
Le origini, la vita da ebreo osservante, la conversione e la predicazione di San Paolo sono descritte in questo monologo teatrale con lo stile divertente che sempre caratterizza gli scritti di Giampiero Pizzol.
Con abile padronanza della lingua l’autore coinvolge il lettore con un testo che scorre sempre con grande equilibrio tra sottile ironia e significato più profondo di ogni episodio narrato così che al lettore, come allo spettatore della recita teatrale, sembra proprio di essere li presente di persona al centro dello svolgersi dei fatti, di fronte a San Paolo che parla.
Lo spettacolo è andato in scena in anteprima al Meeting di Rimini a fine agosto 2016 e sarà poi recitato in molte città italiane.
Un libro che racconta la misericordia di Dio per l’umanità, manifestata nella persona di Gesù attraverso le parabole: mashàl è il termine ebraico.
Nel suo consueto stile semplice, l’autrice - fondatrice dell’Associazione Fraternità Vincenziana Tiberiade e con diverse pubblicazioni al suo attivo, come Caterina Labouré (San Paolo) e Dite agli smarriti di cuore (Messaggero) – parla a tu per tu col lettore e lo fa entrare nel meraviglioso mondo delle Parabole per toccare con mano le viscere di misericordia del Padre che esse racchiudono.
Un testo inedito del 1975, ritrovato fra le carte di Carlo Maria Martini. Un viaggio meditativo sulla vita dell'anima e la lotta spirituale, proposto dall'allora Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, che sarebbe poi diventato cardinale di Milano. In questo scritto - recuperato a seguito del lavoro di riordino e archiviazione a cura della Fondazione Martini - si rivela ancora una volta non solo il fine esegeta della Sacra Scrittura e il pastore che sarebbe stato poi grandemente ascoltato negli anni milanesi, ma anche il profondo scrutatore dell'animo umano capace di scandagliare le vanità e le debolezze dell'io nel costante combattimento fra l'opzione fondamentale per il bene e la resa di fronte alla fascinazione del male. Questa sorta di "manuale di vita interiore" aiuta a guardarsi dentro, a individuare le nostre inquietudini, a difendersi dal "morso dello spirito negativo" e ad affrontare quello stato di "desolazione spirituale" sempre in agguato sulla strada di chi vuole seguire il Vangelo; non manca un'instancabile esortazione alla fiducia, soprattutto quando si cade nei tentacoli delle forze oscure del maligno, perché come scrive Martini in queste pagine: "Tornerà il sereno. Dovremo solo attendere il riapparire del sole interiore, della luce dell'anima, con disposizione paziente, risoluta e coraggiosa". Prefazione di Enzo Bianchi.
Maria è la madre dei credenti perché ha creduto alla Parola di Dio e l’ha messa in pratica. Non ha chiesto garanzie e segni, non ha dubitato ma ha interrogato il mistero di Dio perché il cammino della fede le fosse indicato. Meditando l’annuncio dell’angelo a Maria, il cristiano scorge il mistero della sua stessa vocazione e comprende che la vocazione è un’impresa che non può essere portata avanti con le proprie forze ma si può abbracciare contando sulla grazia del Signore e credendo alla sua promessa. Nella visita di Maria ad Elisabetta si può cogliere il paradigma della missione cristiana che, suscitata da una sincera attenzione all’altro e guidata da una carità intelligente, giunge a riconoscere nell’incontro umano le grandi cose che Dio opera in noi.
In questo doppio CD è inciso il ritiro di Avvento predicato da fr. Enzo Bianchi a Bose il 27 novembre 2005.
Il cristiano è uno che è “afferrato” da Cristo, e il suo primo compito è di conoscere il Signore che lo ha chiamato; non si tratta di una conoscenza intellettuale, fatta di formule, ma di un’esperienza penetrante, una relazione che porta il credente a diventare coinvolto totalmente nella vita di Gesù. La conoscenza di Cristo è il fondamento e la forza dell’agire etico del cristiano, che mostra di vivere sulla terra insieme agli uomini della storia una vita che è dono e responsabilità, e nel contempo testimonia come per lui ci sia una cittadinanza ancora più decisiva nei cieli, l’appartenenza alla comunità dei credenti che “stanno nel mondo ma non sono del mondo”.
In questo doppio CD è inciso il ritiro di Avvento predicato da fr. Enzo Bianchi a Bose il 30 novembre 2008.
I libri di Samuele si aprono con un’appendice sulla fine del periodo dei giudici, con Samuele stesso, e descrivono poi, a partire dalla instaurazione della monarchia, le vicende del primo re, Saul, l’ascesa di David e la sua elezione fino ai suoi ultimi atti, ma non alla sua morte. Si tratta pertanto di un’opera all’interno della quale il ruolo centrale è svolto da tre grandi personaggi: Samuele, Saul e David; essa tuttavia è al contempo storia dell’intero popolo di Israele e dei suoi rapporti con Dio e le altre nazioni. Si hanno quindi anche notizie sull’organizzazione dello stato monarchico nascente e le sue guerre, i racconti sull’arca dell’alleanza e sulle lotte di successione, vicende romanzesche, episodi di seduzione, profezie, inni e salmi.
