
Navigare è da sempre sinonimo di vivere e conoscere. Un'immagine che l'era informatica ha reso ancora più familiare e ricca di significati. Più che mai incerta, tuttavia, si è fatta la rotta per un'umanità spaesata che "naviga nel mare di Internet come un Ulisse che non ha, però, alle spalle nessuna Itaca e, quindi, non sa dove volgere la prua della nave per puntare a una meta". Ha ancora senso, allora, inseguire un approdo o bisogna rassegnarsi a procedere a vista? Gianfranco Ravasi ci propone un percorso di ricerca in cui una sapienza antica si confronta criticamente con i dubbi dell'uomo contemporaneo. Il tragitto si snoda, in un crescendo emotivo e spirituale, lungo la direttrice che collega tre grandi porti: la "città secolare", la moderna metropoli, vorticosa e disincantata, che ha relegato il sacro fuori dai suoi confini e nella quale anche Dio, se dovesse presentarsi sulla sua piazza principale, "al massimo verrebbe fermato come un estraneo a cui chiedere di esibire i documenti d'identità"; la "città dell'uomo", "affascinante e scintillante di luci" ma spesso "devastata dalle sue scelte storiche", un luogo dal forte valore simbolico, che può diventare segno e anticipazione dell'incontro col divino o inaridirsi nell'illusione di bastare a se stessa; e infine "la città di Dio", il traguardo ultimo della nostra peregrinazione, che si può abbracciare solo con lo sguardo della fede.
"Nel cuore del nuovo Papa c'è una grande passione: quella di annunciare Cristo al mondo e mostrare la verità genuina del suo messaggio: la misericordia. Questo è uno dei temi più ricorrenti sul sorriso aperto, reso vivo da due occhi gioiosamente stupiti e ricolmi della freschezza del Vangelo. Papa Francesco ha ringiovanito il volto della Chiesa. Con parole semplici, immediate e gesti inediti... Sono certo che questa piccola opera possa accompagnare i passi che portano alla comprensione del grande dono che il Signore ha fatto al mondo e alla Chiesa nella persona di Papa Francesco." (Don Pasqualino di Dio, vice-direttore Ufficio Liturgico diocesano di Piazza Armerina)
Con questo nuovo volume la LEV prosegue la sua pubblicazione dei discorsi e le omelie di papa Francesco. Sono qui raccolti i discorsi pronunciati durante il viaggio a Rio de Janeiro, dal 22 al 29 luglio 2013, in occasione della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù.
Questo libro offre al lettore quanto Papa Francesco ha espresso in questi primi sei mesi di pontificato sul tema della famiglia. Il lavoro è stato proposto come contributo dall 47° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani a Torino dal 12 al 15 settembre 2013 sul tema La famiglia, speranza e futuro per la società italiana". " I testi, sapientemente radccolti e analizzati da Paola Dal Toso sono stati organizzati per tematiche ed evidenziano come il contributo offerto dal pontefice sia quello di semplice pastore.
Noi tutti siamo peccatori, ma nonostante questo Dio non smette di amarci. Questo volume raccoglie cento preghiere dalla Bibbia e dalla tradizione per non dimenticare uno dei più importanti “doveri” dei cristiani: la fiducia nell’amore misericordioso di Dio. Un libro devozionale e popolare per mettere in pratica l’invito alla misericordia e al perdono rivolto con forza dal papa all’inizio del suo pontificato.
Simone Weil è un punto di riferimento e di incrocio tra il pensiero laico, ebraico e cristiano e una delle figure più note della mistica contemporanea. In occasione del 70° anniversario della morte (31 agosto 1943), raccogliamo in questo volume alcune delle sue riflessioni più significative sull’amore di Dio.
«La forma velata dell’amore precede necessariamente la presenza di Dio e, spesso, regna essa sola nell’anima per lungo tempo; per molti, forse fino alla morte. Questo amore velato può attingere a gradi elevatissimi
di purezza e di forza. Ogni forma di cui questo amore è suscettibile, nel momento in cui tocca l’anima, ha la virtù di un sacramento».
