
La Parola di Dio non è uno strumento tra tanti per il cammino personale e spirituale, ma costituisce “il” riferimento autorevole che riconosce concretamente al Padre, e a nessun altro, il ruolo di formatore nel processo educativo d’ogni figlio suo, chiamato a nutrirsi d’ogni parola che esce dalla sua bocca.
Questo libro propone, in particolare a sacerdoti, religiosi e religiose, un metodo per vivere alla luce della Parola, lasciando che sia essa a dare ritmo all’ esistenza.
Amedeo Cencini, sacerdote canossiano, ha conseguito la licenza in scienze dell’educazione all’Università Salesiana e il dottorato in psicologia all’Università Gregoriana; si è poi specializzato in psicoterapia all’Istituto Superiore di Psicoterapia analitica. Docente e formatore, ha scritto numerose opere, tra le quali ricordiamo una trilogia sul celibato sacerdotale e religioso (Per amore, Con amore, Nell’amore, Dehoniane 1994-20013), una trilogia sulla vita comune (Com’è bello stare insieme, Come rugiada dell’Ermon, Come olio profumato, Paoline Editoriale Libri 1996-19993) e una trilogia sulla formazione permanente (Il respiro della vita. La grazia della formazione permanente; L’albero della vita. Verso un modello di formazione iniziale e permanente; La verità della vita. Formazione continua della mente credente, San Paolo 2002-2006).
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
Di storie e vite di Gesù Cristo ne sono state scritte tante, ognuna con la propria impostazione: il vescovo Fulton Sheen propone qui un'opera che non ha nulla a che vedere con la critica biblica ma che appare invece come una biografia "interiore" di Cristo, il racconto di una vita vissuta nella contraddizione il cui simbolo è la Croce, allo stesso tempo mortale (conclusione nel tempo) e immortale (origine e scopo della sua venuta). La Croce è dunque il perno, la prospettiva e il messaggio che si presenta anche alla nostra epoca, la quale ha invece snaturato il fine della venuta di Cristo e ne ha cancellato il Sacrificio: in questo modo l'uomo moderno ha trasformato Gesù in un semplice filantropo e ha smarrito l'intero senso dell'esistenza.
"Dopo avere scritto molti libri e molte storie, ho deciso di affrontare il rischia di raccontare, ancora una volta, i fatti e le parole dell'uomo chiamato Gesù. Il Gesù che incontrate in questo libro è il figlio di Maria, una donna di Nazareth, che, ormai adulto, lascia la madre, la casa, il lavoro, per percorrere, insieme con un gruppo di amici, le strade di polvere e di gelo che lo condurranno tutte e sempre in uno stesso luogo: Gerusalemme, la città fatale dalla quale Gesù fugge e alla quale inesorabilmente ritorna per morire su una croce." (Ferruccio Parazzoli)
“I sentimenti di Pascal sono straordinari, soprattutto per la profondità della loro tristezza, e per un non so che d’immensità: si è sospesi fra tali sentimenti come nell’infinito.”
François-René de Chateaubriand
Un grande moralista, filosofo e matematico, un uomo dal sapere universale, decise di dedicare le migliori energie dei suoi ultimi anni allo studio delle scienze religiose. La centralità della figura di Cristo nell’itinerario speculativo, spirituale e umano di Pascal lascia una traccia indelebile in questo Compendio della vita di Gesù Cristo. L’opera, perduta in circostanze mai chiarite e ritrovata solo due secoli dopo, si compone di 354 articoli disposti in ordine cronologico: sono citazioni dirette dalle Sacre Scritture, ma anche sintesi e interpretazioni. Avvolte da una semplicità cristallina e disarmante, fedeli alla scabra e incisiva parola evangelica, queste pagine sono nondimeno intrise di una efficacissima potenza drammatica.
Gesù Cristo rivestì un ruolo di primissimo piano nella breve e profonda esistenza dell’autore, come ci mostra inequivocabilmente la Vita del Signor Pascal, capolavoro del genere biografico scritto dalla colta e sensibilissima sorella Gilberte.
Davide Monda insegna presso l’Università di Bologna. È autore di volumi e saggi sulla civiltà letteraria europea dal Rinascimento al Romanticismo.