Madre Cànopi, una delle maggiori figure della spiritualità contemporanea, ci prepara a vivere oggi l'evento della nascita di Cristo che ogni anno si rinnova, e ci interpella a riconoscerlo e testimoniarlo nell'umiltà della nostra esistenza quotidiana. Le riflessioni di madre Cànopi prendono il via dell'ascolto della Parola di Dio quale atteggiamento fondamentale del credente, per poi ripercorre le grandi tappe del cammino del popolo eletto, la vita e la testimonianza di alcune figure bibliche femminili, fino ad arrivare alla morte e risurrezione di Cristo e all'annunzio della buona notizia del Vangelo. Da quando cioè ha inizio l'"oggi" della Chiesa e l'"oggi" della nostra testimonianza di fede: l'oggi di un continuo stupore, perché Cristo è presente e operante nella nostra vita.
I Salmi messi in ritmo, per poter meglio essere utilizzati all'interno del percorso liturgico comunitario: questo il senso di un salterio moderno, fedele allo spirito del testo. Un classico dell'orazione contemporanea che pesca nella tradizione più feconda. Un testo dedicato "a tutti gli uomini che amano la poesia, che riflettono sul mistero dell'esistere e del morire, che sperano e si indignano, insomma, che vivono da uomini... si sono volute offrire centocinquanta chiavi per l'ingresso nelle stanze del Salterio. Ora tocca al lettore di entrare e sostare".
Un percorso profondamente meditato attraverso l’anno liturgico, riletto come dovrebbe essere, un tutt’uno che compenetra la vita personale e quella ecclesiale; un percorso esistenziale prima ancora che rituale, in cui avvento, quaresima, tempo di Pasqua e giorni “ordinari” scandiscono il ritmo della vita umana e credente. Un Turoldo assorto e dedicato completamente al commento della parola di Dio, intesa però sempre come freccia che giunge precisa a colpire i nostri giorni, il nostro tempo. A distanza di quarant’anni da quando furono pronunciate, queste omelie svelano ancora oggi tutta la loro attualità, che è la medesima dell’annuncio evangelico. Poiché, come si chiede padre David stesso, in apertura del libro: «In quale anno, mese, giorno? Nessuno può fissare una data, sia pure approssimativa, nessuno può segnare un confine di tempo e di spazio all’azione divina... Il calendario di Dio non combacia con quello dell’uomo. Tu puoi attardarti dietro a mille programmi, distribuire secondo gli anni le tue speranze... Ma un giorno egli verrà. Verrà. Questa la promessa certa, definita, anche se è incerta l’ora, il minuto».
Carlo Maria Martini, attraverso una selezione di testi letti e "pregati" secondo il metodo della lectio divina, mette a nudo il cuore del rapporto Dio-uomo. Al centro vi è la figura di Geremia, un uomo capace di parlare con ardore travolgente; un uomo impegnato in un compito difficile, quasi ingrato, nel suo annunciare - tramite il monito della sciagura - la fedeltà di Dio. Il profeta, purificato dalla sofferenza, è annunciatore di una buona notizia: Dio fa alleanza con il suo popolo, lo fa di nuovo, lo fa con determinazione. Solo in Cristo questo annuncio troverà compimento perfetto, ma la voce del profeta - il grido di un uomo provato ma fedele, in una città "secolare" che non ascolta - rimarrà monito per sempre: è possibile fidarsi di Dio.
Oggi si assiste a un crescente interesse per l'arte e a una parallela scarsa conoscenza della Bibbia. Il volume propone la rilettura di cinquanta scene tra Antico e Nuovo Testamento, abbinandole a una o più opere d'arte, per riconoscere e decifrare simboli, personaggi ed episodi biblici così come li hanno interpretati e "riscritti" alcuni tra i più grandi pittori della storia dell'arte di tutti i tempi. I singoli soggetti sono riprodotti per intero e poi riproposti evidenziando qualche particolare, e viene spiegato il significato di uno stile, l'uso di determinati colori, la corrente di pensiero a cui l'artista aderisce, qualche esperienza di vita sia spirituale sia umana. Alcune opere sono messe a confronto con altre versioni raffiguranti lo stesso episodio biblico, secondo l'interpretazione di artisti diversi, per far risaltare affinità e originalità di ognuno. Completa il volume un Glossario, le referenze cronologiche in riferimento ai pittori, una cartina geografica della Palestina tra l'Antico e il Nuovo Testamento e indice dei luoghi della Bibbia e dei pittori.

