
Il libretto presenta una serie di pensieri tratti dalle parole e dai messaggi di papa Francesco nei suoi primi giorni di pontificato. In essi risalta il volto della Chiesa, popolo di Dio, l'azione dello Spirito Santo artefice di unità; il ruolo di Maria, madre della Chiesa, il compito di ogni cristiano di confessare Gesù Cristo crocifisso e di annunciare il Vangelo. Una parola di particolare affetto il Papa rivolge anche ai giornalisti.
Il libretto presenta una serie di pensieri tratti dalle parole e dai messaggi di papa Francesco nei suoi primi giorni di pontificato. In essi risalta il volto della Chiesa, popolo di Dio, l'azione dello Spirito Santo artefice di unità; il ruolo di Maria, madre della Chiesa, il compito di ogni cristiano di confessare Gesù Cristo crocifisso e di annunciare il Vangelo. Una parola di particolare affetto il Papa rivolge anche ai giornalisti.
Una preghiera per ogni dito della mano Vent'anni fa circa, Papa Francesco, Vescovo di Buenos Aires, scrisse una preghiera che diventò molto popolare (al pari del suo Autore) in Argentina.
Si tratta di una preghiera molto semplice che rispecchia, di fatto, il carattere e lo "stile" del Santo Padre.
In particolare, la preghiera ebbe (ed ha tuttora) enorme successo in quanto, da allora in poi, costituisce uno tra i primi elementi di dottrina impartiti ai fanciulli avviati alla catechesi. Insomma, un'orazione semplice e significativa costituita da cinque elementi, da ripetere – per questa ragione - "sulla punta delle dita". 1
Pieghevole a fisarmonica contenente la preghiera delle cinque dita di Papa Francesco e i misteri del rosario.
Questo agile testo è il primo volume di una collana che la Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger inizia a pubblicare. Sono raccolti gli scritti dei tre studiosi che hanno ricevuto dalle mani di Benedetto XVI il premio Ratzinger 2011. Curato da Justinus C. Pech e Camillo Ruini. Scopo di questo testo è presentare ad un pubblico più vasto i profili dei tre autori vincitori del primo Premio Ratinger: Manlio Simonetti, Oleario Gonzales de Cardedal e Maximilian Haim, già noti agli esperti del settore per i loro studi teologici.
A distanza di 50 anni dalla sua apertura, il Concilio Vaticano II si trova tuttora al centro di un serrato dibattito affinché possa essere debitamente compreso per imprimere un maggior dinamismo alla Chiesa di oggi. Sin dal 1978 Joseph Ratzinger, allora consultore teologico per il Concilio Vaticano II, ha incontrato i suoi ex studenti del dottorato per uno scambio di idee, consuetudine che ha mantenuto anche quando è stato eletto Papa. Nel presente volume sono raccolti in particolare gli interventi della riunione del circolo degli studenti di Benedetto XVI tenutasi nel 2010 a Castelgandolfo. È presente inoltre un corposo contributo del Card. Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per l'Unita dei Cristiani, che in quell'occasione è stato invitato come relatore. Il libro offre dunque a tutti i lettori un'occasione unica per conoscere più da vicino il punto di vista di Papa Benedetto XVI sul Concilio Vaticano II.
La pubblicazione, frutto di una collaborazione con la Libreria Editrice Vaticana, porta il lettore a ripercorrere l’ormai storico periodo che va dalle dimissioni di papa Benedetto XVI, passando per i giorni precedenti il conclave e il conclave stesso, fino ad arrivare all’elezione di Papa Francesco e l’inaugurazione del suo pontificato.
L’album presenta anche le celebrazioni della Settimana Santa, della Domenica di Pasqua, della Domenica della Divina Misericordia e di alcune udienze generali.
Oltre alle bellissime foto scattate da Grzegorz Galazka, il famoso fotografo che ha documentato il pontificato di papa Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto, nell’album vengono presentate ampie parti tratte da discorsi e omelie del Santo Padre Francesco.
