
Internet è una "religione" con miliardi di seguaci. Il neo comandamento di Internet della Silicon Valley è: non avrai altro dio all'infuori di te. Io sono Internet: video, foto, commenti, profili sono l'algoritmo di me stesso che costruisco replicandomi all'infinito. Il testo offre preziosi contributi di esperti, ognuno nel proprio settore, con l'intento di dare criteri formativi per discernere in comune passi e prassi nel digitale che ci abita dal di dentro.
«Molte donne e molti uomini diventano genitori senza avere la più pallida idea di come si educa un figlio. La procreazione è un fatto naturale, la capacità di educare i figli, no. La si deve imparare con fatica e pazienza» (Giacomo Dacquino, medico, neurologo, psichiatra, psicoterapeuta e sessuologo). Questo è l'incipit del nuovo libro di Pino Pellegrino, come sempre provocatore e buon consigliere, proprio come un padre. Don Pino dichiara subito il fondamento su cui i genitori devono basare la buona crescita dei figli: puntare sulla buona educazione. Senza se e senza ma. Oggi troppo sovente preferiscono delegare questa missione agli insegnanti, ai coach sportivi, alle catechiste... La prima agenzia educativa è, e resta, la famiglia. Lo richiede la genitorialità, la dimensione su cui punta il dito l'autore. Il suo non è un dito accusatore, ma il dito che indica il centro di tutto: l'educazione genitoriale. Una "professione" che non prevede un diploma, ma un impegno costante che matura in qualità ...strada facendo, imparando anche dai propri errori. E dura tutta la vita.
Il punto luce da cui è partita la straordinaria vita di Manuel Foderà è sicuramente il suo dialogo con Gesù Eucaristia, un "a tu per tu" che si prolungava per decine di minuti, a volte anche per ore. Aveva chiesto e ottenuto dal vescovo di Trapani di ricevere la Prima Comunione a soli 6 anni, tanto era grande il suo desiderio di "mangiare il corpo di Cristo". Da Lui riceveva la forza per lottare contro la malattia che l'ha portato, a soli 9 anni, ad abbracciare per sempre in cielo il suo grande amico. Il libretto contiene i consigli di Manuel ai suoi compagni che si preparano alla Prima Eucarestia e i suoi dialoghi e preghiere a Gesù come ringraziamento alla Comunione.
La prospettiva pedagogico didattica ermeneutica esistenziale si è andata progressivamente affermando negli ultimi decenni fino ad occupare oggi un posto significativo tra le visioni educative e i
modelli didattici utilizzati nella prassi educativa. Il testo costituisce la decima e conclusiva pubblicazione della collana “Educare oggi”, nata nel 2017, in memoria di Zelindo Trenti, primo teorizzatore della visione ermeneutica esistenziale e docente di pedagogia religiosa all’Università Salesiana di Roma. Si intende con esso offrire, a conclusione del percorso di studio e sperimentazione pluriennale,
una sintesi dei più quotati studiosi della materia, sui diversi aspetti: filosofico, teologico, psicologico, pedagogico e didattico.
Le riflessioni, gli orientamenti e le celebrazioni di quest’opera sono pensati per rispondere alle esigenze di un parroco che voglia avere un quadro attuale e sufficientemente completo del mondo della catechesi, dare slancio agli incontri di catechesi nella sua comunità, formare i suoi catechisti e accogliere con competenza i ragazzi e le famiglie. Un grande aiuto per catechisti disposti a rinnovarsi e a formarsi, catechisti che non vivano fuori dal mondo, ma siano capaci di reggere il confronto con le nuove famiglie e i cristiani adulti. Con piste per il confronto nel gruppo dei catechisti.
Tre splendide cartine geografiche in grande formato (cm 70 x 100), raccolte in cartellina. Per aiutare i catechisti a far scoprire e comprendere ai ragazzi la terra di Gesù e i luoghi del primo annuncio cristiano. Le tre cartine: La terra di Gesù: Gerusalemme al tempo di Gesù: I viaggi di San Paolo.
