
L'autore segue Tommaso sia nel distinguere differenti sfere e dimensioni dei beni personali e sociali, sia nel riconoscere diverse azioni e politiche che verso di essi si indirizzano. Ciò lo conduce alla riflessione di specifiche idee a proposito delle condizioni della comunità, le quali sono, a loro volta, condizioni politiche e giuridiche. Egli cita Tommaso a riguardo dell'esigenza di un solido amore del bene pubblico e suggerisce che esso può essere inteso nei termini di un concetto non così centrale negli scritti di Tommaso, vale a dire il concetto di cultura. Si tratta di un'idea molto interessante che apre ad un potenziale legame del pensiero tomassiano al mondo contemporaneo.
Il Cardinale Angelo Amato nel presente volume traccia la biografia di Santa Maria dell'Incarnazione (1599-1672). Orsolina francese, fu una delle prime missionarie dell'America del Nord. Il volume oltre ad offrire una biografia della Santa esamina la sua fama di grazie e di miracoli e il ruolo da lei giocato nell'incontro con le popolazioni autoctone di cui studiò le lingue e per cui compose preghiere in urone e algonchino. La sua figura e la sua opera sono state celebrate da film, da opere teatrali e da molteplici forme di mass media (giornali, radio, televisione, canzoni).
Il presente volume rende omaggio alla figura di san Massimiliano Kolbe in occasione del suo 75° anniversario del suo martirio avvenuto nel campo di concentramento di Auschwitz. All'interno - come osserva il cardinale José Saraiva Martins, Prefetto Emerito della Congregazione delle Cause dei Santi "p. di Muro traccia pennellate stupende che ritraggono p. Kolbe nelle sue connotazioni più sublimi. Risulta una sintesi di quelli che sono gli elementi caratterizzanti questa figura di santo che ha speso la sua vita per amore". La testimonianza di san Massimiliano, grazie a questo libro, diventa monito e messaggio, esempio e missione affinché anche noi possiamo divenire fautori di speranza e rinascita.
Benedite il Signore voi tutti suoi eletti (Cf. "Tb 13,10") […]. Quasi volesse dire riempite i vostri giorni di letizia e lodate il Signore. Beati tutti coloro che amano te Gerusalemme e si rallegrano per la tua pace […]. benedite la casa di Dio! Oh casa di Dio risplendente e bella! Io ho amato la bellezza ed il fuoco dove abita la gloria del mio Signore che ti ha creato e ti possiede. A te sospiro lungo il mio pellegrinaggio, giorno e notte, desidera e brama te il mio cuore, a te anela la mente mia, all'amicizia della tua felicità e gloria desidera giungere la mia anima. Io dico a colui che ha fatto te che possieda me, me in te, perché lui ha fatto me e te. Che io mi consumi per la dolcezza die te o patria sì bella!
Il piccolo vademecum del cardinale Amato è ormai giunto ad una seconda edizione ampliata che dona una prima luce sull’accurata procedura canonica, sancita dalla Chiesa per portare agli onori degli altari i martiri e i confessori presenti in tutto il mondo. L’edizione è arricchita da due «appendici: la prima, dedicata all’elencazione dei vari passaggi di una causa fino all’approvazione del decreto super virtutibus i super martyrio da parte del Santo Padre; la seconda, consacrata all’iter seguito per i presunti miracoli, necessari per il felice compimento delle cause di beatificazione e canonizzazione sia dei martiri sia dei confessori».
Carissimi, c’è una notizia che ci riempie di gioia che, con questa mia lettera, voglio comunicare ufficialmente a tutta la nostra Chiesa di Milano: il prossimo 16 maggio, il papa Giovanni Paolo II proclamerà santa Gianna Beretta Molla, madre di famiglia. È la prima canonizzazione che riguarda direttamente la nostra Diocesi dopo san Carlo Borromeo, è la prima madre di famiglia che, dopo i primi tempi del cristianesimo e dopo il Medioevo, viene riconosciuta come santa da tutta la Chiesa.
L’esistenza di questa donna meravigliosa è stata tutta incentrata su Gesù Cristo, è stata una traduzione concreta di alcuni tratti del volto di Gesù da lei contemplato e amato.
(dalla Lettera del cardinale Dionigi Tettamanzi alla diocesi di Milano)
Pietro Molla è nato a Mesero (Milano) nel 1912. Laureato in ingegneria meccanica è stato per lunghi anni direttore di una grande azienda milanese. Sposò Gianna Beretta il 24 settembre 1955. Dal loro matrimonio nacquero quattro figli: Pierluigi, Mariolina, Laura e Gianna Emanuela. Dopo la morte della moglie nel 1962 ha continuato la sua attività imprenditoriale. Attualmente vive a Milano.
