
La guida ripercorre la vita e i luoghi di San Pio da Pietrelcina attraverso un cammino emozionante. Da San Giovanni Rotondo, città che vide svolgersi la maggior parte della vita e delle opere del santo frate, a Pietrelcina, sua città natale, passando per i conventi in cui soggiornò e le altre suggestive località del Gargano, si snodano itinerari in cui fede e curiosità, nei confronti di un territorio nuovo, trovano una suggestiva sintesi. Località ben note della costa garganica fanno da contraltare a un entroterra dall'atmosfera antica, spesso poco conosciuto, ma ricco di motivi di interesse storico e naturalistico e in cui il rapporto tra uomo e ambiente è ancora improntato a un rispetto quasi "francescano".
La Via di san Giuseppe è costituita da due parti. La prima, che potremmo indicare come "poetica" in qualche modo, intende supplire ad una parziale carenza di informazioni storiche sulla sua vita. La seconda parte segue le indicazioni evangeliche che ci parlano di Giuseppe sposo della Vergine Maria e Custode del Figlio di Dio venuto tra noi per la nostra salvezza. Nello scritto vi sono, naturalmente, citazioni evangeliche e bibliche. Vi sono altresì considerazioni che forse potranno offrire indicazioni per una maggiore comprensione della vita e della missione di san Giuseppe.
Santo Francesco ci presenta un tipo di cultura cristiana da vivere in letizia. Una santità che cercheremo di leggere e scoprire nel suo cammino verso la santità. Francesco ha vissuto la giovinezza in modo molto normale finché si scontrò con l'intuizione spirituale del messaggio evangelico. Il capovolgimento di interessi e di vita non furono particolarmente lunghi, ma lunghi abbastanza per farlo considerare pazzo. Poi gli uomini intorno a lui, nei tempi a seguire, si ricredettero e lo venerarono, come si fa con la gente arrivata.
Questo libro presenta buonenotti e sogni di don Bosco: alcuni più noti, altri forse sconosciuti ai più. Sono esposti così come don Bosco li raccontava ai suoi ragazzi. Al termine di ogni racconto, una traccia di riflessione aiuta a interiorizzare gli orientamenti di don Bosco e a incarnarli nella propria esperienza.
Il libro presenta 31 letture (una al giorno, per un mese) che raccontano i fatti più belli della giovinezza e del primo Oratorio di Don Bosco. Ogni lettura è seguita da una traccia che aiuta l'animatore a impostare una riflessione o una discussione con i ragazzi. Al termine, una preghiera. Un sussidio utilizzabile in chiesa, all'oratorio, in gruppo, in un "momento dello spirito", in ogni occasione in cui si vogliano coinvolgere i ragazzi presentando una figura sempre moderna.
«Queste pagine hanno l'intento di rifrangere in smaglianti sfaccettature la bellezza di quel diamante a 18 carati che è Don Bosco, fusione di umano e divino, capolavoro creato dalla fantasia di Dio per insegnare ai giovani a essere fantastici con i pochi o tanti spiccioli della loro vita». Queste pagine ripropongono Don Bosco all'attenzione di tutti, per credere, come lui, alla santità possibile nel quotidiano slavato e ripetitivo della vita e per capire che essa non sta nelle cose, ma nell'anima.
Si può educare a parole, ma è soprattutto con i fatti e con la testimonianza personale che si può convincere gli altri a modificare il comportamento. Don Bosco educò i suoi ragazzi anzitutto con il suo esempio. I ragazzi che lo incontravano vedevano in lui la realtà di ciò che voleva da loro. Questo libro presenta Don Bosco nella sua veste di educatore. Le testimonianze dei ragazzi e dei salesiani che gli vissero a fianco sono tratte dai manoscritti del processo di beatificazione e canonizzazione. Ogni capitolo termina con una riflessione e una proposta per la vita personale.
Il volume raccoglie le quattro lettere che Chiara d'Assisi ha inviato ad Agnese di Praga. La prefazione e di S.E. Mons. Lorenzo Chiarinelli, Vescovo di Viterbo. Nel 750? Della morte di Santa Chiara d'Assisi vengono qui raccolte le quattro lettere da Lei Scritte ad Agnese di Praga, con testo originale a fronte. Chiara, forse, nel 1235, entro in contatto con Agnese e la loro corrispondenza resta un monumento di altissima commozione spirituale e di esperienza mistica tra le piu suggestive.
Il Custode del Redentore (Redemptoris custos) è l’Esortazione apostolica di Giovanni Paolo II sulla figura e la missione di san Giuseppe nella vita di Cristo e della Chiesa. La sfera affettiva, che nella devozione popolare avvolge la figura di san Giuseppe, non deve far dimenticare il suo ruolo nella redenzione. Giuseppe di Nazaret vi partecipò servendo la persona e la missione di Gesù mediante l’esercizio della sua paternità. Il volume esplora i misteri della vita di Gesù sottolineando il significato teologico e il compito di san Giuseppe.
Tarcisio Stramare, degli Oblati di San Giu seppe, è docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Urbaniana e presso la Pontificia Facoltà Teologica "Marianum", socio ordinario della Pontificia Accademia Teologica, incaricato dalla Santa Sede per le edizioni della Nova Vulgata e direttore del Movimento Giuseppino.