
Per la prima volta in un volume monografico le riflessioni sul sentimento dell’amicizia del grande pensatore, matematico e mistico russo.
«L’amicizia è la visione di sé negli occhi dell’altro», e in questo riconoscersi, nella condivisione totale della gioia e del dolore dell’esistenza, incomincia la rivelazione della Verità. Per Pavel Florenskij – il filosofo che ha saputo unire la poesia e la scienza nella fede – l’amicizia è la più elevata forma di conoscenza. Una conoscenza che si attua nell’azione, che vive di fedeltà assoluta e che rappresenta, sulla Terra, l’emanazione della forza di Dio che ama.
L’amicizia è l’undicesima delle dodici lettere contenute nel trattato La colonna e il fondamento della verità, uscito per la prima volta nel 1914 e summa del pensiero del filosofo russo. La scelta della forma epistolare non è un espediente retorico, ma una necessità profonda nella quale il vissuto di Florenskij e la sua riflessione teoretica si riflettono l’uno nell’altra.
Il “tu” a cui sono rivolte le lettere è infatti il genero Sergej S. Troickij, tragicamente morto anni prima. Tutto il testo, nella sua ricchezza enciclopedica e nei suoi vertici di lirismo, è allora anche il frammento di un dialogo ininterrotto con l’amico perduto, eppure, per sempre presente.
«L’amicizia come nascita misteriosa del Tu è il luogo nel quale incomincia la rivelazione della Verità […]. Questa rivelazione si compie nell’amore personale e sincero di due persone, nell’amicizia, quando a chi ama è concesso in forma previa, di distruggere l’autoidentità, di abolire i confini dell’Io, di uscire da se stesso e di trovare il proprio Io nell’Io dell’altro».
Pavel A. Florenskij
(Evlach, 1882 – Leningrado, 1937) Filosofo, teologo, matematico, inventore e religioso russo. La recente riscoperta della sua opera, dopo la fine del regime sovietico, lo ha collocato tra i massimi pensatori del Novecento. Laureato in matematica e fisica, si iscrive all’accademia di teologia e viene in seguito ordinato sacerdote. Nel 1933 viene accusato di attività controrivoluzionaria e condannato ai lavori forzati, dove continua tuttavia a scrivere e a brevettare invenzioni fino alla fucilazione, avvenuta l’8 dicembre 1937 nei pressi di Leningrado. Nei suoi scritti ha toccato, e intrecciato tra loro, i domini dell’arte, della fede, della scienza , della poesia e dell’esperienza intima; ricordiamo: Le porte regali (Adelphi, 1977), Il simbolo e la forma (Bollati Boringhieri, 2007), La colonna e il fondamento della verità (San Paolo, 2010) e Non dimenticatemi. Lettere dal gulag (Mondadori, 2000).
L'autore, che ha conosciuto personalmente don Tonino, ne ripercorre la vita: il cammino spirituale, l'impegno per la pace e il dialogo come Presidente nazionale del movimento Pax Christi; gli ultimi giorni segnati da una dolorosa malattia.
Il cofanetto propone in un unico CD formato MP3 le quattro conferenze del card. Gianfranco Ravasi, già disponibili in audiocassette, che commentano i libri delle Cronache:
1. La storia dei sacerdoti: le Cronache e la loro visione storiografica;
2. La gloriosa figura di Davide nel Primo Libro delle Cronache;
3. Salomone, artefice del Tempio di Gerusalemme nel Secondo Libro delle Cronache;
4. Le grandi figure regali di Giuda nel Secondo Libro delle Cronache.
Note sull'autore
GIANFRANCO RAVASI, del clero ambrosiano, biblista di fama internazionale, autore di opere scientifiche e grande divulgatore, dal 2007 è presidente del Pontificio consiglio della cultura e delle Pontificie commissioni per i beni culturali della Chiesa e di archeologia sacra. È stato creato cardinale da Benedetto XVI nel concistoro del 20.11.2010. Predicatore agli esercizi spirituali in Vaticano nel 2013. Noto esegeta, già prefetto della Biblioteca Ambrosiana, è autore tra gli altri di due grandi commenti biblici più volte ristampati (Il libro dei Salmi, 3 voll., EDB, Bologna 1983; Il Cantico dei cantici, EDB, Bologna 1992). Le EDB pubblicano sia le registrazioni, sia le rielaborazioni in volume delle Conversazioni bibliche da lui tenute al Centro culturale S. Fedele di Milano (circa 50 titoli, sull'Antico e sul Nuovo Testamento).
