
Circensi, fieranti e lunaparkisti sono fra gli indiscussi protagonisti dello spettacolo viaggiante in Italia e nel mondo. Ciononostante, la loro storia riflette le difficoltà tipiche della gente del viaggio: i continui spostamenti, la durezza spesso incompresa del lavoro, le reciproche diffidenze che caratterizzano il rapporto con la società stanziale. Per questo è ancora più importante - e al tempo stesso affascinante - ripercorrere la storia della pastorale dei circhi e dello spettacolo viaggiante, dagli albori di don Dino Torreggiani all'attualità della Fondazione Migrantes, passando per la "carovanite" che ancora oggi contraddistingue buona parte degli operatori pastorali del settore. Il rapporto con la Chiesa, un tempo complesso, nell'ultimo secolo è andato maturando in un legame stretto e talvolta sottovalutato, che trova nei pontefici degli interpreti attenti e sensibili. Oltre che la relazione con i papi, da Pio XII a Francesco, il volume analizza alcuni temi forti e ricorrenti della pastorale della gente del viaggio: famiglia, giovani e anziani. Completa il libro una riflessione sul ruolo sociale ed ecclesiale degli "artigiani della festa", esaltato dal pontificato di Francesco, espressione del legame indissolubile tra fede, gioia e spettacolo viaggiante.
Oggi fra i temi più discussi e spesso esibita all'opinione pubblica come una novità degli ultimi anni, l'immigrazione straniera rappresenta in realtà da oltre un quarantennio una costante - sebbene variabile per caratteristiche, consistenza e protagonisti - della storia d'Italia. Sovente affrontata come un evento del tutto contingente ed emergenziale, l'immigrazione straniera in Italia è, invece, una dinamica profondamente umana, sociale e storica. Una prospettiva che emerge con particolare evidenza nell'approccio pastorale della Chiesa che, in questo campo così come in altri, intende rivolgersi all'uomo nella sua integralità. Dai profughi di guerra italiani e dall'Est europeo fino agli attuali flussi migratori, il volume analizza i mutamenti intercorsi in quasi 50 anni nella pastorale della mobilità attraverso gli occhi dell'UCEI e della Fondazione Migrantes. Particolare attenzione è prestata ai profughi, agli studenti stranieri, ai minori e alle donne. Ne emerge un'Italia come Paese a doppia identità, meta d'immigrazione eppure ancora coinvolta da importanti dinamiche emigratorie. La mobilità umana si conferma un "segno dei tempi" di straordinaria attualità, alla luce del quale leggere e rileggere la nostra appartenenza a Cristo e alla Chiesa.
Non un semplice manuale, ma di uno strumento di aiuto e orientamento per tutti i genitori desiderosi di capire meglio un fenomeno che ha assunto le dimensioni di una piaga sociale; quello dell'abuso di alcol tra i giovani e giovanissimi. Per affrontare o prevenire un problema tanto grave, come quello dello "sballo" incontrollato, bisogna prima esserne consapevoli. Solo un padre e una madre informati e vigili possono infatti educare i propri figli senza opprimerli, proteggerli senza soffocarli.
Il Sinodo minore indetto dal nostro Arcivescovo impegna le comunità della diocesi a diventare “Chiesa dalle genti”. Nell’epoca di cambiamento che stiamo vivendo, uno dei tratti più evidenti è la presenza nelle nostre terre di persone di altri Paesi e di altre culture. Non possiamo pensarci come comunità di Cristo stando semplicemente accanto a loro; occorre ripensare il senso dell’essere Chiesa, riconoscere che nessuno è straniero o ospite ma che tutti siamo concittadini dei santi e familiari Dio.
Ma il cammino per acquisire tale consapevolezza non è automatico. Abbiamo bisogno di convertirci e di lottare per vincere la tentazione di rimanere chiusi nelle nostre abitudini perché timorosi di trovarci esposti a qualcosa di troppo nuovo. Proponiamo dunque la lectio sulla Lettera di Paolo agli Efesini come un alimento utile per la nostra conversione.
Una raccolta di pensieri di papa Francesco dedicata ai giovani e all'amore. Il testo è accompagnato da evocative foto a colori.
«La Chiesa non può essere "afona" o "stonata" nella difesa e promozione delle persone con disabilità». Partendo da questo invito di papa Francesco, il presente volume, curato da mons. Francesco Spinelli e mons. Eugene R. Sylva, officiali del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, vuole essere un aiuto concreto per formare catechisti e operatori pastorali sempre più capaci di accompagnare persone con disabilità, perché crescano nella fede e diano il loro apporto genuino alla vita della Chiesa. Avvalendosi del contributo di autori che hanno fatto della loro esistenza un impegno concreto a favore delle diverse forme di disabilità, il testo offre preziose indicazioni per integrare queste persone nel cammino delle parrocchie e delle comunità ecclesiali. L'impegno verso le persone con disabilità non può e non deve restare solo uno slogan, ma farsi vita e prassi pastorale. È opportuno e importante, dunque, che la catechesi, con tutti i suoi metodi, stili e programmi, tenga conto anche e soprattutto di queste persone, non facendo sentire nessuno diverso, né tantomeno incapace dell'amore di Dio.
