
A partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, in sintonia con i movimenti di contestazione, numerosi gruppi di credenti LGTB+ in diverse parti del mondo iniziarono a porsi la questione della propria permanenza all'interno delle Chiese cristiane a cui appartenevano, portando in superficie interrogativi non solo attuali, ma cruciali per la fede e la teologia. Come conciliare Bibbia e omosessualità? Quale accoglienza dare alle persone e alle coppie omosessuali? In che modo integrare le recenti acquisizioni scientifiche in ambito psichiatrico riguardo all'omosessualità? Il volume, per la prima volta, ricostruisce la storia del movimento dei credenti LGBT+ in Italia dagli anni Settanta fino al Duemila, anno del grande Giubileo e del World Pride celebrato a Roma. Basandosi su inedite fonti di archivio, su interviste ai vari protagonisti e sulla documentazione interna ai gruppi, il libro valorizza i principali dibattiti e il contributo che le esperienze italiane di aggregazione per credenti LGBT+ hanno apportato nelle Chiese protestanti e in quella cattolica. L'analisi delle dinamiche interne a quei gruppi è profondamente connessa all'evoluzione dei movimenti per la rivendicazione dei diritti delle persone LGTB+ e alle trasformazioni che hanno riguardato il cristianesimo italiano nell'ultimo mezzo secolo.
Anche questo volume dell'Annale "Parola e Tempo", come i precedenti, raccoglie i testi più pregevoli e significativi delle principali esperienze di studio, ricerca e confronto promosse dall'ISSR nel corso dell'ultimo anno accademico. La raccolta si conferma come strumento di conoscenza e formazione culturale, teologica e spirituale, ma anche di ricerca e confronto sulle scienze religiose (le scienze bibliche, teologiche, morali ...) in dialogo con le scienze umane e il pensiero contemporaneo, concentrando la sua attenzione sulle grandi sfide antropologiche del tempo presente. L'Annale è un luogo di elaborazione, confronto e discernimento delle principali sfide che attraversano la cultura contemporanea nell'intento di tenere insieme "cose eterne" e "cose attuali", nel tentativo di rigenerare un dialogo fecondo tra vangelo e cultura, tra chiesa e mondo. La raccolta in volume è strutturata in sette parti, anticipate da un'ampia trattazione monografica dedicata alla recezione dell'enciclica di papa Francesco Laudato Si' in ambito educativo e didattico (Custodire il creato. Educare alla cura della casa comune secondo la "Laudato Si'"). Seguono le altre sezioni (Chiesa e Teologia, Studi e articoli, Agorà: città e cultura, Arte e teologia, ecc.) tra le quali spiccano gli atti del convegno su "La Stella della redenzione", un secolo dopo. L'attualità del pensiero di Franz Rosenzweig.
Ottocento anni e non li dimostra. Tanti sono gli anni trascorsi dalla morte di Francesco di Assisi! Eppure, la sua memoria, con il messaggio evangelico da lui vissuto, resta ancora così viva ed efficace! Le celebrazioni previste negli anni 2023-2026 terminano con l'ottavo centenario della sua morte e costituiscono un'opportunità preziosa per ripercorrere la sua via cristiana alla vita. Questo libro, oltre a ricostruire gli ultimi anni di vita del Santo, tenta di fornire chiavi narrative capaci di consolare e incoraggiare il lettore, permettendogli di incontrarsi con la "santità umana" di frate Francesco che suggerisce una vera e propria via buona alla vita!
Nel 1955 il cardinale Giacomo Lercaro, vescovo di Bologna dal 1952 al 1968, inaugura un programma di pianificazione della periferia destinato a dotare la città di 44 nuovi centri parrocchiali. Per dare la possibilità alle persone recentemente insediate di partecipare alla vita della comunità cristiana, Lercaro istituisce l'Ufficio Nuove Chiese, incaricato di organizzare l'acquisto e la costruzione dei nuovi centri parrocchiali e propone una visione della città che vede i nuovi complessi ecclesiali come eminenti centralità urbane anche in riferimento alle attrezzature civili. Ma a Bologna il Cardinale non si limita a organizzare un'efficiente attività edificatoria, e nella convinzione che il momento imponga una seria riflessione su quale architettura sia più adatta a interpretare lo spirito della Chiesa nella seconda metà del Novecento, egli opera perché la costruzione delle nuove chiese sia affiancata e indirizzata da una approfondita ricerca culturale sull'architettura liturgica nel contemporaneo. Sul motivo del Cardinale «ogni momento della storia narra nel linguaggio dei vivi la lode al Dio vivente» nasce, quindi, il Centro di Studio e di Informazione per l'Architettura Sacra e la rivista "Chiesa e quartiere" suo organo divulgativo. L'attività di quello che verrà poi definito il "laboratorio bolognese" diviene così un punto di riferimento europeo in quanto sede di una sperimentazione che tende a coniugare progettualità moderna e attenzione alla liturgia intesa come celebrazione attivamente partecipata. A questo risultato concorre sia l'autorevolezza del Cardinale che si pone come punto di riferimento nel dialogo tra Chiesa e artisti, sia la preparazione culturale del giovane architetto Giorgio Trebbi che, insieme a Glauco Gresleri e a molti altri, si impegna nell'impresa di far sì che nella periferia bolognese "le case degli uomini non restino senza la casa di Dio". Nella Bologna di Lercaro insieme all'edificazione delle chiese si sperimentano così delle modalità di costruzione delle nuove comunità che, ricordando i primordi dell'epoca cristiana, diventano un importante punto di riferimento in termini pastorali e liturgici per le proposte che il Cardinale avanzerà in sede di Concilio Vaticano II. Il ruolo che Giacomo Lercaro rivestirà come mediatore del Concilio e come presidente del Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia, organo deputato ad attuare le indicazioni liturgiche conciliari, impongono di riconoscere la vicenda della costruzione delle nuove chiese bolognesi come un momento di sperimentazione liturgica e di innovazione architettonica che varca i confini della diocesi per proporsi all'intera cristianità. Prefazione del cardinale Matteo Maria Zuppi.
