; - testo greco (per i libri scritti in greco): è tratto dalla versione dei Settanta (LXX) che si basa sul Codex Vaticanus, risalente al IV secolo d.C., integrato da altri codici più recenti (Teodoziano, Alessandrino, Sinaitico); - la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell'ebraico. Conia diversi neologismi che intendono rendere meglio il senso originario; - il testo della Bibbia CEI a piè di pagina con a margine i passi paralleli. Non si tratta di una 'traduzione', ma di un 'aiuto alla traduzione': un utile strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà dell'ebraico e introdursi nel testo biblico in lingua originale.
L'apostolo Giovanni è il teologo della vita spirituale. Egli ci offre nei suoi scritti la più grande teologia dell'esperienza cristiana. Di qui l'importanza della meditazione teologico-spirituale di questo testo, e la necessità per noi di chiedere al Signore la luce per capire quello che lo scrittore ispirato ci ha voluto dire. Questo commento di un mistico quale fu Divo Barsotti si rivolge a tutti coloro che desiderano approfondire contenuti e caratteristiche della vita cristiana.
Quasi una vita di Gesù è un saggio che ricostruisce, partendo dai testi autografi di Bernanos, un progetto da lui a lungo pensato, ma che si decise a scrivere solo nei suoi ultimi mesi di vita, quando ormai era gravemente ammalato. E infatti Bernanos morì prima di poter realizzare la sua Vita di Gesù e di essa abbiamo soltanto il frammento iniziale, che viene proposto in due pagine a stampa subito dopo l’Introduzione del curatore. Poche righe che però esprimono chiaramente il suo desiderio di scrivere una vita di Gesù per le persone semplici e umili: «Vorrei parlare di Gesù Cristo molto semplicemente agli uomini che non lo conoscono più, vorrei parlarne dalla soglia di una chiesa o dietro un pilastro, da povero uomo come gli altri». Il volume, curato da don Marco Ballarini, dottore della Biblioteca Ambrosiana e profondo conoscitore dell’opera di Bernanos, offre al lettore le pagine migliori della produzione narrativa, saggistica e teatrale di Bernanos che si riferiscono alla figura di Gesù o alle Sue parole, e ricostruisce, seppure per frammenti, una ideale vita di Cristo «secondo Bernanos». Ne risulta così un testo singolare, una Vita di Gesù scritta utilizzando le parole e secondo le intenzioni di un grande romanziere moderno.
L'autore
Georges Bernanos (1888 - 1948) è uno dei più celebri autori della letteratura francese del Novecento. Personaggio e romanziere di difficile definizione - tanto da rendere complesso inquadrarlo in un preciso contesto letterario - , fervente cattolico, ha posto al centro della sua opera l’antagonismo tra il Bene e il Male. Sotto il sole di Satana (1926) è il suo primo romanzo, al quale hanno fatto seguito, tra gli altri, Diario di un curato di campagna (1936) e Monsieur Ouine (1943).
Il volume propone una sorta di itinerario all’interno della Bibbia, dove il silenzio appare come una «ricca metafora dell’essere e dell’agire di Dio» (Báez), ma anche l’ambito in cui l’amore umano prende coscienza della sua essenza miracolosa, della sua libertà e della sua potenza di intimità. Perciò «l’umanità di chi non tace mai si dissolve» (Guardini) ed è impossibile riconoscere i bisogni del prossimo e confessare Dio come Padre senza l’ascolto. L’ascolto è ciò che permette la relazione autentica con l’Alto e l’altro. I personaggi biblici sono proposti in un’ottica originale e tracciano un percorso che dall’Antico giunge al Nuovo Testamento, dove in Gesù di Nazaret, il Verbo uscito dal Silenzio, «il mistero nascosto da secoli e generazioni» si è pienamente rivelato. Chiude il volume una piccola guida su come apprendere l’arte del silenzio.
L'autore
Sandro Carotta, monaco benedettino presso l’Abbazia di Praglia (PD), collabora con diverse riviste di spiritualità e ha pubblicato: Cristo mia speranza è risorto. Il triduo pasquale (La Scala, 2008); Con lo sguardo di Maria. Icone bibliche e poeti, con Manuela Cavrini (Messaggero, 2009); Vogliamo vedere Gesù (Scritti Monastici, Abbazia di Praglia 2012).