La Chiesa, per sua stessa natura, è chiamata a custodire e trasmettere la fede alle nuove generazioni. In questo delicato compito ha, secondo la felice definizione di Giovanni Paolo II, «un testo di riferimento sicuro e autentico» nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Ma, in che modo oggi il Catechismo può essere al servizio della nuova evangelizzazione? A questa fondamentale domanda vuole rispondere il presente volume. L'evangelizzazione e la catechesi consentono di aprire il cuore e la mente degli uomini perché possano scoprire il desiderio di Dio nella loro vita e credere in Gesù Cristo che lo ha rivelato. Da questa prospettiva, come ha affermato papa Francesco nel suo discorso per il venticinquesimo anniversario della pubblicazione, «il Catechismo costituisce uno strumento importante non solo perché presenta ai credenti l'insegnamento di sempre in modo da crescere nella comprensione della fede, ma anche e soprattutto perché intende avvicinare i nostri contemporanei, con le loro nuove e diverse problematiche, alla Chiesa, impegnata a presentare la fede come la risposta significativa per l'esistenza umana in questo particolare momento storico».
Una galleria di giovani personaggi dell'Antico e del Nuovo Testamento schizzati con mano rapida, felice, guidata da non comuni competenze storiche e linguistiche. Figure che fanno parte dell'immaginario di tanti lettori (dall'Isacco offerto in olocausto da Abramo al giovane discepolo Giovanni, amato da Gesù), ma anche fi gure più appartate, nascoste nelle pieghe di un libro smisurato e complesso come la Bibbia; presenze non per questo meno ricche di freschezza, di densità simbolica, di suggestione poetica (per esempio la ragazza che piange per due mesi sui monti la propria verginità sacrifi cata al voto insensato del padre Iefte). Nel cuore del libro Ravasi apre uno spazio adeguato alla giovinezza del personaggio cruciale del cristianesimo, il carpentiere e poi rabbì itinerante originario di Nazaret. Una parola è dedicata agli anni nascosti del Signore, alla sua famiglia, alla sua professione, alla sua conoscenza della scrittura e della lettura, alla cronologia della sua vita.
Oggi i giovani sono spesso additati come persone fragili e bisognose di colmare il vuoto interiore frutto dell'incapacità del mondo adulto di offrire loro una cultura ricca di valori. Ma è proprio così? Da questo volume, dove le riflessioni di Domenico Storri, che nascono dalla sua lunga frequentazione del mondo giovanile, si alternano con i contributi dei giovani stessi, emerge che i giovani sono capaci di relazioni autentiche, che sono in grado di sigillare legami interpersonali significativi e che nel gruppo sono in grado di vivere quello stile di accoglienza e promozione umana che contraddistingue una comunità. La logica del dono, insita in ogni dinamica di reciprocità, è riconoscimento dell'altro e movimento verso qualcuno diverso da se stessi. Occorre aiutare il giovane a inserire nella propria quotidianità la grammatica del "fare qualcosa per l'altro", in modo da riattivare quel senso di trascendenza che dice: «Esco da me stesso». Questo cammino verso una nuova architettura antropologica non può improvvisarsi, necessita di una regola di vita che ne scandisca i tempi e le tappe, ma soprattutto che richieda una verifica periodica.
Il volume raccoglie gli Atti del Seminario di studio sul tema «La condizione dei giovani oggi», organizzato dalla Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi dall'11 al 15 settembre 2017, in vista della XV Assemblea Generale Ordinaria convocata da Papa Francesco per l'ottobre 2018, che avrà per argomento «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale».
In preparazione al Sinodo, il Seminario ha inteso offrire un contributo preliminare, che ha consentito di "fotografare" la situazione giovanile, individuando i tratti fondamentali che accomunano i giovani di oggi e facendo al tempo stesso attenzione alla pluralità dei contesti geografico-culturali in cui essi vivono.
Per raggiungere il suo intento, il Seminario ha assunto un carattere non solo internazionale, dando spazio per quanto possibile all'apporto di esperti provenienti da tutti i continenti, ma anche multidisciplinare, favorendo l'incontro e il dialogo tra settori disciplinari differenti: la sociologia, la psicologia, l'economia, l'informatica, la filosofia, la teologia e la pastorale.
Oltre agli "specialisti", non è mancata una rappresentanza qualificata degli stessi giovani. In ciò, la Segreteria Generale ha tenuto conto di un auspicio più volte formulato dal Santo Padre: quello che il Sinodo dei Vescovi "sui" giovani sia anche, in qualche misura, un Sinodo "dei" giovani, in cui tutti i giovani abbiano la possibilità di esprimersi ed essere ascoltati.
Un libro illustrato rivolto ai figli di genitori separati o in via di separazione (e ai loro genitori). Uno strumento che può aiutare genitori e figli (4-6 anni) ad attraversare un momento delicato e spesso doloroso. Un aiuto a costruire il ponte che permetta alle due isole di entrare in contatto: i genitori si fanno carico della sofferenza dei figli, e i bambini trovano un tempo e uno spazio per essere ascoltati, per sapere che mamma e papà continueranno a prendersi cura di loro. Età di lettura: da 4 anni.
Un piccolo libretto da regalare ai nonni, racconta la storia dei nonni di Gesù: Gioacchino e Anna.
«Vieni Gesù, bambino mio. Oggi voglio raccontarti una storia molto importante perché parla anche di me, di te, di noi tutti. Del nostro passato e soprattutto del nostro futuro. È la storia dei tuoi nonni: senza di loro, nulla sarebbe potuto accadere…».
Stampato a caratteri grandi.