
Nel titolo si riassume perfettamente lo straordinario percorso che Massimo Toschi racconta. Disabile per una poliomielite contratta a undici mesi, proprio allo scoppio della bomba di Hiroshima, è destinato a una vita in carrozzella e piena di ostacoli. Di fatto fin da studente all'Università Cattolica di Milano si impegna rispetto ai carcerati. I poveri e la pace divengono il suo punto di attenzione. Sposatosi nel 1970, ha una figlia e ha svolto per oltre trent'anni l'attività di insegnante. Viaggi in Algeria e Sierra Leone lo mettono a contatto con il disastro dei fondamentalismi e delle guerre africane coi ragazzi-soldato, ma anche con figure di pace come furono i monaci uccisi a Tibhirine. Nel 2000 il presidente della Regione Toscana lo invita a essere consigliere alla presidenza regionale per la pace.
«Qual è il colmo per un predicatore? Entrare in argomento con un’uscita spiritosa!». Una raccolta di aneddoti, curiosità e storie divertenti per risvegliare l'attenzione e vivere la fede con allegria. E la soluzione definitiva per evitare gli sbadigli durante l’omelia domenicale...
Agile libretto sull'umilta e sui benefici di questa grande virtu. Chi oggi parla di umilta corre il rischio di essere considerato un relitto del passato. La superbia si e infiltrata ovunque. Eppure l'umilta resta indispensabile perche la Terra continui a sostenere uomini umani. Urge recuperare la cultura del limite; urge ricordare che il cavallo che alza tre gambe cade! L'opuscolo, dopo aver provato che il superbo si castiga da solo, passa a presentare i benefici dell'umilta, per terminare elencando i tipi di essa piu necessari, oggi. Rallegrano le pagine, racconti, fatti, aforismi, proverbi.
Umilmente vive chi è consapevole di essere sempre in cammino, disponibile a imparare alla scuola permanente della vita. Questo è lo stile che emerge da un grappolo di testi nati in tanti anni di vita tra gli universitari, condividendo l’avventura di studiare. Parole dense, intrise di attenzione, per accompagnare la maturazione di personalità solide animate da spirito di servizio e dalla carità dell’intelligenza.
Informazioni sull'autore
Ivo Sinico (1927-2015), presbitero della diocesi di Padova, nel 1963 ha fondato a Padova, e accompagnato per decenni, il Collegio Universitario Gregorianum, dedicando tutta la vita all’educazione dei giovani, alla promozione della cultura, della scuola e della catechesi.
C’è un sogno di Gesù
che ci porta a volare oltre la paura:
è la parola delle beatitudini,
prefigurazione dell’umanità promessa
Oggi, come sempre nel corso della storia, è importante che ogni essere umano si interroghi sul tempo presente, per giungere a una visione lucida della realtà e a un’azione responsabile. Riflettendo sull’uomo come destinatario e co-soggetto di una promessa che contiene il senso del nostro vivere e che attraverso una parola dà inizio a una storia, l’autore esamina la differenza tra la promessa di unità e di progresso offerta oggi dal modello della globalizzazione e la promessa di compimento e di salvezza che è al centro del cristianesimo. Promessa, quest’ultima, ben delineata nelle beatitudini, “sogno” di Gesù che proviene dalla radice stessa della sua umanità e che è rivolto alla libertà di ogni uomo.
Roberto Mancini (Macerata 1958), docente di filosofia teoretica all’Università di Macerata, è autore di numerosi saggi su tematiche fondamentali dell’esistenza umana quali l’ascolto, la pace, il bene e la libertà. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Il silenzio, via verso la vita e L’uomo e la comunità.
Ultreya! è l'antico grido di saluto dei pellegrini compostellani, ed è un'esortazione del tipo: "Forza, andiamo avanti!" Questo libro illustrato è una guida facile da mettere nello zaino per vivere il cammino di Santiago da cristiani, con l'aiuto di meditazioni, testimonianze, cenni storici e preghiere.
Il terzo mondo si è ristretto. Per quarant'anni, la sfida dello sviluppo ha messo un mondo ricco, abitato da un miliardo di persone, di fronte a un mondo povero, con cinque miliardi di persone. Dobbiamo imparare a invertire le cifre a cui siamo abituati: ci sono in tutto cinque miliardi di persone che vivono già adesso in condizioni agiate, o che perlomeno hanno imboccato la strada giusta, e un miliardo di persone che invece rimangono inchiodate in fondo alla fila. Questo libro parla di quella minoranza di paesi in via di sviluppo agli ultimi gradini del sistema economico globale.
