
Oggi è in crisi la coppia e, di conseguenza, le figure del padre e della madre. Parafrasando la nota espressione di Bauman sulla società dai legami liquidi possiamo dire che ci troviamo di fronte al una sorta di "liquidità genitoriale". Le ipotesi risolutive di tale condizioni sono molteplici ma, tra queste un ruolo di prima piano spetta al Cristianesimo. Pur non offrendo un "modello" di famiglia in senso stretto, infatti, l'ideale cristiano nei suoi fondamenti biblici offre numerosi spunti di riflessione in merito che possono contribuire a proporre possibili percorsi risolutivi.
Il Signore non si stanca di chiamarci nell’:ordinarietà:. Non agisce in maniera roboante, è: discreto e –: soprattutto –: ci lascia massima libertà:. Se gli rispondiamo con cuore aperto ci ricolmerà: di infiniti doni. Spetta a noi scegliere da che parte stare. L’:autore individua sette tappe che aiutano ad ascoltare ciò: che Lui ha da dirci ogni giorno, nella quotidianità:. Ogni capitolo è: suddiviso in due parti: nella prima viene narrata una storia che introduce la seconda, l’:argomento vero e proprio, approfondito e meditato.
L’amore non procreativo fra uomo e donna è sempre stato pretesto per le più diverse aberrazioni sessuali. Riprendendo l’insegnamento di Giovanni Paolo II, l’Autore mostra come oggi la Chiesa si sta avviando a mostrarne il valore autentico, di carattere escatologico. Esso è strettamente legato al rapporto fra uomo e donna nella vita consacrata e ad una reciprocità spirituale tra uomo e donna non necessariamente sessuale. Questa presa di coscienza, secondo la convinzione dell’Autore, servirà a liberare l’autentico amore fra uomo e donna dalle sue deformazioni e strumentalizzazioni, restituendolo al piano divino originario ed escatologico, con l’auspicabile conseguenza di una correzione della corruzione sessuale e di un’esaltazione della vera unione fra uomo e donna, sia dentro che fuori del matrimonio.
IL SIGNIFICATO TEOLOGICO DELLA SEPOLTURA DI GESU. LA DISCESA AGLI INFERI. LA RISURREZIONE DI CRISTO. L ASCENSIONE AL CIELO. LA PENTECOSTE. LA PARUSIA" DEL SIGNORE. LA "FINE DEL MONDO". GESU`CONSEGNA IL REGNO A DIO PADRE. " e' il nono volume che raccogl ie le lezioni del corso per catechisti" tenuto dai microfoni di radio maria da alcuni padri demenicani del convento di bologna. La gloria di c risto ha un duplice fondamentale aspetto: e`la gloria del figlio, la quale, in quanto gloria divina, esiste infinita dall'eternita ed esistera infini ta per l'eternita, e pertanto non e`suscettibile di incrementi; ed e`anche la gloria del figlio, in quanto incarnato, in quanto uomo, nato da maria duemila anni fa e morto sotto ponzio pilato. La gloria di cristo, sotto questo secondo profilo, e`andata crescento a cominciare dalla nascita a betlemme fino alla sua passione e morte redentrice. Ma la crescita della gloria di cristo non si h fermata con la sua morte, perchi gesu, morto, e`tornato in vita e ora continua la sua azione fisico-umana nella gloria del padre. "
Il fondatore delle Équipes Notre Dame segnalava come "i migliori sposi cristiani, quelli che non mancano mai al dovere di inginocchiarsi, trascurano spesso il dovere di sedersi". Partendo dal principio che il matrimonio è dialogo, in quanto comunità di persone, l'autore del libro dimostra che è proprio attraverso il dialogo che l'amore si alimenta e permette una libertà interiore, in cui marito e moglie si rivelano, si comprendono e si aprono per accogliere il mistero e il dono dell'uno per l'altro. Spiega, in modo estremamente vivo, che il dialogo della coppia cristiana comprende sempre una terza persona, Gesù Cristo, presenza reale capace di trasformare la realtà della vita matrimoniale in segno di salvezza. Il testo non si limita a esporre l'importanza del dialogo di coppia, ma si preoccupa di trasmettere consigli preziosi per rendere concreto questo stile di vita nella quotidianità, luogo e appuntamento irrinunciabile dell'amore che unisce la coppia.
Il Concilio Vaticano II, per manifestare la realtà teologica che la famiglia cristiana rappresenta, fece ricorso alle endiadi "chiesa domestica" (cf "Lumen Gentium", n. 11). Nella riflessione ecclesiale si riaprì una prospettiva per lo studio e per la comprensione più approfondita di questa realtà. Da quella pietra miliare, nel magistero e negli scritti di molti autori che trattano della famiglia cristiana, l'appello all'ottica ecclesiologia nella formulazione della sua identità e dei suoi compiti è stato, innegabilmente, favorito. Tuttavia, alcuni autori mettano ancora in discussione la possibilità o, almeno, la convenienza, di riferirsi alla famiglia cristiana in questi termini. La questione non è, quindi, del tutto risolta. Anche i "Lineamenta" per la XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi si domandano come concepire la famiglia quale "chiesa domestica" (cf "Domande", n. 13).
