
L'eucaristia è il cardine della vita cristiana. Nel Nuovo Testamento riveste un posto speciale la testimonianza di Paolo nella prima lettera ai Corinzi, dove l'apostolo persegue tre obiettivi: correggere gli abusi verificatisi nella comunità; riproporre la forma e il significato originari della "cena del Signore"; esortare a esaminarsi se si può degnamente mangiare il corpo del Signore e bere il suo sangue. L'esegesi è preceduta da una presentazione di Corinto sotto l'aspetto storico, sociale e religioso, per offrire un'idea di quella città all'epoca di Paolo. Tra i vari spunti per l'oggi vi è la necessità di rivalutare la dimensione comunitaria dell'eucaristia, a cui prepararsi adeguatamente.
Con un testo che combina la narrazione in prima persona di Paolo e una riflessione sulla sua vita e sui suoi scritti, Giuseppe Florio accompagna il lettore alla riscoperta dei grandi temi della predicazione dell'Apostolo delle Genti. Ne viene un libro che è un omaggio a san Paolo, ossia a colui che per primo comprese il senso profondo di una Chiesa in uscita, quella stessa di cui parla, a distanza di venti secoli, papa Francesco. La storia di Paolo, dei suoi viaggi, insieme all'attenta esegesi delle pagine più importanti delle sue lettere, ci permettono di tornare a respirare l'aria della libertà del cristianesimo delle origini: libertà dalla Legge, in ascolto dello Spirito e nella certezza di quella verità del Vangelo che ci permette di dire: siamo salvi per Grazia. In questo modo, Florio ci offre anche lo strumento per un'originale catechesi di iniziazione cristiana per l'oggi, recuperando, raccontando e approfondendo i grandi temi dell'annuncio: il kèrigma, la kenosis di Cristo che fonda la nostra fede, la predicazione ai non credenti, la sfida della croce, il senso più vero del sacrificio di sé... Con un linguaggio semplice e moderno, l'autore ci accompagna così in un vero e originale viaggio dentro le fonti della nostra "conversione".
Oggetto del presente lavoro sono i Salmi 146–150… Questi salmi sono inni di lode contraddistinti dal doppio alleluia posto all’inizio e alla fine di essi… In questo breve sussidio presentiamo, per ogni salmo, il testo italiano … Quando necessario ai fini dell’esegesi rabbinica segnaliamo in nota la differenza fra la traduzione della CEI e quella presa in considerazione dal midrash… Altri lavori sono in preparazione e vedranno la luce gradualmente. Con l’aiuto di Dio pensiamo di pubblicare il midrash dell’intero Salterio.
Massimo PAZZINI è nato a Verucchio nel 1955. È licenziato in Teologia dogmatica (STAB di Bologna 1982) e in Teologia biblica (SBF di Gerusalemme 1985). Ha conseguito il BA in Lingua ebraica e Lingue semitiche antiche all’Università Ebraica di Gerusalemme (1990) e la laurea in Lingue e civiltà orientali all’Istituto Universitario Orientale di Napoli (1998). Insegna ebraico, aramaico e siriaco allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, Facoltà di Scienze bibliche e Archeologia, dal 1991. È stato professore invitato di siriaco e di ebraico all’Ècole Biblique di Gerusalemme. Accanto a diversi articoli, ha pubblicato: Grammatica siriaca (1999); (con A. Niccacci) Il Rotolo di Rut. Analisi del testo ebraico (2001); Il Libro di Rut la moabita. Analisi del testo siriaco (2002); Lessico concordanziale del Nuovo Testamento siriaco, Jerusalem 2004 (ristampa 2014); (con A. Niccacci e R. Tadiello) Il Libro di Giona. Analisi del testo ebraico e del racconto, Jerusalem 2004; Il libro dei Dodici profeti. Versione siriaca. Vocalizzazione completa, Milano-Gerusalemme 2009; Il libro di Rut. Analisi del testo aramaico, Milano-Gerusalemme 2009; (con S. Cavalli e Frédéric Manns) Tutto è vanità. Il libro di Qoèlet nelle versioni della LXX, della Pesitta e del Targum, Napoli 2015; L’antenata del Messia. Il libro di Rut versioni antiche e moderne a confronto, Napoli 2019; La moabita. Il Midrash Rabbah del libro di Rut, Napoli 2019; Pietà di me, o Dio. I sette Salmi penitenziali nel Midrash Tehillim, Napoli 2020; Sono stato a Gerusalemme. Lettere di pellegrini ebrei, Napoli 2021; Lodate Iddio. I midrašim dei Salmi 146-150, Napoli 2021.