«Dopo aver terminato il romanzo Silenzio, per molti anni ho coltivato la decisione di tratteggiare un'immagine di Gesù così come il popolo giapponese può comprenderla. In questo libro non ho presentato la figura dell'ebreo che porta a compimento l'Antico Testamento. Ho scritto come semplice romanziere, senza pretese teologiche». Questa Vita di Gesù, la prima scritta da un giapponese, colpirà il lettore italiano per la realistica figura tratteggiata dal romanziere del Sol levante: un Gesù che conosce la vita della gente comune e dei miseri, che condivide l'acre odore della fatica e del sudore dei poveri, che non ha bisogno di immaginarsi la debolezza dei disperati. Gli occhi tristi del Nazareno saranno per il lettore la rivelazione dell'amore di Gesù per la sua gente e per l'uomo umiliato. A quegli occhi tristi farà riscontro la descrizione dell'atmosfera delle primavere di Galilea. La narrazione, che proviene da lontano, dall'Estremo Oriente, è capace di spingere il lettore ancora più lontano: verso un futuro che sia esperienza nuova di Gesù, che indichi una conoscenza sempre più umana e incarnata.
Questo Vangelo è un vero vade mecum che conduce il lettore alla completa comprensione storica e spirituale della Persona e dell'insegnamento di Gesù Cristo nostro Dio e Salvatore.
Un racconto della vita di Gesù di Nàzaret basato su studi storici e capace di mantenere l'immediatezza e la semplicità della testimonianza offerta dai discepoli. «L'incontro con Gesù, oggi come duemila anni fa, è una questione di cuore, di sguardi, di commozione che prende fin nelle viscere: è più nella sua persona che nella sua dottrina.» Chi era davvero Gesù di Nàzaret? In questo volume, Andrea Tornielli accoglie la sfida di raccontare la sua storia, la sua vita terrena, dalla nascita a Betlemme, con una mangiatoia come prima culla, fino alla morte sulla croce, nell'estremo sacrificio, e alla resurrezione. Lo fa unendo in un'unica narrazione i testi dei quattro Vangeli - le testimonianze degli amici di Gesù, degli apostoli, dei testimoni oculari che lo hanno seguito per tre anni lungo le strade della Galilea e della Giudea - e li alterna a un personale tentativo di ricostruire con l'immaginazione, e con l'aiuto dei più autorevoli studi storici, tutto ciò che gli evangelisti non hanno scritto. L'autore permette in questo modo ai lettori di "entrare" nel Vangelo per incontrarne il Protagonista, "vederlo" parlare, commuoversi, soffrire, diffondere la sua Parola e compiere miracoli. Intessuti nella narrazione, i commenti e le riflessioni di Papa Francesco ci accompagnano di episodio in episodio, riportandoci spesso al momento attuale, per ricordare che Gesù continua a vivere tra la gente ed è sempre possibile incontrarlo, oggi come un tempo sulle rive del lago di Tiberiade, scorgendolo sul volto degli altri, dei poveri, di chi soffre, di quegli uomini e donne a cui il Nazareno non ha mai negato il proprio sguardo d'amore.
L'abate Ricciotti scrisse Vita di Gesù Cristo tra Roma e Gubbio, nella Canonica di San Secondo, di cui era Abate titolare. "Si ritirava lì in una stanzetta interna, lontana dalla strada e dai rumori, piccola e quasi riempita da un lungo tavolo dove poteva aprire e scompaginare libri e fogli di carta; scriveva per ore, con una coperta sulle spalle, confortato di tanto in tanto da una tazzina di caffè bollente". Nacque così uno dei libri più celebri ed appassionanti sull'esistenza terra di Gesù. Un libro che segue passo passo, quasi da "testimone oculare", la vita dell'Uomo-Dio nei luoghi e nel clima storico-politico della sua esistenza terrena.
Questo volume riduce il testo dei quattro Vangeli in un'unica narrazione unitaria, continuativa e, nel limite del possibile, con un ordine cronologico. Il racconto è suddiviso in 33 capitoli, ognuno dei quali viene ambientato da una breve introduzione. Il testo utilizzato è quello della traduzione interconfessionale in lingua corrente.
In un cofanetto sono raccolti due volumi di padre Tito Sartori. Nel primo egli,con grande umiltà e semplicità, ripercorre la vita di Gesù rispettando il succedersi cronologico dei fatti accaduti e questa è sicuramente una peculiarità dell'opera. Il Vangelo ne costituisce la struttura portante e viene citato all'inizio di ogni paragrafo. Nel secondo volume "Meditazioni sui Vangeli" l'autore porta a compimento l'accurata ricerca compiuta nel volume precedente soffermandosi a meditare sul significato dei Vangeli, per gustare e vedere quanto è buono il Signore. I libri sono scritti con un linguaggio semplice, ma allo stesso tempo profondo e offrono molti spunti di riflessione per comprendere meglio la vita di Gesù e per approfondire la propria fede.