
Il libro
Qual è l’essenza del cristianesimo?
Mai nella storia della Chiesa il rimando a una pluralità di misteri da credere ha soddisfatto come risposta ultima: si è sempre mirato a un punto unitario in cui trovasse giustificazione la richiesta che viene fatta all’uomo di credere. E questo punto può trovarsi solo nella rivelazione stessa di Dio che ha in sé il proprio centro assoluto di riferimento.
Un Dio che si rivela come amore che è al di sopra di noi, ma che per questo non perde il diritto, la forza, la parola di rivelarsi a noi come l’amore eterno, di rendersi a noi comprensibile nella sua incomprensibilità, e di farci dono di sé. Dio, alterità assoluta da noi, si manifesta nell’altro, nel “sacramento del fratello”. Solo in quanto è al di sopra Dio è entro l’uomo.
Uno dei migliori lavori i Von Balthasar, libro classico che ha dato un insostituibile apporto a riproporre il centro essenziale del cristianesimo.
Intossicati come siamo da luoghi comuni buonisti, da surrogati e caricature di sentimenti, non sappiamo più cosa sia veramente la misericordia. Troppo spesso la confondiamo con un generico sentimento di pietà, perdono o accoglienza in balìa dei nostri umori. Ma la misericordia, come ben dimostra questo libro in cui c'è molta Parola di Dio e tanta umanità, è ben altra cosa. È un atto, un'opera, una sapienza, una cura, il frutto di una relazione con l'altro. Non sorge dall'uomo ma dalla relazione con Dio, è un'opera di Dio nell'uomo. Soffermandosi sulle singole opere di misericordia spirituale, inseparabili da quelle corporali, don Fabio ci aiuta a capire come non si può vivere senza misericordia, perché la felicità più profonda, nella vita, è prendersi cura di qualcuno. Solo l'amore vero dà la felicità vera. Come ebbe a dire san Massimiliano Kolbe prima di essere ucciso ad Auschwitz, «Solo l'amore crea!», solo l'amore dà forma meravigliosa a tutto ciò che compiamo. Le nostre opere possono essere anche piccole, ma se nascono da Dio salvano il mondo, perché gli danno sapore.
Tre diverse raccolte di poesie di questo grande autore del Novecento sono raccolte in questo volume. Immanenza, trascendenza, amore, unità sono le parole tematiche essenziali della poesia di don Barsotti e della sua poetica; più che parole tematiche, sono addirittura le note con le quali compone la sua armonia. Non si penetra nel suo mondo se non si accetta che tutto il suo discorso è una tessitura di assoluti; tutto è riportato al confronto, al paragone (usando questi termini nel loro senso più forte) con l'assoluto che Dio ha posto come un seme nell'uomo e che, entro la storia, è continuamente irraggiungibile e fuggente. La vita umana è dunque divisa in perpetuo tra attesa e presenza, tra evento e profezia, tra incompiutezza e totalità; e al tempo stesso trova il suo significato nell'unità di quelle sempre rinascenti divisioni. Il bilico infinito tra immanenza e trascendenza si proietta e si risolve nell'unità (che è il vero volto del mondo redento dal Cristo) mercé l'intermediazione dell'amore, il quale, proprio perché tensione all'unità, supremo valore, partecipa insieme dell'immanenza e della trascendenza, del tempo e dell'eterno, dell'io e di Dio.
Venti discorsi pronunciati dal Cardinale Jorge Mario Bergoglio in circostanze pastorali diverse, tutte precedenti la sua nomina a Successore di Pietro, eppure il messaggio trasmesso non è frammentario, ma universale: sono momenti di freschezza spirituale in cui il neoeletto Papa Francesco, con sguardo di credente e pastore, ci svela l’amore misericordioso di Dio.
È stato nella rosa dei "papabili" degli ultimi due conclavi. Honduregno, salesiano, arcivescovo di Tegucigalpa, il cardinal Oscar Rodriguez Maradiaga è uno degli uomini più vicini a Bergoglio, suo amico fraterno fin dai tempi della collaborazione nella Conferenza episcopale latino-americana. Il 13 aprile 2013 il Papa argentino lo ha messo a capo del primo "consiglio dei ministri" della storia della Chiesa: il gruppo dei nove cardinali da tutto il mondo che ha il compito di consigliarlo nel governo della cattolicità e di coadiuvarlo nella riforma della Curia romana. Nella lunga conversazione con Antonio Carriero racconta le sfide che il "Consiglio dei nove" ha dovuto affrontare in questi tre anni: la questione della trasparenza nella gestione del denaro in Vaticano, la riforma dello IOR, l'accorpamento dei dicasteri, l'obiettivo di una sinodalità concreta e non teorica, l'organizzazione di una Chiesa sempre meno romano-centrica e sempre più universale. Il racconto svela come si sta progressivamente attuando dall'interno il processo di riforma e le molteplici resistenze al cambiamento di coloro che, secondo Maradiaga, «non sono misericordiosi con Francesco». Inediti e avvincenti sono alcuni particolari sugli ultimi due conclavi, sulla rinuncia di Benedetto XVI, sull'elezione di Francesco e sul giorno in cui il Papa gli disse: «Oscar, ho bisogno del tuo aiuto». Nelle parole del cardinal Maradiaga si intravedono i passi lenti e faticosi di una Chiesa che vuole rinnovarsi nei gesti e nello stile, senza snaturare ih-suo messaggio: una "Chiesa in uscita", una "Chiesa povera per i poveri", una "Chiesa inquieta".
