
Sulla scorta di una ricca documentazione archivistica e a stampa, il volume di Roberto Sani si propone di lumeggiare l'esperienza di padre Matteo Ricci in Cina nel quadro della più generale evoluzione della Chiesa e del cattolicesimo europeo tra Cinque e Seicento e, in particolare, alla luce della nuova progettualità missionaria elaborata dalla Compagnia di Gesù con specifico riferimento alle Indie Orientali. L'opera missionaria di padre Matteo Ricci è riletta, sotto questo profilo, alla luce delle più complessive istanze di rilancio di un nuovo universalismo della Chiesa proprie del Rinnovamento cattolico e del Concilio di Trento, di cui la Compagnia di Gesù si fece protagonista e interprete tanto sul versante culturale ed educavo, quanto su quello più propriamente missionario, inaugurando nelle Indie Orientali una strategia missionaria consapevole della necessità di adattare la predicazione e l'apostolato ai costumi e alle tradizioni di quelle terre, nella convinzione che l'opera di evangelizzazione, per riuscire autenticamente efficace, dovesse liberarsi dell'habitus europeo e radicarsi nel tessuto della cultura e della mentalità delle popolazioni locali. Nell'applicare in modo originale e creativo tale strategia, padre Matteo Ricci si spinse ben oltre il processo di accomodamento ai costumi e alle tradizioni cinesi, creando le premesse per l'avvio di un vero e proprio processo d'inculturazione del Vangelo.
Un libro che narra la complessità del percorso adottivo e che propone vie di resistenza e guarigione. L'amore da solo non basta, occorre una ricerca ininterrotta di chiavi di lettura, nuove strategie, strade maestre di direzione e di passo, varchi di uscita, sintesi vitali. Per noi genitori la sfida è convincere i nostri figli che il nostro amore per loro non è mai messo in discussione. Questi figli si misurano continuamente con un messaggio consegnato dall'abbandono: "Tu non sei degno di vivere" e la loro sfida è guardare la loro ferita per prendere in mano sé stessi e il loro posto nel mondo. C'è bisogno di diffondere la cultura dell'adozione basata su esperienze piene di dignità, di tessiture di bene e di buone pratiche, che possono arricchire la riflessione educativa e collocare socialmente la famiglia adottiva in una sua identità che sia pienamente riconosciuta.
Il Campo Giovani nasce dalla storia del re Davide chiamato da Dio a diventare leader del Suo popolo. Le riflessioni biblicheripercorrono l’itinerario narrato nei libri di Samuele, e sviluppano la dimensione vocazionale della “regalità”, intesa come la capacità per un giovane di prendere in mano la propria vita e rispondere in modo adulto alla chiamata di Dio. Attraverso la metafora della costruzione del muro i giovani sono chiamati a “costruire” la loro vita in modo adulto.
L’itinerario si suddivide in 6 tappe e contiene:
le riflessioni bibliche a cura di p. Iuri Sandrin sj
spunti di interiorizzazione e attivazione per passare dalla Parola alla Vita.
Un metodo per la preghiera
Uno schema di veglia vocazionale
Testo adatto per accompagnare le riflessioni durante i campi e i percorsi di catechesi, sul tema della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 2019, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale di Pastorale Vocazionale.
Associato alla Guida Animatori 3. del Campo Giovani
Tema: Il Campo Giovani prende le mosse dal Libro dell’Esodo dove il cammino del popolo d’Israele al seguito di Mosè è metafora della storia di ciascuno. La fedeltà di Dio abita i desideri, le resistenze, le paure e infedeltà e dà coraggio di fare scelte autentiche per il futuro.
Il Campo può essere vissuto come un'esperienza di cammino itinerante o con delle escursioni quotidiane. Per ogni giornata è proposta "un' uscita da vivere" concretamente, mettendosi in cammino o esistenzialmente, lasciandosi guidare dalle pagine dell'Esodo.
La Guida Animatori contiene: l’Itinerario biblico sul cammino dell’Esodo in 6 tappe; le attenzioni pedagogiche a cura di don Luca Garbinetto, spunti formativi per gli animatori, metodologia, suggerimenti per vivere l'ambientazione, proposte per la preghiera, attività, 2 schede film … per sintonizzarsi sul cammino verso una vita adulta e offrirne le coordinate.
• Associato al Testo del Campo Giovani 3
• Il Testo può essere usato anche per l’animazione di proposte itineranti nell’anno del Sinodo sui Giovani.
Su questo testo trovate le Riflessioni Bibliche collegate alla guida Animatori del Campo Giovani 2018 "Dammi un cuore che ascolta", sul cammino dell'Esodo.