Il cofanetto propone in un unico CD formato MP3 le quattro conferenze del card. Gianfranco Ravasi, già disponibili in audiocassette, che commentano le lettere di Giovanni e di Pietro:
1. Dio è luce e amore: Prima Lettera di Giovanni;
2. La comunità giovannea: Seconda e Terza Lettera di Giovanni;
3. La parola e la vita: Prima Lettera di Pietro;
4. Nuovi cieli e nuova terra: Seconda Lettera di Pietro.
Note sull'autore
GIANFRANCO RAVASI, del clero ambrosiano, biblista di fama internazionale, autore di opere scientifiche e grande divulgatore, dal 2007 è presidente del Pontificio consiglio della cultura e delle Pontificie commissioni per i beni culturali della Chiesa e di archeologia sacra. È stato creato cardinale da Benedetto XVI nel concistoro del 20.11.2010. Predicatore agli esercizi spirituali in Vaticano nel 2013. Noto esegeta, già prefetto della Biblioteca Ambrosiana, è autore tra gli altri di due grandi commenti biblici più volte ristampati (Il libro dei Salmi, 3 voll., EDB, Bologna 1983; Il Cantico dei cantici, EDB, Bologna 1992). Le EDB pubblicano sia le registrazioni, sia le rielaborazioni in volume delle Conversazioni bibliche da lui tenute al Centro culturale S. Fedele di Milano (circa 50 titoli, sull'Antico e sul Nuovo Testamento).
Il nuovo volume dell'Opera Omnia di Romano Guardini indaga la figura di San Bonaventura (1217/1221 circa - 1274), uno dei maggiori teologi medievali amico di san Tommaso d'Aquino.
Benedetto XVI lascia al suo successore Francesco un magistero che tratta in modo sistematico tutti i grandi temi della vita cristiana. Dall'interpretazione del Concilio Ecumenico Vaticano II come "riforma nella continuità" discende anzitutto un'intransigente difesa della libertà religiosa, una nozione che Benedetto XVI fonda e spiega contro ogni relativismo. Alla denuncia della "dittatura del relativismo" corrisponde un grande rilancio della dottrina sociale della Chiesa intorno ai "princìpi non negoziabili", vita, famiglia, libertà di educazione, a sua volta radicato in un ritorno alla teologia della storia che mostra le tappe di un processo di scristianizzazione dal Rinascimento all'Illuminismo, dalle tragiche ideologie del secolo XX a quelle non meno insidiose dell'era postmoderna. Come antidoto a questa grande crisi, papa Ratzinger propone il ritorno alla fede. Per tanti cattolici italiani è stata quella di Massimo Introvigne la voce che quotidianamente ha presentato e spiegato il magistero di Benedetto XVI. Con questo libro Introvigne propone una sintesi degli insegnamenti degli ultimi anni di papa Ratzinger: un'eredità preziosa per il nuovo pontificato che si apre.
L'elezione al soglio pontificio del cardinale Jorge Mario Bergoglio ha suscitato, nei fedeli cattolici e non solo, la netta sensazione di trovarsi di fronte a una novità spirituale e a un modo rivoluzionario di interpretare il ministero petrino. Attraverso i contributi di giornalisti e saggisti autorevoli, questo testo offre un quadro completo dell'uomo, del cardinale, del Papa, nell'orizzonte dell'America Latina e della Chiesa universale. Inoltre, gli interventi e le dichiarazioni che hanno caratterizzato i primi passi di un pontificato che si prefigura di portata storica. Infine, le posizioni interne alla Chiesa e le aperture delle altre confessioni religiose. Fra gli autori di questo volume: Pier Giorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo, Domenico Delle Foglie, direttore del SIR, Francesco Zanotti, presidente della FISC.