Elio Guerriero è nato a Capriglia (Avellino) nel 1948. Ha studiato teologia e filosofia e si occupa in particolare di storia della Chiesa. Ha curato l’edizione italiana delle opere di Hans Urs von Balthasar e ne ha scritto la prima biografia. L’interesse per santa Gianna deriva dall’attenzione balthasariana per la femminilità, immagine della bellezza materna e sponsale della Chiesa.
Due vite in una sola. Apostolica e mistica. Santa Maria Crocifissa (1813-1855), al secolo Paola Di Rosa, ha trascorso la sua esistenza nell’esercizio della carità evangelica, ma allo stesso tempo ha sperimentato dolori, passioni e gioie che rientrano nella misteriosa sfera della mistica. Fondatrice delle Ancelle della Carità di Brescia, un esercito di donne che opera con professionalità nel mondo della sofferenza più dura e più drammatica degli ospedali. La Congregazione fondata da Paola Di Rosa era indirizzata principalmente al mondo sanitario, ma in seguito si è estesa ad asili, scuole e collegi per l’educazione della gioventù, dispensari, colonie alpine e marine...
Paola era ricca, nobile; avrebbe potuto vivere negli agi, nelle comodità. Invece realizzò il suo capolavoro d’amore in soli quarantadue anni di vita.
Cristina Siccardi, nata a Torino il 2 maggio 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa e La Gazzetta del Piemonte; scrive per il settimanale Il nostro tempo e per diversi periodici culturali. È membro di alcune accademie italiane, fra cui «Paestum», «Costantiniana», «Ferdinandea» e «Archeologica italiana». Fra i titoli pubblicati ricordiamo: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (1992; 19982); Maria Teresa alla conquista di Cascia. L’ineffabile avventura dell’erede di santa Rita (1993); Elena, la regina mai dimenticata (1996); Martire a vent’anni. Teresa Bracco (1998); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (2000); Madre Amedea Vercellone. Fra misticismo e azione nella Torino del Seicento (San Paolo, 2001); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (2001); Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (San Paolo, 2002); Vivere e narrare la missione. Gian Paola Mina (San Paolo, 2003); La bambina di “Padre Pio”. Rita Montella (2003); Monsignor Luigi Talamoni (San Paolo, 2004); Santa Vincenza Gerosa (San Paolo, 2005).
Un'affascinante ricostruzione della storia di Giacomo il Maggiore che nasce dalla riflessione sui Vangeli e dal ricordo di un Cammino che ha portato generazioni di uomini e donne fino ai confini della Spagna, a Santiago di Compostella. La fantasia, il romanzo e la realtà, la storia e la tradizione si compongono in un appassionante viaggio che attrae il lettore e lo invita a percorrere il Cammino. Il Cammino è divenuto in questi ultimi anni molto popolare per ogni genere di persone.
È sufficiente leggere poche pagine per rendersi conto dell'originalità di questo contributo, nato come deposizione dell'Autore al processo diocesano per la Beatificazione.
Lo scritto si articola in due parti. Nella prima si guarda Padre Pio attraverso la sua vita di fede. La seconda parte ha un taglio narrativo. Padre Pio viene ripresentato negli atteggiamenti quotidiani e nelle relazioni con le persone che lo circondano. Dai suoi frati al barbiere, dal bambino al medico, fino a chi gli è avversario e irriducibile nemico, emerge la personalità di un uomo ordinario nelle vicende della sua vita, straordinario nelle scelte della sua libertà.
Monsignor Pierino Galeoneè nato a San Giorgio Jonico (Taranto) il 21 gennaio 1927. Ordinato sacerdote il 2 luglio 1950, è parroco di S. Maria del Popolo, la chiesa madre del suo paese, dal 9 ottobre 1955. È fondatore dell'Istituto Secolare "Servi della Sofferenza", ispirato alla spiritualità di san Pio da Pietrelcina, e i cui membri intendono associarsi alle sofferenze di Cristo per la redenzione dei fratelli. Figlio spirituale di Padre Pio, fin dal 1947 ha trascorso molto tempo accanto a lui assimilandone la spiritualità e sperimentandone, nel profondo, la santità di vita e l'intima comunione con Dio. Questa esperienza diretta di monsignor Galeone ha spinto il postulatore a chiedere la sua deposizione per il processo diocesano di canonizzazione del Santo. Infatti, nel 1986 ha reso testimonianza sulle virtù e sulla vita di Padre Pio. In seguito ha avuto l'onore e la gioia di concelebrare con il Santo Padre in occasione della Beatificazione e poi della Canonizzazione del santo cappuccino del Gargano. È impegnato a diffondere dovunque e instancabilmente la conoscenza della spiritualità di Padre Pio. La presente pubblicazione si ispira ampiamente alla sua deposizione del 1986 e ne conserva la genuinità e l'immediatezza consentendo al lettore di scorgere gli aspetti più intimi della vita di san Pio vissuti nella quotidianità e nella semplicità tipiche del Santo.