Jorge Maria Bergoglio, ancora cardinale, si innamorò durante un suo viaggio in Germania di un dipinto raffigurante "Maria che scioglie i nodi". Decise così di portare un'immagine replica di questo quadro in Argentina facendo iniziare una delle devozioni mariane più importanti degli ultimi decenni. La Novena ha dispensato molte grazie a coloro che l'hanno recitata con fede dimostrando come l'amore di Maria tutto può quando ci si rivolge con umiltà e fiducia a Lei e a suo Figlio Gesù.
Uniti fin dall'infanzia, i fratelli Georg e Joseph Ratzinger diventarono sacerdoti nella stessa data. Ancora oggi trascorrono insieme le vacanze e si sentono al telefono quasi ogni giorno. Nel racconto di una vita vissuta pressoché in simbiosi, Georg - da sempre il confidente più vicino a papa Benedetto XVI - tratteggia il volto del pontefice senza tralasciare i particolari più intimi, commoventi e privati: le serate trascorse a suonare il pianoforte e a guardare il Commissario Rex, le passioni giovanili mai abbandonate per la lettura, i gatti e le passeggiate nei boschi. Sono rievocati gli anni spensierati dell'infanzia nell'Alta Baviera, l'educazione religiosa ricevuta dai genitori e la precoce consapevolezza della fede. I due fratelli, arruolati nelle forze armate, affrontano poi il duro periodo del regime nazista, costretti a una forzata militanza nella Hitler Jugend, la Gioventù Hitleriana. Finita la guerra, Georg si dedica alla musica, mentre Joseph si consacra agli studi di teologia e, dopo aver ottenuto il dottorato e l'abilitazione all'insegnamento, diventa vescovo, cardinale e infine prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, in Vaticano, su espressa volontà di Giovanni Paolo II. Una rapidissima ascesa, che lo porterà al soglio pontificio nel 2005. Un ritratto affettuoso, preciso nei dettagli, che non tralascia episodi lievi e che svela un Benedetto XVI mai raccontato.
"Le pagine barsottiane raccolte in questo volume sono dedicate ad alcuni letterati italiani del '900: Italo Svevo, Luigi Pirandello, Cesare Pavese, Aldo Palazzeschi, Tornasi di Lampedusa, Clemente Rebora ed Eugenio Montale. Barsotti, come osserva Massimo Naro, ha vissuto una profonda sintonia con questi scrittori (e con tanti altri), 'portandosi sempre appresso i loro libri e custodendo dentro di sé l'eco della loro parola, come una sorta di viatico: nella loro scrittura letteraria rintracciava le formulazioni più efficaci anche delle sue interiori domande, dei suoi personali 'perché', mentre pure si rendeva conto di dover discernere il senso autentico - quasi sempre implicito, quasi mai dichiarato - dei loro dubbi, delle loro rivendicazioni, dei loro appelli. Leggerli e interpretarli, [...] significava per lui rintracciare il mondo e ritrovarsi nel mondo. Ma non per indugiare su quella soglia, che anzi - sentiva con impellenza di dover oltrepassare. Si trattava per lui di risonare quelle umane parole all'orecchio di Dio: solo così esse sarebbero state finalmente dotate di senso, davvero ascoltate e capite." (dalla Presentazione di Massimo Naro)
Una preghiera adatta a tutti, quella delle cinque dita, che papa Francesco consigliava già quando era vescovo di Buenos Aires. Un libricino, illustrato a colori, con le spiegazioni per ogni dito della mano e le Litanie alla Divina Tenerezza.
Il Profeta di Kahlil Gibran fu pubblicato per la prima volta a New York nel 1923. Nelle intenzioni dell'autore doveva essere la prima parte di una trilogia, rimasta incompiuta, sui rapporti dell'uomo con se stesso, con la natura e con Dio. I versi, che scandagliano l'animo umano con sensibilità poetica e forza visionaria, richiamano alla mente Blake, Nietzsche, i mistici dell'India, gli asceti del mondo islamico. Tutti gli aspetti della vita quotidiana - tra gli altri, il matrimonio e i figli, la gioia e il dolore, la colpa e il castigo, le leggi e la libertà, la ragione e l'amore - nelle parole immortali di Gibran vivono una nuova vita, sono illuminati da una nuova luce.