
Le brevi riflessioni raccolte in questo piccolo volumetto vogliono essere un invito a riaprire la Lettera apostolica di Papa Francesco "Admirabile signum" e anon aver paura di stringere tra le nostre braccia quel Bambino che nel presepe attende il nostro sorriso e la nostra tenerezza.
Le parole del Papa emerito Benedetto XVI raccolte nel libro ci introducono alla riflessione e alla contemplazione del mistero divino della incarnazione del Figlio di Dio nella storia umana.
Uno strumento per conoscere meglio i diversi aspetti del Messale Romano per le Diocesi dello Zaire. Approvato dalla Congregazione per il Culto Divino il 30 aprile 1988, finora è l’unico rito inculturato della Chiesa latina emanato dopo il concilio Vaticano II. Il rito zairese del Messale Romano è ritenuto come esempio di inculturazione liturgica e una via promettente anche per l’eventuale elaborazione di un rito amazzonico, in quanto vengono recepite le esigenze culturali di una determinata area del contesto africano, senza stravolgere la natura del Messale Romano, a garanzia della continuità con la tradizione antica e universale della Chiesa. Contiene i contributi a firma di: Maurizio Gronchi; Jean-Pierre Sieme Lasoul; Oliver Ndondo; Rita Mboshu Kongo; Silvina Perez. La prefazione è a firma di Papa Francesco e in appendice sono presenti il Rituale della messa celebrata dal Santo Padre Francesco il 1° dicembre 2019 e a corredo alcune immagini della celebrazione.
Il Cardinale Matteo Maria Zuppi, dedica buona parte di questo pamphlet contestualizzando la nuova enciclica di Papa Francesco “FRATELLI TUTTI” nel panorama ecclesiale attuale. Ci sono espressioni come: “la chiesa ospedale da campo” o come: “chiesa in uscita” che indicano un modo nuovo e originale di pensare la Chiesa nella sua relazione con il mondo. C’è una preoccupazione celata nel breve ed agile scritto di mons. Zuppi, per aiutare i fedeli ad entrare nella prospettiva ecclesiale del Pastore della Chiesa universale, per assimilarla e farla nostra. Solamente in questo modo potremo aprire il cuore all’ascolto di questa nuova enciclica di Francesco il cui stile “non si perde in costruzioni filosofiche, ma scrive in maniera molto evangelica, molto concreta e legata all’uomo, molto descrittiva e molto lineare”. In fin dei conti, L’enciclica Fratelli tutti ci vuole aiutare a capire che non ci si salva da soli e, di conseguenza, “bisogna assolutamente trovare la via della fraternità, altrimenti non c’è futuro”.
Matteo Maria Zuppi: Matteo Maria Zuppi è nato a Roma l’11 ottobre 1955, ordinato presbitero il 9 maggio 1981, vescovo il 14 aprile 2012 ed entrato a Bologna il 27 ottobre 2015. È stato creato da Francesco cardinale nel Concistoro del 5 ottobre 2019. Presidente della Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna e membro del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Tra le sue opere più recenti ricordiamo: Odierai il prossimo tuo come te stesso. Perché abbiamo dimenticato la fraternità. Riflessioni sulle paure del tempo presente, Milano: Piemme 2019; Non siamo soli. Crede e pregare in tempi difficili, Bologna, EMI 2020; con Andrea Segré, Le parole del nostro tempo, Bologna, EDB 2020.
"La saggezza di padre Brown" è la seconda antologia dedicata alle avventure di Padre Joseph Brown, popolare personaggio nato dalla penna di Gilbert Keith Chesterton. I casi in cui si trova coinvolto sono ricchi di improvvisi colpi di scena, inaspettati rovesciamenti di situazioni, sorprendenti personaggi che non sono mai quello che sembrano e dove tutto appare relativo. Quello che per gli altri è una certezza si rivela spesso nient'altro che un velo di apparenza dietro cui si nasconde la verità e soltanto lui saprà svelarla in un appassionante lavoro di analisi e decifrazione di enigmi in apparenza insolubili, confermando come la ragione abbia la precedenza su ogni individuo qualsiasi sia il suo ruolo o la sua storia.