Questo libro nasce dall'esigenza di avere un testo organico e funzionale rivolto agli studenti degli Istituti Superiori di Scienze Religiose (ISSR), un manuale pratico-operativo, con un ampio respiro pedagogico-didattico, con una specifica sezione dedicata alle istruzioni del tirocinio degli IdR, che ad oggi non possiede ancora un testo di riferimento organico e condiviso.
Note sull'autore
Il gruppo di autori è costituito da docenti degli Istituti Superiori di Scienze Religiose che sono formatori e insegnanti nei corsi di pedagogia e didattica dell'Irc. Gli stessi autori sono anche docenti di religione nella scuola secondaria di primo e di secondo grado e ricercatori del Centro di Ricerca e Formazione CeRFEE Zelindo Trenti.
L'approccio pastorale alla Bibbia, ispirato dalla fede ecclesiale nella Parola di Dio e motivato dalla finalità salvifica che si attua nel mistero pasquale di Gesù Cristo, Figlio di Dio, costituisce l'orizzonte e insieme il fondamento teologico del libro. Esso riflette criticamente sul binomio Bibbia-catechesi, che è parte costitutiva del dinamismo missionario della Chiesa inviata ad evangelizzare. La materia è articolata in tre parti. Nella Parte Prima: Profili si offre l'analisi dei profili che compongono il rapporto tra Bibbia e catechesi (Identità e metodologie; Interdisciplinarietà; Forme e contenuti della catechesi nella Bibbia). Nella Parte Seconda: Percorsi nell'Antico Testamento, si propone il commento di dodici pagine anticotestamentarie articolate in tre capitoli (Pentateuco e Libri storici; Libri profetici; Libri sapienziali). La terza Parte Terza: Percorsi nel Nuovo Testamento analizza ventinove pagine neotestamentarie articolate in tre capitoli (Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli; Lettere paoline e scritti apostolici; Scritti giovannei). Oltre all'ambito propriamente accademico, il libro si rivolge a tutti i protagonisti della pastorale, con particolare attenzione a quanti operano nell'ambito dell'insegnamento, della catechesi e della formazione dei gruppi biblici. Prefazione di Luis Antonio Tagle.
La proposta di un percorso di formazione per operatori pastorali (per presbiteri e laici insieme) prende avvio dagli inviti di Papa Francesco alla conversione sinodale e missionaria di tutta la Chiesa, a partire dalla sua cellula fondamentale di presenza pastorale sul territorio: la parrocchia. Il percorso è pensato e animato da un'équipe di presbiteri, laici e religiosi e si articola in tre settimane formative per tre anni che sviluppano tre tematiche fondamentali. Questo volume propone il tema del primo anno (Parrocchie: memoria e cambiamento). Il volume presenta i contributi teologici, le attività formative e le riflessioni secondo un metodo laboratoriale e narrativo di formazione ecclesiale; inoltre offre al lettore la possibilità di accedere al materiale formativo, in modo da sperimentare e riproporre l'esperienza in altri contesti.
Il presente volume intende collocarsi in continuità con le riflessioni teologico-pastorali del prof. Riccardo Tonelli, Direttore dell’Istituto di Teologia Pastorale dell’Università Pontificia Salesiana di Roma dal 1983 al 1998, che ha avuto particolarmente a cuore il tema della narrazione nella Pastorale giovanile e nella catechesi. A ciò, si aggiunge che papa Francesco ha dedicato il messaggio per la 54° giornata mondiale delle comunicazioni sociali del 24 gennaio 2020 al tema della narrazione: Dio e l’uomo intrecciano le fila della loro relazione sul telaio della storia, narrandosi reciprocamente delle “storie”.