L'AUTORE
Simone Weil (Parigi 1909 - Ashford 1943) israelita, fu insegnante di filosofia, fortemente interessata ai problemi sociali, militò nell’estrema sinistra. Lavorò come operaia in vari stabilimenti e partecipò, fin dall’inizio, alla guerra civile spagnola. Lasciò la Francia a causa della persecuzione nazista e, dopo un breve soggiorno negli Stati Uniti, passò a Londra gli ultimi anni della sua vita, militando nelle file della resistenza francese.
L’uomo non ha mai cessato di cercare Dio, perché un desiderio insopprimibile di felicità tortura il suo cuore. Dio è connaturale all’uomo. Tutto il suo essere, anima e corpo, anela a lui. La storia dimostra che le vittorie dell’ateismo sono effimere, perché la fame di Dio non può rimanere a lungo soffocata. Se è vero che l’uomo cerca Dio, è ancora più vero che Dio è alla continua ricerca della sua creatura, spinto da un amore prodigo e senza confini. Quando lo accusiamo di silenzio, dovremmo piuttosto metterci in ascolto. Dio risponde sempre a coloro che lo chiamano. Nessuno è presente come lui, nell’intimo del cuore, in quelle profondità dove nessuno potrebbe entrare. Anche chi afferma di non credere, ha che fare con lui. La coscienza infatti è la sua voce, che si fa sentire, lo si voglia o meno. Quando uno pensa di averla soffocata, risorge più forte e imperiosa che mai. Nessuno riesce a liberarsi di Dio. Nessuno potrebbe mettere a tacere la sua voce. Chi si illude di averlo fatto, sarà costretto a sentirla quando ormai sarà troppo tardi. Ascoltarlo o disattenderlo, accoglierlo o rifiutarlo: è davanti a questo aut-aut che si decide il proprio destino eterno (dalla Prefazione di padre Livio).
«La storia di don Giussani è così significativa, perché ha vissuto le nostre stesse circostanze, e ha dovuto affrontare le stesse sfide e gli stessi rischi, ha dovuto fare lui stesso il cammino che descrive in tanti brani delle sue opere» (Julián Carrón). Le circostanze che ha attraversato e le persone incontrate sono state decisive per il delinearsi della vocazione di don Luigi Giussani: i suoi genitori, i professori e i compagni del Seminario, le sue letture, il sacerdozio, i primi giovani conosciuti in confessionale o in treno, l’insegnamento, le incomprensioni e i riconoscimenti, la malattia. Don Giussani ha sempre considerato il cristianesimo come un fatto, un evento reale nella vita dell’uomo, che ha la forma di un incontro, invitando chiunque a verificarne la pertinenza alle esigenze della vita. Così è stato per i tanti ragazzi e adulti di tutto il mondo che hanno riconosciuto in quel prete dalla voce roca e attraente non solo un maestro dal quale imparare, ma soprattutto un uomo col quale paragonarsi, un compagno di cammino affidabile per rispondere alla domanda: come si fa a vivere? Oggi uno di quei “ragazzi”, che con lui hanno percorso un tratto importante della loro vita e continuano a seguire ciò che egli stesso seguiva, prova a raccontare chi era e come ha vissuto don Giussani attraverso molti documenti inediti. Nasce così questa biografia che, oltre a ricostruire per la prima volta la cronaca dei giorni del fondatore di Comunione e Liberazione, offre ai lettori il segno della sua eredità per la vita delle persone e della Chiesa.