La fonte delle gesta narrate è senz’altro il Libro della Genesi, ma il narratore nel raccontare fa leva sulla fantasia e perciò –come si esprime Origene– il racconto biblico è espresso in forma favolistica. Le verità della Sacra Scrittura vengono così comunicate nella forma più semplice e più gradita soprattutto ai fanciulli.
I midrashîm raccontano le meraviglie che Dio ha operato in favore del suo popolo Israele. Naturalmente il racconto segue il testo sacro però lo amplia, arricchendolo di sapienti osservazioni e illustrandolo con similitudini, paragoni e parabole.
Questa antologia ha un immenso valore pedagogico, perciò la raccomandiamo caldamente a genitori e maestri.
Mi pare felice l’espressione “donne impertinenti” che raccoglie in questa categoria donne che si distinguono non tanto per la loro grazia e femminilità, quanto piuttosto per il loro agire non convenzionale facendo cose, talvolta, del tutto inaspettate…
È importante, come sottolinea l’autore, ricordare il paradigma teologico soggiacente al libro dei Giudici che si rinnova nel corso della narrazione ed è costituito di quattro elementi fondamentali: la descrizione del male commesso da Israele (soprattutto il peccato di idolatria); la conseguente ira del Signore; la sottomissione di Israele alla forza dei suoi nemici; Dio che suscita un giudice-liberatore per portare a compimento il suo disegno di salvezza.
(dalla presentazione di Massimo PAZZINI)
Gabriele Maria CORINI (1975), discepolo del Cardinale Martini, licenziato in Scienze Bibliche ed Archeologia presso lo SBF di Gerusalemme (2003), ha conseguito il Dottorato in Teologia Biblica alla FTIS di Milano (2008). Membro dell’Associazione Biblica Italiana, è docente stabile di Sacra Scrittura presso l’ISSR regionale ligure, di ebraico e Profeti – Scritti presso la FTIS di Milano e parroco dell’Antica Collegiata di S. Ambrogio in Alassio (Sv).
È autore di numerose pubblicazioni a tema biblico, pastorale e spirituale, tra cui L’amico dello sposo. Storia di un’amicizia straordinaria con Carlo Maria Martini (2013); Contro la sciatica del cuore. Spunti biblici sulla divina Misericordia (2015); Non rimanere caduti. Le quindici malattie dell’amore cristiano secondo Papa Francesco (2016); Chi non serve non serve. Il volto bello dell’amore cristiano (2017); La riforma del cuore. L’Evangelium Gaudium come pratica della vita nel Vangelo secondo Matteo (2018) e Giudici. Introduzione e commento (2018); Israele tra memoria e identità. L’alleanza di Moab come manifesto programmatico della memoria fondatrice d’Israele (2018); I verbi della familiarità cristiana (2020); Donne impertinenti. L’intreccio narrativo al femminile nel Libro dei Giudici (2021).