Che cosa plasma la nostra esistenza? C'è un cammino nascosto dentro la vita di ogni persona. E' qui che nasce l'esperienza cristiana: essere stati incontrati da un Altro. Partendo dalla concreta esperienza di vita ed accogliendo le sfide del tempo presente gli Adulti di Azione Cattolica propongono spunti per la formazione di un laicato adulto sulla strada dell'essere. Uomini che camminano, ricercano, incontrano, capaci di lavorare per l'unità in ascolto e dialogo con tutti. Adulti sapienti, amanti della creazione, della terra con le sue tradizioni ed i suoi limiti, capaci di spendersi per la vita, per la terra, per l'uomo.
"Chi lascia sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio": testimoniato dai Vangeli di Matteo, Marco e Luca, l'insegnamento di Gesù non lascia dubbi. Gesù, sposo di Israele, ha dato un insegnamento sul matrimonio che, in rottura con le convenzioni del suo tempo, e le soluzioni del caso, ristabilisce il disegno di Dio Creatore sulla famiglia, disegno oscurato da pratiche come il divorzio.
Il fenomeno del cyberbullismo è in costante aumento, ma la causa di questo tipo di azioni scorrette e nocive va spesso ricercata all'esterno del cyberspazio, attraverso un paziente lavoro di ascolto del singolo e di attenzione all'ambiente circostante. Adolescenti digitali non si limita a fornire una semplice casistica o delle regolette buone per ogni occasione, ma traccia invece un percorso che offre al formatore o al genitore una griglia per modulare in maniera più consapevole i propri interventi formativi. Tale percorso si snoda attraverso quattro fasi: ascolto, simbolizzazione, riappropriazione e fase autonormante. L'obiettivo è fornire a genitori e formatori gli strumenti adatti a intervenire in prima persona, senza - ove possibile - l'aiuto di figure esterne, e permettere loro di condurre i ragazzi a individuare autonomamente delle strategie d'uscita.
Oggi, alle generazioni dallo smartphone sempre in mano, si può ancora parlare di Vangelo? Si può proporre una preghiera digitale? Si può comunicare in modo efficace la fede? La risposta dell'Autore è decisamente: «Sì!». Ed è da questa certezza che nasce la proposta di una serie di laboratori digitali da attivare negli ordinari percorsi di catechesi. Non si tratta, in realtà, semplicemente di un modo per rendere più vivace e accattivante l'incontro. Il punto è un altro: occorre imparare a comunicare la fede con i linguaggi nuovi, offerti dai media digitali. Su questo primo volumetto - agile e concreto - don Marco mette al centro il Vangelo e la preghiera. Facciamo scorrere una serie di titoletti dei diversi laboratori per avere almeno un'idea di ciò che si avrà tra le mani: Ti «posto» il Vangelo; Short message: sei il mio Signore!; Il videoproiettore: risorsa ancora inesplorata; «Blended»: l'approccio misto; La preghiera digitale; La Bibbia dei tablet.
Il catechismo su cui si sono formati i ragazzi per 60 anni: organizzato per formule a domanda e risposta, contiene i principali asserti teologici della fede cristiana. Voluto da San Pio X per assicurare l'uniformità dell'insegnamento religioso dei ragazzi nella diocesi di Roma e in quelle limitrofe, il Catechismo della Dottrina Cristiana è divenuto il catechismo universale usato per circa 60 anni in tutte le parrocchie italiane. Organizzato in formule a domanda e risposta, da imparare a memoria al fine di assimilare meglio i principali contenuti della fede cristiana, questo piccolo catechismo nasce dall'idea che memorizzare le formule sarebbe tornato utile ai bambini una volta raggiunta l'età adulta, quando ne avrebbero compreso pienamente il significato.
Circola tanta sfiducia, oggi, nella possibilità di educare. Ma se ne avverte, al tempo stesso, un grande bisogno. E non si può più rimandare. Sono soprattutto i genitori a vivere questo travaglio, spesso disorientati e incapaci di prendere la decisione giusta. Questo libro è rivolto proprio a loro, alle mamme e ai papà dei bambini, dei ragazzi e dei giovani del nostro tempo, per aiutarli a orientare la loro opera educativa. Perché educare è ancora possibile, a patto di imparare ad essere genitori del sì e, all’occorrenza, anche genitori del no.
Nino Sammartano è nato nel 1952 a Marsala, dove vive e lavora come docente di materie letterarie al Liceo Classico. Impegnato anche nel volontariato sociale ed ecclesiale, ha scritto assieme alla moglie, Maria Pia Saladino, Sì all’amore, sì alla vita (1991) e Se non vuoi rovinare tuo figlio (2006); da solo, ha pubblicato, per i tipi de La Medusa Editrice, Suoi testimoni (2003), Gente di speranza (2004), Santi si diventa (2005), La “pedagogia” di Gesù (2008), La sapienza educativa di Margherita Occhiena (2009) e Il vangelo dell’uomo (2009).