Il libro, redatto sotto forma di lettera aperta, si configura come un pamphlet rivolto direttamente all'attuale papa Francesco, affinché, da parte della chiesa cattolica, venga affrontato con evangelica coerenza il problema dei separati e divorziati cristiani, attualmente emarginati dalla comunità ecclesiale, privati dalla comunione eucaristica ed esclusi sia dall'insegnamento che dalle attività liturgiche. Il libello, redatto con stile semplice e immediato, parte dall'esperienza personale dell'autore per estendere la sue riflessioni al campo esegetico e teologico riguardante il problema del divorzio dei credenti e di eventuali loro nuove nozze. L'intento dichiarato della lettera è di fornire ai responsabili della chiesa cattolica indicazioni chiare sulle sofferenze e sui disagi dei divorziati e dei risposati che intendono rimanere in comunione con le realtà ecclesiali di appartenenza e contemporaneamente suggerire, testi sacri alla mano, delle vie d'uscita all'attuale ingiusta discriminazione prodotta dalla vigente disciplina ecclesiastica, che mette in difficoltà quello stesso clero a diretto contatto i fedeli. Il libro si chiude con alcune osservazioni che, a partire dalla possibile soluzione del problema dell'appartenenza ecclesiale dei divorziati, ridisegnano un nuovo modo di pensarsi come chiesa in positivo rapporto con il mondo contemporaneo e il vissuto delle persone.
Dalla loggia centrale della Basilica, compare una figura bianca, semplice. Il nuovo papa ha scelto paramenti sobri, e una croce d'acciaio, grezza, che spicca nel candore dell'abito. Sarà Francesco. Ammette di essere stato ripescato "dalla fine del mondo" e da lì sembra venire, dal disfacimento di una grandezza ormai di facciata, dalla consapevolezza di un rinnovamento non solo ecclesiastico ma universale. Un papa umano, che non usa parole impostate se non quelle canoniche per la benedizione e che colpisce per la semplicità e il contenuto con cui sembra voler riempire gli abiti che indossa. Ha un passato oscuro e nel sorriso la semplicità di chi ha visto la rovina. In un'epoca di transizione come la nostra, riuscirà la chiesa a rinnovare la propria immagine e rimediare ai torti del passato?
Il calendario raccoglie alcuni dei pensieri più significativi di Papa Francesco.
Jorge Bergoglio raccontato dalla prospettiva intima e spirituale, nelle parole di familiari e amici. Un documento unico per scoprire la vita straordinaria del nuovo papa.
Vaticanista argentina e intima amica della famiglia Bergoglio, Evangelina Himitian è una delle persone più vicine a Jorge Bergoglio ed è tra i pochi ad aver seguito da presso lo straordinario percorso che lo ha portato fino al soglio di Pietro. Riportando per la prima volta le parole dei familiari e raccontando episodi decisivi che ci mostrano il cuore più autentico della scelta d'amore di papa Francesco, questa biografia ne rivela il lato privato e meno conosciuto: la migrazione dei genitori dall'Italia all'Argentina, l'infanzia nei quartieri popolari di Buenos Aires, la passione per lo studio e i maestri giovanili, gli anni di formazione tra i gesuiti, la nomina a vescovo e la volontà di testimoniare quotidianamente il Vangelo prendendosi cura degli ultimi. Nel ripercorrere i momenti cruciali dell'esistenza di Bergoglio, l'autrice ci accompagna all'origine del suo impegno per costruire una Chiesa povera tra i poveri e tocca le corde più intime dell'uomo che con la sua stupefacente bontà ha riacceso la gioia e la speranza nei cuori di milioni di fedeli in tutto il mondo.
Ogni viandante ha bisogno di una guida che lo indirizzi sulla strada: don Tonino può esserlo oggi in maniera ancora molto attuale, per la sua capacità di accorgersi delle deviazioni inopportune, di evidenziarle come tali e di saper proporre un’alternativa più ricca di senso. Per questo motivo, specie per chi muove i primi passi del proprio cammino, potrebbe essere utile portare in bisaccia un po’ dell’esperienza di questo prete pugliese.
Don Tonino (così amava firmarsi e così tutti affettuosamente chiamavano mons. Tonino Bello) nacque ad Alessano (Lecce) nel 1935. Ordinato sacerdote nel 1957, fu educatore in seminario e parroco. Nel 1982 divenne vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Costruttore infaticabile di pace e di dialogo, dal 1985 presidente nazionale del movimento Pax Christi, fu pastore mite e difensore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi che ospitò anche a casa sua. Colpito da un male incurabile, visse il suo calvario facendone un “luminoso poema”. Morì il 20 aprile 1993. Scrittore ispirato e profeta della speranza, si è imposto all’attenzione del pubblico per la profondità del suo messaggio e la freschezza del suo stile. La pubblicazione delle sue opere è stata possibile grazie all’accurato lavoro della Fondazione Don Tonino Bello in collaborazione con le Edizioni San Paolo.