
Una favola per ogni domenica. Quale modo migliore per riecheggiare la Parola di Dio se non attraverso i linguaggi delle favole? Delle vere e proprie storie per approfondire il Vangelo di ogni domenica. Il genere della favola, afferrando mente e cuore, è in grado di condurre alla riflessione personale.
Perché molti studenti hanno perso la voglia di studiare? Come aiutarli a ritrovare la motivazione affinché possano dare il meglio di sé nello studio? Pietro Lombardo condivide con il lettore la sua lunga esperienza di "allenatore" di studenti, fornendo nuovi punti di vista e utili indicazioni per ritrovare la gioia di studiare e un efficace metodo di studio.
Che cosa significa educare? Esistono delle valide metodologie educative? Quali sono i rischi dell'educazione? Pietro Lombardo, esperto e noto pedagogista, affronta con uno stile incisivo e chiaro la questione educativa, mettendo a disposizione del lettore tutta la sua lunga esperienza professionale, unita a quella di figlio e di padre. Egli è convinto che solo chi si presenta agli educandi come una persona dialogica, autentica, onesta, coerente, testimone di valori e in continua crescita, può esercitare il fascino dell'autorevolezza e conquistare il cuore di chi ama. Per l'autore non esistono ricette pedagogiche, ma degli orientamenti che possono indirizzare genitori e figli, docenti e allievi, educatori ed educandi, nella giusta direzione della fedeltà a se stessi e nella realizzazione del Progetto Felicità. Lottare per essa è un dovere morale, perché, come egli afferma, "quando saremo in punto di morte, ciò che maggiormente rimpiangeremo non saranno le cicatrici delle ferite per le battaglie che abbiamo combattuto, ma l'assenza delle cicatrici per le battaglie che non abbiamo avuto il coraggio di combattere a favore dei nostri figli e di una società più giusta".
Improvvisamente, a 37 anni e dopo tredici di matrimonio, una violenta crisi coniugale fa sprofondare l'autore nel baratro della disperazione. Vuole a tutti i costi salvare il suo matrimonio, tenere unita la sua famiglia. I margini di ricomposizione sono ormai ridotti ed egli decide un tentativo disperato: sparire improvvisamente per qualche tempo, nella speranza che in sua assenza la moglie si renda conto che non vuole perderlo. Decide quindi di percorrere il Cammino di Santiago, ottocento chilometri a piedi, da Saint Jean Pied du Port, in Francia, a Santiago de Compostela, e poi fino a Finis Terrae, sull'oceano, per compiere il rito del rogo dei vestiti bruciati e del bagno purificatore.
Il libro non è una guida, anche se si ritrovano riferimenti a luoghi e città; non è un romanzo, perché il protagonista quelle strade, quei sentieri li ha percorsi veramente e le parole che lo compongono sono state scritte con l'angoscia, la disperazione, la speranza, il sudore, il sangue.
È la storia di un uomo che, quando ha capito che stava perdendo ciò che aveva di più caro, si è messo uno zaino in spalla e ha cominciato a camminare. Sperando nel miracolo di salvare il suo matrimonio, alla fine ne ha ottenuto di ritrovare se stesso. E, forse, Dio.
Chi sei tu? Qual è la tua identità più profonda? Nel rispondere a questa domanda che posto ha il tuo corpo? È esperienza comune a tanti, forse a tutti, la difficoltà nello scorgere quel "filo rosso" capace di unire le dimensioni cruciali della vita: l'amore, la fede, la sessualità, i sentimenti, le sensazioni, i limiti e i desideri. Eppure, quel filo rosso è molto meno nascosto di quanto non possa sembrare: è custodito nel nostro corpo, magnifico e fragile capolavoro. Questo libro nasce dall'esperienza unita alla conoscenza della teologia del corpo di San Giovanni Paolo II e desidera svelare le tracce di Cielo inscritte nel nostro corpo, capaci di svelare chi siamo veramente come maschi e femmine, affinché ciascuno possa abbracciare la pienezza della sua identità e del suo destino.
