
Carissimi, c’è una notizia che ci riempie di gioia che, con questa mia lettera, voglio comunicare ufficialmente a tutta la nostra Chiesa di Milano: il prossimo 16 maggio, il papa Giovanni Paolo II proclamerà santa Gianna Beretta Molla, madre di famiglia. È la prima canonizzazione che riguarda direttamente la nostra Diocesi dopo san Carlo Borromeo, è la prima madre di famiglia che, dopo i primi tempi del cristianesimo e dopo il Medioevo, viene riconosciuta come santa da tutta la Chiesa.
L’esistenza di questa donna meravigliosa è stata tutta incentrata su Gesù Cristo, è stata una traduzione concreta di alcuni tratti del volto di Gesù da lei contemplato e amato.
(dalla Lettera del cardinale Dionigi Tettamanzi alla diocesi di Milano)
Pietro Molla è nato a Mesero (Milano) nel 1912. Laureato in ingegneria meccanica è stato per lunghi anni direttore di una grande azienda milanese. Sposò Gianna Beretta il 24 settembre 1955. Dal loro matrimonio nacquero quattro figli: Pierluigi, Mariolina, Laura e Gianna Emanuela. Dopo la morte della moglie nel 1962 ha continuato la sua attività imprenditoriale. Attualmente vive a Milano.
Elio Guerriero è nato a Capriglia (Avellino) nel 1948. Ha studiato teologia e filosofia e si occupa in particolare di storia della Chiesa. Ha curato l’edizione italiana delle opere di Hans Urs von Balthasar e ne ha scritto la prima biografia. L’interesse per santa Gianna deriva dall’attenzione balthasariana per la femminilità, immagine della bellezza materna e sponsale della Chiesa.
Due vite in una sola. Apostolica e mistica. Santa Maria Crocifissa (1813-1855), al secolo Paola Di Rosa, ha trascorso la sua esistenza nell’esercizio della carità evangelica, ma allo stesso tempo ha sperimentato dolori, passioni e gioie che rientrano nella misteriosa sfera della mistica. Fondatrice delle Ancelle della Carità di Brescia, un esercito di donne che opera con professionalità nel mondo della sofferenza più dura e più drammatica degli ospedali. La Congregazione fondata da Paola Di Rosa era indirizzata principalmente al mondo sanitario, ma in seguito si è estesa ad asili, scuole e collegi per l’educazione della gioventù, dispensari, colonie alpine e marine...
Paola era ricca, nobile; avrebbe potuto vivere negli agi, nelle comodità. Invece realizzò il suo capolavoro d’amore in soli quarantadue anni di vita.
Cristina Siccardi, nata a Torino il 2 maggio 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa e La Gazzetta del Piemonte; scrive per il settimanale Il nostro tempo e per diversi periodici culturali. È membro di alcune accademie italiane, fra cui «Paestum», «Costantiniana», «Ferdinandea» e «Archeologica italiana». Fra i titoli pubblicati ricordiamo: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (1992; 19982); Maria Teresa alla conquista di Cascia. L’ineffabile avventura dell’erede di santa Rita (1993); Elena, la regina mai dimenticata (1996); Martire a vent’anni. Teresa Bracco (1998); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (2000); Madre Amedea Vercellone. Fra misticismo e azione nella Torino del Seicento (San Paolo, 2001); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (2001); Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (San Paolo, 2002); Vivere e narrare la missione. Gian Paola Mina (San Paolo, 2003); La bambina di “Padre Pio”. Rita Montella (2003); Monsignor Luigi Talamoni (San Paolo, 2004); Santa Vincenza Gerosa (San Paolo, 2005).
Un'affascinante ricostruzione della storia di Giacomo il Maggiore che nasce dalla riflessione sui Vangeli e dal ricordo di un Cammino che ha portato generazioni di uomini e donne fino ai confini della Spagna, a Santiago di Compostella. La fantasia, il romanzo e la realtà, la storia e la tradizione si compongono in un appassionante viaggio che attrae il lettore e lo invita a percorrere il Cammino. Il Cammino è divenuto in questi ultimi anni molto popolare per ogni genere di persone.
È sufficiente leggere poche pagine per rendersi conto dell'originalità di questo contributo, nato come deposizione dell'Autore al processo diocesano per la Beatificazione.
Lo scritto si articola in due parti. Nella prima si guarda Padre Pio attraverso la sua vita di fede. La seconda parte ha un taglio narrativo. Padre Pio viene ripresentato negli atteggiamenti quotidiani e nelle relazioni con le persone che lo circondano. Dai suoi frati al barbiere, dal bambino al medico, fino a chi gli è avversario e irriducibile nemico, emerge la personalità di un uomo ordinario nelle vicende della sua vita, straordinario nelle scelte della sua libertà.