Questo volume intende offrire un contributo sull'argomento, cercando di aiutare ad approfondire la comprensione della famiglia cristiana come "chiesa domestica", di proporre alcuni spunti per la proclamazione del progetto di Dio sulla famiglia e di favorire una fondazione teologica della pastorale familiare.
Il testo fa un bilancio di quanto, nel corso degli ultimi anni, è stato detto su questa particolare caratterizzazione della famiglia cristiana, affinché non si perda una preziosa memoria storica e si trovino fecondi stimoli per ulteriori riflessioni e si avvertano anche alcune devianze. esso avrà raggiunto il suo obiettivo se contribuirà alla riflessione teologica sulla famiglia e aiuterà i lettori ad approfondire con rinnovato interesse questi temi o a prepararsi più adeguatamente al servizio pastorale.
Sono in continua crescita i fallimenti e le sostituzioni del matrimonio con convivenze: molte legislazioni tendono a legittimare gli effetti di questa tendenza, istituzionalizzando una pluralità di forme matrimoniali. Sempre più diffusa, anche negli à mbiti migliori, la mancanza di una chiara consapevolezza riguardo al fine costitutivo del matrimonio: che è il progressivo perfezionarsi nella comunicazione con sé stessi, fra i coniugi e con Dio. Attuare questo fine proprio della persona comporta anche incrementi dei beni e dell'ordine della società . Ogni altra concezione riduce il matrimonio - annullandolo - nei termini di associazione di individui secondo l'impulso del momento: che dunque può essere utile o superfluo formalizzare o no, prolungare o sciogliere e mutare. Ne conseguono effetti gravemente negativi per le singole persone e per le società . Quest'opera, raccogliendo frutti preziosi e attualissimi di un ricco itinerario di pensiero e di esistenza, con estrema chiarezza, concretezza, coerente razionalità , e sulla scorta dei capisaldi del pensiero cristiano, illumina e fonda l'interezza del significato della vita coniugale e familiare, entro il disegno divino della creazione. E dimostra come siano antirazionali e infine autodistruttive tutte le concezioni che non riconoscono l'essenza costitutiva del matrimonio (pp. 408).
Alberto Caturelli dal '56 ha insegnato nell'Università di Cordoba, Argentina; ha tenuto e tiene corsi e conferenze in tutto il mondo. Autore di una quarantina di volumi (presso le Edizioni Ares ha pubblicato Il Nuovo Mondo riscoperto, 1992), è oggi il più importante filosofo di lingua spagnola.
Alla medicina le società sviluppate stanno delegando la gestione delle ultime fasi della vita, spesso senza soffermarsi sulle risorse morali necessarie sia a chi assiste le persone morenti sia a chi vive in prima persona condizioni di impotenza, dipendenza forzata, sofferenza, improduttività. Tutt'al più si prende una scorciatoia, giudicando assurdo il fatto stesso di vivere in tali condizioni per concludere in favore dell'opportunità dell'eutanasia. Il volume intende restituire uno spazio di scelta, di significato e di valore a quell'orlo dell'esistenza dove si sperimenta l'estrema battaglia contro la morte.
"Una famiglia è fatta anche di parole. Con una parola si promette fedeltà. Con un'altra si incrina l'alleanza. Una frase accogliente rinnova i rapporti. Una frase brutale crea pericolosi fraintendimenti. Grandi e piccoli, uomini e donne, genitori e figli costruiscono giorno per giorno, dentro le loro famiglie, un lessico originale, uno spartito esigente, una grammatica comune". C'è una differenza tra "scusa" e "mi dispiace". Ci può essere commozione, premura, ma anche paura, slealtà, dietro a un "te l'avevo detto" o "non ho parole". Le migliori intenzioni scivolano a volte sul terreno precario del conformismo e del paternalismo. Gli affetti non accecano la ragione se inventano il loro linguaggio, se innescano conversazioni felici. Il libro, di facile lettura e di piglio ironico, a volte provocatorio, mette in discussione alcuni luoghi comuni e propone uno stile di dialogo, con cui esprimere il piacere della convivenza e affrontare assieme i momenti difficili.
Il libro presenta la normativa e i modi di accreditare l’insegnamento della religione nella scuola pubblica nei 28 Paesi dell’Unione Europea, come pure le politiche educative del Consiglio d’Europa e dell’osce. A partire dalle prospettive emerse nel 2007 da un’indagine del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d’Europa, oggetto del Magistero di Benedetto XVI, evidenzia lo spirito e le argomentazioni con cui la Santa Sede opera presso le Organizzazioni internazionali.
L'impiego del riuso creativo nell'ambito dell'animazione oratoriana combina le sue radici profonde con l'urgenza di una conversione ecologica. C'è un modo diverso di guardare "lo scarto", è l'upcylce, la pratica cioè di dare una seconda chance alle cose. Una pratica che può allenare chiunque a maturare parabolicamente un analogo atteggiamento di misericordia verso sé stessi e gli altri. L'animazione, sempre più ridotta a semplice intrattenimento, può recuperare così il suo originario senso di parabola in azione. Queste pagine allenano il lettore a scoprire la pratica dell'upcycle (riuso creativo) come stile educativo dell'animazione.Il libro si conclude con la proposta di un gioco concreto, esempio di una nuova visione del fare oratorio.