
Il Progetto secondo annuncio, dopo il percorso sui temi «generare e lasciar partire» (2014), «errare» (2015), «vivere i legami» (2016) e «appassionarsi e compatire» (2017) affronta l’esperienza umana della fragilità e del morire, presentando alcune proposte catechistiche e pastorali attuate nelle nostre comunità ecclesiali.
Il quinto volume è un invito ad abitare con la speranza del vangelo le esperienze umane di limite e fragilità, fino all’esperienza di quel limite estremo che è il proprio morire.
Tra la primavera del 2015 e del 2016 sull'isola greca di Lesbo sono arrivate via mare dalla Turchia, su gommoni stipati all'inverosimile, 600mila persone, un numero più di sette volte superiore agli 80mila isolani. Un viaggio di quattro miglia marine (poco più di sette chilometri), rischiando la vita dopo aver lasciato il loro Paese: Siria, Iraq, Afghanistan, Eritrea... Migranti, profughi, refugees che hanno sostato sull'isola, prima di riprendere il viaggio per il Nord Europa attraverso la "rotta balcanica". A dare loro un primo soccorso non c'erano le autorità ma normali cittadini, accorsi da tutto il mondo; per primi sono arrivati gli abitanti dell'isola: una nonna e un pescatore (candidati al premio Nobel per la pace 2015), la proprietaria di un albergo, una ristoratrice, una giovane mamma e regista, un prete, uno scultore. Sono loro i sette giusti raccontati sullo sfondo di un'isola che ha dentro di sé l'antidoto a razzismo e diffidenze, che colpiscono oggi una parte dell'Europa.
Quale futuro per la fede? E per le comunità cristiane? Dopo l'indagine che ha coinvolto 150 giovani di tutta Italia sul loro rapporto con la religione (Dio a modo mio. Giovani e fede in Italia, a cura di R.Bichi e P. Bignardi, Vita e Pensiero, 2015), l'équipe di ricerca dell'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo si è convinta che il futuro della fede - ma anche dell'umanità e della società - passi anche attraverso l'educazione, perché è generato nella coscienza delle persone in cui, nella libertà, si realizza l'intreccio tra umano e divino, tra ciò che si riceve e la spinta a reinterpretarlo. Da qui l'esigenza di conoscere meglio l'ispirazione, i temi, le motivazioni dei protagonisti - genitori, sacerdoti, insegnanti, suore, catechisti, animatori - che, con un'azione spesso poco riconosciuta, contribuiscono a iniziare i giovani al rapporto con il trascendente. La ricerca sugli 'educatori alla fede' si è avvalsa di 165 interviste, condotte su tutto il territorio nazionale, con domande volte a indagare una molteplicità temi: come e dove si diventa oggi cristiani adulti? Quali sono gli obiettivi e lo stile degli educatori? Quali atteggiamenti hanno nei confronti del mutamento della Chiesa e del modo di intendere la fede? E ancora: che cos'è considerato successo o fallimento in questa azione educativa? Quali le reti e le relazioni all'interno della comunità cristiana? L'uso di tecniche di ricerca poco direttive ha consentito la raccolta di ricchissime testimonianze sui percorsi attraverso i quali gli educatori alla fede divengono tali, sulle fonti, i riferimenti, i motivi ispiratori che guidano la loro azione, sulle parole chiave e le sfide del mondo contemporaneo.
Un sussidio per stimolare la curiosità intorno a tutti i libri della Bibbia proponendo un facile gioco: il cruciverba.
Il testo ne presenta 73, uno per ogni libro della Scrittura, di dimensioni variabili così come gli stessi libri biblici. Le definizioni si muovono sostanzialmente in tre ambiti: biblico, religioso, multidisciplinare. Per risolvere con maggiore facilità le domande di tipo biblico e religioso ogni cruciverba è dotato di una serie di annotazioni utili, dal titolo "Caratteristiche del cruciverba". E per i più somari…. al termine del sussidio è stata predisposta una sezione con tutte le soluzioni!
Nato nella scuola, come test su una materia, è uno strumento divertente, utile anche in famiglia e per l’animazione.
Note sugli autori
Adelmo Bibiani (Carpi - MO 1951) ha conseguito nel 1976 il baccalaureato presso lo Studio interdiocesano di Reggio Emilia e nel 1979 la licenza in scienze dell’educazione presso l’Università Pontificia Salesiana. Dal 1989 è docente di metodologia e didattica della religione all’Istituto Superiore di Scienze Religiose "SS. Vitale e Agricola" di Bologna. Dal 1994 insegna nel liceo delle scienze sociali "Matilde di Canossa" di Reggio Emilia.
Maria Paola Cocchi (Modena 1953) nel 1986 ha conseguito il diploma in teologia presso la Scuola di formazione teologica "Beato Contrado Ferrini" di Modena e nel 1990 ha ottenuto il magistero in scienze religiose all’Istituto Superiore di Scienze Religiose "SS. Vitale e Agricola" di Bologna.