Con il suo emozionante percorso di fede, Carlo Maria Martini è stato uno dei più coraggiosi interpreti del ruolo della Chiesa nella modernità, capace di parlare in ugual modo ai credenti e ai non credenti. In questo volume, che raccoglie le ultime riflessioni del cardinale sull’attualità e le grandi questioni che interrogano l’animo umano – dalla morte all’esistenza di Dio, dal dolore al significato del vivere – Carlo Maria Martini ascolta e interpreta le incertezze e le paure di ognuno di noi davanti alle trasformazioni del mondo contemporaneo, fornendo parole di speranza e possibili risposte con il sostegno delle Sacre Scritture. Ne scaturisce un dialogo con il lettore intimo e intenso che, condotto con la consueta semplicità e immediatezza a cui il cardinale ci ha abituati nella sua lunga attività pastorale, indica la via di un cammino condiviso, un percorso comune in cui la fede abbraccia e sostiene la realtà del quotidiano.
La parola di Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco, illumina la questione sociale. Riflettere sul destino di una comunità significa partire dalla visione consapevole di un mondo animato da tensioni e disuguaglianze. Nulla si può fare contro questo stato di cose senza una salda memoria delle proprie radici, perché il viandante deve sempre verificare dove si trova, da dove arriva e dove si sta dirigendo. Si tratta, ci dice il Papa, di “creare il cammino”. Per fare questo dobbiamo, in uno sforzo comune, superare lo sradicamento, recuperare le certezze e soprattutto avere coraggio di fronte al futuro. Quella che ci propone Papa Francesco è una “cultura dell’incontro”, un progetto da vivere e sentire insieme. Una grande idea di solidarietà anima la voce di questo Papa. Umilmente, come mai è stato fatto prima di lui, egli ci invita a prendere coscienza del senso originario della spiritualità cristiana, e a capire che “se vogliamo provare a dare un contributo alla nostra patria non possiamo perdere di vista nessuno dei due poli: quello utopico e quello realistico, perché sono entrambi parte integrante della creatività storica”.
Questo libro è un intervento coraggioso di Papa Francesco per invitare tutti i lettori a intraprendere un percorso di crescita, a compiere una “azione collettiva di creazione storica”: il primo passo per diventare “uomini nuovi” che sappiano percorrere la strada della vita avendo ben in mente la mèta. La creatività, infatti, non nasce per Papa Francesco dal nulla, ma è una tensione costante fra novità e continuità. L’utopia allora (ed è una parola centrale nel pensiero di questo Papa) diventa la speranza stessa all’opera, nel vivo della quotidianità. Nel libro sono presenti anche una serie di proposte sul lavoro personale e di gruppo, richiami precisi alla storia e alla tradizione cristiana attraverso il pensiero di Sant’Agostino e le Scritture stesse. Tutto si armonizza intorno a un assunto coraggioso che è poi l’invito essenziale rivoltoci: “Ciò che vedi non è tutto ciò che c’è.” La storia di oggi e di domani siamo noi, e Papa Francesco torna a dircelo con chiarezza e semplicità profetica.
Questo è un libro rivolto ai giovani – e a chi con loro dialoga ogni giorno: i genitori, gli insegnanti – per invitarli ad affrontare le sfide della nostra cultura dominata dall’indifferenza e dalla superficialità causate da una errata visione dello sviluppo tecnico di oggi. Un libro per orientarsi nella vita quotidiana, suggerendo ai giovani, e non solo a loro, nuove possibilità, nuovi valori e nuovi modi di vivere. Le idee di Papa Francesco sono sempre più mirate, precise, e colgono l’essenziale. Qui si parla di speranza, di solidarietà, di tolleranza: non parole vuote, ma realtà di vita intersoggettiva da calare nella pratica educativa, nella preghiera comune e individuale. Per essere, evangelicamente, operatori di pace, bisogna cominciare a rinnovare se stessi, e poi volgersi fuori di sé, alla scoperta dell’altro. Qualunque progetto educativo parte da qui, spiega Papa Francesco. Questa è la sfida del momento. Da raccogliere nello spirito della sequela di Gesù, ossia di colui che osò per tutti.