Questo volume propone un'indagini intorno alle forme teologiche attraverso le quali le principali confessioni cristiane affrontano l'amore, la sessualità e la famiglia.
I tre contributi si concentrano ciascuno su un focus specifico: il riconoscimento da parte della teologia cattolica dell'erotismo come la forma propriamente umana della sessualità a partire da Amoris laetitia (2016); l'accoglienza delle persone lgbtq+ e di ogni forma di vita familiare la lotta contro i pregiudizi teologici portata avanti da teologie e chiese protestanti; l'oscillazione che si osserva all'interno della teologia ortodossa tra la riaffermazione del quadro canonicO tradizionale (specie in Russia) e l'elaborazione di una visione rinnovata della morale sessuale e della familia (specie nel patriarcato ecumenico).
Emerge, così, un variegato panorama che dà conto non solo delle diversità delle forme teologiche e e pratiche con cui sono comprese le relazioni sessuali all'interno dei diversi ambiti confessionali, ma anche del profondo e complesso processo di mutazioni in atto.
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
Nell'analisi della parabola esistenziale del Cristo, Andreoli restituisce al lettore la personalità complessa di un uomo coerente con il suo messaggio di mansuetudine e di pace fino al patibolo. Per lo psichiatra, da sempre attento alla vita interiore delle persone, Gesù è modello universale di un'umanità umile e alta a cui la società del terzo millennio - credente, non credente, atea, agnostica - dovrebbe tornare a ispirarsi.
Nella chiesa cattolica - in Germania, certo, ma non solo - si discute intensamente sull'abolizione del celibato e sull'ammissione delle donne al ministero ordinato. In questo processo di discernimento, tuttavia, non viene quasi mai posta una domanda tanto decisiva quanto fondamentale: La chiesa ha bisogno di sacerdoti? A questa domanda Martin Ebner cerca una risposta nel Nuovo Testamento. Egli giunge alla conclusione che riferimenti al sacerdozio così come lo intendiamo noi non ce ne sono. Anzi, nei testi fondanti si incontra una comprensione della comunità che esclude gerarchie e strutture di potere, e che in quanto tale oggi potrebbe essere innovativa per una vera ripartenza della chiesa nello spirito di Gesù.
"Senza preghiera non ci sarà sinodo". Queste parole di papa Francesco ricordano che ogni momento sinodale della Chiesa è innanzitutto un evento dello Spirito santo, un evento di preghiera e di grazia, in cui la Chiesa, oltre a essere parte attiva, riconosce e confessa la propria umana debolezza e invoca l'aiuto di Dio. È ciò che mettono in luce, ciascuna con tratti specifici, due preghiere della tradizione cristiana: l'"Adsumus", con la quale si apre ogni assise sinodale, e la "Nulla est, Domine", utilizzata in chiusura di sinodi e concili. Questo libro si presenta come un dittico scritto a quattro mani. La prima tavola, scritta da Luciano Manicardi, monaco di Bose e biblista, offre una rilettura meditativa delle due preghiere, attenta alle fonti bibliche, alle assonanze patristiche e alle dinamiche antropologiche e spirituali in gioco nelle assemblee ecclesiali: queste preghiere possono così diventare strumento utile per vivere con più consapevolezza ogni assemblea comunitaria e sinodale. Nella seconda tavola, il teologo Andrea Grillo articola una riflessione teologica di ampio respiro che alla luce del Vaticano II ridice l'identità ecclesiale in modo fedele alla tradizione e al contempo creativo: spinge così a ripensare le forme della ministerialità e a formare tutti alla responsabilità ecclesiale. Un libro ricco e denso che aiuta il lettore a scoprire l'affascinante sfida e la promessa di novità che ogni sinodo rappresenta per la Chiesa. Uno strumento rivolto a presbiteri, educatori e laici che guidano gruppi e animano assemblee in parrocchie, associazioni e commissioni che si riuniscono per "camminare insieme".