
Fra Benigno, con rigore e competenza e con la sua consueta chiarezza espositiva, ci presenta un testo interessante, ben documentato, scorrevole e di immediata comprensione, che offre validi spunti di riflessione e utili indicazioni a quanti vivono il matrimonio come sacramento prezioso da coltivare per crescere nell’amore e vivere in santità. Un monito agli sposi a vivere cristianamente il loro matrimonio perché hanno un tesoro da custodire, per il quale devono intraprendere un combattimento spirituale da cui usciranno vincitori solo se si lasceranno guidare e plasmare dall’amore di Dio.
Il libro, che riporta in sequenza i casi più eclatanti di attacco al matrimonio da parte del maligno, trattati da fra Benigno durante la sua ventennale esperienza di esorcista, ribadisce, se ancora ci fossero dubbi, che il diavolo esiste, eccome se esiste! e opera soprattutto contro il matrimonio verso cui nutre un odio profondo. In sintesi il libro è, a mio avviso, un invito infaticabile alla conversione e a vivere e crescere in santità, “fil rouge” che accomuna tutte le pubblicazioni di fra Benigno.
Il nuovo testo di meditazione di Mons. Luigi Mistò, Il desiderio è sempre di te, è teso ad aiutare ciascuno, illuminato dalla parola viva di Dio e dal magistero materno della Chiesa, a contemplare e abbracciare il proprio orizzonte nuovo e decisivo. Si tratta di tre "medaglioni" che vanno, ancora una volta, al cuore dell'esperienza di fede per infondere luce smagliante e sicura per il nostro cammino e informare in modo vitale tutte le esperienze e gli incontri.
Gli interventi raccolti in questo volume esplorano in una prospettiva multidisciplinare, e in una visione teologico-pastorale postconciliare, il binomio "desiderio e dono" in relazione all'uomo che cerca Dio e desidera testimoniare una fede che vada oltre le attese del cuore umano.
Il desiderio come forza propulsiva dell'anima: in questo libro esploriamo tutte le facce di questo elemento vitale dell'esistenza umana, nella sua straordinaria capacità generativa e come motore di realizzazione dell'individuo, oltre che ponte di apertura verso l'altro. Una splendida lettura con tante domande di riflessione per la coppia, che aiuta a guardarsi meglio dentro, a distinguere tra desiderio e pulsione, tra fretta di consumare e bellezza di un cammino, fino a scoprire che la sete più grande è quella di Dio, il solo capace di aprire lo sguardo dell'uomo all'infinito. Prefazione di Erio Castellucci.
Questo libro è diretto ai giovani adulti cattolici che, immersi in questo nostro tempo così complesso sotto tutti i punti di vista, si trovano spesso in uno stato di precarietà e con una frammentata e dolorosa dimensione psico-affettiva, sperimentando un senso diffuso di esclusione sociale e talvolta anche ecclesiale. Nella prima parte, con un linguaggio colloquiale e attingendo alla Tradizione della Chiesa, l'autore esplora le caratteristiche di quanti si trovano ad affacciarsi all'età adulta, con tutte le contraddizioni, i conflitti e le problematiche che contraddistinguono questo delicato momento di vita, analizzandolo in chiave sociale e spirituale. Nella seconda parte, rileggendo, secondo le categorie spirituali dei consigli evangelici, lo stato di vita attuale dei giovani adulti cattolici, tenta di interpretare il presente alla luce del senso cristiano dell'esistenza, proponendo una visione della realtà trasfigurata dalla vita nuova di Cristo risorto.
«Un uomo con un piede nel sogno e uno nella realtà.» È il don Giovanni Bosco da cui prende le mosse la storia raccontata in questo libro: al tempo stesso visionario e pragmatico, convinto che anche un religioso abbia il dovere di dare risposte concrete ai problemi sociali. Il suo messaggio semplice quanto rivoluzionario - allegria, studio e pietà: non serve altro - oggi risuona più forte che mai e dalla Torino dell'Ottocento arriva fino alle strade delle nostre città e ai fronti su cui si gioca il diritto al futuro, dalle periferie ai centri di accoglienza delle nuove migrazioni. Per questo Fabio Geda sceglie di raccontarlo intrecciando per la prima volta la vicenda umana di don Bosco alla propria di allievo e educatore, e a un viaggio di testimonianza sui luoghi dei nuovi esperimenti di convivenza in Italia. Ricostruzione storica, narrazione, reportage: un unico filo luminoso lega le battaglie di don Bosco deciso a conquistare un futuro per i suoi ragazzi, le disavventure di Fabio alle prese con gli adolescenti difficili delle periferie e la sfida di chi a Valdocco come a Catania sperimenta forme più efficaci di integrazione e di educazione. È lo stesso filo che lega la spiritualità e il gioco, la capacità di trovare il centro di noi stessi e quella di prenderci cura del prossimo. Giovanni Bosco, il santo che credeva nell'umanità, parla ancora a una società che ha bisogno di tornare a crederci.
