
Raccolta di racconti da cui emerge uno spaccato della vita africana.
In occasione della Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, voluta da Papa Francesco per il 25 luglio, padre Salvatore Farì propone una bella, breve ma intensa riflessione sul ruolo dei nonni, partendo dalle figure dei nonni di Gesù, Gioacchino e Anna, e con gli insegnamenti del Papa nel Magistero, in particolare nel Messaggio dedicato alla celebrazione della Giornata dedicata, come riferimento principale. L'autore prosegue poi trattando le tematiche della sofferenza e dell'abbandono verso le persone che sono nella parte più fragile della vita, sempre sacra, richiamando nelle pagine finali un testo poco conosciuto sull'argomento di Jorge Mario Bergoglio. Con l'augurio a ciascun lettore che possa portare ad una maggiore consapevolezza sul dono degli anziani per la società, per la famiglia e per la Chiesa, anello fondamentale di congiunzione tra le generazioni, per trasmettere ai giovani, con la loro testimonianza l'esperienza di vita e di fede.
«Nella logica dell'appartenenza a Cristo e della missione affidata ai discepoli si scopre l'esigenza di un rinnovamento della parrocchia, come già il Concilio aveva auspicato e ora papa Francesco continua ad incoraggiare a fare. La logica è quella della sperimentazione nella tradizione. Il modello di una parrocchia generativa è quello della missione permanente. Proprio l'operatività missionaria è la caratteristica di questo libro. Essa non va confusa con la "pratica", ma con quella riflessione sapienziale che sa recuperare dalla storia l'indicazione per una progettualità significativa». (Dalla Presentazione del card. C. Sepe)
Un percorso di riflessione semplice e profondo sul valore della preghiera di lode a Dio e sulla gravità morale del suo disprezzo. Il nome di Dio è, come Dio stesso, carico di mistero. Alla domanda di Mosè che chiedeva quale fosse il Suo nome, Dio rispose: "Io sono colui che sono". È il motivo per cui gli antichi ebrei non osavano neanche pronunciarlo. Nella nostra epoca, caratterizzata dalla secolarizzazione, assistiamo al fenomeno sempre più diffuso di disprezzo del sacro. È necessario non cedere ad un atteggiamento di rassegnazione o di indifferenza nei confronti di questo fenomeno. Cosa fare? Con una visione profonda del male morale, l'autore ha saputo segnalare la gravità che il peccato della bestemmia racchiude in sé proponendo un percorso di riflessione semplice e profondo sull'argomento centrato sul valore della preghiera e della lode di Dio.
«Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio» (2Cor 5,20). L’accorato appello di San Paolo ai Corinzi risuona nelle parole e nei gesti di Papa Francesco, il cui pontificato si caratterizza in modo speciale per il ricorrente invito alla confessione. La via della Chiesa è la misericordia e questa si concretizza nel confessionale dove ogni cuore sinceramente pentito sperimenta il miracolo di una nuova creazione. Siamo tutti peccatori, ci ricorda il Papa anche accostandosi pubblicamente al sacramento della riconciliazione, e tutti abbiamo bisogno di lasciarci ricreare dalla misericordia di Dio.
Qual è il tempo della misericordia? Oggi stesso, ci dice Papa Francesco, ogni momento è prezioso per non lasciare che il peccato prenda dimora fissa nella nostra anima, indurendo il cuore e trasformandoci da peccatori in corrotti. È il demonio che ci fa rimandare la confessione, mentre Dio non vede l’ora di riabbracciarci come il Padre della parabola, di restituire l’innocenza al nostro cuore macchiato dal peccato e trasformarci a immagine del Figlio, che si è fatto mettere in croce per noi affinché noi potessimo diventare come Lui.
