
Dice il libro della Sapienza: «Davvero stolti per natura tutti gli uomini che vivevano nell'ignoranza di Dio, e dai beni visibili non riconobbero colui che è, non riconobbero l'artefice, pur considerandone le opere… Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si conosce l'autore» (Sap 13, 1.5). E san Francesco, nel Cantico delle creature: «Laudato sii, o mio Signore, per tutte le creature; specialmente per messer Frate Sole, il quale porta il giorno che ci illumina. Ed esso è bello e raggiante con grande splendore: di te, Altissimo, porta significazione». Insomma: possiamo conoscere il Creatore contemplando le Sue creature. Quindi, anche il nostro cane, con i suoi istinti e i suoi atteggiamenti, può indurci a meditazioni teologiche. Tuttavia, nel mondo moderno la contemplazione non solo non è più di moda; non è nemmeno agevole, considerato il caos nel quale conduciamo le nostre esistenze. In questo agile libretto, ecco le meditazioni teologiche che il cane ha suscitato nello psicoterapeuta Roberto Marchesini; perché possano aiutare i lettori a elevare la propria vita contemplando le creature. Anche quelle più umili e quotidiane.
La Bibbia racchiude la più grande storia mai raccontata, quella dell’incontro tra Dio e l’umanità. Attraverso le 365 tavole illustrate racchiuse in questo volume - una per ogni giorno dell’anno -, anche i più giovani lettori possono accostare questo immenso tesoro. Ogni storia è anticipata da una domanda che tocca la vita di ogni giorno, rendendo il testo biblico attuale e concreto, ed è accompagnata da una breve preghiera che può essere usata come punto di partenza per una riflessione in famiglia, oppure per iniziare o concludere la giornata. I racconti biblici, riscritti per un pubblico giovane in modo fedele, e sempre anticipati da una citazione letterale, possono essere letti in ordine, dal numero 1 al numero 365, o scelti in base all’argomento trattato, aiutandosi con l’indice in fondo al volume, che insegna anche a conoscere i nomi dei libri dell’Antico Testamento e del Nuovo Testamento. Le splendide illustrazioni rendono la comprensione della Bibbia più accessibile, proponendo suggestioni che spesso vanno al di là del racconto testuale e offrono spunti per parlare anche con i più giovani lettori dei messaggi racchiusi nel testo sacro dei cristiani e dei valori che accompagnano l’esistenza di ciascuno. La creazione dell’uomo e la sua cacciata dall’Eden, il diluvio universale e l’arca di Noè, la torre di Babele e le piaghe d’Egitto. E poi, la rivelazione di Dio con la nascita di Gesù, il racconto dei suoi miracoli, il suo insegnamento attraverso le parabole e l’amicizia con gli apostoli: la Bibbia si svela come un tesoro di storie senza tempo, capaci di tramandare il cuore del messaggio cristiano.
Questo libro offre un commento ai quindici salmi cosiddetti "delle salite", dal 120 al 134, che hanno in comune il tema del pellegrinaggio a Gerusalemme, una salita verso la città santa che è metafora dell’intero cammino della vita: in questo viaggio spesso difficile e comunque faticoso, il pellegrino sa di non essere solo e che la meta non è tanto un luogo quanto una presenza, quella del Signore. Per ogni salmo viene proposta una chiave di lettura che aiuta a fare di ciascuno una preghiera per accompagnare i nostri passi. Preghiere, quasi poesie, che intendono smuoverci e provocarci a cambiare, suggerendoci al contempo parole autentiche e vere con le quali rivolgerci al Signore.
"L’unico modo per comprendere le promesse di Dio è viverne ed essere grati per averle ricevute. Non temere di essere in cammino, ma vivi con radici profonde". Cosa significa vivere la nostra vita come pellegrini? Da dove ha origine la nostra speranza? Da dove possiamo attingere forza sempre nuova per ripartire? Attraverso questa serie di meditazioni sulle Scritture, frére Matthew ci accompagna ad abbeverarci alle sorgenti della fiducia e ad ascoltare la voce di Cristo nella nostra vita, per scoprire che Dio è fedele e ci invita alla fedeltà ai nostri impegni e alla perseveranza nella strada dietro a lui.