Presso le EDB hanno pubblicato: il sussidio per le scuole medie e il biennio superiore 30 cruciverba di religione, 1992; il sussidio per le scuole elementari Alla ricerca dell’amico Gesù, 1995; il sussidio per le scuole medie superiori 60 nuovi cruciverba di religione, 2000.
IL GIOCO E LA MUSICA COME PRATICA DI RELAZIONE E CONFRONTO. UN PERCORSO EDUCATIVO CHE AIUTA A CAPIRE NOI STESSI E GLI ALTRI E FAVORISCE GLI SCAMBI INTERCULTURALI. Il gioco e`un importante strumento conoscitivo. Giocando i bambini e le bambine riconoscono e categorizzano gli oggetti, acquisiscono nozioni spazio temporali, entrano in contatto con i ruoli sociali. Anche gli adulti praticano diverse forme di gioco. Il gioso si rivela inoltre uno strumento pedagogico fondamentale, che merita di essere inserito nella didattica scolastica, perche`favorisce lo sviluppo di forme differenti di ricerca e di trasmissione del sapere. Coniugare gioco, sperimentazione musicale, nonviolenza e interculturalita h la formula utilizzata nei viaggi formativo laboratoriali presentati in questo volume: 38 giochi suddivisi in 6 gruppi: giochi di presentazione - di fiducia - per creare empatia - di sperimentazione sonora: ruoli e dinamiche - per favorire l'ascolto e l'attenzione al particolare - per sviluppare la coscienza di si.
L’esperienza pluriennale conferma che molte persone con disabilità intellettiva sono attratte dalla vita religiosa: preghiere, sacramenti, Messa, catechesi. Vivono una loro spiritualità, momenti di vita contemplativa, apertura al mistero. Se le proposte sono a misura delle persone a cui si rivolgono, c’è interesse e coinvolgimento. Stefano Biancotto, religioso guanelliano, ci introduce in questo mondo ricco di significato e di senso guardando all’opera del fondatore e santo don Luigi Guanella che, sul solco dei santi della carità, cercava di rispondere alle esigenze del quotidiano costantemente proiettato verso la beatitudine eterna (dalla Prefazione).
Un libro giovane, che conosce i giovani e il loro modo di vivere e sognare l'amore. I passi per costruire il NOI è un percorso a tappe che parla direttamente alle coppie di fidanzati: a quelle che pensano di avere già programmato tutto e a quelle che hanno tanti dubbi; a quelle che cercano il "per sempre- e a quelle che ne hanno un po' paura. Capitolo dopo capitolo, i lettori troveranno gli strumenti per esplorare se stessi e scandagliare i sentimenti che provano per l'altro, comprendendo il valore del discernimento per scoprire che cosa Dio ha messo a germogliare in ciascuna coppia.
Essere padri, secondo l'autore, è un po' come fare il Giro d'Italia di ciclismo: in bilico su due ruote, la foratura dietro l'angolo, montagne da scalare, vittorie e sconfitte. Ma tappa dopo tappa si capisce che la perfezione non esiste, che vincere da soli è impossibile e che la maglia rosa arriva solo se c'è una squadra che ti aiuta a piazzare la volata al momento giusto.
Questo libretto, scegliendo fior da fiore nella marea degli aforismi consegnati dai grandi pensatori di tutti i tempi alla carta stampata, tenta di abbozzare un tortuoso itinerario di riflessioni che le menti umane hanno percorso per giungere a Dio. Sono solo trenta paginette, ma è come fossero cento o mille, perché gli aforismi in un certo senso nascono con lo zampillo: basta chiudere gli occhi, ed essi fanno zampillare a cascata le nostre riflessioni. Sorseggiando gli aforismi dell'Homo Sapiens si può così percorrere a piacimento - mentre Cristo agisce come maestro interiore l'itinerario della mente che cerca Dio.
Quello del peccato può sembrare un concetto vecchio e oggi decisamente superato. Non sarebbe meglio parlare in positivo, per esempio dell'amore di Dio? Appunto: il peccato è solo il lato B, l'altra faccia dell'amore. Nasce da un'inclinazione nefasta che l'Homo Sapiens porta dentro il proprio Dna fin dalle sue origini. Parlare del peccato è dunque soltanto un modo diverso di parlare della bellezza dell'Amore. È ciò che fa questo libretto trattando a uno a uno i sette peccati "capitali" (superbia, avarizia, invidia, ira, lussuria, gola e accidia) così chiamati perché considerati come condottieri, messi "a capo" d'una moltitudine d'altri peccati minori.
L'animatore pastorale passa sovente da una riunione all'altra, e molte volte vi copre il ruolo specifico di promotore, organizzatore, animatore. Dalla sua capacità di gestire le riunioni dipende in certa misura l'efficacia del suo lavoro, la vita del suo gruppo. Questo manuale può aiutarlo in questo importante compito.