Padre Livio Fanzaga, storica voce di Radio Maria, mette a frutto in questo volume decenni di incontri settimanali con i giovani e regala loro una catechesi che presenta il messaggio cristiano in tutta la sua forza e ricchezza. Alla luce della fede, la vita appare un dono di incomparabile bellezza e valore. Il cristianesimo non chiede di sacrificarla, ma di elevarla. Si tratta di scoprire il punto centrale della storia umana: Gesù. È uno dei maestri o è il Maestro? Quale spazio ha nella vita degli uomini? È possibile incontrarlo fuori della Chiesa? Senza Gesù e senza la Chiesa, quali riferimenti rimangono a un giovane che si appresta ad affrontare il futuro?
Questo libro è la trascrizione di un ciclo di quella Catechesi giovanile che Padre Livio da molti anni tiene nella sede di Radio Maria a Erba. L'argomento di questo ciclo è la tentazione: un argomento verrebbe da dire inattuale, se consideriamo il silenzio in cui è relegato dalla pastorale ordinaria e in particolare dalla formazione giovanile. Ben consapevole di quanto sia grave e pericoloso questo oblio, Padre Livio sceglie il tema della tentazione e lo illustra compiutamente negli aspetti dottrinali e in quelli concreti. Sul piano teologico, mette in evidenza la centralità di questa tematica nella vicenda dell'uomo singolo e nella storia della salvezza; sul piano della vita personale, fa riferimento all'esperienza universale della tentazione, del peccato, dell'infelicità che ne deriva e del pericolo mortale che esso rappresenta per il nostro destino eterno. Ma nella fede tutto si tiene, e questi temi si ampliano a una visione totale e rasserenante della nostra condizione: perché non si può parlare del mistero angoscioso del male, di satana e dell'impero delle tenebre, senza parlare dell'amore misericordioso di Dio, del destino di felicità eterna che Egli non smette di offrirci.
"Questo libro è una lunga lettera scritta ai giovani dopo oltre 50 anni di catechesi, durante i quali mi sono convinto che il loro problema di fondo è quello di trovare un senso alla propria esistenza. Nonostante l'aria che respirano sia quella di una visione atea e materialistica della vita, dal fondo del loro cuore prorompe irresistibile il desiderio di trascendenza e di assoluto. Gli animali si accontentano di vivere. L'uomo no. Fin dalla prima infanzia gli interrogativi esistenziali premono e, nella giovinezza, la domanda sul valore della vita diviene imperiosa. Senza ideali è impossibile vivere. Per gli ideali si è disposti anche a morire. Il senso della vita non può essere la salute, il denaro, la professione o un barlume fuggitivo di gloria. Ma neppure l'amore e la famiglia, che pure rientrano negli obbiettivi da tutti ricercati. Che cos'è il desiderio di felicità, di immortalità, di verità, di bellezza, di moralità e di amore se non desiderio di Dio e di vita eterna? Il fine dell'esistenza umana deve essere trovato in una prospettiva di eternità, solo allora diventa una missione da compiere con coraggio e dedizione, perché tutto ha un senso e un valore" (padre Livio).
La Bibbia contiene le direttive per un dialogo costruttivo con Dio, il creato e l'umanità. Le linee maestre suggerite dal Libro Sacro servono nelle situazioni più svariate: dei singoli, delle famiglie, dei popoli e delle nazioni. Questo libretto ripercorre la storia del dialogo tra Dio e l'uomo, offrendo spunti di riflessione per intraprendere la via impervia ma indispensabile del rapporto costruttivo, dell'incontro tra diversi, dell'accoglienza della ricchezza che ogni uomo e ogni cultura portano con sé.
La famiglia e la scuola hanno come compito fondamentale l'educazione delle nuove generazioni. Un compito che, oggi, a fronte dell'evoluzione sociale e culturale, sembra paragonabile a una vera e propria "sfida". Faticosa e complessa, non c'è dubbio, ma ancora possibile e avvincente. Soprattutto se si sceglie di "agire insieme" per il bene e lo sviluppo armonico dei figli. È questa la prospettiva dalla quale partono i due autori. Il volume, diviso in due parti, affronta nella prima l'educazione alla differenza, l'educazione alle regole e l'alleanza educativa tra famiglia e scuola. La seconda parte è invece una riflessione sul senso e sul significato dell'educazione nell'attuale epoca storica.