La Bibbia ha un carattere prevalentemente narrativo, ed anche Gesù ha rivelato il volto del Padre parlando con parabole, brevi narrazioni tratte dalla vita di tutti i giorni. Inoltre l’uomo, creato ad immagine e somiglianza di un Dio “narratore”, ha un’identità costitutivamente narrativa. Il titolo del libro, Raccontare la fede ai giovani. Pastorale giovanile e linguaggi narrativi, riflette le considerazioni espresse, focalizzandole sull’età giovanile. In tal modo, approfondisce il rapporto tra giovani, fede e narrazione ed invita a “sentire” la connessione pastorale tra la comunicazione della fede e i linguaggi della cultura attuale con cui le nuove generazioni s’esprimono e s’identificano.
I tredici contributi del volume esprimono la consapevolezza che la narrazione è il terreno comune dove le parole di Gesù, Verbo di Dio fatto carne, s’incrociano con le parole degli uomini di tutti i tempi e con i linguaggi espressi dalla cultura moderna. Con ciò, non si vogliono certo escludere dall’orizzonte ecclesiale altre forme di linguaggio o di stile letterario e neppure ci si vuole riferire ad uno schema di evangelizzazione unidirezionale, in cui i giovani sono considerati come destinatari di una narratio fidei raccontata dagli adulti. Chi “racconta” non fa mai un monologo centrato su di sé, ma cerca di entrare in sintonia empatica con l’altro, suscita emozioni, apre orizzonti, si mette in
attesa delle risonanze altrui, cerca un punto di contatto dove intrecciare legami, mosso dal desiderio di fare un tratto di strada insieme ad altri.
Nella prima parte del volume, Fede, narrazione e comunità cristiana, abbiamo contributi che indagano motivi biblico-teologici della narrazione ecclesiale ed alcune direttrici fondamentali di carattere epistemologico, catechetico e pastorale. La seconda parte, Linguaggi e narrazioni nella cultura giovanile, si mette in ascolto delle analisi sociologiche, dei linguaggi della rete, della musica, delle serie Tv, della letteratura, dell’autobiografia. Il testo è volutamente aperto, perché attende d’intrecciarsi con la storia del lettore. La preoccupazione non è di de-finire ma, al contrario, di aprire, nell’in-definito, spazi di riflessione, di discernimento, di libertà che sanno mettersi in gioco per ascoltare, dialogare, ricercare nuovi linguaggi “narrativi”.
L’istanza comunitaria si rivela cruciale per la nostra epoca a tutti i livelli, in modo particolare nel corpo ecclesiale. Focalizzando lo sguardo sulla Congregazione salesiana, l’evento del Concilio Vaticano II e il rinnovamento conseguente hanno favorito l’emergere di un’espressione nuova rispetto alle prassi e al linguaggio consueti: “comunità educativa”, con un deciso allargamento di responsabilità e di attori in gioco nella pastorale a favore dei giovani in stile salesiano.
Il suo mutarsi in “comunità educativa pastorale” (CEP) rappresenta bene la dinamicità degli inizi e la creatività dei processi avviati, ma pure l’insicurezza del percorso effettivo poiché è implicata la libertà delle persone e delle comunità.
Il presente volume intende favorire l’ermeneutica della scoperta e del perseguimento di quella particolare forma di Chiesa, la CEP, con cui i salesiani, e i soggetti in vario modo coinvolti, intendono caratterizzare la loro missione.
Grazie al recupero della categoria di “corresponsabilità”, in forma profonda, rinnovata e condivisa, è certamente possibile l’apertura di orizzonti promettenti perché vi sia per i figli di don Bosco un paradigma generativo adeguato ai tempi e alla Chiesa di oggi.
Per anni l'Autore, allora direttore dell'Ufficio Catechistico dell'Arcidiocesi di Firenze, ha scritto ogni mese ai suoi catechisti per accompagnarli nella loro missione educativa. Nel primo volume, "La gioia di essere cristiani", sono state raccolte le lettere dedicate all'identità e alla missione del catechista. Questo secondo volume illustra i contenuti della fede, di cui l'Autore mostra il nesso profondo con la vita, nella costante tensione a presentare «un cristianesimo che è gioioso, liberante, positivo, amico della vita e della libertà». Prefazione di Gualtiero Bassetti.