
Vi guardate intorno e vedete tante coppie perfette mentre la vostra vi sembra in un groviglio di nodi che non vengono al pettine?
Questo libro fa per voi!
Siete sposati da molto
e sentite che serve un po' di ossigeno? Questo libro fa per voi!
Siete sposati da poco
e stanno venendo a galla questioni inaspettate?
Questo libro fa per voi!
Siete una coppia felice e sapete che
potreste esserlo ancora di più perché I'amore non ha limiti? Questo libro fa per voi!
Questo "manuale-definitivo" è adatto ad ogni coppia, perché sarà essa stessa a scriverlo.
Prenderete per mano la vostra relazione
con la consapevolezza che non esistono ricette preconfezionate per una vita felice insieme: sarà il manuale stesso
ad accompagnarvi in un viaggio che non dimenticherete mai, quello all'interno del vostro luogo più prezioso:
il vostro amore.
In questo libro si parla dell'amore umano come dono: un approfondimento sul sacramento del matrimonio. Nel rapporto uomo-donna, padre-figlio. I binomi ricchezza e fecondita', perdersi per ritrovarsi, sono sottolineati in maniera profonda e singolare.
La nostra epoca è caratterizzata da una grande incertezza educativa: le teorie sono tante e il più delle volte parziali, per cui c’è il rischio di cadere in una ragnatela paralizzante di proposte.Verso quale tipo di educazione orientarsi? E poi, educare non implica «manipolare», «coartare» i figli nelle loro scelte? Non è forse meglio dare loro molte possibilità di istruirsi, di addestrarsi in varie discipline, lasciandoli «liberi» di fare le scelte importanti una volta divenuti adulti?
L’autrice, attraverso un percorso che tocca molti temi correlati alla quotidianità dell’esperienza familiare (crescita, fraternità, ruoli genitoriali, relazione educativa, amicizia, maturazione affettiva, comunicazione...), mette in evidenza l’importanza della virtù come conquista della capacità di scegliere fattivamente il bene. Incoraggia i genitori a non desistere e a valorizzare il vissuto familiare, la ferialità e la festa, come opportunità per crescere insieme ai figli, esercitando il ruolo di guida che tocca all’educatore.
Formare una famiglia può sembrare una pazzia, oggi. Eppure c'è chi crede che ci si possa amare onorare per sempre. Questa convinzione parte da esperienza personale, studio e riflessione. Tante domande che il lettore può porsi trovano in questo libro risposte e stimoli ad approfondire. Nelle tre parti in cui il volume è scandito, l'autrice analizza la famiglia in quanto luogo naturale generativo delle relazioni interpersonali primarie, le relazioni genitori-figli nei due versanti dell'affetto e del legame, e l'uso della libertà soprattutto nel tempo libero. «Un libro che è un efficace compagno di viaggio», scrive Armando Fumagalli nella Prefazione, «per chi vuole costruire una famiglia, per chi vuole mantenere il timone della propria vita famigliare nella giusta direzione, per chi si propone di aiutare altre famiglie a navigare in modo sicuro, evitando le secche e gli scogli che così facilmente ritrovano nel suo percorso» (pp. 192).
Come crescere figli sereni e sicuri di sé, in grado di sviluppare appieno le proprie potenzialità? Questo breve testo aiuta concretamente i genitori a raggiungere questo risultato, fornendo indicazioni preziose, tutte fondate sulla ricerca. Vengono spiegati con un linguaggio chiaro ed esempi pratici gli aspetti-chiave dell'educazione: come infondere nei bambini fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, come avere un ottimo rapporto con loro pur facendogli osservare regole e disciplina, come insegnargli a gestire le proprie emozioni (per esempio rabbia e gelosia), come stimolare in loro la voglia di apprendere senza eccessiva ansia, ecc. Si tratta di un testo utile ai genitori ma anche a educatori, pedagogisti, psicologi.
Attraverso otto parole, che descrivono l'orizzonte di ciò che normalmente chiamiamo "studio", l'autore invita a scoprire quanto sia profondamente ricco e arricchente il gesto quotidiano del chinarsi sui libri e immergersi nel mondo della conoscenza. Nella presentazione, Francesco Lambiasi definisce infatti lo studio un allenamento per vivere, un'occasione di crescita della libertà, una finestra aperta sul cielo. Il volume dà avvio a una collana di formazione per giovani universitari, dedicata alla "spiritualità dello studio".
Perché ciò che nella pastorale funzionava fino a ieri, oggi non funziona più? I cattolici devono prenderne atto, riflettere a fondo e intraprendere nuove strade che l'autore individua a partire dalle parole della Evangelii gaudium.
Originale e concreta forma di riflessione quaresimale/pasquale in novantasei giorni: dal Mercoledì delle Ceneri alla Pentecoste. Brevi citazioni da voci amiche dei giovani seguite da meditazioni di Armando Matteo (il teologo degli "increduli").
Al di là dell’idolo delle competenze e dell’idea che basti Google per farci conoscere il mondo, riscopriamo il vero senso dell’insegnare e dell’apprendere: conoscere è una questione di cuore. Che ci fa assaporare meglio la realtà.
Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice.
Perché il messaggio di felicità che Gesù ha portato sulla terra non fa più breccia nel cuore dei giovani? Perché i nostri ventenni stanno alla larga dalle pratiche di fede e di preghiera? Dove sono finiti le ragazze e i ragazzi della GMG?
Di fronte a tale situazione e più in generale all'irritualità che segna molti comportamenti giovanili, ci si ripete solitamente che i "giovani non sono più quelli di una volta", avallando la rassicurante idea che sia "normale" il loro non essere normali.
Il libro, al contrario, interroga sul serio l'inedito che il modo di vivere e di credere/non credere dei giovani manifesta. individua così al fondo del loro cuore la ferita di un grido di speranza, in mezzo a una società che ama più la giovinezza che i giovani.
E' da questo cricco che bisogna ripartire. Per il loro futuro, per il futuro della società, per il futuro della Chiesa.
Armando Matteo è Assistente ecclesiastico nazionale della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana).
A dieci anni quasi dalla sua prima apparizione, "La prima generazione incredula" viene ora ripubblicata in versione aggiornata e ampliata. Quella del difficile rapporto tra i giovani e la fede è, in verità, questione sempre più decisiva per una Chiesa che non voglia ridursi ad un piccolo club di vecchi affezionati. Di più. Senza riallacciare significativi rapporti con giovani, non c'è futuro per la Chiesa, almeno qui in Occidente. Tutto questo mentre all'orizzonte si staglia - secondo l'esplicita diagnosi del "Documento preparatorio" del Sinodo sui giovani, fortemente voluto da papa Francesco per l'ottobre del 2018 - una generazione che nella sua componente maggioritaria non si pone "contro", ma che sta imparando a vivere "senza" il Dio presentato dal vangelo e "senza" la Chiesa, e che più in generale arranca a crescere a causa della presenza di adulti di riferimento non solo meno credenti, loro stessi, ma sempre meno credibili già solo dal punto di vista umano. Qui è davvero tutto in gioco. È finito il tempo di una pastorale del cambiamento. È tempo di un cambiamento di pastorale. Prefazione di Enzo Bianchi.