«Per uscire migliori da questa crisi, dobbiamo recuperare la consapevolezza che come popolo abbiamo un destino comune. La pandemia ci ricorda che nessuno può salvarsi da solo.». Nel momento più cupo della pandemia, nel marzo 2020, Papa Francesco ha infranto per primo il silenzio angoscioso delle città deserte raccogliendo le domande inespresse della gente impaurita. Ha capito che le risposte di scienziati, politici ed esperti sulle cause e i rimedi di quella prova inattesa e durissima non potevano bastare e ha invitato tutti, fedeli e non credenti, a guardare più lontano, ad aprire strade verso il futuro. Le sue riflessioni, approfondite nel lungo periodo di isolamento, sono raccolte in questo libro in cui, con parole dirette e potenti, ci invita a non lasciare che questa prova risulti inutile. Dopo una critica tagliente dei sistemi e delle ideologie che hanno contribuito a produrre la situazione attuale - dall'economia globalizzata, ossessionata dal profitto, all'egoismo e all'indifferenza per il prossimo e l'ambiente -, il Papa offre un piano al tempo stesso visionario e concreto per costruire un mondo migliore per tutti, un progetto che parte dalle periferie e dai poveri per cambiare la vita sul pianeta. Con un'autenticità senza precedenti, e la schiettezza delle espressioni della sua lingua madre, Francesco confessa come, in momenti diversi, tre esperienze molto dolorose lo abbiano cambiato profondamente, migliorandolo. E intreccia il racconto di ciò che ha imparato percorrendo le periferie di Buenos Aires a sorprendenti osservazioni sulle proposte e gli interventi di vari pensatori, politici e attivisti. Un libro coraggioso, che semina speranza e chiama a raccolta tutti coloro che credono possibile un mondo più giusto e più sano. Mai come in questo momento Francesco si rivela pastore, padre e guida non solo per i credenti ma per tutta l'umanità.
Nel tardo pomeriggio dell'11 febbraio 2013 un fulmine cadde sulla cupola di San Pietro. Sembrò a tutti l'immagine-simbolo dell'evento inaudito che aveva appena scosso, fin dalle fondamenta, la Chiesa cattolica. Al termine di un discorso al Concistoro dei cardinali, in vista della canonizzazione dei martiri d'Otranto uccisi dai turchi più di mezzo millennio prima, Benedetto XVI si fece passare un foglietto da monsignor Georg Gänswein, che gli era a fianco con un volto tetro, e cominciò a leggere in latino: "Fratres carissimi...". Alcuni dei porporati presenti non capirono il perché di quello strano riferimento all'avanzare dell'età (ingravescente aetate). Altri finsero o si vollero convincere di aver male interpretato le parole del pontefice. Invece, il messaggio era chiaro. Anzi, inequivocabile. Con la sua Declaratio, Joseph Ratzinger rinunciava al ministero di vescovo di Roma. Si dimetteva da Papa. Non succedeva dal 1415. Per il mondo l'annuncio fu uno shock. Ma quali erano le ragioni profonde che avevano portato Benedetto a quella storica e tormentata decisione? Era un atto di responsabilità o un colpo di spugna? E come affrontare, dopo l'elezione a sorpresa dell'argentino Jorge Mario Bergoglio, la presenza di due Papi? Uno Emerito e l'altro Regnante? Marco Ansaldo, vaticanista e inviato speciale per la politica estera di "Repubblica", ci racconta una delle stagioni più travagliate nella storia della Chiesa, macchiata da polemiche, scandali finanziari e intrighi di palazzo. Dopo la piaga della pedofilia, i casi Vatileaks 1 e 2 e il processo contro i Corvi del Vaticano non sembrano esaurirsi le gogne, i colpi bassi e le epurazioni (l'ultima in ordine di tempo ha colpito il cardinale Becciu). Attraverso la testimonianza di monsignor Georg Gänswein - assistente personale di Benedetto XVI e custode dei tanti misteri che si celano dietro le mura vaticane - il libro di Ansaldo fornisce una nuova e dirompente chiave di lettura sul perché la convivenza tra i due Papi, di per sé problematica, si sia rivelata, di fatto, inattuabile. E se invece un'anomalia diventasse la regola? Oggi ci troviamo nel secondo tempo del Pontificato di Francesco. Qualcuno arriva a sostenere che il gesuita «venuto dalla fine del mondo» non abbia più niente da dire, avendo già espresso tutto sul piano evangelico e dottrinale. C'è modo, dunque, «di fare un altro papa»?