Per rispondere a questo clamore della nostra società, bisognosa di Dio e di valori morali, offro questo libro sul Decalogo, come parola di vita e libertà per l'uomo. Come teologo - scriba diventato discepolo del Regno - ho voluto "estrarre dal tesoro cose nuove e cose antiche" (Mt 13,52). Nell'arca dell'alleanza si custodiva il Decalogo. "Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore" (Sal 119,105.111). Ho cercato, scrutando la Scrittura, il senso originale del Decalogo nell'alleanza di Dio con gli uomini. E l'antico si è illuminato con la novità di Cristo e della sua nuova alleanza, sigillata nel suo sangue e vissuta nella Chiesa, dalla quale ho raccolto soprattutto il magistero di Giovanni Paolo II e del nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica. Questo libro è diviso in due parti: il Prologo e il Decalogo. Il prologo inquadra e dà senso ai dieci comandamenti che, nella seconda parte, sono commentati uno per uno. Auspico solo che, come ci raccomanda Giovanni Paolo II nell'omelia con la quale inizio questo prologo, ascoltiamo Maria, la Chiesa, che ci dice: "Fate quello che vi dirà" (Gv 2,5). Facendo ciò che Egli ci dirà sperimenteremo la gioia del "vino nuovo e migliore" del Vangelo, che ci manca e col quale sarà saziata la nostra sete di Dio, di Verità, di Luce, di Libertà, di Vita.
Da tempo si sentiva la necessità di un'autorevole catechesi sul cuore del mistero della Chiesa, nel modo della celebrazione voluta dal Concilio Vaticano II. Papa Francesco ci ha offerto questa occasione e l'autore ha voluto "ruminarla" per i fedeli che desiderano vivere la celebrazione eucaristica "actente ac devote".
Il sussidio, pensato per gruppi e famiglie, invita a una contemplazione del creato, soffermandosi su dodici argomenti.Ogni tema proposto si sviluppa in vari momenti: un brano tratto dal libro del profeta Daniele, una breve riflessione, un brano tratto dall'enciclica Laudato si', il filo rosso, con spunti di meditazione personale.
Breve e densa riflessione sulla vita matrimoniale che getta il cuore oltre l’ostacolo degli interrogativi dell’uomo moderno il quale, abbacinato dai progressi della tecnica e delle scienze quantitative, sembra che faccia sempre più fatica a dare risposta alla sua perenne ed inesausta richiesta di felicità.
Il Cuore Comune è un viaggio antropologico nel cuore dell’uomo e della donna sposati, nella loro capacità di amare, nel loro essere nudi l’uno davanti all’altra, nella loro apertura all’infinito che trova uno sbocco esistenziale nel matrimonio per amore.
Ma, se il matrimonio è via esistenziale alla felicità, come è possibile che invece spesso sia fonte di conflitti, litigi, sofferenze, incomprensioni? E quando ciò accadesse, il matrimonio potrebbe dirsi finito? Ma un matrimonio può veramente finire?
La risposta a queste domande è scritta nella carne sessuata di marito e moglie e nella loro capacità di dare origine ad una realtà ultra-personale nuova ed immortale: il loro Cuore Comune.
Il Cuore Comune è, in definitiva, il centro vitale di quella realtà personale che va al di là delle persone dei coniugi e che li arricchisce nonostante i loro difetti e limiti. La sua costruzione del Cuore Comune è decisiva per la felicità di entrambi.
Ma la vera domanda è: ora che conosciamo la strada per la felicità, la sapremo percorrere?
Il binomio natura umana-famiglia non è soltanto uno dei temi importanti dell'antropologia contemporanea, ma il tema cruciale della nostra civiltà, quello su cui essa sta giocando le sue sorti storiche. In una analisi adeguata della situazione sociologica attuale, è da rilevare che, nonostante gli attacchi che la famiglia ha sofferto da parte di una ideologia emergente negli anni Sessanta, essa continua a reggere.