Monsignor Pierino Galeoneè nato a San Giorgio Jonico (Taranto) il 21 gennaio 1927. Ordinato sacerdote il 2 luglio 1950, è parroco di S. Maria del Popolo, la chiesa madre del suo paese, dal 9 ottobre 1955. È fondatore dell'Istituto Secolare "Servi della Sofferenza", ispirato alla spiritualità di san Pio da Pietrelcina, e i cui membri intendono associarsi alle sofferenze di Cristo per la redenzione dei fratelli. Figlio spirituale di Padre Pio, fin dal 1947 ha trascorso molto tempo accanto a lui assimilandone la spiritualità e sperimentandone, nel profondo, la santità di vita e l'intima comunione con Dio. Questa esperienza diretta di monsignor Galeone ha spinto il postulatore a chiedere la sua deposizione per il processo diocesano di canonizzazione del Santo. Infatti, nel 1986 ha reso testimonianza sulle virtù e sulla vita di Padre Pio. In seguito ha avuto l'onore e la gioia di concelebrare con il Santo Padre in occasione della Beatificazione e poi della Canonizzazione del santo cappuccino del Gargano. È impegnato a diffondere dovunque e instancabilmente la conoscenza della spiritualità di Padre Pio. La presente pubblicazione si ispira ampiamente alla sua deposizione del 1986 e ne conserva la genuinità e l'immediatezza consentendo al lettore di scorgere gli aspetti più intimi della vita di san Pio vissuti nella quotidianità e nella semplicità tipiche del Santo.
La fama della monaca libanese santa Rafqa (Rebecca) Ar-Rayes (1832-1914) si sta espandendo ovunque, soprattutto per i miracoli che avvengono mediante la terra della sua tomba: una «terra che guarisce». La santa affrontò serenamente, per amore di Dio, tutte le prove che costellarono la sua vita, edificando molti con le sue virtù.Tre giorni dopo la morte apparve alla sua superiora, che da anni soffriva di un fastidioso male, esortandola a prelevare un po’ di terra dalla sua tomba e applicarla sulla parte malata. La guarigione fu istantanea.
Da allora i miracoli, spesso clamorosi, legati alla sua intercessione si sono susseguiti senza interruzione.Venne dichiarata santa nel 2001 a seguito della guarigione da tumore di Céline Rebeiz, una bambina di due anni e mezzo. Ma intanto continua dal cielo a prodigare le sue cure, come dimostrano le numerose testimonianze di guarigioni prodigiose riportate in questo libro.
Destinatari
Religiosi e credenti interessati a letture agio- grafiche.
Autore
Patrizia Cattaneo scrive su argomenti religiosi. Sui santi libanesi ha pubblicato: Sono qui per guarirti. Charbel il santo amico (Segno, 2005); San Charbel il santo guaritore (Curcio, 2009); Guariscimi, ti prego! San Nimatullah Al- Hardini (Segno, 2011); San Charbel sole d’Oriente (Gribaudi, 2011); Inoltre: Fratel Cosimo e la forza della preghiera (Segno, 2007); La guarigione del cuore (San Paolo, 2007); Padre Pio. Luce e mistero (Curcio, 2009); Antonio di Padova. Un amico tra cielo e terra (EMP, 2011); Come difendersi dal diavolo (San Paolo, 2012).
Non è una nuova biografia del santo dei giovani o santo del sorriso, ma una escursione sulla sua figura attraverso colpi d’occhio o sguardi d’insieme. La famiglia, gli spostamenti geografici, gli studi, i divertimenti, gli amici, i maestri, la politica. I passi sbagliati e quelli azzeccati, e le incertezze fino all’imbocco della strada giusta che l’ha portato alla santità. Non una vita in senso cronologico, ma un palpitare di vita a ondate diverse, fino alla spiaggia dell’eternità.
Destinatari
Tutti i credenti.