«Il titolo di questa sezione dell'Opera Omnia indica chiaramente l'oggetto delle opere presentate e subito si può intuire come siamo condotti al cuore dell'esistenza della Chiesa, che vive della Parola e del Pane, nutrendosi alla Tavola dei due alimenti necessari all'esistenza. I volumi di questa sezione hanno una data lontana nel tempo (1949, 1950, 1959-1993, date delle prime edizioni francesi), e tuttavia corrispondono a questioni che oggi sono più che mai importanti e difficili per la teologia e per l'esistenza cristiana; soprattutto, come si vedrà, la questione della lettura e interpretazione della Scrittura. [...] Le opere di de Lubac contenute in Scrittura ed Eucarestia trattano due grandi temi, che coincidono con i fondamenti della fede e della teologia cristiana. La Chiesa, infatti, vive della Parola testimoniata e portata dal Libro, e della Eucarestia, nella memoria di Gesù, celebrazione ma anche sintesi di tutta la storia e del mistero della salvezza. Sono opere che hanno fecondato la riflessione teologica del periodo immediatamente precedente il Vaticano II, e, anche se non citate, hanno nutrito alcuni documenti conciliari tra i più importanti (sulla rivelazione, sulla Chiesa, sulla liturgia). [...] È questo il significato delle opere di de Lubac, che rimangono dei classici della teologia del XX secolo, e proprio perché classici si presentano sempre attuali. Non si può capire la Chiesa senza pensare all'Eucarestia, e viceversa. L'esegesi, ricerca attenta, rigorosa, di tutta la dimensione storica e filologica della Scrittura, ha assoluto bisogno della lettura sempre attenta al "senso spirituale": solo così la Parola vivifica. Altrimenti rimane lettera morta, addirittura portatrice di morte.» (dall'Introduzione di Azzolino Chiappini alla Sezione quinta dell'Opera Omnia)
Per una conoscenza dei testi biblici che cerchi di essere intelligente e appassionata, occorre tentare di stabilire dei solidi "ponti" tra letture che analizzino e interpretino i testi, per quanto possibile, nei loro significati originari, e la vita e la cultura di oggi, senza fondamentalismi e superficialità. Nel quadro del progetto culturale "Per una nuova traduzione ecumenica commentata dei vangeli", ideato dall'Associazione Biblica della Svizzera Italiana, questo volume - una nuova traduzione ecumenica commentata del testo secondo Giovanni - è la quarta tappa. L'intero progetto è pensato per accompagnare l'attività formativa di tante persone nella Chiesa (nelle parrocchie, nei gruppi, nei movimenti, nelle associazioni di qualsiasi orientamento). Esso intende anche sostenere la volontà di singole persone che vogliano approfondire temi, contenuti e valori, che possono interpellare intensamente il cuore, la mente, la vita di chiunque. Ideatore del progetto e curatore del volume: Ernesto Borghi, biblista cattolico, presidente dell'Associazione Biblica della Svizzera Italiana (www.absi.ch) e coordinatore della formazione biblica nella Diocesi di Lugano (Svizzera). Redattori e redattrici: François-Xavier Amherdt - Guido Benzi - Emanuela Buccioni - Elena Chiamenti - Giuseppe De Virgilio - Stefania De Vito - Gaetano Di Palma - Fabrizio Filiberti - Nicoletta Gatti - Adrian Graffy - Luciano Locatelli - Lidia Maggi - Mariarita Marenco - Francesco Mosetto - Eric Noffke - Lorella Parente - Renzo Petraglio - Angelo Reginato - Luciano Zappella - Stefano Zeni - Giorgio Zevini. Prefazione: Gaetano Castello. Postfazione: Marinella Perroni. Appendici culturali e pastorali: Roberto Geroldi - Giorgio Jossa - Carmine Matarazzo - George Ossom-Batsa - Stefano Zuffi.
Ognuno di noi si è trovato almeno una volta nella vita a terra, desiderando una parola che aiutasse a rimettersi in piedi, a riprendere il cammino, almeno fino alla caduta successiva! Una parola per riprendersi, risorgere, ricominciare a vivere. Nella Bibbia la consolazione giunge proprio nei periodi di difficoltà, ma non si tratta di anestetizzare il dolore con un effetto tranquillizzante. È la forza di una parola diversa a garantire l'effetto e aprire varchi di consolazione anche attraverso parole dure che sanno far verità su una situazione, soprattutto su ciò che non va. Emanuela Buccioni, appassionata lettrice e studiosa della Bibbia, si mette alla ricerca con noi fino a intuire quella parola che sia come acqua fresca nell'arsura, come una stella in una notte buia, come un appiglio solido in una scalata. Ma queste mete non sono facili risposte, sono raggi inaspettati e potenti che hanno però la forza misteriosa di far ripartire. La bellezza di queste pagine sta nelle domande aperte che stimolano nuove ricerche e creano vicinanza, un sentirsi compresi nelle proprie personali svolte e difficoltà. Se la vita è raggiungere degli scopi che ci si è prefissati e l'esito è stato disastroso, che senso ha continuare a impegnarsi, a lottare? A che serve sperare ancora? A cosa sono servite tante parole e una vita onesta e integra? Dove hanno portato sacrifici e veglie per affrontare tante ostilità? «Si crede che tutto sia finito, ma poi c'è un pettirosso che si mette a cantare» (Paul Claudel), suggerisce l'autrice. "Ricominciare" vuole offrire una delle monete più rare eppure più ricercate, la consolazione. Che non è un gesto tranquillizzante, ma l'esperienza spirituale che nasce dall'azione più scontata di questo mondo, l'ascolto di una parola da cui un giorno si è trovati e salvati.
