Una meditazione sulle stazioni tradizionali della Via Crucis per l’uomo d’oggi.
L'originale rituale del XVII secolo della Diocesi di Ginevra, il cui vescovo era Francesco di Sales. Di particolare valore ed interesse in questo rituale del 1612 sono i testi, provenienti direttamente dallo zelo pastorale del grande vescovo Francesco di Sales. Oltre ad un'ampia introduzione, i curatori contestualizzano l'opera offrendo una dettagliata presentazione dei contenuti e complenando il lavoro con appendici opportune.
Questa guida è pensata per le persone che – come gli antichi pellegrini muniti di bastone e di conchiglia – intendono compiere a piedi il percorso che parte dai Pirenei e giunge fino a Santiago di Compostela e a Finisterre. Il libro è composto da due parti: la prima si propone come guida storico/spirituale al cammino. La seconda, più estesa, è una guida pratica che offre tutte le informazioni utili per organizzare concretamente il pellegrinaggio.
Tre anni dopo il primo convegno nazionale (Assisi, 2006) abbiamo avvertito la necessità di approfondire e di precisare ancora di più il rapporto tra l’Eucaristia e la storia dell’uomo. Né potevamo trascurare quanto la Chiesa italiana aveva affrontato nel Convegno di Verona, riproponendo la speranza come categoria portante per un popolo alle prese con le fragilità della vita. Così, dopo la prospettiva biblica che narra la solidarietà di Gesù samaritano del mondo (P. Rota Scalabrini), abbiamo preso consapevolezza di aver bisogno di una comunità che vegli sulla cura della fragilità e che sappia, per questa via, garantire la veglia sulle fragilità (I. Lizzola). I gruppi di lavoro hanno declinato cinque ambiti tematici, tra i numerosi che si potevano affrontare: la vita, la politica, la condivisione, la legalità, la comunicazione. Inoltre, ci siamo affacciati sul tema delle ferite “pastorali” e, tra queste, una che ci sta particolarmente a cuore, ossia: il rapporto tra laici e religiosi (F. De Giorgi).
La conclusione è affidata ad un “Messaggio dei laici ai religiosi”, per dire la disponibilità a portare insieme le fragilità del nostro essere Chiesa e per annunciare che è anche possibile prendersene cura insieme.
Corona sacerdotale + libro. Coroncina per le anime dei sacerdoti che soffrono in Purgatorio.
Commenti al Vangelo della domenica affidati ad uomini e donne, credenti, non credenti oppure cristiani non cattolici, laici o preti o religiosi che per scelta, per condizione o per decreto si trovano a vivere la condizione di credenti "sulla strada" fuori da ogni protezione o benedizione del potere ecclesiastico. Riflessioni, non "prediche", poco clericali, quindi; ma forse proprio per questo profondamente evangeliche, condotte da persone che hanno accolto l'invito di lasciarsi provocare dal dirompente messaggio di Gesù. Ad alternarsi sulle pagine di questo libro, nato da una rubrica che Adista, storica agenzia progressista di informazione politico-religiosa, ha inaugurato nel 1998, un eterogeneo e autorevole gruppo di "omileti", significativo anche e soprattutto per un pubblico di lettori laici, poco addentro alle questioni del tempio, ma forse curiosi di leggere un commento al Vangelo sottratto al genere predicatorio, svestito del rassicurante ed asettico stile del linguaggio ecclesialese, che cerca di far risuonare la grazia dell'inquietudine, della domanda, dell'attesa, che evita vapori spiritualistici e languori buonisti, che tenta di "affliggere i consolati" (come si proponeva Don Tonino Bello) e di convertire i buoni.
Agli inizi del Rinnovamento Carismatico, alcuni cristiani hanno vissuto in modo particolare l'esperienza della Pentecoste. Questa grazia - chiamata effusione dello Spirito o battesimo nello Spirito Santo - si è largamente diffusa nella Chiesa portando frutti, con una rinnovata vita di preghiera, concessioni di perdono e una carità più attiva. Nei gruppi di preghiera, questo rito di invocazione dello Spirito su di una persona che lo chiede, solitamente è preparato da un percorso da vivere in sette settimane, periodo che richiama il tempo fra la Pasqua e la Pentecoste. Questo lavoro è una guida per vivere tale percorso, esperienza riconosciuta e incoraggiata dal magistero della Chiesa. Unendo meditazioni spirituali e consigli pratici, aiuta tutti coloro che vogliono proporre l'itinerario nel gruppo di preghiera o in parrocchia.