Autore
Gabriele Cingolani è religioso della Congregazione dei Passionisti. Laureato in teologia all’Università Gregoriana di Roma, è giornalista, scrittore, conferenziere, animatore di ritiri e corsi di esercizi spirituali. Ha pubblicato libri di agiografia, teologia e spiritualità, tradotti anche in diverse lingue. Ha lavorato alla Radio Vaticana, alla Segreteria di Stato e nel Seminario interdiocesano Sant’Agostino di Toronto (Canada), dove ha svolto gli incarichi di direttore spirituale e di docente di spiritualità e omiletica. Nel suo Istituto è stato superiore provinciale e si è occupato di problemi di formazione e di predicazione missionaria. Sulla figura di san Gabriele dell’Addolorata ha già pubblicato: Gabriele dell’Addolorata, una vita da innamorato (Edizioni Paoline, 19912); Francesco Possenti - Gabriele dell’Addolorata, una partita a due tempi (Editoriale Eco, 1993); San Gabriele dell’Addolorata, vita e preghiere (LDC-Velar, 2009).
La storia vera di una schiava raccontata in prima persona. Nel villaggio africano di Bakhita bambina Sudan, 1869 irrompono improvvisamente i negrieri arabi che la rapiscono e riducono in schiavitù. Negli anni successivi passa attraverso quattro padroni, l’ultimo dei quali è un italiano che la porta con sé in Italia (1885). Nel 1889 viene dichiarata legalmente libera dopo un incredibile arbitrato pubblico in presenza del vescovo di Genova e nel 1893 diviene suora canossiana. Muore a Schio il 1947; nel 1992 è proclamata beata e santa nel 2000. Il libro è il racconto di questi anni, accompagnato da ulteriori episodi relativi a Bakhita e da una raccolta di suoi pensieri. Il libro è infine completato da un breve studio sulla schiavitù di ieri e di oggi.
L'autore
Giuseppina Bakhita nacque nel 1869 a Olgossa, nel Darfur, Sudan. Ancora fanciulla, fu rapita e fatta schiava e venduta più volte. Nel 1895 arrivò in Italia e abitò a Mirano (Venezia). Nel 1890 ricevette il battesimo e nel 1893 entrò nel noviziato delle Suore Canossiane, dove fece la sua professione semplice tre anni più tardi. Nel 1927 emise la professione perpetua.Visse nella casa di Schio dove ricoprì diversi incarichi. Morì il giorno nel 1947. Fu proclamata santa il 1° ottobre 2000.
Una raccolta di aneddoti nella vita del beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, a cura di don Giuseppe M. Ferrero. In occasione del Centenario Famiglia Paolina, un libro per conoscere o riscoprire la spiritualità di una grande figura del Novecento.
Documento di un riscatto umano e di una dolorosa conquista spirituale, questa piccola silloge di composizioni poetiche di Alfredo Bonazzi rievoca la visita di Giovanni XXIII al carcere romano di Regina Coeli il 26 dicembre 1958. La raccolta è preceduta da una presentazione di S.E. il cardinale Loris Francesco Capovilla, da una testimonianza di Nazareno Fabbretti, da una premessa dell'autore e dal testo integrale del discorso del Pontefice ai reclusi.
La prima edizione della Storia di un'anima apparve il 20 ottobre 1898. In quest'opera Teresa racconta le sue gioie e le sue sofferenze, le sue ricerche e le sue scoperte, le sue certezze e le sue speranze, vissute alla presenza di un Dio d'amore e di misericordia. Da allora le edizioni e le traduzioni si sono susseguite a un ritmo crescente. Edith Stein scrisse di quest'opera: "Non conosco nulla di più grande ed è un po' di tutto questo che vorrei, per quanto possibile, trasportare nella mia vita e nella vita di coloro che mi circondano".
"La coincidenza dell'anno della vita consacrata con la canonizzazione della beata Maria Cristina Brando, Fondatrice delle suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato fa riflettere, in quanto Ella è stata un'innamorata dell'Eucaristia e ha fatto della sua vita un'Eucaristia, un'adorazione continua e vittima di riparazione dei peccati del mondo. Il suo profondo amore per l'Eucaristia e la sua esperienza l'hanno portata a creare una comunità che vivesse di e per l'Eucaristia, così è divenuta una vera maestra di spiritualità eucaristica. Questa pubblicazione vuol essere una semplice guida per approfondire la nostra spiritualità alla luce del fondamento della nostra vita nell'eccezionale carisma di amore a Gesù Sacramentato. Solo nell'indispensabile rapporto con Gesù è possibile vivere gioiosamente la vocazione religiosa. È l'augurio che faccio alle mie carissime consorelle e a chiunque avesse tra le mani questi piccoli e brevi pensieri di santa Maria Cristina, perché trovi in essi l'incoraggiamento per essere gioiosamente fedeli alla vocazione e perché la nostra vita sia sempre un rendimento di grazie, un'Eucaristia gradita a Dio." (Madre Carle Di Meo. Superiora generale)