La chiamata alla santità nella vita familiare assomiglia a quella creatività che bisogna avere quando tornando a casa dopo una giornata di lavoro si apre il proprio frigorifero e si cerca di preparare la migliore cena possibile a partire da ciò che c'è dentro. Solo quando si fa pace con ciò che c'è allora l'amore familiare diventa un luogo di santità. Diversamente si trasforma in un inferno domestico in cui ciò che si dovrebbe essere e non si è, diventa l'arma più contundente per ferire l'altro. In questo testo sono raccolte quattro meditazioni sulla vocazione familiare e sulle possibilità di farsi santi a partire da ciò che siamo.
La cura del creato, l'economia "integrale" al servizio dell'uomo, la pace, ma anche la gioia della fede: Papa Francesco ha dato al suo pontificato una forte impronta innovativa, proponendo con insistenza una serie di temi centrali sia per i cattolici, sia per il mondo contemporaneo in genere, che sono diventati il fulcro del suo messaggio. Per comunicare in modo semplice ed efficace, papa Bergoglio fa ruotare la sua predicazione attorno a una serie di espressioni-chiave, capaci di ispirare e di indirizzare la vita pubblica e privata dei credenti. Questo libro raccoglie tutte le "parole che cambiano il mondo", veri e propri distillati del messaggio di Francesco, tratti dai suoi discorsi o dalle sue preghiere. Un prezioso esempio di speranza che ci accompagna giorno per giorno, aiutandoci a ritrovare la pace e la serenità. Leggere ogni giorno una parola di speranza è il modo migliore per ritrovare la motivazione e la serenità Tra gli argomenti trattati: la speranza che non delude, credere nell'impossibile, il risveglio della gioia, viviamo di misericordia, riconsegnare il tempo a Dio, l'impronta nella storia, rivoluzione e memoria, l'amore resta, una mano verso l'altra, tempo di grazia, la pace disarmata, la verità è un modo di esistere.
"Anteporre Dio, non presupporlo!": è questo il forte richiamo che Benedetto XVI ha rivolto alla Chiesa e soprattutto a vescovi e sacerdoti, come unico rimedio a quel clericalismo, indicato da Papa Francesco quale causa della crisi degli abusi sessuali, che come una bufera l'ha investita e scossa. Ritrovare col primato di Dio anche il senso dell'Assoluto nella vita spirituale e degli assoluti morali nelle scelte etiche, riscoprire nella Santa Eucaristia la vocazione e la dignità del corpo, apprezzare di nuovo il celibato sacerdotale, per saper rispondere alle sfide del permissivismo o della logica funzionalistica, che dopo la rivoluzione sessuale del 1968 ha investito l'Occidente. Il volume convoca eminenti personalità ed esperti ad una riflessione che riprende l'eccezionale meditazione del Papa emerito, non per alimentare una inesistente contrapposizione, ma per favorire la valorizzazione di quel testo. Saggi di: Card. C. Ruini, R. Voderholzer, G. Crepaldi, S.J. Aquila, J.A. Reig Pla, H.-B. Gerl-Falkovitz, J. Granados, J. Noriega, J.J. Pérez-Soba, A. Diriart, S. Kampowski, F. Pesci, J. Saward, P. Syssoev, N. Bux, G. Kuby, F. Di Noto. Prefattore: Georg Gänswein.
Nella sua catechesi, svoltasi durante le udienze pubbliche del mercoledì nei mesi di agosto e settembre 2020, Papa Francesco ha cercato di rivolgersi alla Chiesa e al mondo con parole di consolazione e di proporre alternative stimolanti ai vecchi stili di vita, alle abitudini e strutture sociali che la pandemia ha rivelato essere carenti in giustizia, insostenibili e bisognosi di riforme drastiche per mantenere saldo il valore centrale della persona umana.
Il IV volume di scambio dei doni, la collana ecumenica di LEV, affronta il tema del servizio e dell'amore operoso nei conforti dei bisognosi. Saranno presentati i più importanti testi di papa Francesco in cui parla dell'importanza del servizio e in cui ci invita a scoprirlo come la vera chiave in grado di trasformare il mondo.