
Ogni giorno, da settembre 2014 a giugno 2015, i ragazzi sono portati a scoprire e riscoprire le proprie emozioni attraverso una compagnia quotidiana fatta di brevi citazioni di poeti, cantanti, attori, sportivi, con domande provocatorie che stimoleranno la riflessione personale. Un affascinante ed avventuroso viaggio dentro se stessi per imparare a leggere le emozioni che determinano i comportamenti, per dare nuovi significati e motivazioni alla trama di relazioni che ogni giorno chiama in causa l'affettività degli adolescenti. Un simpatico fumetto e quattro focus approfondiranno di volta in volta un tema (desiderio, progetto, corpo, relazioni, solitudine, amore, sessualità, delusione, fiducia, amicizia), con il linguaggio proprio dei giovani: musica, letteratura, arte, cinema, sport, spettacolo...
Le meditazioni qui raccolte presentano il mistero della Pentecoste partendo dalla lettura che Luca ne fa negli Atti, Giovanni nel suo Vangelo e Paolo nelle sue Lettere. Mettendo insieme i loro punti di vista diversi e complementari, si ottiene un'immagine per così dire tridimensionale dell'evento dello Spirito Santo.
Il simbolismo dell'eucaristia nell'arte cristiana, dalle prefigurazioni dell'Antico Testamento alle rappresentazioni simboliche. Una ricerca accurata tra opere note e meno note, che passa in rassegna i numerosissimi simboli che, nelle diverse epoche, gli artisti hanno scelto per rappresentare questa verità di fede: dal pesce al delfino, dall'agnello al pellicano, dal corvo all'unicorno. Un percorso al tempo stesso di arte e di fede. Tra arte e fede: i simboli dell'eucarestia.
A suo tempo fenomeno editoriale in Germania, quest'opera ricorda nel titolo "Lo spirito della liturgia" di Romano Guardini, che nei primi decenni del Novecento dava inizio al movimento liturgico. Sulla scia di questo predecessore, Joseph Ratzinger vuole aiutare i fedeli, resi insicuri da decenni di sperimentazioni postconciliari, a guardare alla fonte nascosta della vita ecclesiale. Qui si svolge l'azione liturgica che nei sacramenti, in particolare nell'Eucarestia, dona di prendere parte all'azione salvifica di Cristo. Questa ha dimensione universale, per cui i fedeli possono dare voce alla liturgia del cosmo, unire la loro voce ai giusti dell'Antico Testamento e innalzare, insieme con i redenti, il cantico di lode dell'Agnello (Ap 15). Nello stile proprio dell'autore, l'opera apre al lettore squarci di contemplazione, ma non manca di spunti di polemica, proposti con l'abituale franchezza.
L'autore commenta i principali passi dell'AT nei quali si manifestano l'azione e la presenza dello Spirito e li mette in parallelo ai testi del NT, facendo notare che è sempre lo stesso Spirito Santo: quello che anima le Scritture, che agisce in Gesù Cristo e che vive nel Padre, iniziatore della nostra salvezza. Il testo è suddiviso in tre parti:- nella prima parte sono elencati i "titoli" sotto i quali è invocato lo Spirito Santo;. nella seconda parte è presentato Gesù che parla dello Spirito;- nella terza parte, due brani di san Paolo e uno dell'Apocalisse svolgono il tema "A gloria di Dio Padre". Il libro si chiude con una preghiera allo Spirito Santo.
Questo sussidio, attraverso la lettura della parola di Dio e del Magistero della Chiesa, propone una meditazione sui doni dello Spirito Santo e offre un cammino di preparazione alla solennità della Pentecoste e alla celebrazione del sacramento della confermazione.
Non c'è mai stato un solo modo di celebrare l'Eucaristia, anche se tutte le Chiese hanno posto l'Ultima cena come fondamento della loro celebrazione. L'autore si propone di cogliere proprio il nesso tra i dati rituali della cena del Signore e i più antichi testi eucaristici illustrando come quelli arcaici si siano trasformati nelle anafore delle varie Chiese. La ricerca si svolge soprattutto sulla struttura delle differenti paleoanafore e anafore, che consente di stabilire nessi precisi che arrivano fino ai riti odierni, come se si trattasse di un albero genealogico vero e proprio. Interessante è l'origine alessandrina del Canone Romano, qui puntualmente documentata, così come l'antica concezione tipologica dell'Eucaristia che spiega il fenomeno delle anafore senza il racconto dell'Ultima cena, fatto comune a tutte le tradizioni liturgiche.
