
Questo volume dedicato agli Atti degli apostoli tiene conto dell'unità dell'opera lucana (Vangelo e Atti) ormai riconosciuta dalla critica biblica. Il parallelismo e la complementarietà delle due opere si fonda sulla continuità naturale tra il messaggio di Gesù e la testimonianza della Parola resa dagli apostoli, continuità sorretta dall'azione dello Spirito. Il lettore si troverà quindi di fronte a rimandi incrociati.
La traduzione strutturata del "Vangelo secondo Giovanni" è lo strumento preparato e utilizzato nella settimana biblica organizzata dal centro catechistico della diocesi di Padova a Villa Immacolata (Torreglia) l'ultima settimana di agosto 1997 e diretta dal prof. Giovanni Leonardi. Il criterio fondamentale seguito è quello di una traduzione che sia il calco del testo originale così da riprodurre non solo le frasi ma tutte le parole, anche le particelle secondarie come un men o un de o l'articolo.
Marco ha scritto il più antico dei quattro vangeli che, in forza della sua essenzialità, è anche il più adatto per quanti cominciano ad accostarsi al Nuovo Testamento. Il racconto di Marco si snoda verso un duplice esito: la rivelazione del mistero di Gesù e la manifestazione di ciò che si trova nel cuore dell'uomo. La figura di Gesù tratteggiata dal primo evangelista è quella inaudita del Messia che instaura il regno di Dio attraverso l'estrema debolezza della croce. E di fronte alla morte del Figlio di Dio il cuore dell'uomo non può sottrarsi alla scelta tra fede e incredulità. Guidano il lettore in questo affascinante percorso l'introduzione e il commento del biblista Bruno Maggioni, acuto interprete della dimensione esistenziale del messaggio evangelico.
Se si vuole conoscere il cristianesimo, bisogna anzitutto conoscere Gesù Cristo. Per tutti resta dunque valido l'interrogativo di fondo: "Chi è Cristo per noi oggi?". La cristologia che qui viene presentata è mossa dalla convinzione che, se non si parte dal Gesù terreno, la cristologia della Chiesa sarebbe priva del suo fondamento storico e contenutistico. L'opera è strutturata in due volumi (di cui il secondo di prossima pubblicazione). Il titolo vuole esprimere la molteplicità dei modi di approccio alla figura del Cristo: esso evidenzia il dato di una personale e costante unità di fondo che, però, viene percepita e interpretata in modo diverso da coloro che ne hanno scritto.
Note di commento sulla struttura letteraria, la punteggiatura, le lezioni e le citazioni bibliche. Il presente volume rende conto di una lettura del vangelo di matteo secondo la colonna latina del codice bilingue. Questa colonna e`stata copiata dopo quella greca ma conserva molte varianti autonome rispetto al testo greco parallelo, il quale, a sua volta, registra varianti rispetto al vaticanus. Anche la punteggiatura d ella colonna latina risulta di frequente differente da quella greca parallela e cosi`la scansione dei righi. Il l atino di matteo presenta molte affinita con i codici bobiensis e palatino, rappresentanti della tradizione africana. Una serie convergente di elementi consentono, invece, di ipotizzare ad antiochia la stesura di matteo in latino e in greco ad opera di un giudeo cristiano che cita accuratamente l'an