All'inizio degli anni Settanta, in una scuola elementare del cremonese, un maestro decide di leggere per intero il Vangelo di Matteo con i bambini e le bambine. Giorno dopo giorno, conoscendo e commentando la vita di Cristo, nasce la domanda: "Come sarebbe Gesù, se gli capitasse di nascere in questo tempo e dalle nostre parti?". (...) Discutendone insieme, con uno stile di lavoro cooperativo che tiene conto di tutte le curiosità e di tutte le idee, nasce un piccolo libro. Il libro nato dai giorni di una classe elementare e del suo maestro è, contemporaneamente, un documento della storia della pedagogia e uno strumento di lavoro per gli educatori e le educatrici di oggi e di domani.
Proposta di self help spirituale sotto forma di un cammino a tappe (una per ogni mese). Un aiuto per i giovani a riprendere la propria vita spirituale, la scelta di fede, la regola della vita, la vocazione.
Il Centro di Studi Giuridici sulla Famiglia promuove giornate interdisciplinari di antropologia giuridica del matrimonio e della famiglia. La loro organizzazione nel cuore del nostro Centro, che opera nell'ambito della Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce, è ispirata alla centralità della dimensione giuridica, cioè della vera giustizia, come realtà intrinseca ai rapporti familiari. Queste giornate sono incentrate pertanto sul diritto di famiglia, fondato sull'essenza stessa del matrimonio e della realtà familiare. Papa Francesco, nella sua esortazione apostolica Amoris laetitia, parla dell'importanza di «ricordare che l'educazione integrale dei figli è "dovere gravissimo" e allo stesso tempo "diritto primario" dei genitori. Non si tratta solamente di un'incombenza o di un peso, ma anche di un diritto essenziale e insostituibile che sono chiamati a difendere e che nessuno dovrebbe pretendere di togliere loro. Lo Stato offre un servizio educativo in maniera sussidiaria, accompagnando la funzione non delegabile dei genitori, che hanno il diritto di poter scegliere con libertà il tipo di educazione - accessibile e di qualità - che intendono dare ai figli secondo le proprie convinzioni. La scuola non sostituisce i genitori bensì è ad essi complementare» (AL, 84). Nel 2020, a causa della pandemia, non è stato possibile organizzare la giornata sulla "dimensione familiare della scuola", ma tutti i relatori si sono mostrati disponibili a inviare per iscritto i loro interventi. Abbiamo, così, potuto preparare questo volume sui rapporti tra famiglia e scuola, tema particolarmente attuale nel lungo periodo di lockdown, che ha restituito alla famiglia il ruolo di protagonista nel processo educativo dei bambini e degli adolescenti. Molti si sono trovati impreparati per questo compito e altri, in mancanza di una famiglia ben strutturata, hanno avvertito la solitudine e gli svantaggi rispetto a situazioni familiari più solide. Questa emergenza ha reso molto più attuale la dimensione familiare della scuola, oggetto di questo volume. Affrontando questa dimensione da una prospettiva giuridica, pedagogica, psicologica e sociologica, il presente volume non è, quindi, indirizzato ai soli giuristi, ma anche al settore pedagogico, a quello dell'associazionismo familiare e al mondo della scuola in genere.
«L'adolescenza è quella vita che si presenta ed è sentita come "tutta la vita", e che chiede di essere tutta donata e tutta giocata, che può essere avvertita come tutta soffocata o compromessa. Quando la necessità e l'entusiasmo di creare trovano, però, troppa resistenza nel mondo costituito o nella paura di perdere protezione e cura, il turbamento può farsi insostenibile. Compito dell'educare è far trovare e far provare l'offerta propria della vita giovane in un teatro adeguato, in uno spazio di visibilità e di riconoscimento. Ed è anche rispettare, serbato, il suo segreto, le sue dimensioni di unicità, irripetibilità, anche di incomunicabilità e mistero.» (Ivo Lizzola)