
La genesi di questo libro risale a un evento di importanza storica: nel 2019, ad Abu Dhabi, papa Francesco e l'imam Ahmad Al-Tayyeb hanno sottoscritto il Documento sulla fratellanza per la pace mondiale e la convivenza comune. È un accorato appello ai cattolici e ai musulmani di tutto il mondo, insieme agli altri credenti e ai non credenti, a costruire relazioni fraterne e a ripudiare ogni forma di violenza. In Italia, giovani cristiani e musulmani hanno raccolto questo invito. Nell'amicizia e nell'ascolto, condividendo il pasto e il lavoro, la riflessione e il gioco, ospitandosi nelle case e nella preghiera, hanno dato vita a un progetto pionieristico di dialogo. L'Autore, frate cappuccino, è stato tra gli ideatori di questo progetto e oggi lavora proprio ad Abu Dhabi, presso l'Abrahamic Family House, dove ebrei, cristiani e musulmani lavorano insieme con pari dignità e responsabilità.
Il volume offre suggerimenti per ripensare e riproporre la pastorale giovanile nelle nostre comunità. E lo fa in forma tagliente, senza addolcire i toni, indicando una "doppia operazione": da un lato recuperare l'umanità come risposta all'attuale crisi culturale e religiosa; dall'altro optare per l'educazione al fine di ristabilire la comunicazione-azione dei giovani con le comunità cristiane. Trattandosi di una proposta di "pronto soccorso" non poteva mancare un decalogo elementare di tracce o regole generali per l'intervento diretto: per questo ognuno dei dieci capitoli del libro si chiude con la regola corrispondente.
Ernesto Olivero racconta la storia dell'avventura cominciata nel 1964 con il Sermig, il Servizio missionario giovani, costituito inizialmente da un gruppo di ragazzi folli, sognatori e idealisti che decide di impegnarsi per sradicare la fame nel mondo. Da questo ideale nasce la sintesi di una storia che negli anni si sarebbe arricchita di molte sfumature: missioni di pace, piani di sviluppo, aiuti umanitari, sostegno ai poveri, progetti di giustizia.
Questo non è un libro per "addetti ai lavori" (nella fattispecie, per gli educatori) ma un libro rivolto a tutti. Perché ciascuno di noi, giovani o anziani che siamo, laici o consacrati, è osservato dai giovani e può trasmettere loro con il suo comportamento, quasi per osmosi, tanto bene o tanto male, speranza o sfiducia. Mi auguro perciò di aver realizzato uno strumento utile a tutti coloro che amano i giovani e desiderano davvero valorizzarli come un "patrimonio dell'umanità".
Una raccolta di pensieri di papa Francesco dedicata ai giovani e all'amore. Il testo è accompagnato da evocative foto a colori.
Uscire da un certo pessimismo sui giovani e cambiare lo sguardo su di loro: questa è forse oggi la priorità. Riuscire a guardare davvero ai giovani e con i giovani al loro mondo, oltre la superficie di apparente aridità e "mancanza di valori" alla quale spesso ci fermiamo. Ci sorprenderà scoprire che, in verità, ricca è la loro ricerca di spiritualità, autentico il loro desiderio di vita e sincero il loro interesse per la fede. Dopo una lucida analisi, frutto di una seria ricerca sociologica, ci vengono suggeriti passi concreti per imparare a guardare ai giovani senza giudicarli, ma cercando con loro nuove parole di salvezza.
"Lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio nel gesto della preghiera, di cristiani mossi dalla consapevolezza che l'amore pieno di verità, da cui procede l'autentico sviluppo, non è da noi prodotto ma ci viene donato." (Caritas in vertiate, n.79)
è evidente che i giovani siano il soggetto principale per questo cambiamento di mentalità. Senza di loro, infatti, il ripiegarsi nella difesa dell'esistente o l'adagiarsi sul benessere raggiunto, difeso magari a denti stretti, tra rancore e paura, si trasformerebbe inesorabilmente nella morte della speranza.
Con questo testo il Movimento lavoratori di Azione cattolica vuole ricordare a tutti che il mondo giovanile, nel nuovo millennio, vuol dire essenzialmente coinvolgere ogni persona nel proprio futuro.
Questo libro si pone in continuità con il precedente "Giovani senza fede? Manuale di pronto soccorso per ricostruire con i giovani la fede" e apre la strada al successivo "Giovani e Chiesa. Ripensare la prassi cristiana con i giovani". Nel complesso, i tre volumi ripensano la pastorale giovanile per ricostruire con le nuove generazioni i processi dell'educazione alla fede e la prassi all'interno della comunità cristiana. Questo volume offre quasi un "romanzo della storia di Dio con l'uomo" scritto in dialogo con i giovani. Attraverso lo scambio di idee dell'autore con i suoi studenti, il rapporto tra teologia e comunicazione assume il volto di quella particolare antropologia teologica della comunicazione sviluppata nel testo.
Con scrittura scorrevole e taglio agile, dieci autori commentano i passi del Vangelo nei quali i giovani sono protagonisti e al contempo destinatari.
Il volume, 68 pagine, brossurato e a colori, raccoglie gli scritti di: Domenico Messina, Maria Fina e Ignazio Tabone, Maria Pina Fadale, Maria e Martin Milone, Paolo Curtaz, Tiago Gurgel, Adriana Sorci, Enza Maria Mortellaro.
Un volume che raccoglie il desiderio di andare a tutti come testimoni di Cristo Risorto, a tutti i giovani che possono incontrare Gesù e ricevere da Lui una luce definitiva sulla loro vita. Pagine che raccolgono il frutto, la consolazione e la fatica del lavoro pastorale tra le giovani generazioni di questi ultimi anni, lavoro che ha avuto nel Sinodo dei Giovani e nel cammino delle Sentinelle del Mattino la sua più qualificata espressione.
Nella Prima Parte il libro indaga gli atteggiamenti dei giovani davanti al problema del significato dell’esistenza, una dimensione che è strettamente collegata alla capacità di riconoscere se stessi e la propria vocazione. Aiuta a capire come i giovani affrontano la questione del senso e il bisogno di “religiosità” in un’epoca segnata dalla frammentazione, dalla dispersione delle esperienze e dalla crisi dell’educazione.
La Seconda Parte è un vademecum, una guida e un formulario per rendere familiare l’urgente compito dell’accompagnamento spirituale e vocazionale. Lo scopo è avviare genitori, educatori, operatori della pastorale, animatori, sacerdoti e persone consacrate ad accompagnare ragazzi/e giovani a scoprire il proprio progetto di vita alla luce di Dio, al fine di accoglierlo e di seguirlo, in modo da realizzare se stessi e la propria missione nel mondo.