L'autore, fondatore della Casa della Tenerezza, ha da tempo individuato in tale particolare sottolineatura dell'amore divino una risorsa importante per sostenere le fatiche del cammino dell'uomo di oggi e soprattutto degli sposi. Così, la spiritualità della tenerezza ispira le riflessioni che accompagnano la recita del Rosario, offrendosi a tutti quale occasione di approfondimento di questo specifico aspetto del volto di Dio, specialmente a coppie e famiglie, che nella tenerezza del Signore possono ritrovare nuove energie per affrontare le difficoltà di ogni giorno.
Questo testo si propone di accompagnare il lettore, con un linguaggio semplice ed accessibile, nel mondo dell’agire liturgico. Attraverso alcune meditazioni s’intravede la ricchezza e importanza della Liturgia per ricoprirne così il ruolo nella vita di ogni credente.
Aurelio Porfiri è professore associato presso l’Università di San Giuseppe (Macao, Cina) ed è Dottorando in Storia con una tesi sulla Musica come Storia. Ha al suo attivo numerose composizioni per la liturgia pubblicate in Italia, Stati Uniti e Germania. Ha pubblicato due libri e numerosi articoli su liturgia e musica. È Direttore Artistico di Edition Music Contact (Germania) ed è frequentemente invitato in giurie di competizioni corali in varie parti del mondo.
La Via Lucis percorre un cammino che, in quattordici stazioni, va dalla Risurrezione alla Pentecoste. Strutturata in modo simile alla Via Crucis, è un esercizio di preghiera e meditazione che, nella fedeltà al testo evangelico, aiuta a comprendere che il dolore e l’annientamento non sono la parola ultima sul destino dell’uomo. Questo libro presenta un originale percorso pittorico che, con essenzialità e limpidezza, accompagna a cogliere nel profondo il mistero della Pasqua di Gesù. Nell’intreccio di dipinti, testi evangelici, meditazioni e brani letterari, la Via della Luce si dischiude alla vita e alla meditazione di ognuno.
Dopo i "Salmi etiopici di Cristo e della Vergine", pubblicazione fondamentale per la conoscenza della spiritualità del "Feudo di Maria", come gli Etiopi chiamano la loro terra, Osvaldo Raineri traduce e commenta i testi liturgici più belli della tradizione di cui è uno dei massimi studiosi italiani. Evangelizzata nel primo periodo della predicazione apostolica (da Filippo, secondo una leggenda che si appoggia ad un episodio degli Atti), l'Etiopia, che appartiene alla grande famiglia semitica, riconosce un vincolo non solo spirituale, ma anche carnale e storico con Israele, ed ha intrecciato nel tempo rapporti intensi, sebbene ancora in buona parte inesplorati, con le altre chiese cristiane e con l'Islam: e in parte inesplorate restano anche le ricchezze e le meraviglie della sua liturgia, della sua arte sacra, della sua letteratura ascetica e mistica. In questa raccolta è possibile respirare i profumi di una poesia spirituale preziosa ed altissima, nelle cui immagini vibra una contemplazione rapita del creato: nelle cui intuizioni trovano sempre nuova freschezza i concetti della teologia; nei cui ritmi palpita l'esultante esperienza mistica di un popolo intero innamorato di Maria e di suo Figlio Gesù.
"Maria! Basta il suo nome per pulire un'anima per fugare una tentazione, per sovvertire una passione. Il nome di Maria introduce in mezzo alle cure dei raccolti alla fatica e all'economia, una poesia verginale che socialmente diventa una vittoria sugli egoismi e un ricordo degli obblighi di solidarietà. Maria: così la chiamavano i genitori e i parenti e i vicini di casa a Nazareth. E così ad ogni Ave torniamo tutti a chiamarla familiarmente" (dal testo). Il Curatore ha selezionato dagli scritti di Igino Giordani alcune frasi e brevi testi offrendoli al lettore come preziosi spunti per la meditazione nella recita del Rosario.