Con il suo Vangelo, Matteo ha consegnato ai cristiani di ogni tempo gli strumenti per vivere a fondo la fede in un Dio che ha il volto di Gesù Cristo. Bruno Maggioni offre in questo libro un percorso spirituale che si snoda attorno ad alcuni brani del Vangelo di Matteo confrontati con la vita dell’uomo contemporaneo. Si tratta di riflessioni sul Vangelo dell’infanzia, sui cinque grandi discorsi che caratterizzano l’opera di Matteo, sulla passione di Gesù, sulla sua morte in croce e la sua risurrezione. L’autore affronta i testi con la maestria, la semplicità e la freschezza che lo contraddistinguono, sa cogliere le provocazioni esistenziali che da essi emergono e conduce il lettore all’incontro con un Cristo divenuto sempre più familiare e con la potenza trasformante della sua Parola.
Destinatari
Tutti.
Autore
BRUNO MAGGIONI (1932), presbitero della diocesi di Como, è uno dei maggiori biblisti italiani. Ha studiato teologia e scienze bibliche all’Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Ha insegnato esegesi del Nuovo Testamento alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano e introduzione alla teologia presso l'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano. È direttore de «La rivista del clero italiano». Per EMP ha pubblicato: «Impara a conoscere il volto di Dio nelle parole di Dio» (2009); I quattro vangeli (2009), Nuova evangelizzazione. Forza e bellezza della Parola (2012).
Gesù vive all'interno della società giudaica, dalla quale è profondamente influenzato. Grazie alla scoperta dei manoscritti del mar Morto, l'immagine che oggi abbiamo di questa società è molto più precisa. Nonostante le somiglianze di carattere letterario e contenutistico con le visioni del movimento esseno lascino stupiti, Gesù non era un esseno, e non si è formato in una comunità essena. L'originalità del suo messaggio lo fa emergere come una figura di "rottura" all'interno della cultura e della teologia del suo tempo.
Il fatto che l'Egitto sia stato l'unico territorio - oltre alla Palestina - ad aver accolto il Figlio di Dio sulla terra, dà alla Valle del Nilo un ruolo speciale e particolare nell'economia divina della Redenzione, facendone quasi una seconda Terra Santa. Esso ha giocato e gioca un ruolo importante nella religiosità popolare e ufficiale copta, che vi vede l'attestazione di una predilezione celeste. È persuasione comune tra i Copti che tutte le glorie cristiane di cui l'Egitto è così fiero - il monachesimo in primis - siano dovute alle continue intercessioni della Vergine che, durante la fuga, avrebbe sollecitato il figlio a benedire la terra del Nilo come ricompensa dell'ospitalità ricevuta. A partire dal testo evangelico di Matteo e dalle antiche testimonianze delle Chiese orientali, l'Autore ricostruisce la tradizione del viaggio in Egitto che la Sacra Famiglia fu costretta a percorrere per sottrarsi alla violenza di Erode. Ne emerge, tappa dopo tappa, un itinerario tra storia e fede.
Questo libro contiene molte cose eccellenti. È un progetto bellissimo e un'interpretazione veramente cristiana del Vangelo (card. Albert Vanhoye sj). Questo libro si rivelerà utile non soltanto agli studenti di teologia, ma sarà anche di immenso aiuto alla comunità più vasta, per lo studio della Scrittura e la crescita nella vita spirituale (Dr. Shilanand Hemraj, Bangalore)Uno dei doni più grandi che il Signore mi ha fatto è quello di crescere nella fede e nella grazia battesimale attraverso il Cammino Neocatecumenale. Ho ricevuto dal cammino un profondo amore per le Scritture, la Liturgia e i Padri della Chiesa; esso mi ha portato a scoprire la persona vivente di Cristo presente nelle Scritture, nella mia storia e nelle vite dei fratelli e delle sorelle che mi circondano. Questa esperienza ha influenzato l'intero mio approccio allo studio e all'insegnamento delle Scritture. Ho visto la necessità di andare oltre il metodo storico-critico, verso un'esposizione kerygmatica e vivida delle Scritture che conduce ad un incontro con la persona di Cristo. Questo commento del Vangelo di san Luca è il frutto di questa esperienza e viene offerto alla totalità del pubblico nella speranza che esso lo aiuterà a conoscere un po' più profondamente la lunghezza, la larghezza, l'altezza e la profondità dell'Amore di Cristo e a sperimentare il potere della sua risurrezione (Fr Zacharias Mattam, sdb, Collegio Redemptoris Mater, Bangalore).
Il Libro di Giona è l'unico libro umoristico della Bibbia. Intendiamoci - scrive Alessandro Pronzato, sacerdote, scrittore, famoso autore del best-seller Vangeli scomodi, venticinque edizioni, tradotto in 20 lingue - si tratta di un messaggio serio, ma espresso in forma umoristica venata di ironia e persino di sarcasmo. L'intento pedagogico è preciso, ma evita la noia e suscita il sorriso".