Anche l'icona, come gli altri stili sacri, richiede un'educazione alla visione e alla contemplazione. La maggioranza dei fedeli, anche quelli ortodossi, ne coglie la spiritualità in modo spontaneo e tradizionale, mentre gli aspetti teologici e mistici rischiano di non essere adeguatamente tematizzati o di restare in secondo piano. Uno sguardo unicamente incentrato sul fascino dell'icona potrebbe provocare lo scivolamento da un'estetica teologica e una teologia estetica - come ha osservato Hans Urs von Balthasar - con l'effetto di limitarsi a contemplare la bellezza senza un corrispondente sforzo per cercarla nella prosaicità della vita quotidiana. Poiché non esiste un unico "Oriente cristiano" uniforme e indifferenziato, ma varie espressioni che brillano di splendore proprio e particolare, il saggio presenta l'icona nel contesto delle singole Chiese - bizantina, slava, siriaca, copta, armena, etiope, indiana - evidenziando la varietà e la ricchezza di un vero e proprio universo di immagini.
Preghiere per una tavola fraterna. Momenti di lode e di benedizione davanti al cibo quotidiano, per riconoscere che tutto è dono del Signore.
La giornata del Papa comincia prima delle cinque del mattino e le Letture della Messa del giorno la nutrono: è questo tempo di preghiera che il Santo Padre desidera condividere con i fedeli. Non attraverso una solenne celebrazione in San Pietro, ma con una Messa di fronte a poche persone nella cappella della Residenza di Santa Marta. Le omelie di Papa Francesco nascono qui e sono il cuore della sua pastorale, messaggi che fanno appello al cuore del Vangelo. Non bisogna però leggerle solo come un panorama di dolcezza: contengono parole forti, spesso accuse e anche precise "messe in guardia". Soprattutto, ci guidano nelle lotte di ogni giorno: contro il "principe di questo mondo", nello scontro dell'anima con Dio e nel difficile rapporto con il potere. Il loro valore simbolico è tanto maggiore quanto più ci dicono il senso dell'annuncio evangelico in una forma inedita: attraverso immagini pregnanti e un linguaggio immediato, che vanta una chiarezza e una freschezza maturate in una vita a costante contatto con la gente. Papa Francesco parla di tenerezza, di fede e di ideologia, di spirito e di organizzazione, e di molto altro. Per un anno ha aperto la mappa della sua vita spirituale e del suo impegno sacerdotale in uno sforzo che trascende la semplice "comunicazione di una verità": queste pagine sono molto di più. Sono la felicità di parlare per il bene, che consiste nell'avvicinarsi delle persone le une alle altre. Prefazione di Antonio Spadaro.
Il Concilio Vaticano II (1962-1965) fu l'evento ecclesiale più importante del XX secolo e, con le sue prese di posizione, ebbe tra l'altro il merito di riattivare i contatti tra Chiesa e arte contemporanea, compromessi e quasi interrotti per circa due secoli. Questo libro illustra il modo in cui è stata preparata e attuata in Italia la svolta in materia di relazioni tra Chiesa e arte contemporanea negli ultimi cinque decenni, ben sapendo che nel nostro Paese le cose sono andate in maniera molto diversa rispetto ad altre nazioni europee, come la Francia, la Spagna e la Germania. Giancarlo Santi presenta in forma sintetica la situazione italiana nel periodo della preparazione del Concilio, illustra le disposizioni conciliari che riguardano direttamente il tema dell'arte e racconta come nelle diocesi italiane le disposizioni conciliari sono state accolte e messe in atto, rivolgendo una particolare attenzione alle chiese e alle opere d'arte realizzate a Milano, la città in cui Paolo VI, il papa del Concilio, svolse il suo ministero episcopale dal 1954 al 1963.
La struttura di questo sussidio può essere considerata una via di mezzo tra il Rosario tradizionale e la vera e propria "veglia" impostata sulla falsariga della celebrazione della Parola. Lo schema prevede diversi elementi, peraltro previsti dal Rito delle Esequie. I misteri del Rosario possono essere scelti tra diverse serie, secondo l'opportunità. Ogni enunciazione del mistero è seguita da brevi citazioni bibliche o liturgiche, pertinenti al mistero stesso e adatti alla circostanza. Sono riportate anche le Litanie della Madonna e dei Santi, e alcune Orazioni. L'ultima parte è costituita da un'antologia di testi, antichi e recenti.