Il libro nasce avendo come pretesto il passo del Vangelo dei discepoli di Emmaus. Suo scopo è quello di riscoprire tutto l'umano che c'è alla base di chiunque viva l'esperienza della fede o dell'incredulità. Ecco il motivo per cui l'opera è divisa in due parti. Nella prima sono affrontate cinque tematiche: Autenticità, Amicizia, Inquietudine, Senso e Nostalgia, che conducono il lettore a calarsi nella propria umanità e a riscoprire quella che i più considerano una malattia, l'essere umani con tutta la fragilità che esso comporta. Nella seconda parte è offerta una riflessione teologica a partire da quattro immagini: Locanda/Chiesa; Tavola/Condivisione; Lo spezzare il pane/Fede; Tornare indietro/Annuncio. In fine, in appendice una rilettura della vita di San Paolo, come l'uomo che più di ogni altro ha fatto sintesi tra tutti gli aspetti che i capitoli precedenti hanno trattato. Uno sguardo nuovo sulla propria umanità, facendo eco alle parole di Gesù di essere venuto per i malati e non per i sani. Solo a partire dall'ammissione della propria umanità, Cristo può operare una guarigione, cioè una riconciliazione del nostro umano. Ma non può esserci guarigione per chi non si considera malato perché troppo intento a convincersi e a convincere di essere perfetto, o come dice il Vangelo, giusto.
Il libro nasce avendo come pretesto il passo del Vangelo dei discepoli di Emmaus. Suo scopo è quello di riscoprire tutto l'umano che c'è alla base di chiunque viva l'esperienza della fede o dell'incredulità. Ecco il motivo per cui l'opera è divisa in due parti. Nella prima sono affrontate cinque tematiche: Autenticità, Amicizia, Inquietudine, Senso e Nostalgia, che conducono il lettore a calarsi nella propria umanità e a riscoprire quella che i più considerano una malattia, l'essere umani con tutta la fragilità che esso comporta. Nella seconda parte è offerta una riflessione teologica a partire da quattro immagini: Locanda/Chiesa; Tavola/Condivisione; Lo spezzare il pane/Fede; Tornare indietro/Annuncio. In fine, in appendice una rilettura della vita di San Paolo, come l'uomo che più di ogni altro ha fatto sintesi tra tutti gli aspetti che i capitoli precedenti hanno trattato. Uno sguardo nuovo sulla propria umanità, facendo eco alle parole di Gesù di essere venuto per i malati e non per i sani. Solo a partire dall'ammissione della propria umanità, Cristo può operare una guarigione, cioè una riconciliazione del nostro umano. Ma non può esserci guarigione per chi non si considera malato perché troppo intento a convincersi e a convincere di essere perfetto, o come dice il Vangelo, giusto.
Uno dei teologi più noti (Bruno Forte) e un famoso biblista (Sergio Quinzio) si confrontano su uno dei mali più sentiti e poco dibattuti dell'uomo contemporaneo: la solitudine.
Questa raccolta sintetizza l'insegnamento di Nouwen sulla preghiera. Viene ripercorsa l'intera produzione di colui che a ragione e stato definito la guida spirituale piu ispirata del nostro tempo". " il passaggio dall'isolamento alla solitudine, la consolazione del sentirsi amati, il desiderio che dio nutre per noi, la dinamica liberante del perdono, il ruolo della comunita credente, la morte e la vita eterna... - queste insieme a molti altri punti salienti della sua riflessione - vengono toccati uno ad uno, e vengono appunto messi in relazione con la necessita di una preghiera autentica e perfino incessante. La preghiera, infatti, e per nouwen il ponte tra la vita inconscia e la vita cosciente. La preghiera collega la mente al cuore, la volonta alle passioni, il cervello al ventre. La preghiera e`lo strumento divino della mia interezza, della mia unita e della mia pace." una antologia illu minante, costruita con sensibilita e intelligenza, che offre al lettore italiano - fra altri gia noti - 53 brani assolutamente inediti, per un cammino spirituale che sa davvero valorizzare la sapienza delle cose piu`comuni. "
Il fenomeno del pellegrinaggio è presente in tutte le religioni: persone che si mettono in cammino verso località precise, dove percepire in modo particolare la vicinanza a Dio.
Accompagnato da splendide foto di Jürgen Hohmuth, fotografo di fama internazionale, questo libro di Anselm Grün, monaco benedettino e autore spirituale di grande successo, è un invito straordinario a scoprire i misteri del pellegrinaggio e a sperimentare la trasformazione interiore.
Durante il cammino, scandito da varie tappe, il pellegrino scopre che deve andare sempre avanti, che non può fermarsi se non vuole rinunciare a diventare una cosa sola con se stesso.
Una meditazione sulla morte, sull'incontro con Dio e sul destino che attende l'anima cristiana. Newman, attraverso Geronzio, si spinge fino ad una verità profonda e stupefacente, cioè che nella morte si è finalmente se stessi. Introduzione di Enzo Vicari.
Il volume raccoglie esercizi e meditazioni basati e creati sullo stile di Antony De Mello per ritrovare il gusto per la vita e il coraggio nelle difficoltà della nostra esistenza. Anthony De Mello, gesuita, originario di Bombay, è conosciuto in tutto il mondo per i suoi libri caratterizzati da un'intensa gioia di vivere. John Callanan, gesuita di origine irlandese, ha lavorato e vissuto per molti anni accanto a De Mello, raccogliendone i pensieri ed elaborando testi ed esercizi.