
Questo libro è uno studio serio su come sta cambiando il modo di fare la guerra. I nuovi guerrieri hanno il volto di bambini, imparano presto e bene, sono temibilissimi perché non conoscono altro. I governi possono fare molto per disarmarli e reintegrarli, ma le armi costano poco e le loro vite quasi nulla. Il futuro ci riserva forse sempre più guerre combattute da soldati bambini?
L’obiettivo di sradicare la povertà è per la prima volta concretamente alla nostra portata. Eppure un miliardo (un miliardo!) di persone patisce ogni giorno cercando di sopravvivere, e dieci milioni di bambini all’anno muoiono di fame. Gli abitanti del mondo sviluppato sono di fronte a una scelta decisiva: per non voltare le spalle a un quinto della popolazione globale dovranno diventare protagonisti della soluzione.
Oggi la nostra risposta è non solo insufficiente, ma anche moralmente indifendibile. Lo conferma Peter Singer – uno dei cento uomini più influenti della terra secondo Time – in Salvare una vita si può, attraverso argomenti etici, provocazioni intellettuali, esempi illuminanti, dati puntuali e casi emblematici.
Ma Singer non si limita alla critica, propone un cambiamento rivoluzionario e pragmatico nel nostro modo di sentire, pensare e agire per eliminare l’estrema povertà nel mondo. E lo fa con un libro che sa essere contemporaneamente un coraggioso atto d’accusa, un lucido manifesto per una nuova etica solidale e un programma «ragionato» in sette punti – dalle iniziative filantropiche personali all’attivismo sociale, a scelte quotidiane minime – che noi tutti possiamo responsabilmente mettere in pratica senza intaccare il nostro benesse
un romanzo autobiografico che immette nella cultura africana, ricco di fascino e di poesia IN UN VILLAGGIO DAN DELLA COSTA D'AVORIO STA PER COMPIERSI UN RITO DI INIZIAZIONE. TUTTO H AVVOLTO NEL MISTERO E I PREPARATIVI SI SVOLGONO NELLA PIU ASSOLUTA SEGRETEZZA. ANCHE IL CONDOTTIERO", IL FIGLIO DEL CAPO VILLAGGIO, IL RAGAZZO CHE PER PRIMO DOVRA SUPERARE LA PROVA ED ESSERE D'ESEM PIO PER TUTTI GLI ALTRI, E`IGNARO DI QUANTO LO ASPETTA. RACCONTATO IN PRIMA PERSONA DAL PROTAGONISTA, IL COMPLESSO MECCANISMO DEL RITO SI DIPANA DI GIORNO IN GIORNO, IN UN CRESCENDO DI TENSIONE, PAURA ED ECCITAMENTO PER IL GRANDE PASSO CHE SI AVVICINA. IL TESTO E`CORREDATO DA UN INSERTO CON PISTE DI RICERCA PER LA "
Le strisce dei Peanuts create da Charles Schulz (1922- 2000) sono sicuramente tra i fumetti più popolari e amati, perché sono capaci di strapparci sempre un sorriso, ma anche e soprattutto perché ci aiutano a riflettere con lieve profondità sulle piccole e grandi vicende della vita. Schulz ha infatti la capacità di condurre il lettore al cuore delle cose, mostrandoci personaggi che diventano parte di noi. In questa esplorazione del mondo dei Peanuts Saverio Simonelli guarda idealmente il mondo dalla cuccia di Snoopy e riflette con leggerezza e ironia tutta schulziana su temi capitali, dall'amicizia alla fede in Dio, dalla felicità alla paura di crescere.
Come dire ai bambini e ai ragazzi la parabola della pecora smarrita o del buon samaritano? Come interessarli alla vicenda del padre misericordioso che accoglie il figlio che se n'era andato sbattendo la porta? Non è sempre facile coinvolgere i bambini e i ragazzi in una lettura del Vangelo che li affascini e che li aiuti poi ad accostarsi a questa parola con più familiarità. Per gli animatori di catechesi questa è una sfida continua. Il sussidio offre alcuni input per la realizzazione di incontri di catechesi basati sulle parabole; sono percorsi dettagliati che possono essere ripresi integralmente o adattati alle diverse esigenze dei gruppi di catechesi.
L'esperienza dell'amore spinge i giovani ad uscire da sé per approdare al territorio dell'altro. Questo "esodo" permette di avvicinarsi all'altro, di conoscerlo, di comprenderlo e di amarlo. L'amore diviene "fecondo" quando si apre al "dono". Il volume vuole indagare la relazione d'amore tra un uomo e una donna come una potenziale esperienza educativa che permetta la crescita della relazione di coppia e la piena realizzazione delle persone coinvolte, passando da un amore egocentrico a un amore progettuale e generativo, nella consapevolezza che "imparare ad amare è un'arte che richiede pazienza e sacrificio, e che ha bisogno di guide sapienti". Un impegno quotidiano che papa Francesco ha definito "un lavoro artigianale", "un lavoro di oreficeria", che permette alla coppia di crescere insieme, "facendosi - l'un l'altro - più uomo e più donna". "La relazione amorosa nasce dall'attrazione fisica, dalla profonda aspirazione all'incontro insita in ogni essere umano, dal desiderio di superare la solitudine. È una risposta al bisogno profondo di essere riconosciuti, scelti e amati, ma rappresenta anche un'occasione di cambiamento e di crescita che può condurre l'individuo dall'amore di sé all'amore per l'altro, in cui Eros e Agape si integrano e si rinforzano vicendevolmente per la costruzione di una relazione autentica che porta al reciproco dono di sé".
Giovanna Silva coglie negli oranti gli stati d'incertezza che s'intravedono nella loro certezza di fedeli, di uomini e donne in preghiera. E come se volesse certificare con i suoi scatti il brusio e la confusione dei pensieri (delle lingue e dei pensieri insieme) che si levano dagli oranti stessi. Il mondo è là fuori, impreciso, impercettibile, inafferrabile. Ci sono gli uomini e le donne - gli oranti - non c'è nessun Dio. Prefazione di Marco Belpoliti.
In un saggio che esamina con rigore la portata filosofica, pedagogica e spirituale, l'autrice dimostra come la tenerezza può disinnescare il narcisismo dilagante, insegnare l'empatia e la solidarietà, realizzare una vera pedagogia dell'amore.
Le giovani generazioni stanno dentro la Chiesa come il lievito nella pasta. La cura pastorale delle nuove generazioni va fatta CON i giovani, non PER i giovani: è questo un cambiamento di prospettiva che svela qualche sorpresa e libera grandi potenzialità. Il vescovo Sigismondi si fa compagno di strada dei giovani, con loro cammina e si mette in gioco indicando la segnaletica da seguire: dare la precedenza, direzione obbligatoria, diritto di precedenza, senso unico e via narrando... un segnale dopo l’altro in direzione della crescita!
«La visita pastorale nella diocesi di Foligno mi ha aiutato a cercare la presenza del Signore lungo i sentieri degli uomini, facendomi capire che la cattedra episcopale non è un bene immobile, ma mobile, e che in ogni strada c’è una corsia che conduce a Dio, perché in ogni cuore è latente una sete di infinito».
Volti incontrati, storie toccate con mano e raccontate da una Chiesa “in uscita”, che nelle piccole esperienze di vita quotidiana ha riconosciuto segni di Vangelo.