
Seguendo i passi di abba Antonio il libro aiuta a scendere alle radici della propria notte, dove si annidano i problemi che rendono difficile vivere con libertà e serenità la propria situazione. Una "biografia raccontata" che diventa itinerario spirituale valido per l'oggi.
Con questa pubblicazione portiamo a termine il progetto di offrire ad un ampio pubblico una doppia introduzione alle fonti su Francesco di Assisi: prima i suoi scritti, operazione effettuata nel volume precedente, numero 16 della collana, e adesso le agiografie antiche. Anche in questo caso l'approccio utilizzato dai cinque specialisti può essere qualificato di "alta divulgazione" per offrire chiavi semplici ma efficaci nell'introdurre il lettore nell'ampio e complesso materiale narrativo prodotto nel XIII secolo sulla figura del Santo assisiano.
Da san Biagio invocato per il mal di gola, a santa Lucia pregata per i difetti della vista. Da sant'Odilone di Cluny debellatore dell'itterizia, a santa Flora di Beaulieu pronta ad alleviare gli stati di stress. La vita, i miracoli, la fede e le leggende di tutti i Santi guaritori. Per conoscerli e pregarli in caso di bisogno. Il volume, curato da Paolo Baldani, è corredato di un indice alfabetico dei santi, di un calendario dei santi e di un indice generale che elenca disturbi e relativi santi cui appellarsi: da affanno e angina pectoris a foruncoli, da gastrite a varici.
“Mi hanno chiamato da un Paese lontano… se mi sbaglio mi corrigerete”.
Con questa frase, pronunciata in un italiano ancora incerto da un Karol Wojtyla appena eletto al soglio pontificio, il 16 ottobre 1978 aveva inizio uno dei più grandi papati degli ultimi decenni.
Quella sera un giovane fotografo romano poco più che ventenne, Gianni Giansanti, assisteva con gli altri fedeli radunati in Piazza San Pietro a un avvenimento che avrebbe segnato una svolta epocale nella storia della chiesa, la prima apparizione di Giovanni Paolo II, la cui beatificazione reca la data del 1° maggio 2011.
Per la prima volta da più di 400 anni un papa straniero saliva al trono di Pietro.
Colpito dall’umanità del nuovo vescovo di Roma e dalla determinazione che intuiva nel suo atteggiamento verso la folla, Giansanti fu folgorato dall’improvvisa consapevolezza che il papa polacco avrebbe giocato un ruolo fondamentale nella sua personale esistenza, oltre che nella storia della chiesa e del mondo.
E in effetti da quel momento in poi egli per quasi trent’anni ha immortalato Giovanni Paolo II in occasioni pubbliche e in momenti intimi e privati nel corso di viaggi e incontri ufficiali, o all’interno delle mura del Vaticano.
Questo volume racchiude il lavoro di una vita, quella di uno dei migliori fotoreporter italiani, che ha saputo realizzare il ritratto forse più completo e commovente di Papa Wojtyla. Attraverso le immagini esclusive che vi sono raccolte, Gianni Giansanti ha voluto ripercorrere la storia di questo importante papato, simbolo di una nuova epoca, rendendo omaggio all’uomo che più di ogni altro ha ispirato la sua arte fotografica e che con il suo coraggio e la sua forza gli ha dato l’opportunità di testimoniare alcuni degli eventi che hanno cambiato il mondo.
A dar vita a questo libro, e a renderlo così speciale, è proprio l’intenso e sincero coinvolgimento che ha guidato il lavoro del fotografo per oltre un quarto di secolo: sentimenti ed emozioni, quindi, e non il freddo e distaccato occhio di un semplice professionista dell’immagine.
Lo stesso senso di amorevole partecipazione alla vicenda terrena di Wojtyla si respira nei commoventi testi di Valentina Alazraki, giornalista messicana che per decenni è stata corrispondente dal Vaticano per la più importante emittente televisiva privata del suo Paese e che ha seguito il papa in un centinaio di viaggi apostolici in giro per il mondo.
Nell’epoca delle masse, «chi decide gli eventi storici non sono gli statisti, i diplomatici e i generali, bensì i martiri». Rievocando questa affermazione di Sören Kierkegaard, Carl Schmitt aggiunge al suo postulato decisionista un’interessante suggestione: al sovrano che decide sullo stato d’eccezione fa da sfondo il martire. La particolare relazione tra potere e patire, oggetto del presente volume, scopre la centralità della vittima reale nella fondazione politica e simbolica, chiamando in causa la teoria sacrificale di matrice girardiana secondo cui all’origine di tutte le culture umane vi è un linciaggio spontaneo, che il mito arcaico riprende e il sacrificio cristiano rivela nella figura di Gesù Cristo e dei primi santi della devozione cristiana. I martiri, scrive Girard, «moltiplicano le rivelazioni della violenza fondatrice».
Nelle dinamiche sacrali che alimentano gli ordini politico-culturali, il martirio recupera, riassume e riscatta il «sacro arcaico» presente sullo sfondo del potere legittimato da Dio, dalla ragione, dal popolo. Il ruolo fondativo del martirio, così inteso, trova conferma su più livelli ermeneutici: architetture, narrazioni, immagini, tra Oriente e Occidente.