Il volume è un bel testo sulla preghiera cristiana, letta e vissuta basandosi sul fondamento sicuro della Parola. L’autore, presbitero della diocesi Salerno Campagna Acerno, è uno studioso della Bibbia, professore di Sacra Scrittura dal 1989. In questo testo sintetizza un cammino di fede e di preghiera più volte da lui offerto in modo particolare ai presbiteri e ai religiosi; il libro si rivolge tuttavia a chiunque nel popolo di Dio è interessato ad affrontare il tema della preghiera, a partire da uno studio attento delle Scritture. Punto di partenza del libro è l’analisi della preghiera di Gesù, fatta alla luce dei testi del Vangelo di Luca. Particolarmente interessante è la proposta di una lettura cristiana dell’Antico Testamento che arriva ai Salmi partendo sempre dalla figura di Gesù e da una forte riflessione sulla sua preghiera, letta con attenzione a partire dai testi evangelici.
Un uomo posseduto da uno spirito impuro cominciò a gridare: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto per rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». È il primo miracolo che troviamo nel vangelo secondo Marco: la guarigione di un indemoniato nella sinagoga di Cafarnao. Risanata l'interiorità turbata resta tra la folla, e in noi, lo stupore per quel gesto compiuto con autorità. Chi è Gesù? Chi è colui che comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono? L'evangelista Marco presenta Gesù come un Maestro che insegna con autorità, che viene non a rovinarci, ma a redimerci. A «guarire» la visione di un Dio in concorrenza con l'uomo, la supponenza dell'indemoniato, per vivere un cristianesimo di relazione e non di superficialità, dramma del nostro occidente. In un linguaggio semplice e accurato, con dovizia di riferimenti bibliografici, l'autore presenta il vangelo secondo Marco con fedeltà alla struttura del testo: portare il discepolo a scoprire la messianicità di Gesù; dimostrare la sua identità nella novità della sua persona che sceglie liberamente di sacrificarsi sulla croce dove verrà riconosciuto come Figlio di Dio. L'opera ci conduce nel mistero di Dio e ci sollecita a passare da una visione tiepida della fede a una evangelica, a meravigliarci davanti all'azione di Dio e, come dice Papa Francesco, a «svegliarci dal sonno dell'indifferenza e dalla vanità, dall'incapacità di instaurare rapporti genuinamente umani, di farsi carico del fratello solo, abbandonato o malato».
Davide è uno dei personaggi più importanti e citati della Bibbia. La sua storia si presta a numerose interpretazioni, alcune delle quali compaiono nel sottotitolo del volume. Il libro analizza la vicenda singolare di questa figura, prestando particolare attenzione alle relazioni che Davide di volta in volta intesse. L'obiettivo fondamentale della lettura qui proposta è di mostrare che ciascuno di noi si può rispecchiare in quest'uomo, amato e odiato, ambizioso e timorato di Dio, amico fedele e nemico implacabile.
Un approfondimento sulle interpretazioni che il racconto della creazione ha avuto all'interno delle correnti della mistica ebraica. Attraverso le pagine si verrà accompagnati in un affascinante viaggio alla scoperta del simbolismo mistico, per scoprire la bellezza e la ricchezza di significato delle lettere ebraiche, e per addentrarsi nel linguaggio ricco di suggestioni del Sèfer Ye?irah, per poi essere catapultati nel cuore stesso dello Zohar...