
L'insistenza di papa Francesco sul momento essenziale della fede, l'incontro con Dio, costituisce anche il nucleo fondamentale del messaggio di san Francesco, il suo centro e il suo cuore. Quell'incontro, una certa esperienza di Dio che Francesco definisce «piacevole e desiderabile sopra ogni cosa», è qualcosa che il santo di Assisi ha cercato con tenacia e che ha raccomandato con insistenza a tutti i suoi seguaci. Amare Dio con tutto l'essere sino a diventare sua «dimora», quella abitazione del Padre e del Figlio di cui parla il vangelo secondo Giovanni. Le realtà ricordate in questo testo appaiono come la conclusione, il vertice della visione spirituale di Francesco, una specie di testamento.
È una raccolta delle principali verità di fede e del prezioso deposito della dottrina cattolica, frutto della saggezza e tradizione della Chiesa. Raccoglie e sintetizza questi contenuti di fede, partendo da ciò che di bello e positivo viene proposto nell'insegnamento cattolico, senza dimenticare anche le proposte più esigenti e impegnative. Inizia con un breve riassunto del Catechismo della Chiesa cattolica, e affronta i sacramenti, le opere di misericordia, i precetti... Il papa Giovanni XXIII aveva assegnato al Concilio Vaticano II questo importante compito: mostrare serenamente la forza e la bellezza della dottrina della fede. «Illuminata dalla luce di questo Concilio - diceva il Papa nel discorso di apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, nel 1962 - la Chiesa si ingrandirà di spirituali ricchezze e, attingendovi forze di nuove energie, guarderà intrepida al futuro. Il nostro dovere è di dedicarci con alacre volontà e senza timore a quell'opera che la nostra età esige, proseguendo così il cammino, che la Chiesa compie da venti secoli».
Una piccola introduzione alla fede cristiana pensata soprattutto per i giovani a partire dalle tre virtù teologali: fede, speranza e carità. In cosa crede il cristiano? Come vive il cristiano? Qual è l'orizzonte ultimo di significato in cui colloca la propria vita? L'essenziale del cristianesimo spiegato con un linguaggio semplice ed esistenziale per essere discepoli di Gesù nella complessità del nostro tempo.
Il libro è un coinvolgente itinerario di preparazione alla Cresima, costruito a partire da un'esperienza su campo vissuta con preadolescenti e adolescenti, con i loro dubbi, il loro disinteresse diffuso, le loro voglie di protagonismo e/o di messa in discussione di tutto. La sfida che, di tappa in tappa, si tenta di attivare è l'incontro tra la bellezza del messaggio cristiano e la loro vita. Riuscirà la preparazione alla cresima a far crescere nei ragazzi una fede vitale, una risposta autentica di fiducia in se stessi, in Dio Padre, in Gesù, nella Chiesa? Riuscirà a farli vibrare della travolgente energia dello Spirito? La cresima segnerà il loro ingresso nel tessuto vitale della Chiesa? La sfida è tutta da vivere e il testo accompagna i catechisti, gli animatori, i parroci a farlo. Il Credo, costituisce l'intelaiatura di fondo, sulla quale l'autore costruisce l'intera proposta. Un Credo che, lungi dall'essere elenco di formule da imparare a memoria, diventa una storia da scoprire, una proposta da accogliere, un sentiero da percorre, su cui dialogare, intrattenersi, ragionare ed esplorare, per scalare le affascinanti vette che la fede in Gesù propone. Molti sono i temi che si intrecciano e scaturiscono: la fiducia, la libertà, il mettersi in gioco, il fallimento e il peccato, la morte e il dolore, la famiglia, la misericordia, la Chiesa e le sue umane contraddizioni, e molti ancora.
Questo sussidio accompagna i giovani in percorsi alla sequela di Gesù, da vivere a Roma nell'anno giubilare. Con l'apostolo Pietro i giovani sono chiamati a porsi le domande fondamentali della vita e della fede cristiana, per dire in modo unico e originale il loro Sì.
Nel Capo Teenager due percorsi sul corpo e le relazioni compagnano i teenager a riconoscere che ogni incontro di Gesù nel Vangelo è un'occasione per lasciar trasformare tutto il nostro corpo in uno strumento di relazione vera, casta, liberante. L'ambientazione del Campo sono i cinque sensi, attraverso i quali possiamo imparare ad amare come Gesù.
Questo campo vocazionale per ragazzi offe percorsi che si sviluppano come un grande racconto guidato da Pietro e da personaggi di fantasia. Pietro è il capitano della nave che insieme all'equipaggio della Chiesa, formato da amici e discepoli chiamati da Gesù, affronta tante avventure che conducono alla scoperta di sé e della relazione con gli altri.
I temi scelti riguardano alcuni punti esistenziali della fede e della vita cristiana elaborati con sensibilita, nel solco della Tradizione della Chiesa e soprattutto alla luce del Concilio Vaticano II.
Quando si sceglie di diventare preti è sempre forte e anche prioritario il desiderio di vivere quale pastore tra le pecore, inebriandosi del loro «odore», direbbe papa Francesco. Ma poi quando l'«ordinazione» ti ci getta in mezzo ben presto si scoprono come ostacoli e opposizione le incombenze amministrative e burocratiche delle parrocchie. I più avveduti e «aggiornati» si attorniano di (bravi e validi) collaboratori laici, ma ugualmente codici e regolamenti ti sbattono contro responsabilità ancora indelegabili. Si deve corre più per quelle faccende che per la gente. Fino a quando poi qualcuno va a perdere del tutto non solo «l'odore delle pecore», ma anche la passione per il proprio ministero. «CredereOggi» stavolta si fa carico di questo tema, che interessa i parroci, i preti (e diaconi) certamente, ma non solo. Infatti se molti laici capissero questa difficoltà diverrebbe per loro molto evidente che la parrocchia non può funzionare con queste remore o, peggio, se la si bazzica come un ufficio pubblico (per documenti) o come spazio «indisturbato» per sbrigare alcune faccende «spirituali» tramandate dai propri avi. Facile dire: siate preti e non funzionari!; siate pastori e non amministratori! Facile criticare: il parroco non molla l'osso... se poi è impossibile anche solo delegare responsabilità (non solo amministrative). La rivista cerca di evidenziare e analizzare il problema giuridico e teologico sotteso a queste questioni «amministrative», indicando possibili diverse impostazioni possano prepararne il superamento.
Il concetto di “famiglia naturale” è oggi sotto attacco da parte della cultura imperante, in nome e per conto di chi accampa nuovi diritti. Questo libro difende la famiglia naturale, quella costituita da un uomo e da una donna che si sono sposati perché si sono scelti, si vogliono bene, condividono la vita pur con le reciproche differenze; vivono dinamiche psicologiche contrastanti ma complementari, affrontano difficoltà relazionali e le superano. Negare tutto questo significa andare contro l’onestà scientifica e il dato di realtà. È questo tipo di famiglia il nucleo profondo della vita, che crede in se stessa e accetta il tempo che passa con i suoi cambiamenti.