«Per quanto mi riguarda non sono progressista ma neanche declinista. Il mondo è ancora fin troppo bello per me. Un lombrico non smette di stupirmi. E so che nessuna tecnologia mi permetterà mai di comprendere mia moglie, né di amarla di più. La mia resistenza al progressismo procede dal mio accogliere il mondo così com'è dato, con tutto il suo dramma. Non ho ancora imparato a costruire una casa, coltivare un orto, pensare come sant'Agostino, poetare come Dante, perché dovrei gettarmi su un casco con realtà aumentata? Non sono ancora abbastanza umano, perché dovrei cercare di diventare cyborg? Sarebbe, con la scusa di essere all'avanguardia, disertare il mio posto. Chi si meraviglia della nascita di un bambino è poco sensibile alla pubblicità dell'ultimo iPhone. Uno che sa ancora gridare per la nostra salvezza non è abbastanza credulone per votarsi all'intelligenza artificiale. A meno che l'intelligenza artificiale non l'aiuti a gridare di più e a stupirsi del lombrico». Novanta testi brillanti e profondi, in cui Fabrice Hadjadj si interroga sul futuro della nostra umanità sottoposta alla crescente influenza della tecnologia e del consumo. Rifiutando ogni discorso moralistico, attraverso il suo linguaggio festoso trasmette un'irresistibile gioia di vivere, mentre allo stesso tempo chiarisce le basi che ci permettono di rifondare la nostra relazione con l'economia e la politica.
Dalla sua esperienza trentennale come docente, un terzo della quale vissuta come insegnante di sostegno, l'autrice propone un percorso formativo volto a sostenere chi opera per realizzare l'integrazione degli alunni "speciali", come lei stessa li definisce, nelle classi. Nella prima parte del volume viene approfondita la 'crisi' che può verificarsi quando si lavora con studenti diversamente abili . Nella seconda parte l'autrice propone alcuni suggerimenti - rivolti a insegnanti di religione "specialisti" e non - per attività concrete che si possono svolgere nei vari gradi scolastici dell'obbligo, al fine di rendere possibile l'IRC ad alunni con caratteristiche diverse dai compagni, ma con gli stessi diritti. Infine fornisce indicazioni per libri, film, siti internet, per aiutare gli insegnanti nell'ideazione del progetto didattico, fa un panorama dell'attuale legislazione in materia e offre un breve vocabolario medico, il tutto anche per stimolare ulteriori approfondimenti. "La scuola, integrando obbligatoriamente questi alunni 'speciali' nelle classi, regala a tutti il meraviglioso dono di lasciarsi beneficamente contaminare dalle diversità e dalle differenze. Un obbligo liberante... per debellare le tante barriere fisiche e psicologiche, concrete e immaginarie, emotive e sociali che si frappongono tra diversi, tra sani e malati".
Dimmi tu, se c'e uno piu mega di Gesu! Allora dai! Mandagli un S.M.S. Per dirgli che lo ricordi, che gli vuoi bene, che hai bisogno di lui. S.M.S. Vuol anche dire Se Mi Senti. Certo che Gesu ti sente! Lui e l'Amico che T.V.U.S.D.B. Cosa aspetti ancora? Contattalo subito!
Queste riflessioni sono il frutto dell'esperienza personale degli autori. Nel libro si possono trovare nuovi stimoli per la vita di coppia. Questo libro vale per le coppie e per tutti coloro che vogliono amare ed essere amati, anche se a qualcuno, per il contenuto particolarmente romantico, potra sembrare, almeno in parte, un libro fuori moda. Ritengo tuttavia che sia at tuale, ora piu`che mai, perche dio e`amore eterno ed immutabile. I consigli qui pro posti ovviamente non sono da prendersi alla lettera, perche`ogni persona concepisce e giudica i fatti in base alla propria esperienza e sensiblita. Questi piccoli pensieri v ogliono essere, almeno nelle intenzioni degli autori, una fonte dalla quale attingere in qualsiasi momento in cui sia necessario ricorrere ad uno strumento che possa essere di vali
Torna l'Oratorio estivo. E che Dio lo benedica. Tutte le volte è come buttarsi in mare senza saper nuotare. È sempre uguale. Ed è sempre diverso e nuovo. Sappiamo a memoria come si fa. Ed ogni volta ci scopriamo dilettanti che hanno bisogno di imparare tutto daccapo. Realtà straordinaria, l'oratorio: che quando funziona ci spiazza e ci disorienta. Realtà prodigiosa poter stare - oggi - accanto a dei ragazzi e a degli adolescenti che con la loro alterità ci destabilizzano. L'oratorio appartiene a chi si lascia sorprendere e destabilizzare. L'oratorio appartiene ai cuori inquieti. Cura. È la parola chiave. Che apre e che chiude. Apre al senso. Chiude per custodire nelle fibre profonde della memoria l'amore ricevuto e donato, i sorrisi, il tempo, la fatica, l'entusiasmo. Apre al senso e non chiude in pareggio. L'ultimo giorno dell'oratorio è dedicato alla celebrazione della sproporzione: tra il donato e il ricevuto, tra le aspettative e lo sperimentato, tra l'entusiasmo che ti lancia e il limite che ti fa chiedere aiuto. L'oratorio appartiene ai cultori della sproporzione e del debito. Che cosa significa essere prossimi, vicini agli altri? La parabola del Buon Samaritano dà la risposta che è la risposta del Signore Gesù che per primo si prende cura di tutti, dell'umanità intera, donando se stesso, facendosi dono per gli altri: è Lui il primo Tu che si dà X Tutti! Sarà dunque un'estate in cui imitare Gesù che si fa dono per tutti, in cui, avendo accettato di seguirlo, cerchiamo di rispondere personalmente alla domanda: «e chi è mio prossimo?»