È fuori dubbio che le storie del ritrovamento della santa Croce abbiano sostanziato e diffuso il culto e la venerazione del Legno santo; si è trattato di un avvenimento che avrebbe presto cambiato il modo di pensare e di rappresentare il simbolo della Croce. All’inizio del cristianesimo sono ben quattro le feste in onore della santa Croce (Venerdì santo adorazione della Croce, 3 maggio ritrovamento, 7 maggio apparizione, 14 settembre esaltazione) poi ridotte a due (7 maggio e 14 settembre). L’insegnamento veicolato dai racconti sulla santa Croce, nel corso del tempo, ha condizionato profondamente anche la vita e il culto delle chiese d’Oriente e d’Occidente. Le storie del ritrovamento della santa Croce sono un tesoro per la Chiesa, leggendole tra le righe ne viene fuori la bellezza e la forza della Croce che, onorata ed esaltata, diventa segno di speranza e di salvezza. Ri-leggere oggi la Croce in un contesto di «guerra mondiale a pezzi», per i credenti non è facile, forse è più facile svuotare il segno della Croce della sua «potenza» di amore e perdono, far finta di niente e andare avanti ma, come avvertiva papa Francesco, così facendo «non siamo discepoli del Signore»; la Chiesa andrà avanti solo se confessiamo «l’unica gloria: Cristo Crocifisso». Il 7 ottobre 2023 un «anticroce» è esplosa nella Terra del Signore, quella della morte e dell’odio, della vendetta e della guerra. Una «croce» oscura e malvagia frutto della cattiveria degli uomini. Una croce di morte che è entrata nella vita di israeliani, palestinesi e cristiani avvelenandone i cuori e le menti. Nella Croce, ricorda il patriarca Pizzaballa, «ritroviamo tutta l’umanità sofferente: le ingiustizie, le guerre, i soprusi, le umiliazioni, il grido di dolore di ognuno». Il volume è arricchito da fonti antiche, basilari per comprendere l’avvenimento, e da alcuni interessanti testi patristici riguardanti l’adorazione e le feste in onore della santa Croce.
Lo specifico della teologia morale presuppone per il cristiano un modello di comportamento da seguire che non sia dettato soltanto dalla legge morale naturale, comprensibile anche da una ragione non illuminata dalla grazia e dalla fede, ma è Cristo stesso, icona ed epifania di Dio, che completando la rivelazione mostra all’uomo come vivere il suo "essere immagine somiglianza di Dio". Il proprium dell’etica cristiana è l’imitazione di Cristo, per cui la conoscenza dei suoi insegnamenti è indispensabile per ricavare le proposizioni normative da seguire. Il presente lavoro si rivolge a tutti coloro che intendono avvicinarsi e approfondire le tematiche fondamentali della morale cristiana, con un linguaggio accessibile e pastorale.
La rivoluzione digitale che stiamo vivendo è l’ultima delle tante conosciute dall’umanità, specie negli ultimi due secoli, vedi la rivoluzione industriale. Oggi, però, il quadro è molto più complesso e mette in discussione l’umanità dalle sue fondamenta. Una sfida che chiama in causa anche la Chiesa e il papa. Come Leone XIII, l’omonimo predecessore a cui si ispira, anche Prevost non vuole sottrarsi al confronto col proprio tempo e rilancia la dottrina sociale cattolica, che ha avuto avvio con la Rerum Novarum. In questo libro si offrono dati, spunti e riflessioni, oltre al dialogo dell’autore con noti "esperti" che, alla luce della propria esperienza, propongono una lettura originale del cambiamento in atto e delle attese che suscita l’attuale pontificato.
In un tempo in cui la Chiesa è chiamata a ripensare sé stessa in chiave sinodale, questo volume propone una lettura innovativa e profonda della sinodalità, a partire dal cuore pulsante della vita ecclesiale: la liturgia. Attraverso il contributo di teologi, anche di diverse tradizioni cristiane, si esplora come l'evento liturgico possa essere luogo generativo di comunione, partecipazione e missione. Questa ricerca a più voci si apre con l'autorevole discorso di Sua Santità Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli, il cui magistero richiama con forza il legame inscindibile tra eucaristia, unità e sinodalità. Ne seguono riflessioni teologiche e prospettive interdisciplinari che mettono in luce la centralità della liturgia nella vita della Chiesa e nel dialogo ecumenico. L'intento di questo libro è una proposta originale per riscoprire nell'evento liturgico la sorgente viva di una Chiesa in dialogo e disposta a lasciarsi trasformare dall'azione dello Spirito Santo e non da logiche sociopolitiche. Giuliana Albano è docente di Arte sacra e condirettrice della Scuola di Alta Formazione in Arte e Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale (Napoli) sez. San Luigi, dove ricopre anche il ruolo di Segretario generale. Nicola Salato, OFMcap, è professore straordinario di Ecclesiologia e Mariologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale (Napoli) sez. San Luigi, dove dirige il Settore di specializzazione in Teologia dogmatica.
Riflessioni come passi per risvegliarci alla meraviglia. Condensate in parole ed immagini sono il cammino della nuova veglia itinerante di Romena.