Vita, opere, spiritualità della prima donna stimmatizzata che la Chiesa ha riconosciuto santa. Questo libro attinge a documenti inediti del processo di canonizzazione e degli archivi della famiglia Giannini (di cui fa parte Gemma Giannini, coautrice di questo volume con Giuseppe Farinelli, da sempre studioso e prima ancora devoto della giovane mistica lucchese), dove Gemma Galgani visse gli ultimi tempi fino alla morte, che la prese con sé a soli 25 anni.
Qui si svelano, fra l’altro, le apparizioni a Gemma Galgani del suo Angelo custode, di san Gabriele dell’Addolorata, della Madonna, e, infine, di Gesù; la descrizione di ciò che accadde nel momento della stimmatizzazione alle mani, ai piedi e al costato; le manifestazioni del demonio, le continue tentazioni e le lotte con lui. Finalmente «un’opera veramente completa», come l’ha definita nella sua Prefazione l’arcivescovo di Lucca mons. Italo Castellani, «che affida alla nostra sensibilità una santa in una forma moderna, avvicinabile da tutti nella sua vita, nei suoi scritti e, soprattutto, nella sua eredità spirituale».
GLI AUTORI
Giuseppe Farinelli è ordinario emerito di Storia della Letteratura moderna e contemporanea nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e, dopo essere stato direttore dell’Istituto di Italianistica, dirige oggi la rivista di critica letteraria «Otto/Novecento». Autore di molti volumi di carattere critico e storico, per Ares ha già pubblicato in questa stessa collana Profili, «Allora non è pane!». Vita di san Giovanni Maria Vianney, Curato d’Ars.
Gemma Giannini, lucchese, è insegnante di Lettere e presidente del Centro di Cultura dell’Università Cattolica nella sua città. Nata nella grande famiglia Giannini, è pronipote del cavaliere Matteo che ospitò santa Gemma; suo nonno era Gabriele, nato nel 1900, fratello di Eufemia, poi diventata madre Gemma.
A 800 anni dall'episodio del primo presepe della storia ideato da San Francesco a Greccio, nel 1223, un libro strenna racconta l'origine e la storia di una delle più amate tradizioni cristiane. Attingendo ai Fioretti e alla vita del santo scritta da Tommaso da Celano e a documenti meno conosciuti, l'autrice ricostruisce la storia del presepe dalle origini alle sacre rappresentazioni del 1300 e 1400 fino agli odierni presepi viventi allestiti ancora oggi in varie località italiane.
"Il 13 maggio 1981 mio marito, Mehmet Ali A?ca, attentò alla vita di Giovanni Paolo II. Perché lo fece e per conto di chi? In quarantatré anni sono state seguite diverse piste e formulate molte ipotesi investigative e giornalistiche, lo stesso A?ca ha fornito versioni diverse di quel fatto. Raramente tuttavia è stata detta la verità e mai fino in fondo. I depistaggi e la disinformazione hanno regnato sovrani per oltre quattro decenni, dunque credo sia arrivato il tempo giusto per fare definitivamente chiarezza. Ho deciso di mettere per iscritto oltre otto anni di confidenze, nel preciso intento di porre fine, una volta per tutte, al grande imbroglio di questa storia, cioè che Ali A?ca fosse un killer di Mosca. Ormai vivo stabilmente in Turchia e non penso che avrò occasione di tornare in Italia in un prossimo futuro. Mi sento quindi più libera di raccontare la verità...". "Dopo gli spari di piazza San Pietro, il Papa polacco della Guerra Fredda raccolse la pistola del suo attentatore e la puntò contro il Cremlino".
Il libro raccoglie da vari studi di storia, filosofia, letteratura e teologia le testimonianze dei cristiani ortodossi su san Francesco d’Assisi. L’autore svela l’interesse degli ortodossi per il Santo di Assisi visto come un ponte tra Oriente e Occidente. Quali sono le motivazioni e i fattori di un’autentica simpatia per Francesco da parte degli ortodossi? Qual è la loro originalità nell’interpretazione del Santo? Qual è il contributo del poverello nel dialogo con gli ortodossi? Qual è il punto di arrivo della ricerca sulle testimonianze degli ortodossi? Il libro cerca di mostrare il segreto di Francesco, la sua capacità aggregativa e fraternizzante.
Destinatari
Studenti e studiosi del francescanesimo.
Autore
SILVESTRO BEJAN, è nato in Romania nel 1971. Entrato tra i Frati minori conventuali nel 1990, è sacerdote dal 1997. Ha compiuto gli studi filosofico-teologici ad Assisi dove ha conseguito la licenza in teologia fondamentale. Il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense, approfondendo in modo particolare l’ecumenismo e la teologia orientale. E’ segretario e archivista della Custodia generale del Sacro Convento in Assisi. Attualmente insegna teologia fondamentale e spiritualità orientale all’Istituto teologico di Assisi e collabora con diverse riviste dell’Italia e della Romania.
Nonostante lo scorrere dei secoli, santa Caterina resta assai viva nella coscienza delle nostre comunità e anzi si riscopre, a ogni epoca, come donna dalla parola fendente, con un fascino che trascina, una sovrannaturale bellezza che attira e conquista, uno spirito di permanente attualità, di modernità.
Riconosciuta beata il 4 novembre 2001, Gaetana Sterni (1827-1889), di Bassano del Grappa, dal 1864 scrisse questa sua autobiografia che con stile sobrio ed efficace racconta il proprio itinerario spirituale. Come altre personalità cristiane dell'Ottocento più note, fondò una congregazione religiosa di assistenza, a partire da una intensa e personale vocazione alla preghiera e alla carità.